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[DSLR] - Rumore, Segnale e Fotografia Digitale
Definizione di rumore
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SkZ
Messaggio: #176
chiamala "tantino". Per la D80
jpg on camera: ~3.5MB
jpg da nef: ~5MB
lorenzobix
Messaggio: #177
QUOTE(vincenzo.franchini@fastwebnet.it @ Feb 10 2006, 06:03 AM) *
Ammetto la mia ignoranza: non conosco gli LBLAST. Hai qualche link? Google non mi ha restituito nulla.

CCD-CMOS
Annosa questione, con argomenti a favore e sfavore sia dell'uno che dell'altro, che, nell'insieme, si pareggiano. Almeno per quanto riguarda la fotografia tradizionale.

Ciò che conta a mio parere è il risultato finale: la stampa. Qualcuno è in grado, di fronte ad una stampa, dire se provenga da un CCD piuttosto che da un CMOS? Io no.

Qualche anno fa la differenza sarebbe stata plateale

Buona giornata

Enzo Franchini


Salve a tutti
premetto di non avere una esperienza pluriennale nel mondo del digitale rispetto a tante altre persone che potrebbero certamente rispondere in maniera molto più esauriente di me, comunque io ci provo:
La differenza sostanziale tra i sensori CCD e CMOS è nel modo in cui l'informazione registrata dai pixel del sensore viene convogliata al di fuori di esso per essere poi interpretata dal software della macchina. Ogni pixel riceve una informazione differente da quello che gli si trova di fianco.
Per farmi capire devo usare un esempio un po' naif, ma tant'è: immaginiamo che il nostro sensore sia una scacchiera, e che tutti i quadrati, sia bianchi sia neri, di questa siano i nostri pixel. Come avviene il trasferimento dei dati da sensore a software macchina è la differenza tra sensori CCD e CMOS. il sensore CCD "passa" l'informazione di ogni pixel a quello successivo, dal primo fino all'ultimo. Uso quì la scacchiera per spiegarmi meglio: il primo quadrato in alto a sinistra (A8) passa l'info a B8, che poi deve passare la sua stessa info e quella di A8 a C8, e via dicendo fino alla fine della prima riga di caselle (H8). da qui, il segnale nei sensori CMOS passa direttamente al sofware della macchina. Nei sensori CCD invece, il procedimento che vi ho descritto prosegue per ogni fila di pixel, quindi il segnale arrivato ad H8 non viene inviato ma passa alla riga sottostante, dove ricomincia il suo iter (da H7 a G7 a F7 e via dicendo) Finita la fila 7 passerà alla 6, poi alla 5 e via dicendo fino alla 1.
Questo provoca 2 problematiche: Nei sensori CCD l'ultimo pixel della nostra scacchiera (H1) si ritrova a processare attraverso se' una quantità enorme di dati, diminuendo la velocità di scatto della macchina e rendendo la vita del sensore più breve di un CMOS dove solo gli ultimi pixel di ogni fila (H8,H7,H6,H5,H4,H3,H2,H1) processano solo i dati della rispettiva fila di pixel.
Saluti a tutti
(ho allegato la famosa scacchiera)File Allegato  scacchiera.jpg ( 34.99k ) Numero di download: 76

Lorenzo Burzi
SkZ
Messaggio: #178
Mai saputo di problemi di vita dei ccd. La perdita per trasferimento di carica (non e' efficiente al 100%, quindi c''e una perdita sensibile) e' un problema fastidioso, come appunto i tempi di lettura che spesso erano ridotti usando 4 canali (v. D200 o Y4KCam). Pero' la lettura da canali diversi puo' comportare fastidiosi problemi di diverso bias e gain (v. appunto Y4KCam)

Cmq generalmente per l'uso di una DSLR tale effetto non si nota wink.gif
_Led_
Messaggio: #179
QUOTE(lorenzobix @ Jun 13 2010, 12:17 AM) *
Salve a tutti
premetto di non avere una esperienza pluriennale nel mondo del digitale rispetto a tante altre persone che potrebbero certamente rispondere in maniera molto più esauriente di me, comunque io ci provo:
La differenza sostanziale tra i sensori CCD e CMOS è nel modo in cui l'informazione registrata dai pixel del sensore viene convogliata al di fuori di esso per essere poi interpretata dal software della macchina. Ogni pixel riceve una informazione differente da quello che gli si trova di fianco.
Per farmi capire devo usare un esempio un po' naif, ma tant'è: immaginiamo che il nostro sensore sia una scacchiera, e che tutti i quadrati, sia bianchi sia neri, di questa siano i nostri pixel. Come avviene il trasferimento dei dati da sensore a software macchina è la differenza tra sensori CCD e CMOS.


Fin qui d'accordo. Pollice.gif

QUOTE(lorenzobix @ Jun 13 2010, 12:17 AM) *
il sensore CCD "passa" l'informazione di ogni pixel a quello successivo, dal primo fino all'ultimo. Uso quì la scacchiera per spiegarmi meglio: il primo quadrato in alto a sinistra (A8) passa l'info a B8, che poi deve passare la sua stessa info e quella di A8 a C8, e via dicendo fino alla fine della prima riga di caselle (H8).


Stai descrivendo un tipo di CCD, il Full Frame.
Bisogna però dire che ad ogni ciclo di clock questi passaggi avvengono contemporaneamente per ogni colonna, ovvero a8 passa a b8 che passa a c8, etc. fino ad h8 che passa la carica ad un registro orizzontale che poi trasferisce la carica in maniera seriale prima al convertitore carica/voltaggio, quindi il segnale va all'amplificatore ed al convertitore A/D. Lo stesso avviene per a7 e così via.

Ci sono anche altri tre tipi principali di trasferimento CCD, il Frame Transfer, l'Interline transfer ed il Frame Interline transfer, ma il meccanismo è quasi uguale.

QUOTE(lorenzobix @ Jun 13 2010, 12:17 AM) *
da qui, il segnale nei sensori CMOS passa direttamente al sofware della macchina.


La cosa più importante è che i sensori CMOS hanno un indirizzamento x-y, non vi è alcuno shift di carica, ma la carica dei singoli pixel viene trasfomata in tensione direttamente a livello di pixel.

QUOTE(lorenzobix @ Jun 13 2010, 12:17 AM) *
Nei sensori CCD invece, il procedimento che vi ho descritto prosegue per ogni fila di pixel, quindi il segnale arrivato ad H8 non viene inviato ma passa alla riga sottostante, dove ricomincia il suo iter (da H7 a G7 a F7 e via dicendo) Finita la fila 7 passerà alla 6, poi alla 5 e via dicendo fino alla 1.
Questo provoca 2 problematiche: Nei sensori CCD l'ultimo pixel della nostra scacchiera (H1) si ritrova a processare attraverso se' una quantità enorme di dati, diminuendo la velocità di scatto della macchina e rendendo la vita del sensore più breve di un CMOS dove solo gli ultimi pixel di ogni fila (H8,H7,H6,H5,H4,H3,H2,H1) processano solo i dati della rispettiva fila di pixel.
Saluti a tutti
(ho allegato la famosa scacchiera)File Allegato  scacchiera.jpg ( 34.99k ) Numero di download: 76

Lorenzo Burzi


Tutto questo a me non risulta. hmmm.gif

CCD vs CMOS dal sito DALSA

Messaggio modificato da _Led_ il Jun 14 2010, 03:56 PM
SkZ
Messaggio: #180
no no
il ccd come dice Led ad ogni ciclo abbasso le righe di uno trasferendo il contenuto della prima riga in un registro e poi svuotando il registro nell'unita' di lettura.
non esiste quel movimento a serpentina
warlock
Iscritto
Messaggio: #181
Sebbene sia un thread piuttosto datato vorrei ringraziare quanti hanno contribuito a divulgare queste conoscenze.
grazie.gif
Grazie mille, sopratutto al sig. Franchini che sa spiegare in modo molto elementare concetti non proprio facili da capire.

Spero che il mio "up" riporti in visibilita' questa piccola divulgazione a coloro che, come me, sono curiosi come scimmie pc_scrive.gif


BeSigma
Messaggio: #182
Veramente concetti importanti spiegati molto bene, grazie mille
lzeppelin
Messaggio: #183
QUOTE(vincenzo.franchini@fastwebnet.it @ Feb 10 2006, 04:10 AM) *
Nella quantificazione del rumore relativo al segnale non compare mai la superficie di raccolta: è solo la quantità di segnale che conta. A parità di segnale il rumore riscontrato sarà identico, indipendentemente dalla estensione del pixel. La geometria del sensore conta solo nella capacità di raccolta del segnale (ciò che viene chiamato efficienza quantica) e non in maniera direttamente proporzionale.
La superficie del pixel non entra in gioco neanche nel rumore di lettura, perché l'unità di misura è l'elettrone/pixel. Notare che ho usato il termine geometria, di cui la superficie è solo una delle caratteristiche.


matematicamente cosa cambia tra un sensore full frame da 16 Megapixel e uno APS-C sempre da 16 Megapixel?
ok cambia la dimensione del fotosito, ma da quello che ho capito leggendo questa discussione, le dimensioni del pixel non contano, invece oggi sappiamo tutti quanta differenza ci passa tra un D4 e una D7000 (16 Mpixel entrambe)

Messaggio modificato da lzeppelin il Feb 17 2015, 10:11 PM
buzz
Staff
Messaggio: #184
come fai a dirlo? si tratta proprio di questo!
Un fotosito grande prende più fotoni di uno piccolo, e in base al rapporto del rumore di amplificazione 8che è lo stesso perchè 'elettronica è uguale) un fotosito grande ne avrà dimeno.
posto ad esempio che il rumore è quantofocato fisso con un numero 10,, il fotosito piccolo nell'unità di tempo prende 50 fotoni, il grande il doppio, nella stessa unità ne prende 100, quindi il primo avrà un rapporto S/N di 50/10 il secondo ai 100/10.
alpacigno
Messaggio: #185
Salve a tutti. Mi chiamo Alessandro (alpacigno è il mio nickname). Sono registrato sul Sito Nital dal 2008 anno dell'acquisto della mia reflex Nikon D40.
Innanzitutto ho notato che questa "discussione" non è più ripresa dal 2015 (se non sbaglio). Ho letto tutti gli interventi sopratutto quelli più vecchi, quando c'erano sul mercato reflex digitali Nikon che forse pochi utenti avranno ancora.

Mi parto dal presupposto che il progresso tecnologico ha fatto passi da gigante, ma non sta a me divagare su questo: posseggo una Nikon D40 dal dicembre 2008, ora sembra "preistoria" ai più, perchè il digitale è diventato alla portata di tutti. Personalmente, avevo iniziato con la fotografia "seria" attraverso un corso di fotografia analogica (2003-2004) a cui davano la possibilità ai corsisti di sviluppare alcuni rullini (in bianco e nero). Un'aula dell'istituto era adibita a vero e proprio "laboratorio di sviluppo" pur con i limiti del caso: un proiettore - ovviamente usato ma perfettamente funzionante - più tutte le attrezzature adeguate (tank, bacinelle, pinzette, soluzione di sviluppo, arresto ecc) che in questo momento non ricordo bene come "procedura"; è passato un bel pò di tempo.

Riprendendo il discorso, per chi eventualmente lo leggerà, le nuove reflex Nikon "paventano" risultati strabilianti ad ISO inimmaginabili fino ad alcuni anni fa. Io mi ricordo che utilizzavo un rullino Ilford® DELTA PRO 100, e altre tipologie di rullini - cui non ricordo bene - potevano essere "allungati" (detti in gergo) da ASA 800 a 1600. Un fotografo di professione, che era pure il "tutor" del corso, raccontava aneddoti interessanti su "esperimenti" che lui faceva anche in base a suggerimenti ed esperienze proprie ed altrui.
Nel dicembre 2008 quando comprai la mia Nikon D40, esistevano pochi modelli Nikon: in quel negozio aveano D90 e D3s (se non ricordo male ma il prezzo lo ricordo eccome!) e comunque dopo alcuni mesi dall'acquisto, io iniziai a fotografare un pò in manuale. Con gli obiettivi in possesso (kit) ovviamente con il tempo ho capito che non mi andavano più bene. Solitamente scattavo (e scatto tutt'ora) ad ISO compresi tra 200 e 400 e raramente mi spingevo oltre 800. La funzione "NR" l'ho sempre disattivata, ed ho notato che ad esempio in certe situazioni di "luminosità" non elevata (diciamo alcuni minuti prima del tramonto) e considerando ovviamente che in certe situazioni non ho con me un treppiede, che scatto a mano libera e che gli obiettivi in mio possesso non sono "VR", se scatto ad ISO 400 con AF-S DX 18-55mm f/3.5-5.6G o con AF 50mm f/1.8D (più o meno alle stesse condizioni, quindi considerando che scatto in M program e MF focus, WB regolato manualmente) perdo "qualcosa" in dettaglio con il 18-55, mentre con il 50mm si nota una "grana" però non netta... non so come spiegare.

Comunque non ho con me foto di esempio, allego una fotografia scattata con Nikon D5000 per rendere l'idea.

IPB Immagine



Qui il discorso è abbastanza simile a quello che intendevo con la D40, ma nel caso della D5000 è un pò più diverso.
Questa Nikon D5000 l'ho comprata di seconda mano circa un mese fa (dalla data in cui scrivo qui), condizioni estetiche e meccaniche perfette ecc ecc ma con alcune "features" che dovevo "regolare". Ad esempio, ho scattato con il 50mm f/18.D, un filtro Tiffen® Digital HT 812 warming, ma sopratutto avevo per sbaglio regolato nitidezza (+9) e contrasto (+3) elevati (on camera). In pratica il Picture Control fatto direttamente dal menù della D5000. Riversando su PC ho notato un pò di "grana" ma siccome in questo periodo utilizzo un PC portatile da 15" (da premettere che non è tarato con i profili colore, per cui può influire sulla "resa" cromatica) devo vedere meglio su PC desktop con monitor più grande e "tarato".
Comunque, forse perchè era stata una delle mie prime foto dall'acquisto con la D5000, successivamente avevo fatto diverse fotografie (quindi tutte nere) con obiettivo e tappo copri obiettivo, o anche senza obiettivo col solo tappo copri bocchettone, per vedere il "rumore" ad ISO 800, 1600 e 3200. Sarà stato forse all'inizio che questa macchina non faceva fotografie da un bel pò (risulta circa 19.000 foto scattate dal 2008 anno del suo acquisto del precedente proprietario) sta di fatto che ad ingrandimenti X2 e superiori (su ViewNX-i di Nikon) notavo un pò di rumore (però ad ISO 800 e superiori) che paragonato alla D40 era più evidente, ma non mi preoccupò più di tanto. Credo che sia normale. La D40 scatta a 3008x2000 (6.1 Mpx) mentre la D5000 scatta a 4288x2848 (12,1 Mpx se non ricordo male).

Spero di essere stato chiaro, è anche il fatto che avevo dimenticato di regolare il Picture Control su NORMAL o STANDARD o comunque siccome su D40 regolavo spesso tali parametri per avere una fotografia più inerente a quello che volevo rappresentare, su D5000 evidentemente se regolo troppo alti nitidezza e contrasto si presenta un pò di rumore digitale anche ad ISO 200 e, ripeto, ho fatto poche fotografie con questa D5000 e devo regolare meglio certe "cosette".
Intanto devo sfruttarla di più, può essere che in condizioni di forte contrasto all'inizio si vedeva un pò di rumore. Allego un'altra fotografia con D5000 però fatta di giorno dentro casa, con WB tarato per una fonte di luce un pò diversa (il bianco è leggermente azzurrino).

IPB Immagine



IPB Immagine



N.B le ultime due fotografie sono state scattate con un obiettivo "vecchia maniera" un AI Nikkor Zoom AF 35-70 f_3.3-4.5 di quelli in cui devo regolare la ghiera del diaframma sul barilotto e l'esposiemtro interno della D5000 non funziona (ho utilizzato un esposimetro esterno analogico).
Mi scuso per essermi dilungato troppo...
danardi
Messaggio: #186
La D5000 è uscita appena 2-3 anni dopo la D40 con un botto di pixel in più. Non mi aspetto un gran miglioramento nelle prestazioni di rumore digitale.
buzz
Staff
Messaggio: #187
Non ho capito quale è la domanda.
Hai fatto un posto lungo dove racconti diverse cose, ma non ti soffermi su nessuna.
Di base posso dirti che se esageri con la maschera di contrasto o comando nitidezza che sia, la foto ti verrà piena di grama, anche a 50 iso.
Eì una normale conseguenza del filtro applicato.
Qualsiasi modifica infatti va applicata sapientemente, non a caso.
per il resto se hai qualche perplessità specifica, esponila, e saremo ben lieti di colmare eventuali lacune.
alpacigno
Messaggio: #188
Quindi, magari mi sono dilungato troppo su discorsi personali, ma solo per farvi capire per chi magari non ha una D40 o D5000.
Rispondo a "Buzz" che è quello che mi ha capito.
Conosco a menadito la D40, so pregi e difetti. Facciamo finta che devo scattare la stessa fotografia con stesso obiettivo alle stesse condizioni (ISO, f/xx, xx/sec) e applicando "on-camera" nitidezza e contrasto esaltati (è una prova, magari in certe situazioni non serve e questo lo so!) su D40 il cosiddetto "rumore digitale" è meno visibile, mentre su D5000 è più visibile. Però c'è da considerare che la D40 ha 6,1 Mpx, mentre la D5000 ha 12 Mpx circa, per cui se io "ingandisco" a 2x o 3x su View Nx-i le due fotografie, su D5000 si vede un pò di più la grana (sulle ombre) e credo sia normale se appunto ho regolato la nitidezza e il contrasto nei valori massimi o più elevati del normale.
Da premettere che la D5000 nel momento in cui ho fatto la fotografia allegata al precedente mio post (paesaggio avvolto nella nebbia) essendo stata comprata di seconda mano, può essere che non era stata utilizzata da un pò di tempo. Nel manuale accluso della Nikon in corrispondenza della voce "cura della fotocamera" si consiglia di scattare qualche fotografia, anche a "vuoto" almeno una volta al mese, o comunque abbastanza spesso va presa, inserendo la batteria ed accesa, facendo delle foto di prova onde evitare l'insorgenza di muffe o magari accumuli di condensa. Lo faccio spesso sulla D40 per mantenerla attiva.
Comunque, ho scattato qualche altra fotografia con D5000, regolando più sapientemente nitidezza e contrasto, e facendo qualche fotografia in condizioni di luminosità diverse (pieno giorno, o verso il tramonto) e credo che il problema non è evidente come prima.
Non ho scattato molte foto con D5000, quindi più avanti quando la sfrutterò farò dei "test".
In definitiva sono dei "test" per capire la differenza tra le impostazioni "on-camera" che su D5000 sono più "precise": basta cambiare ad esempio nitidezza da +3 a+5 per cambiare qualcosa ed è più visibile.
Spero di essere stato comprensibile, tendo ad "allungare" il discorso ed essere troppo descrittivo: non mi piace la fretta neanche nei discorsi.
buzz
Staff
Messaggio: #189
Se vuoi fare davvero un confronto, scatta con entrambe le fotocamere in "flat" ovvero senza inserire alterazioni alcune.
non ha un valore scientifico, ma è un buon inizio.
Per sommi capi sappi che un fotosito avrà un rapporto segnale/rumore in relazione alle sue dimensioni.
un fotosito grande ha meno rumore di uno piccolo, e questo al di la del circuito di elaborazione successivo.
Ne consegue che 14 Mpx su DX sono siti più piccoli del 6 Mpx della D40.
Il progresso tecnologico ha migliorato il software di rielaborazioone più dell'hardware di costruzione, per cui credo che in linea di massima il discorso sia questo.
alpacigno
Messaggio: #190
Grazie mille "Buzz"... Non ha mica preso il nickname da "Buzz Lightyear" di "Toy Story"? texano.gif
Comunque è una battuta senza offesa, lo specifico fin da subito. Non frequento molto i forum anche se ci sono discussioni interessanti. Non voglio uscire "off-topic".

Quindi è più o meno la stessa cosa che avevo pensato e che mi hai consigliato: scattare nelle stesse condizioni con NORMAL o STANDARD e vedere meglio.
Per quanto riguarda il "rumore digitale" c'è la funzione "noise reduction" ma su D40 mai utilizzata come non l'ho attiva su D5000, ma devo provare eventualmente. Avevo letto sul manuale e da qualche parte sul web (non ricordo dove, forse il Chuck Norris della fotografia - Ken Rockwell) che consigliava di disabilitare il NR su ISO elevati. Come avevo specificato in precedenza, solitamente scatto tra 200 e 400 o raramente a 800 ISO. Se non sbaglio, le dimensioni dei sensori D40 e D5000 sono uguali, ma ovviamente cambiano i pixel "contenuti" e la progettazione di cui noi comuni mortali non sappiamo nulla, ci fidiamo di "mamma Nkon". Su D5000 ancora non ho provato a ISO 800 o superiori comunque... lasciando da parte questa "cosa" se avrò altri "dubbi" magari farò un altro "intervento" cercando di essere più sintetico.

Un' ultima cosa... è off-topic ma domando un pò a chi legge... non solo a "Buzz" ma se ne sai qualcosa ben venga!
Ho comprato un obiettivo Nikkor Zoom di tipo "AI" cioè la regolazione dell'apertura del diaframma avviene tramite ghiera obiettivo, come anche messa a fuoco e "zoom" entrambi in manuale. Su reflex regolo i tempi di esposizione.
Mi trovo con il "problema" della regolazione del WB personalizzato "on-camera" sia su D40 che D5000 con obiettivo AI, cioè non potendo "esporre" con un cartoncino grigio al 18% (non conosco l'accoppiata tempi / diaframmi) non posso fare il "wizard on-camera" (spero di essere stato chiaro).
Il wizard avviene tramite MENU -> MENU DI RIPRESA -> WB PREMISURATO che consiste nel porre davanti all'obiettivo con focale > 50mm un foglio bianco (ma io utilizzo un cartoncino gigio 18%), mettere a fuoco all'infinito (in manuale senza AF), mettere M PROGRAM nella reflex, regolare l'esposimetro interno affinchè si abbia 0 (zero) come esposizione, e scattare una "foto" che verrà memorizzata tramite "wizard".
Nel caso in cui con questo obiettivo AI non so "a priori" l'accoppiata tempo / diaframma (perchè non funziona l'esposimetro interno della reflex) posso utilizzare un esposimetro esterno? E in questo caso l'esposimetro devo regolare in "luce riflessa" sul cartoncino grigio, ottenere la misurazione e "impostarla" sulla mia reflex. Dopodichè posso fare il "wizard" del WB PERSONALIZZATO.
Spero di essere stato chiaro, è una procedura un pò laboriosa, devo provarla ovviamente ma avevo pensato di fare cosi!
Eventualmente se conoscete un altro "sistema" ve ne sarei grato. Comunque appena proverò questa "cosa" e se funziona (vado per logica più che altro).
buzz
Staff
Messaggio: #191
Buzz viene da Buzz Aldrin, il secondo uomo sulla luna. un po' prima del buzz di toy story.

Per il WB on camera, usando il cartoncino, l'esposizione non ha molta importanza, dato che anche se sovra o sottoesposto, il "colore" del grigio non cambia (entro certi limiti).
Ma la domanda sorge spontanea: se non hai esposimetro, come scatti? a occhio o con uno esterno?
E se hai quello esterno, non puoi esporre per il cartoncino e misurare il wb?!
alpacigno
Messaggio: #192
Eh mi ricordavo di un altro "Buzz" allora credo che il personaggio di Toy Story abbia "preso" da Buzz Aldrin. Questo astronauta fu "eclissato" da Neil Armstrong solo per il "grande passo" fatto da quest'ultimo.
Comunque lasciando da parte queste cose, vengo brevemente alla tua domanda.
Utilizzo un esposimetro analogico esterno, e "ad occhio" con una "tabellina del 16" (che poi sarebbero gli EV in base alle condizioni di luce) che comunque avevo scaricato un pò di tempo fa in un sito - di cui non ricordo - ma ho tutto conservato su hard disc esterno, se ti interessa il link. Questa tabellina si stampa su cartoncino, c'è una procedura come fare, e ti trovi con questa "card" scorrevole in cui, una volta che decidi quale ISO applicare e, visionado la scena (sole, leggermente nuvoloso con sole, nuvoloso, pioggia, luce artificiale ecc ecc), fai collimare il valore EV con l'ISO che hai stabilito. Il valore EV si può misurare anche con esposimetro esterno. Questa procedura se non ho ovviamente l'esposimetro esterno, ma solitamente utilizzo entrambi pure per un confronto.
Per quanto riguarda il WB personalizzato, procedura wizard sul menù della D40 o D5000 (dovrebbe essere uguale per tutte le Nikon) il problema sorge quando utilizzo l'obiettivo AIs, perchè se non mi funziona l'esposimetro interno della reflex non posso fare questa misurazione.
Faccio un esempio classico SE MI FUNZIONA l'esposimetro interno della reflex. Esempio con un obiettivo con CPU AF, AF-D e roba simile, imposto M program sulla reflex ed M focus su obiettivo (messo anche ad infinito) con una lunghezza focale > 50mm. Piazzo il cartoncino grigio davanti all'obiettivo a circa 15cm, o comunque tale che possa vedere tutto il cartoncino nel mirino della reflex. Ovviamente misuro per quella tipologia di luce che mi interessa: io cerco il grigio 18% per una data scena. Vado sul menù della reflex per il WB personalizzato, la procedura mi chiede di "esporre" per quel valore che mi dice l'esposimetro interno (l'apertura del diaframma non conta molto, io solitamente imposto f/4), e regolo ovviamente il tempo di esposizione in modo da avere esposizione collimata a ZERO. Appena scatto, se ho fatto la procedura corretta mi compare un messaggio nel display e nel mirino della reflex (Gd). Casomai, la devo rifare.
Nel caso in cui NON mi funziona l'esposimetro INTERNO perchè utilizzo l'obiettivo AIs, o mi affido al WB AUTO (o quelli preimpostati sulla reflex), o mi creo una "lettura" personalizzata. Io preferisco il WB personalizzato perchè è infallibile se fatto a dovere. Avevo provato un modo, anche se ho fatto una prova in interni, e mi sembra che funziona.
In questo caso devo avere un esposimetro ESTERNO altrimenti non lo posso fare (ne avevo comprato uno online, il Sekonic Twinmate L-208 per dovere di cronaca).

1 - Prendo l'esposimetro, tolgo o sposto la lumisfera (la calottina bianca) perchè mi serve la LETTURA in LUCE RIFLESSA come se fosse quello della reflex. Mi imposto il valore di ISO;
2 - Prendo il cartoncino nelle condizioni di luce che mi interessa, nel mio caso era su interni, ma per essere più preciso in condizioni di scarsa luce mi metto con le spalle sulla finestra in modo che la luce proveniente illumini il cartoncino (ovviamente mi posiziono in modo da non fare ombra con il corpo a circa 45° spostato). Prendo l'esposimetro in LUCE RIFLESSA misuro sul cartoncino ad una distanza 5-8cm in modo da prendere tutto il cartoncino (in luce riflessa bisogna considerare l'angolo di lettura che è di circa 33°, se lo metto troppo lontano dal cartoncino rischio di avere una lettura sfalsata); Ottengo una certa misurazione agli ISO impostati, che è quella in cui collimo la tacca verde con quella rossa che mi suggerisce l'esposimetro. E' l'unica lettura da prendere, tutte le altre sono la diretta conseguenza dell'esposizione. Inserisco due immagini di esempio

[attachment=200487:P_20190831_142520.jpg]

Questo esposimetro a riposo PRIMA della misurazione

[attachment=200488:P_20190831_142920.jpg]

Dopo la misurazione, facendo collimare la freccia verde (che è quella che si può spostare) con quella rossa (che è la misurazione suggerita dall'esposimetro).

In questo caso - un esempio - a ISO 200 a f/8 a circa 1/50 sec è per l'esposimetro il GRIGIO 18% per quella situazione di luce misurata in LUCE RIFLESSA sul cartoncino grigio 18%. In pratica dovrei farla con la relfex ma, ripeto, NON mi funziona esposimetro interno con obiettivo AIs;

3 - Ora prendo questi valori, e li imposto sulla reflex. L'apertura del diaframma lo imposto sul barilotto dell'obiettivo, mentre ISO e tempi di esposizione su reflex.
4 - Prendo il cartoncino e faccio la procedura del wizard on-camera del WB personalizzato, perchè SO che ad ISO 200, f/8 ad 1/50 se inquadro il cartoncino grigio NELLE STESSE condizioni di PRIMA (con il Sekonic L-208) ottengo il WB personalizzato;
LA PROVA DEL NOVE: semplicemente faccio una fotografia alla stanza, anche con altri valori di "f" e tempi di esposizione (ovviamente quelli complementari che sono sull'esposimetro). Se il muro bianco della stanza è bianco in foto è tutto ok! Se il muro della stanza è giallo paglierino e ottengo nella foto giallo paglierino è OK!

Procedura lunga, lo so... blink.gif

Messaggio modificato da alpacigno il Sep 10 2019, 11:42 AM
 
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