Fin dall'inizio ho capito che il risultato può essere migliore se il fotografo capisce quello che gli sta davanti. Non tanto per una differenza di struttura, quanto perché dietro all'occhio esiste un cervello e una sensibilità, anziché una pellicola.
Se passa un giorno in cui non ho fatto qualcosa legato alla fotografia, è come se avessi trascurato qualcosa di essenziale. È come se mi fossi dimenticato di svegliarmi.