Ho cominciato a scattare a 9 anni.
Mio nonno nello zaino da Alpino gia' dalla Guerra d'Albania porto' a casa tantissimi scatti.
Nessuno pero' in famiglia penso' mai alla fotografia come una possibile professione, ma tutti ne riconobbero una ineguagliabile forma di espressione. Io continuo la tradizione, come eterno dilettante.
Ho iniziato con una terribile Kodak 200 che non mi diede mai soddisfazioni, ma l'emozione di poter condividere le emozioni colte in un click, quella si' .
Qualche anno dopo cominciai ad usare la VOIGTLANDER VF135 di mio padre, e scoprii che fare fotografia non comportava solo premere un pulsante, e per tanti anni ho rimpiato quella lente Zeiss "Sonnar" (anche se era sotto mentite spoglie); col senno di poi, quanti scatti avrei potuto fare con quella piccola compatta meraviglia, se non avessi vissuto l'ossessione del non superare le 36 pose.
Poi per i 18 anni, arrivo' una FM10, fantastica, un carro-armato, per parecchi anni nello zaino nei miei piu' bei viaggi in giro per il mondo.
Vennero poi un paio di generazioni di Coolpix, con gioie e delusioni alterne, e poi la piccola ma grandiosa P6000 che continua a seguirmi quasi ovunque, affiancata quando possibile ad una FX.