Risultato della ricerca: surma sangue combattimento
giancarlo valentini
Civitella In Val di Chiana - L’assedio è finito. Il Generale Inverno abbandona lentamente il campo e si ritira verso il fondo valle. Il sole si fa spazio tra le nuvole e ci riporta un po’ di calore, di luce e di speranza. ---- Questi Sono i Giorni della Memoria, il mio è un piccolo contributo per non dimenticare. Dedico questa immagine al paese di Civitella e alla sua Gente. – Il 29 Giugno del 1944 un commando di soldati Tedeschi comandati dal Tenente Generale Schmalz per rappresaglia su tre sodati nazisti uccisi dai partigiani qualche giorno prima, fece irruzione nelle case del paese aprendo il fuoco sugli abitanti a prescindere dal sesso e dall\'età. L’epilogo di questo massacro ebbe luogo nella chiesa, mentre si stava celebrando la Messa. Entrati nell\'edificio sacro, i tedeschi divisero i fedeli in piccoli gruppi. Poi dopo aver indossato grembiuli mimetici in gomma per non sporcarsi di sangue, li freddarono con dei colpi alla nuca, anche il sacerdote don Alcide Lazzeri, che era stato risparmiato da tedeschi scelse di condividere la sorte dei suoi parrocchiani. Compiuta la strage, i tedeschi incendiarono le case di Civitella, provocando così la morte anche di coloro che avevano disperatamente tentato di salvarsi nascondendosi nelle cantine o nelle soffitte. Solo pochi abitanti riuscirono a salvarsi dal massacro. Alla fine della strage si contarono 155 morti in un paese distrutto, e semideserto.
IvoMarkes
Il topinambur, Helianthus tuberosus, o più poeticamente elianto, è pianta perenne rizomatosa molto robusta e dalla grande capacità di diffusione. Il rizoma è di color nocciola chiaro e nella forma ricorda un vecchio fuso per filare, ingrossato al centro termina a punta. La parte aerea è composta da ispidi fusti aerei annuali che possono superare i due metri d’altezza. Le foglie, di grandi dimensioni, sono ovato-lanceolate. La fioritura inizia a fine estate per protrarsi per buona parte dell’autunno. I fiori sono capolini, grandi margherite del diametro di circa 5 cm di colore giallo dorato.-------------------ALTRE INFO DA ANGELA: La radice di questa pianta è commestibile ha un gusto simile a quello del carciofo ma ancora più delicato; è ricco di vitamina A, vitamine del gruppo B, potassio, ferro e zuccheri complessi rappresentati al 15% dall’inulina costituita chimicamente da fruttosio e amido. Per quanto riguarda l’apporto calorico, per 100 gr di parte edile il valore energetico è di 85 Kcal. Parlando proprio di inulina è utile sapere che questa possiede le seguenti virtù: riduce il colesterolo totale, i trigliceridi nel sangue e la formazione di gas a livello intestinale, ha un blando effetto lassativo, migliora la digestione, riequilibra la flora intestinale potenziandone l’attività e migliorandone il metabolismo, aumenta i bifidobatteri positivi (importanti per la corretta digestione e la salute del colon) e contemporaneamente riduce significativamente i batteri ritenuti nocivi.---------------------------------------------------------------- Scatto con flash dal basso all'alto, includendo la sfocatura del cielo un pò nuvoloso.
antonio.raciti
All’ombra di un castagno, ebro di fresco e di odore di muschio Lucio Dalla confidò che stava tracciando una canzone dal titolo “Siciliano” che cominciava proprio così. Era sul vialetto della sua casa a Milo, Lucio disse che la nuova canzone avrebbe visto la luce nel nascente disco con la prossima estate. La lava in fiamme scendeva la collina esattamente allo stesso modo anche la domenica mattina del 4/3/2012. Arrivò otto mesi dopo. Quella mattina alle 8 circa del mattino salivamo con Carmen lungo il versante del cono millenario dal nome monte Ilice. Nel cuore avevamo l\'emozione di pochi giorni prima, l\'1 marzo 2012. Lucio chiudeva per sempre la sua milizia poetica e terrena. Il 4 marzo anche l’Etna dava l’ultimo addio al suo figlio adottivo, a modo suo. Con boati, fumi, tutto udibile e visibile da distanze lontane, con una copiosa eruzione \'eretica\' che macchiava come sangue il manto bianco di neve che avvolgeva il vulcano. Forse lo stesso Lucio spinse il mio dito sul pulsante di scatto.
lucatolusso
Combattimento tra orsi in Kamchatka
annalisabonafede
l\'odore del sangue nella fragranza del vino immerso nella fragilita\' della vita incapace di contenere tanta sostanza...
Ilaria_fe_
Ogni volta che la pressione della complessa vita cittadina fluidifica il sangue e intorpidisce il mio cervello, cerco sollievo nella natura così le mie preoccupazioni mi abbandonano e sono felice.
AndreaBenvenuti1994
La danza degli angeli. Due aironi bianchi maggiori si sfidano a colpi di becco e ali, una scena durata pochi istanti, che ho ripreso anche grazie alle potenzialità della Nikon D5!
maria.sal
interni della chiesa del Salvatore o del Sangue Versato.
lucamontipo
Ambiente Controllato
en.giuliani
Sono i fiori perfetti per esprimere un’autentica dichiarazione d’amore. Proprio per questo motivo, il significato del tulipano è proprio quello di amore vero. Una leggenda popolare, infatti, racconta che questo fiore sia nato dal sangue di un giovane che si suicidò per una delusione d’amore. Il nome deriva dal turco “tullband” che significa copricapo, turbante, proprio in virtù della forma del fiore. Il tulipano, durante il regno di Solimano il Magnifico, conobbe una forte popolarità, tanto che in Turchia, già nel corso del XVI secolo, furono creati diversi “cultivar”, molti dei quali giunti fino ai giorni nostri.
ursamaior
L'alba ci ricongiunse sopra il letto, le bocche su quel gelido fluire di un sangue che dilaga senza fine. F. G. Lorca
Ch.Photographer
"Verona è qui, Verona bella.. sensuale, tragica ciittà nel sangue suo si specchierà.." (Romeo e Giulietta - Ama e cambia il mondo) Foto: Ch. Photographer
elisamez
L'aglio orsino, detto anche aglio selvatico o aglio dei boschi, è una pianta spontanea che regala una bella infiorescenza primaverile bianca.L'aglio orsino ha una forte azione antibiotica, abbassa il tasso del colesterolo nel sangue ed è disinfettante e diuretico. In cucina si utilizza il bulbo, che è più aromatico dell'aglio comune.
cirro71
\"Dormi sepolto in un campo di grano non è la rosa non è il tulipano che ti fan veglia dall\'ombra dei fossi ma son mille papaveri rossi lungo le sponde del mio torrente voglio che scendano i lucci argentati non più i cadaveri dei soldati portati in braccio dalla corrente così dicevi ed era inverno e come gli altri verso l\'inferno te ne vai triste come chi deve il vento ti sputa in faccia la neve fermati Piero , fermati adesso lascia che il vento ti passi un po\' addosso dei morti in battaglia ti porti la voce chi diede la vita ebbe in cambio una croce ma tu no lo udisti e il tempo passava con le stagioni a passo di giava ed arrivasti a varcar la frontiera in un bel giorno di primavera e mentre marciavi con l\'anima in spalle vedesti un uomo in fondo alla valle che aveva il tuo stesso identico umore ma la divisa di un altro colore sparagli Piero , sparagli ora e dopo un colpo sparagli ancora fino a che tu non lo vedrai esangue cadere in terra a coprire il suo sangue e se gli sparo in fronte o nel cuore soltanto il tempo avrà per morire ma il tempo a me resterà per vedere vedere gli occhi di un uomo che muore e mentre gli usi questa premura quello si volta , ti vede e ha paura ed imbraccia l\'artiglieria non ti ricambia la cortesia cadesti in terra senza un lamento e ti accorgesti in un solo momento che il tempo non ti sarebbe bastato a chiedere perdono per ogni peccato cadesti interra senza un lamento e ti accorgesti in un solo momento che la tua vita finiva quel giorno e non ci sarebbe stato un ritorno Ninetta mia crepare di maggio ci vuole tanto troppo coraggio Ninetta bella dritto all\'inferno avrei preferito andarci in inverno e mentre il grano ti stava a sentire dentro alle mani stringevi un fucile dentro alla bocca stringevi parole troppo gelate per sciogliersi al sole dormi sepolto in un campo di grano non è la rosa non è il tulipano che ti fan veglia dall\'ombra dei fossi ma sono mille papaveri rossi.\" La guerra di Piero - F. De André
en.giuliani
Nell'antichità era il fiore sacro a Venere e, in origine, le rose erano bianche. Secondo una leggenda Venere, correndo verso uno de suoi innamorati, mise un piede su un cespuglio di rose bianche, si punse con le spine ed urlò per il dolore. Le rose, bagnate dal sangue di Venere, si vergognarono per l'offesa fatta alla dea ed arrossirono all'istante rimanendo così per sempre. Secondo un'altra versione della leggenda fu solo il sangue di Venere a tingere per sempre le rose di rosso.
luca22091972
Etnia Surma, Etiopia...