Risultato della ricerca: strumento di tortura
Claudio_Moretti
Percorrendo la via dei Salassi, la via di alta quota, mi sono imbattuto in questo splendido gioco di luci e ombre creato dalle nuvole di passaggio, perchè non approfittare ? Io sono solo lo strumento, ma è la natura che regala questi spettacoli, perchè lasciarli andare via, perchè perdere queste emozioni così fugaci ed irripetibili ?
angel53
(inganno o verità miraggio o evidenza - insidia a lungo la mente una tortura di dilemma). Mario Luzi i soliti filtri GND 0.6 + orange.
Elio.De.Nardi
Dare significato alla vita può sortire follia, ma la vita senza significato è tortura dell\'irrequietezza e del desiderio vago......è una nave che anela il mare eppur lo teme. (Edgar Lee Masters)
mauriziot
... nella Pagoda di Thien Hau, a Ho Chi Minh City (Saigon); nella cultura religiosa locale l\'incenso viene utilizzato diffusamente come strumento di devozione e ringraziamento, come le candele in altre aree. Con questa foto, postata direttamente dal Vietnam, desidero ringraziare collettivamente tutti coloro che hanno commentato le mie ultime foto, non potendolo fare ora per collegamenti internet irregolari e lenti. Ho Chi Min City, gennaio 2013
luigideluca44
Il colore:espressione,linguaggio....il colore ha la sua espressività,in quanto è in grado di determinare nell\'osservatore delle reazioni piscologiche.Per questo il colore è considerato uno strumento dotato di un proprio linguaggio e viene utilizzato nell\'immagine per coinvolgere emotivamente l\'osservatore.....
mauriziot
... nella ricerca di cromie e sinuosità che vanno oltre ciò che l'occhio umano può cogliere, perlomeno a un primo sguardo e danno l'impressione del fiore, senza far capire però di quale tipo si tratti riconducendolo a un immagina astratta e "possibilmente" attraente. Per l'immagine l'alto ingrandimento è solo uno strumento per la ricerca "artistica" e pertanto è Inserita nella sezione a tema libero proprio per differenziarla da una macro vera e propria . Roma, settembre, 2021.
fernandospirito55
Alcuni prodotti maturi della nostra terra grazie anche alla luce solare ....e un vecchio Fuso uno strumento che serviva per filare a mano la lana , il lino o altro molto usato dalle nostre antenate
vinci62
Una piccola Madonna, Matilde, guarda con stupore uno strumento che non fa parte del suo tempo (Agosto, anno 1200, Castello di Gromo)
Paolo_Squizzato
"La Specola di Padova è la sede dell'antico osservatorio astronomico dell'Università di Padova: è posta sull'antica Torlonga del Castello di Padova, la maggiore delle due torri dell'antico Castello di Padova. È alta 49,59 m che con l'antenna parafulmine arriva a 53,30 m."...." La Torlonga era un'antica torre di difesa, edificata nel IX secolo d.C. Fu risistemata da Ezzelino III da Romano nel XIII secolo ed è legata alla sua fama di crudeltà: fu infatti prigione e sala di tortura per i nemici del tiranno. Caduto il tiranno, il castello fu abbandonato. Nella seconda metà del Trecento i nuovi signori di Padova, i Carraresi, edificarono il nuovo castello, sui resti del preesistente in parallelo al Bacchiglione. In una antica veduta della città di Padova è raffigurato colorato a quadri bianchi e rossi (Giusto de' Mennabuoi nella Basilica di Sant'Antonio di Padova). Con la costruzione delle mura cinquecentesche il castello e la torlonga persero la loro funzione militare e caddero in abbandono. Infatti nel Settecento l'antica fortezza, in gran parte cadente, veniva chiamata "Castel Vecchio", e da tempo era stata destinata a magazzino di granaglie, di paglia, di fieno, deposito di armi e munizioni. Nel 1761 il senato veneziano decretò l'istituzione di un osservatorio astronomico per l'Università padovana. Il progetto fu voluto dall'abate Giuseppe Toaldo che assieme all'architetto Domenico Cerato di Vicenza utilizzò l'esistente torrione, aggiungendovi alla sommità la sala di accesso alle torrette d'osservazione." - Fonte Wikipedia
Ilaria_fe_
\"Il colore è un mezzo di esercitare sull\'anima un\'influenza diretta. Il colore è un tasto, l\'occhio il martelletto che lo colpisce, l\'anima lo strumento dalle mille corde.\"
mauriziot
Un piccolo bambino che porta uno strumento di lavoro ai genitori che stanno riparando delle buche in strada. Non siamo a Roma, ovviamente (qui è difficile vedere qualcuno che ripari una buca) ma a Guwahati, città del nord India. Il bambino non sta assolutamente giocando, ma cerca di dare il suo contributo.
AntonioLimardi
Anassagora dice che l’uomo è il piú sapiente dei viventi perché ha le mani – ma è ragionevole dire che ha le mani perché è il piú sapiente. Le mani, in effetti, sono uno strumento e la natura, come un uomo sapiente, dà ogni cosa a chi può usarla Teofrasto
irisauro
Il Castello Estense venne costruito nel 1385 come fortezza per il controllo politico e militare territoriale e per la difesa della famiglia estense, quindi pensato anche come strumento repressivo contro possibili rivolte.
fabiofoni
Il Castello di Sorci , vicino ad Anghiari è situato nella Val de Gatti. Adibito a ristorante vi si possono ammirare anche varie attrezzature di tortura e si favoleggia che si aggiri il fantasma di Baldaccio. Il castello risale al sec. XII
FabioCamoli
Il complesso di edifici che costituivano lo stabilimento per la pilatura del riso era stato costruito nel 1913 nel rione di San Sabba (più correttamente \"san Saba\"), alla periferia della città e fu trasformato inizialmente in un campo di prigionia provvisorio per i militari italiani catturati dopo l\'8 settembre: venne denominato Stalag 339. Successivamente, al termine dell\'ottobre 1943, il complesso diviene un Polizeihaftlager (Campo di detenzione di polizia), utilizzato come centro di raccolta di detenuti in attesa di essere deportati in Germania ed in Polonia e come deposito dei beni razziati e sequestrati ai deportati ed ai condannati a morte. Nel campo venivano anche detenuti ed eliminati Sloveni, Croati, partigiani, detenuti politici ed ebrei. Supervisore della Risiera fu l\'ufficiale delle SS Odilo Globočnik, triestino di nascita, in precedenza stretto collaboratore di Reinhard Heydrich e responsabile dei campi di sterminio attivati nel Governatorato Generale, nel quadro dell\'operazione Reinhard, in cui erano stati uccisi oltre 1,2 milioni di ebrei[3]. Per i cittadini incarcerati nella Risiera, intervenne in molti casi, presso le autorità germaniche, il vescovo di Trieste, monsignor Santin; in alcuni casi con una soluzione positiva (liberazione di Giani Stuparich e famiglia) ma in altri senza successo. I nazisti, dopo aver utilizzato per le esecuzioni i più svariati metodi, come la morte per gassazione utilizzando automezzi appositamente attrezzati, si servirono all\'inizio del 1944 dell\'essiccatoio della risiera, prima di trasformarlo definitivamente in un forno crematorio. L\'impianto venne utilizzato per lo smaltimento dei cadaveri e la sua prima utilizzazione si ebbe il 4 aprile 1944 con la cremazione di una settantina di cadaveri di ostaggi fucilati il giorno precedente in località limitrofe Villa Opicina (Trieste). Da allora, fino alla data della liberazione, il forno crematorio fu adoperato per bruciare i corpi di oltre 3500 prigionieri della Risiera, soppressi direttamente dal personale carcerario ivi operante. La Risiera, oltre ad essere usata come campo di smistamento di oltre 8000 deportati provenienti dalle Provincie orientali destinati agli altri campi di concentramento nazisti, fu quindi adoperata in parte anche come luogo di detenzione, tortura ed eliminazione di prigionieri sospettati di attività sovversiva nei confronti delle regime nazista Questo luogo è di assoluta importanza in quanto fu l\'unico campo di deportazione dell\'Europa meridionale. Il forno crematorio e la connessa ciminiera furono abbattuti con esplosivi dai nazisti in fuga nella notte tra il 29 e il 30 aprile 1945, nel tentativo di eliminare le prove dei loro crimini, ma sono stati descritti successivamente dai prigionieri testimoni del campo. Tra le rovine furono ritrovate ossa e ceneri umane. Sul medesimo luogo, a ricordo, sorge oggi una struttura commemorativa costituita da una piastra metallica sul posto dove sorge il forno crematorio e da una stele che ricorda la presenza della ciminiera. Riguardo alle ipotesi sui metodi di esecuzione, esse sarebbero avvenute o per gassazione attraverso automezzi appositamente attrezzati, o con un colpo di mazza alla nuca (mazza ritrovata e custodita sino al 1977 nel museo della risiera. È stata rubata l\'anno successivo) o per fucilazione. Nel complesso le esecuzioni sarebbero state almeno cinquemila, secondo una stima approssimativa, sebbene non si disponga di dati certi. Con il D.P.R. n. 510 del 15 aprile 1965, il Presidente Giuseppe Saragat dichiarò la risiera di san Sabba Monumento Nazionale, quale \"unico esempio di lager nazista in Italia\".(Wikipedia) L\'occhio scorre dal centro dell\'immagine (il forno crematorio rimosso)verso il basso, volta a destra, seguendo la canala a terra, per poi risalire sulla stele (la ex-ciminiera)...in alto la fine delle sofferenze. Fabio.
Luke2101
La spiaggia di Plaja Santa Maria ha pochi ombrelloni e barettini per turisti, ma tante orchestrine improvvisate. Un musicista riposava ed ha appoggiato il suo strumento a riposare, anch\'esso, all\'ombra di un cespuglio
Fabio_Conte
Dare significato alla vita può sortire follia, ma la vita senza significato è tortura dell\'irrequietezza e del desiderio vago – è una nave che anela il mare eppur lo teme.
andrea_burla
Il faro di Fanad Head, nato come strumento essenziale per i navigatori dopo una tragedia avvenuta oltre 200 anni fa. Nel dicembre del 1811, la fregata Saldanha cercò riparo da una tempesta dirigendosi verso Fanad nel disperato tentativo di resistere al terribile vento e alla forza delle onde. Purtroppo, non riuscì a raggiungere la riva in sicurezza e affondò al largo della costa settentrionale: l'unico sopravvissuto fu il pappagallo della nave.