"Mi infilai la cinta della macchina fotografica al collo... Adoravo quel gesto. Mi allontanava dalla vita di tutti i giorni e mi apriva le porte di quella della bellezza, dei nascosti, memorabili istanti che un attento occhio carpisce e regala all’incessante scorrere del tempo; a quella dimensione fatta di poesia di colori e di perfezione racchiusa nelle infinite forme del mondo. Quando mi immergevo nella fotografia la rivedevo chiudendo gli occhi, ascoltando suoni e canzoni, ricordando un sapore, un bacio, un’emozione. E tutto il mio spirito si sentiva innalzato, rinato, appagato."