PaoloAnchini
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L’altra faccia dei piloni propone dei soggetti diversi. I protagonisti sono coloro che vivono nell’area fluviale: germani reali, papere, gru. Lungo i nove piloni sono disegnati i colorati volatili intenti nell’attività storica che ha fatto crescere la città: la pesca.
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Ma la bellezza della street art è sempre nel trovare il piccolo dettaglio nella grandezza del disegno. Quindi tra un uccello e l’altro c’è chi nel becco nasconde una giovane sirena. Cielo e mare si uniscono in una combinazione inaspettata tra realismo e fantasia. Ma è lo sguardo puntato su chi osserva ad invitarlo a fermarsi e ad ammirare.
PaoloAnchini
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Un’enorme ragazza con un vestito rosso macina i sogni degli abitanti della casa popolare su cui campeggia. L’artista Francesco Camillo Giorgino, in arte Millo, vuole trasmettere un messaggio di speranza anche per coloro che abitano zone meno fortunate della città. È proprio questo il proposito con cui la street art incontra gli enti locali: riscattare attraverso l’arte quartieri dimenticati e lasciati a se stessi.
niconit
Due cose gradite in uno scatto.
luigi_salatiello
Vallelunga Campionato Italiano GT, schieramento di partenza.
pculloca
incendio silos Nikon F5 Extacrome vs100
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Si attiva quindi un dialogo con chi osserva l’opera. Ma dietro questa illusione ottica viene lanciato anche un messaggio sull’infrastruttura su cui poggia il murales: l’asse attrezzato, comodo sgancio per il traffico cittadino ma copertura dello storico edificio Bagno Borbonico che sovrasta.
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Ogni muro diventa una tela, quando si fa street art non si è mai limitati nel disegnare ogni superficie che ci capita sottomano. In questo caso si sfrutta la disposizione dei piloni per creare un interessante gioco geometrico e di prospettiva che l’artista Manuel di Rita, in arte Peeta, mette in atto, facendo si che l’opera si trasformi con il movimento
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Altro ritrovo per gli street artist è il Pulpa Festival. Nella prima edizione del 2021 spiccano i tentacoli rossi del polpo disegnato da Diego della Posta, in arte Mister Thoms, come denuncia all’inquinamento del mare e il conseguente avvelenamento della fauna marina. La natura però non resta a guardare e si ribella, assumendo le sembianze di un furioso polpo gigante.