Ad 8 anni , cercando nelle cose vecchie che avevamo in cantina, trovai una scatoletta rettangolare che riuscii ad aprire facendo uscire un soffietto che scorreva su una slitta. La mia curiosità mi spinse a chiedere a mio padre cosa fosse quella scatoletta. Quella che io chiamavo scatola era una preziosa per quei tempi macchina fotografica . Aveva la posa B ed una apertura fissa. Mio padre disse che non funzionava ma in realtà poi avrei capito che non potevamo permetterci di comprare la pellicola in BN ,il relativo sviluppo e le costose stampe.
E’ stato questo il mio approccio alla fotografia ed iniziò la mia passione che presto divenne nota ad amici e parenti . Poi mi fu regalata con la mia prima comunione una Bencini Comet che usai subito fotografando la mia bella cugina. Passai qualche anno dopo ad una Rollei che aveva una ottica fantastica.
Ormai maggiorenne con i primi risparmi misi da parte la somma necessaria a comprare la mia prima reflex . Con la Pentax MX , completamente manuale ,corredata da due fissi da 50 mm e 135 mm iniziai a fotografare più seriamente .
Il mio ingresso nel fantastico mondo della fotografia digitale è avvenuta per gradi dalla Coolpix Nikon alla D 7000 e successivamente alla D 600/610
Posso affermare che in questi anni,tantissimi,non c’è stato un giorno in cui non abbia pensato a fotografare quello che vedevo quello che la natura ci offre quotidianamente. Per questo motivo faccio mia una bellissima frase di Daniel Pennac "Ho fatto delle foto. Ho fotografato invece di parlare. Ho fotografato per non dimenticare. Per non smettere di guardare"