Biografia
Gianni Plescia Nasce a Milano nel 1962
Ho iniziato a fotografare con una yaschica fx3 dall’età di 18 anni, acquistata dopo che la mia curiosità è stata solleticata dall’esperienza di un amico che spesso trafficava nella sua borsa per trovare, tra i vari obiettivi, quello più indicato per lo scatto. Da qui la prima esperienza di macro con un tubo di cartone interposto tra la lente e il corpo macchina, che segnerà il mio percorso di fotografo naturalista.
La voglia di scoprire e mettermi in gioco mi fa scoprire le tecniche di sviluppo e stampa in bianco e nero, poi l’E6 e il C41 del colore , strumenti necessari per il controllo dell’immagine: così nei miei scatti potevo mettere in risalto la mia natura meditativa.
Nel 1986 conseguo il diploma di fotografo industriale e di illustrazione presso la scuola di formazione professionale di Jesi (AN).
Il lavoro mi porta a Bologna, dove la frequentazione degli ambienti fotografici mi fa intuire aspetti che fino a quel momento non erano giunti alla mia attenzione, partendo dall’importanza di frequentare un circolo ed avere così la possibilità di essere letteralmente bombardato da una serie di stimoli.
Al rientro ad Ancona, quindi, inizio a frequentare vari circoli quali il Diaframma di Falconara, il BBNN di Ancona, poi AFNI Marche. In seguito, l’esigenza di rapportarmi con altri fotografi che possano condividere il mio particolare approccio all’immagine, mi stimola a fondare un gruppo fotografico, così nel 2008 decido di far nascere il gruppo CRUA- ScattoFlessibile; le difficoltà all’inizio non sono mancate, ma la realizzazione di eventi didattici e culturali nei terreni fertili dell’università ha contribuito in pochi anni a far crescere e arricchire il gruppo .
Pur fedele alla fotografia naturalistica, il lavoro nel gruppo di ricerca DISTORI mi porta a Venezia a far parte di un' equipe per l’acquisizione fotografica dell’Uomo Vitruviano di Leonardo da Vinci, altre esperienze mi portano a riprodurre la Venere di Frasassi per il modello 3d ed articoli per le acquisizioni fotografiche ad alta definizione. Nel 2012, con il gruppo di ricerca Universitario DISTORI pubblichiamo un lavoro sulla Città Ideale. Il quadro viene fotografato con una tecnica che permette di sondare particolari non visibili ad occhio nudo pur conservando le caratteristiche del colore.
Ma Il connubio degli ambienti della scuola roccia e del CAI con la fotografia naturalistica sono la mia vera passione dove, svincolato dai ritmi quotidiani, l’approccio alla natura diventa il tempio del mio essere.
Le foto che qui pubblico sono dei particolari macroscopici di ambienti che spero possano trasmettere una sensazione, più che un dato. Gli scatti vivono delle sensazioni del fotografo o perlomeno questo è quello che ho provato a fare, proponendo immagini che colgono la poesia racchiusa nella natura.