Apatura ilia (Linnaeus, 1758)
Farfalla appartenente alla famiglia Nymphalidae.
Il nome Apatura deriva dal greco apatén, ossia nascondersi, in riferimento al mimetismo del bruco. Iris era la mitologica dea dell’arcobaleno,sorella delle Arpie, messaggera degli Dei alata che tracciava nel cielo, dopo un temporale, l’arcobaleno, simbolo del contatto tra cielo e terra.
Le ali dei maschi di questa bellissima farfalla, che può avere un’apertura alare di circa 50/60 mm, presentano, a seconda dell’angolo di incidenza della luce, degli stupendi riflessi metallici blu/violetti.Questo fenomeno è dovuto agli effetti di diffrazione e riflessione della luce sulle squame alari. Le femmine, che hanno squame diversamente strutturate, sono invece prive di questi magnetici riflessi. L’Apatura Ilia frequenta soprattutto boschi radi e boschetti umidi di pianura e la si rinviene principalmente ai margini di fiumi, laghi o torrenti, dove si posa solitamente sulle foglie dei rami più alti di salici e pioppi, piante nutrici delle larve.
E’ però caratteristico osservare queste farfalle, a volte anche in abbondanza, posate lungo le pozzanghere dei sentieri, intente a succhiare l’umidità dal terreno. Ha due generazioni, generalmente in giugno e in luglio/agosto, ma spesso si vedono volare delle femmine, ancora in buone condizioni, anche a metà settembre.Il volo è rapido e potente, solitamente ad alcuni metri di altezza dal suolo, caratterizzato però da eleganti planate.
La sua indole è molto diffidente ed è perciò estremamente difficile avvicinarsi agli esemplari posati senza farli innervosire e quindi scatenare una fulminea reazione di fuga verso le chiome più alte degli alberi.
Ha una distribuzione vastissima che va dalla Spagna al Giappone, ma in Italia è diffusa solo al Nord e in alcune località del Centro.