PREMESSA
Esperienza singolare e piacevole quella di seguire una banda di paese nella sua agenda primaverile, fatta di appuntamenti festivi ritmati da feste patronali nelle quali l’elemento religioso, e la sua rappresentazione, conservano ancora, quasi intatti, il patrimonio di fede e tradizione di sempre, anche se certamente adattato al mutare dei tempi.
Questa sequela va però fatto senza l’assillo del tempo né con la saccente pretesa dell’antropologo, né con la sfacciata curiosità del turista. Anche qui va usato rispetto, per tutto e per tutti, e non si potrà che esserne ripagati, come lo sono stato io, da quel senso si soddisfazione pacata tipica del sentirsi accolti senza inutili orpelli, come uno di casa.
Io spero che dalle immagini e dal testo di questo piccolo spaccato di vita meridionale sia avvertito e manifestato questo rispetto… o, almeno, in caso contrario, sappiate, cari amici, che questo era nei miei desideri.
Fa da colonna sonora e da fil rouge di questo life la marcia bandistica intitolate “Omaggio a Gioia” che costituisce uno dei classici pezzi delle bande musicali del centro-sud utilizzati come “accompagnamento” sinfonico. Come la gran parte di essi porta nel titolo – in questo caso “Omaggio a Gioia del Colle” - una dedica ai luoghi di origine del compositore a significare lo stretto legame culturale e antropologico tra l’esperienza musicale, la terra, e il contesto comunitario da cui si ha origine. Il brano in WMA è scaricabile da qui mentre quello in MP3 da qui e ve ne suggerisco l’ascolto durante la lettura del life, in quanto i commenti musicali tendono a seguire “passo passo” l’evoluzione del brano.
Ho scelto di utilizzare, in alcuni passaggi, la lingua dialettale, pur storpiandola sintatticamente, perché mi sembrava più adatta ad esprimere le sensazioni rappresentate. In ogni caso, per chi ne avesse bisogno, in calce sono riportate le traduzioni.
Ogni riferimento e accostamento dei testi , dei nomi e delle immagini a persone reali è puramente casuale.
Ringrazio la Banda di Gambatesa (CB) per avermi sopportato pazientemente nelle uscite di:
Volturino (FG) – Madonna della Serritella
Colletorto (CB) -
Riccia (CB) – Corpus Domini
Castelbottaccio (CB) – Madonna delle Grazie
Inoltre ringrazio
Belvesirako per avermi insegnato la tecnica “simil-dragan” utilizzata per diverse immagini
(continua….)
Esperienza singolare e piacevole quella di seguire una banda di paese nella sua agenda primaverile, fatta di appuntamenti festivi ritmati da feste patronali nelle quali l’elemento religioso, e la sua rappresentazione, conservano ancora, quasi intatti, il patrimonio di fede e tradizione di sempre, anche se certamente adattato al mutare dei tempi.
Questa sequela va però fatto senza l’assillo del tempo né con la saccente pretesa dell’antropologo, né con la sfacciata curiosità del turista. Anche qui va usato rispetto, per tutto e per tutti, e non si potrà che esserne ripagati, come lo sono stato io, da quel senso si soddisfazione pacata tipica del sentirsi accolti senza inutili orpelli, come uno di casa.
Io spero che dalle immagini e dal testo di questo piccolo spaccato di vita meridionale sia avvertito e manifestato questo rispetto… o, almeno, in caso contrario, sappiate, cari amici, che questo era nei miei desideri.
Fa da colonna sonora e da fil rouge di questo life la marcia bandistica intitolate “Omaggio a Gioia” che costituisce uno dei classici pezzi delle bande musicali del centro-sud utilizzati come “accompagnamento” sinfonico. Come la gran parte di essi porta nel titolo – in questo caso “Omaggio a Gioia del Colle” - una dedica ai luoghi di origine del compositore a significare lo stretto legame culturale e antropologico tra l’esperienza musicale, la terra, e il contesto comunitario da cui si ha origine. Il brano in WMA è scaricabile da qui mentre quello in MP3 da qui e ve ne suggerisco l’ascolto durante la lettura del life, in quanto i commenti musicali tendono a seguire “passo passo” l’evoluzione del brano.
Ho scelto di utilizzare, in alcuni passaggi, la lingua dialettale, pur storpiandola sintatticamente, perché mi sembrava più adatta ad esprimere le sensazioni rappresentate. In ogni caso, per chi ne avesse bisogno, in calce sono riportate le traduzioni.
Ogni riferimento e accostamento dei testi , dei nomi e delle immagini a persone reali è puramente casuale.
Ringrazio la Banda di Gambatesa (CB) per avermi sopportato pazientemente nelle uscite di:
Volturino (FG) – Madonna della Serritella
Colletorto (CB) -
Riccia (CB) – Corpus Domini
Castelbottaccio (CB) – Madonna delle Grazie
Inoltre ringrazio
Belvesirako per avermi insegnato la tecnica “simil-dragan” utilizzata per diverse immagini
(continua….)
OMAGGIO A GIOIA
Grande Marcia Sinfonica
del M.ro Gino BELLO
Bum!!
Il colpo di grancassa spara in mezzo alla strada.
E richiama, e raduna, e zittisce.
Sunamm “Omaggio a Gioia” ordina il maestro.
Svelti, svelti, a lasciare da parte i pensieri…
Svelti, svelti, a cercare le note su quei piccoli pezzi di carta.
Svelti, svelti… a ripassare nella mente la parte, quel passaggio di crome, quell’attacco gentile, quel glissato provato da tempo.
Poi la mano si alza.Catalizza gli sguardi, e…
Un…. Duè…
E tutto comincia con le quartine dell’ accordo iniziale di Sib maggiore suonate da tutto il complesso
Forza guagliò, sunate… appresso a chella vecch nir d’ lutt … dài mò, che la strada è long assai. Dài dài, che u prevt aspett, e aspett la gent, e aspettn i pccrill, e aspett ‘a Madonn.
E l’aria di maggio si fa eco di suono fanciullo che smuove e tintinna, e incalza, e accalora, e quieta, e frinisce, e tuba, e vocìa, e sussurra. Rataplan… rataplan… i tamburini frullano in contrappunto come battiti d’ali, fruscianti, quasi a sospingere con infantile entusiasmo l’intero complesso.I vicoli diventano la cassa armonica di un azzurro fluire, di un pieno di timbri e volumi sonori, di legni e di ottoni, di un pentagramma sinuoso che ti avvinghia pian piano fino a morderti il cuore. E’ festa!
(continua…)
Grande Marcia Sinfonica
del M.ro Gino BELLO
Bum!!
Il colpo di grancassa spara in mezzo alla strada.
E richiama, e raduna, e zittisce.
Sunamm “Omaggio a Gioia” ordina il maestro.
Svelti, svelti, a lasciare da parte i pensieri…
Svelti, svelti, a cercare le note su quei piccoli pezzi di carta.
Svelti, svelti… a ripassare nella mente la parte, quel passaggio di crome, quell’attacco gentile, quel glissato provato da tempo.
Poi la mano si alza.Catalizza gli sguardi, e…
Un…. Duè…
E tutto comincia con le quartine dell’ accordo iniziale di Sib maggiore suonate da tutto il complesso
Forza guagliò, sunate… appresso a chella vecch nir d’ lutt … dài mò, che la strada è long assai. Dài dài, che u prevt aspett, e aspett la gent, e aspettn i pccrill, e aspett ‘a Madonn.
E l’aria di maggio si fa eco di suono fanciullo che smuove e tintinna, e incalza, e accalora, e quieta, e frinisce, e tuba, e vocìa, e sussurra. Rataplan… rataplan… i tamburini frullano in contrappunto come battiti d’ali, fruscianti, quasi a sospingere con infantile entusiasmo l’intero complesso.I vicoli diventano la cassa armonica di un azzurro fluire, di un pieno di timbri e volumi sonori, di legni e di ottoni, di un pentagramma sinuoso che ti avvinghia pian piano fino a morderti il cuore. E’ festa!
(continua…)
E’ breve l’intermezzo dei corni e dei clarinetti prima che affidino la parte al dolce canto dei flicorni baritoni. Si-Re-Si-Fa….
Dolce come il mattino di maggio, come il passaggio di un refolo d’aria nella calura di luglio, dolce come un sorriso. E sul ritornello l’ordito vivace del flauto e dell’ottavino…E svelto passa tra i muri, tra i campi, tra i segni e la gente della festa paesana, passa quasi in mezzo alle nuvole rare di questo cielo di maggio segnato da veli e speranze.
Una battuta silenziosa sospesa nell’aria, e poi…Fortissimo!
Si fanno sentire gli ottoni per riprendere voce e portarla più in basso, sonora e potente, per far sì che riprenda il tema iniziale.
Quant’è long ‘sta vie, Giuà! Son e cammin… cammin e son… ma mò song bandist e quiss aggia fa. Son e cammin. Cert, nun camp ch quist strument, hai voglia a sunà… ma p’ me è sempre ‘na bella fatije, pcchè m sembr d’ scriv cu l’or e l’argent ‘na canzon pu Padretern, e steng bbuon accuscì.
La banda è famiglia, quando si è tutti dello stesso paese, quasi che negli spartiti consunti ci sia la genealogia di una storia fatta di passioni trasmesse tra le generazioni, di una conoscenza reciproca mediata dal suono e forse per questo priva della calunnia pettegola e del maligno ciarlare, di un sapere di musica acquisito in ore di conservatorio rubate al quotidiano lavoro o agli impegni di scuola, o nell’ascoltare e guardare “i più vecchi” che magari di conservatorio non sanno ma hanno da tempo mandato a memoria nelle dita e nel fiato le melodie più struggenti e le marce più allegre.
(continua...)
Dolce come il mattino di maggio, come il passaggio di un refolo d’aria nella calura di luglio, dolce come un sorriso. E sul ritornello l’ordito vivace del flauto e dell’ottavino…E svelto passa tra i muri, tra i campi, tra i segni e la gente della festa paesana, passa quasi in mezzo alle nuvole rare di questo cielo di maggio segnato da veli e speranze.
Una battuta silenziosa sospesa nell’aria, e poi…Fortissimo!
Si fanno sentire gli ottoni per riprendere voce e portarla più in basso, sonora e potente, per far sì che riprenda il tema iniziale.
Quant’è long ‘sta vie, Giuà! Son e cammin… cammin e son… ma mò song bandist e quiss aggia fa. Son e cammin. Cert, nun camp ch quist strument, hai voglia a sunà… ma p’ me è sempre ‘na bella fatije, pcchè m sembr d’ scriv cu l’or e l’argent ‘na canzon pu Padretern, e steng bbuon accuscì.
La banda è famiglia, quando si è tutti dello stesso paese, quasi che negli spartiti consunti ci sia la genealogia di una storia fatta di passioni trasmesse tra le generazioni, di una conoscenza reciproca mediata dal suono e forse per questo priva della calunnia pettegola e del maligno ciarlare, di un sapere di musica acquisito in ore di conservatorio rubate al quotidiano lavoro o agli impegni di scuola, o nell’ascoltare e guardare “i più vecchi” che magari di conservatorio non sanno ma hanno da tempo mandato a memoria nelle dita e nel fiato le melodie più struggenti e le marce più allegre.
(continua...)
Cinque misure per i bassi tuba, e sullo staccato dei corni e delle bacchette il nuovo canto dei clarinetti
I clarin, i clarin… annanz a tutt quant, pe rapì la vie. Forza belle guaglion, sunat, bell e gentil comm i capill d’ sol e di gnostr, com le vocch che cantan senza parlà.
E i legni si portano appresso, come i pifferi magici , i passi di tutta la gente inebriata dal sole e dal suono. Tutto brilla, come un’icona di Festa e di Sacro, e di Bello. E il Paese è tutto qui. Chi prega, chi guarda, chi canta, chi ride, chi aspetta che tutto finisca, chi non vorrebbe smettere mai, chi pensa al proprio guadagno, chi incrocia uno sguardo d’amore, chi tace. Tutti dietro alla banda, o ai lati, ad aprirne il passaggio, o avanti, come vedette, ad anticiparne l’ingresso.
Sull’accompagnamento della famiglia dei sax si snoda il nuovo canto dei clarinetti e…
tutto cambia, come cambia improvviso il vento di questa primavera infinita. E la marcia si quieta, aprendo il respiro alla melodia della preghiera fino ad ora solo intuita. E prega, Antonietta…
O Madonn, o Madonna nostr, comm si bell a quest’or d’ magg’. Appress a Te c’ stà lu paies… …appress a Te c’ stann i pnsir… i dlur… le grazie. La sient la band Madò? Lu sient u clarin ch’ preg cu mmè? E la grancasc... come lu cor mie che vatt ... vatt... vatt ‚ ‚ncopp a ‘sta vie... la vie di li fiur, la vie d’ la cas… la vie d’ quann, quatrar, pazziav miezz a li grill e li cical de la bbona staggion, e ‘u core mie ‘mpazziv la sera, currenn appress a ‘li luc a cappell. Ave Maria, Ave Maria, Ave Maria.
Corre Antonietta, sospinta dal controcanto dei flicorni baritoni, sereni e profondi come il tempo che si rimpasta nel cuore e richiama alle gote il rossore di balli sul confine dell’adolescenza, quando il Mistero chiamava con voce di uomo, di angelo… di demonio incantato.
Ricorda Antonietta, e la voglia di danzare a stento è frenata dalla lenta teoria di fede e di rito.
(continua…)
I clarin, i clarin… annanz a tutt quant, pe rapì la vie. Forza belle guaglion, sunat, bell e gentil comm i capill d’ sol e di gnostr, com le vocch che cantan senza parlà.
E i legni si portano appresso, come i pifferi magici , i passi di tutta la gente inebriata dal sole e dal suono. Tutto brilla, come un’icona di Festa e di Sacro, e di Bello. E il Paese è tutto qui. Chi prega, chi guarda, chi canta, chi ride, chi aspetta che tutto finisca, chi non vorrebbe smettere mai, chi pensa al proprio guadagno, chi incrocia uno sguardo d’amore, chi tace. Tutti dietro alla banda, o ai lati, ad aprirne il passaggio, o avanti, come vedette, ad anticiparne l’ingresso.
Sull’accompagnamento della famiglia dei sax si snoda il nuovo canto dei clarinetti e…
tutto cambia, come cambia improvviso il vento di questa primavera infinita. E la marcia si quieta, aprendo il respiro alla melodia della preghiera fino ad ora solo intuita. E prega, Antonietta…
O Madonn, o Madonna nostr, comm si bell a quest’or d’ magg’. Appress a Te c’ stà lu paies… …appress a Te c’ stann i pnsir… i dlur… le grazie. La sient la band Madò? Lu sient u clarin ch’ preg cu mmè? E la grancasc... come lu cor mie che vatt ... vatt... vatt ‚ ‚ncopp a ‘sta vie... la vie di li fiur, la vie d’ la cas… la vie d’ quann, quatrar, pazziav miezz a li grill e li cical de la bbona staggion, e ‘u core mie ‘mpazziv la sera, currenn appress a ‘li luc a cappell. Ave Maria, Ave Maria, Ave Maria.
Corre Antonietta, sospinta dal controcanto dei flicorni baritoni, sereni e profondi come il tempo che si rimpasta nel cuore e richiama alle gote il rossore di balli sul confine dell’adolescenza, quando il Mistero chiamava con voce di uomo, di angelo… di demonio incantato.
Ricorda Antonietta, e la voglia di danzare a stento è frenata dalla lenta teoria di fede e di rito.
(continua…)
All’improvviso, quasi inatteso….Sincopato, in fortissimo, lo squillo di trombe e tromboni. Si-Fa-Si-Do-Re
U’ trumbon, e la tromb… la tromb… Suon Robè, suon… soffia dint a sta tromb, che la gent ha pagat, e ha da sentì… la squilla fedel… che pien di giubilo oggi t’onora… Ave, Ave, Ave Maria…. Forza gualgliun, che la gent è cuntent… assai è cuntent…
E pure ie so cuntient, dint a ‘sta camic azzurr sudat, e m’ sent nu re quann l’uocch’ di bell quatrar m’ guardan e m’ tocchn u’ cor, m’ stann a sentì com s’ sent n’ amich, e l’ bell guaglion m’ stann a guardà com’ s’ guard l’ammore. E ie sogn d’ stà in Paradis, cu l’angel e i sant, e l’uocch d’ quella bella guaglion com stu ciel d’ magg.
E sogno, e suono, e mentre suono canta qualcosa anche dentro di me, e risuona, ed assona, e percuote, e rimbomba, come l’amore dei miei diciott’anni. E sogno, e suono, e mentre impasto le note si impasta anche l’ottone, quasi a mutare di stato, e a fluire di mano, e a cangiare di senso, a cercare una forma che sfugga alle dita e si incontri col cuore. Musica. Eterna…
… e fugace… il cambio di tonalità in Lab maggiore annuncia il finale d’insieme e l’ ultima coda si stacca sulle due quartine finali. E la musica tace…
....ma il cuore ancora risuona.
F I N E
A mio figlio
U’ trumbon, e la tromb… la tromb… Suon Robè, suon… soffia dint a sta tromb, che la gent ha pagat, e ha da sentì… la squilla fedel… che pien di giubilo oggi t’onora… Ave, Ave, Ave Maria…. Forza gualgliun, che la gent è cuntent… assai è cuntent…
E pure ie so cuntient, dint a ‘sta camic azzurr sudat, e m’ sent nu re quann l’uocch’ di bell quatrar m’ guardan e m’ tocchn u’ cor, m’ stann a sentì com s’ sent n’ amich, e l’ bell guaglion m’ stann a guardà com’ s’ guard l’ammore. E ie sogn d’ stà in Paradis, cu l’angel e i sant, e l’uocch d’ quella bella guaglion com stu ciel d’ magg.
E sogno, e suono, e mentre suono canta qualcosa anche dentro di me, e risuona, ed assona, e percuote, e rimbomba, come l’amore dei miei diciott’anni. E sogno, e suono, e mentre impasto le note si impasta anche l’ottone, quasi a mutare di stato, e a fluire di mano, e a cangiare di senso, a cercare una forma che sfugga alle dita e si incontri col cuore. Musica. Eterna…
… e fugace… il cambio di tonalità in Lab maggiore annuncia il finale d’insieme e l’ ultima coda si stacca sulle due quartine finali. E la musica tace…
....ma il cuore ancora risuona.
F I N E
A mio figlio
*********************************************
Traduzioni (per quei pochi che ne avessero bisogno)
*********************************************
Forza ragazzi, suonate, dietro quella vecchia vestita a lutto, coraggio, perché è lunga la strada che dobbiamo percorrere. Svelti, perché il prete ci sta aspettando, e ci aspetta la gente, e i bambini, e la Madonna.
.....
Quanto è lunga questa strada Giovanni! Suona e cammina, cammina e suona… ma ora sono bandista e questo mi tocca. Suonare e camminare. Certo non vivo di questo strumento… hai voglia a suonare!… ma è un lavoro che comunque mi piace, perché mi sembra di scrivere, con l’oro e l’argento, una canzone per Dio, e mi va bene così.
.....
I clarini… i clarini… davanti a tutti, per aprire la strada. Forza belle ragazze, suonate, belle e gentili come i capelli di sole e di inchiostro, come le bocche che cantano senza parlare.
.....
Oh Madonna, oh Madonna nostra, come sei bella in questo giorno di maggio. Dietro di Te viene tutto il paese, dietro di Te vengono i pensieri, i dolori, le grazie. La senti la banda, Madonna? Lo senti il clarino che prega insieme a me? E la grancassa… come il cuore mio che batte… batte… batte, sopra questa strada… la strada dei fiori, la strada di casa, la strada di quando, bambina, giocavo in mezzo ai grilli e alle cicale dell’ estate, e il cuore mio impazziva… la sera, correndo appresso alle lucciole. Ave Maria.
......
Il trombone, e la tromba.. la tromba… suona Roberto… soffia dentro questa tromba, perché la gente ha pagato e deve sentire (…) Forza ragazzi, che la gente è contenta, è molto contenta.
E anch’io sono contento dentro questa camicia azzurra zuppa di sudore, e mi sento un re quando gli occhi dei bambini mi guardano e mi toccano il cuore, mi stanno a sentire come si sente un amico, e le belle ragazze mi guardano come si guarda l’amore. E io sogno di stare in paradiso, con gli angeli e i santi, e gli occhi di quella bella ragazza che sono come questo cielo di maggio.
Traduzioni (per quei pochi che ne avessero bisogno)
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Forza ragazzi, suonate, dietro quella vecchia vestita a lutto, coraggio, perché è lunga la strada che dobbiamo percorrere. Svelti, perché il prete ci sta aspettando, e ci aspetta la gente, e i bambini, e la Madonna.
.....
Quanto è lunga questa strada Giovanni! Suona e cammina, cammina e suona… ma ora sono bandista e questo mi tocca. Suonare e camminare. Certo non vivo di questo strumento… hai voglia a suonare!… ma è un lavoro che comunque mi piace, perché mi sembra di scrivere, con l’oro e l’argento, una canzone per Dio, e mi va bene così.
.....
I clarini… i clarini… davanti a tutti, per aprire la strada. Forza belle ragazze, suonate, belle e gentili come i capelli di sole e di inchiostro, come le bocche che cantano senza parlare.
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Oh Madonna, oh Madonna nostra, come sei bella in questo giorno di maggio. Dietro di Te viene tutto il paese, dietro di Te vengono i pensieri, i dolori, le grazie. La senti la banda, Madonna? Lo senti il clarino che prega insieme a me? E la grancassa… come il cuore mio che batte… batte… batte, sopra questa strada… la strada dei fiori, la strada di casa, la strada di quando, bambina, giocavo in mezzo ai grilli e alle cicale dell’ estate, e il cuore mio impazziva… la sera, correndo appresso alle lucciole. Ave Maria.
......
Il trombone, e la tromba.. la tromba… suona Roberto… soffia dentro questa tromba, perché la gente ha pagato e deve sentire (…) Forza ragazzi, che la gente è contenta, è molto contenta.
E anch’io sono contento dentro questa camicia azzurra zuppa di sudore, e mi sento un re quando gli occhi dei bambini mi guardano e mi toccano il cuore, mi stanno a sentire come si sente un amico, e le belle ragazze mi guardano come si guarda l’amore. E io sogno di stare in paradiso, con gli angeli e i santi, e gli occhi di quella bella ragazza che sono come questo cielo di maggio.
Caro Walter, debbo farti i miei complimenti per un Life davvero con la "elle" maiuscola.
Da trombettista (provengo anch'io dall'ambiente bandistico, adesso suono con orchestre varie ma quando mi capita vado pure in banda), ho apprezzato tantissimo leggere il testo e nel frattempo ascoltare in sottofondo la marcia sinfonica.
Mi ha colpito soprattutto il fatto per cui testo e musica sono in perfetta sincronia; mi trovavo a leggere dell'ingresso delle trombe ed eccolo sentire, del controcanto baritonale ed eccolo pure, ecc...
Bravo!
Da trombettista (provengo anch'io dall'ambiente bandistico, adesso suono con orchestre varie ma quando mi capita vado pure in banda), ho apprezzato tantissimo leggere il testo e nel frattempo ascoltare in sottofondo la marcia sinfonica.
Mi ha colpito soprattutto il fatto per cui testo e musica sono in perfetta sincronia; mi trovavo a leggere dell'ingresso delle trombe ed eccolo sentire, del controcanto baritonale ed eccolo pure, ecc...
Bravo!
Mercoledì sera ore 22 circa:
Finalmente tranquilli….accendiamo sto benedetto PC ed andiamo sul forum: devo mettere un paio di foto da qualche parte e rispondere ad un amico….
….ma che c’è, mentre parte la home-page mi sembra di sentire una musica…
.....è impossibile, le casse sono spente!….verrà da fuori…
….no no è proprio musica….e fuori c’è silenzio…
….si sta avvicinando, invade tutti i vicoli del forum…
….resto con le dita sospese sulla tastiera mentre improvvisamente appare:
LA BANDA
La banda della mia infanzia, la banda dove suona il nonno
La musica che si sente con tutto il corpo e che inumidisce gli occhi dall’emozione
La musica che mi fa stringere ancora più stretta la mano della mia ragazza
La musica che fa battere le manine di mio figlio e sorridere la sua mamma
La musica che piano piano svanisce lungo la strada e che vorrei rincorrere perché non deve lasciarci così….
Restano le immagini stupende delicate a continuare a raccontarmi quella musica
Grazie Walter
Finalmente tranquilli….accendiamo sto benedetto PC ed andiamo sul forum: devo mettere un paio di foto da qualche parte e rispondere ad un amico….
….ma che c’è, mentre parte la home-page mi sembra di sentire una musica…
.....è impossibile, le casse sono spente!….verrà da fuori…
….no no è proprio musica….e fuori c’è silenzio…
….si sta avvicinando, invade tutti i vicoli del forum…
….resto con le dita sospese sulla tastiera mentre improvvisamente appare:
LA BANDA
La banda della mia infanzia, la banda dove suona il nonno
La musica che si sente con tutto il corpo e che inumidisce gli occhi dall’emozione
La musica che mi fa stringere ancora più stretta la mano della mia ragazza
La musica che fa battere le manine di mio figlio e sorridere la sua mamma
La musica che piano piano svanisce lungo la strada e che vorrei rincorrere perché non deve lasciarci così….
Restano le immagini stupende delicate a continuare a raccontarmi quella musica
Grazie Walter
Ciao Walter.
Leggere il tuo life con la musica di sottofondo è stato molto bello. Le foto, già molto esplicative, hanno acquistato una veridicità spiazzante!
Mi hanno colpito molto quelle "di movimento", molto ben realizzate, complimenti!
Tuo figlio ne sarà contento.
Grazie,
Gianluca
Leggere il tuo life con la musica di sottofondo è stato molto bello. Le foto, già molto esplicative, hanno acquistato una veridicità spiazzante!
Mi hanno colpito molto quelle "di movimento", molto ben realizzate, complimenti!
Tuo figlio ne sarà contento.
Grazie,
Gianluca
è stato come esserci
Che bel Life Walter... Sono nata e cresciuta in città dove le bande ormai non esistono più...ora so di essermi persa molto.
Grazie per avremi fatto vivere un'emozione che non conoscevo...
Eli
Grazie per avremi fatto vivere un'emozione che non conoscevo...
Eli
Ciao Walter,
è strano vedere un reportage con un formato "panoramico". Mi ha fatto uno strano effetto. Mi piacerebbe conoscere le motivazioni di questo "taglio" particolare dato alle tue foto orizzontali!
Trovo le foto molto belle, e uno studio del "mosso artistico" del tutto affascinante. Continua così!
Un saluto
Vincenzo
è strano vedere un reportage con un formato "panoramico". Mi ha fatto uno strano effetto. Mi piacerebbe conoscere le motivazioni di questo "taglio" particolare dato alle tue foto orizzontali!
Trovo le foto molto belle, e uno studio del "mosso artistico" del tutto affascinante. Continua così!
Un saluto
Vincenzo
Walter, originale l'idea di accompagnare questo tuo life con una sinfonia di sottofondo, tra le righe e grazie alla documentazione fotografica si sente il profumo della festa, oltre le foto di movimento mi hanno colpito quelle con taglio panoramico. Complimenti per il tuo bel lavoro.
Un saluto
Saro
Un saluto
Saro
Un grazie sincero ai "visitatori" che hanno avuto la pazienza di seguire questo contributo.
Un ulteriore ringraziamento agli amici che hanno usato la cortesia di offrire il loro graditissimo commento.
Un ulteriore ringraziamento agli amici che hanno usato la cortesia di offrire il loro graditissimo commento.
Ciao Walter sono quasi diplomato in direzione per banda e non ho capito se sei o meno un musicista ma dal life che hai fatto sembra che la musica ti abbia toccato come tocca tutti i cuori dei musici.E difficilissimo parlare di una banda e delle sue sofferenze parallelamente alle gioie ebbene però tu ci sei riuscito.
Perchè non proponi una mostra nel conservatorio della tua città?
Ti faccio i miei più sinceri complimenti per questo bel life.Vincenzo.
Perchè non proponi una mostra nel conservatorio della tua città?
Ti faccio i miei più sinceri complimenti per questo bel life.Vincenzo.
che bello il tuo life Walter, quando ero piccola ero affascinata dalle bande musicali, mio padre mi prendeva sulle spalle e dall'alto riuscivo ad avere una visione completa...mi ricordo l'agitazione, i sorrisi, l'ammirazione, quel misto di sacro e profano....
ancora adesso, come intravedo una banda, il primo istinto è quello di andare a vedere... ora tu immaginami che lo vedo al pc.... fa uno strano effetto, ma non è da tutti riuscire a saper trasmettere emozioni
un salutone
Ale
ancora adesso, come intravedo una banda, il primo istinto è quello di andare a vedere... ora tu immaginami che lo vedo al pc.... fa uno strano effetto, ma non è da tutti riuscire a saper trasmettere emozioni
un salutone
Ale
Caro walter ti fccio i miei complimenti più sinceri, hai fatto un gran lavoro, dico sul serio!
L'idea della musica accoppiata alle immagini è geniale.
(Un consiglio a chi vorrà scaricare il file mp3 con il browser mozilla , una volta cliccato sul link si apre una pagina bianca e comincia a caricare il file , una volta finito si deve salvare la pagina e si salverà il file.mp3)
La durata è precisa, precisa e l'impegno merita sicuramente più commenti di quanti ne hai ricevuti.
Ottime foto , in particolare mi son piaciute quelle sui dettagli agli strumenti... e questo m'era suggito.. e non solo questo..
ciao!
L'idea della musica accoppiata alle immagini è geniale.
(Un consiglio a chi vorrà scaricare il file mp3 con il browser mozilla , una volta cliccato sul link si apre una pagina bianca e comincia a caricare il file , una volta finito si deve salvare la pagina e si salverà il file.mp3)
La durata è precisa, precisa e l'impegno merita sicuramente più commenti di quanti ne hai ricevuti.
Ottime foto , in particolare mi son piaciute quelle sui dettagli agli strumenti... e questo m'era suggito.. e non solo questo..
ciao!
Ciao Walter..bellissimo life...ti invidio !! anche perchè mi hai fatto respirare aria nostrana. ciao a presto. Per puro caso ho scoperto che abiti nella stessa palazzina di mio cognato.
Mi auguro di poter apprendere molto dalla tua esperienza e creatività. ciao
Walter, ...Un vero spettacolo. ...Un Life intenso.
Sei riuscito perfettamente nell'intento di trasmettere la tua emozione con una straordinaria simbiosi tra immagini (alcune delle quali di altissimo livello), testo e musica.
Bellissimo.
Messaggio modificato da ludofox il Jul 8 2006, 12:56 PM
Sei riuscito perfettamente nell'intento di trasmettere la tua emozione con una straordinaria simbiosi tra immagini (alcune delle quali di altissimo livello), testo e musica.
Bellissimo.
Messaggio modificato da ludofox il Jul 8 2006, 12:56 PM
Che Meraviglia!
molto sanguigno e vero. Grazie per lo spettacolo.
nic
molto sanguigno e vero. Grazie per lo spettacolo.
nic
E' stato come.....un sogno.
Messaggio modificato da ConteMaxS il Jul 8 2006, 05:44 PM
Messaggio modificato da ConteMaxS il Jul 8 2006, 05:44 PM
Ciao Walter questo Life mi è piaciuto molto.
MI è piaciuto perchè quelle situazioni le ho vissute da vicino e molte volte. Nei piccoli paesi soprattutto nel centro sud è sempre presente una banda che nelle cerimonie più disparate accompagna l'evento.
Mi hai proprio riportato alla mente molti ricordi di quando ero piccino , il re della banda è sempre la grancassa .
Cercare le note mi piace moltissimo.. più delle altre.
Complimenti e saluti
MI è piaciuto perchè quelle situazioni le ho vissute da vicino e molte volte. Nei piccoli paesi soprattutto nel centro sud è sempre presente una banda che nelle cerimonie più disparate accompagna l'evento.
Mi hai proprio riportato alla mente molti ricordi di quando ero piccino , il re della banda è sempre la grancassa .
Cercare le note mi piace moltissimo.. più delle altre.
Complimenti e saluti
Walter, ogni volta che decidi di proporci un life, ci sorprendi con storie di vita vissuta che appartiene a tutti . Hai riportato anche me indietro nel tempo, quando da bambino vedevo sfilare la banda sotto le finestre della mia casa, seguita sempre in prima fila da un signore che sul biglietto da visita, in luogo della professione, aveva scritto "Grande Ammiratore di Bande". Stavoltta ci hai anche fatto sentire la musica, quindi il sogno è stato completo. Grazie.
Bellissimo life!!!
Da leggere e gustare in tutti e con tutti i "sensi"!!!
Ottimo!!!
p.s.
che bello leggere quei nomi di paesi ...
sono vicinisssssimi alle mie terre ...
!!!
Da leggere e gustare in tutti e con tutti i "sensi"!!!
Ottimo!!!
p.s.
che bello leggere quei nomi di paesi ...
sono vicinisssssimi alle mie terre ...
!!!