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nisant
Messaggio: #26
Hai fatto bene, Ernesto, a fare la precisazione del tuo ultimo post, perché il nucleo del discorso, più che la liceità del fotoritocco di per se stesso è la liceità della falsa dichiarazione.

Per questo motivo trovo un po' OT i proclami contro la lesa dignità della FOTOGRAFIA (maiuscola per gli avversi al ritocco) da parte della PP da cui scaturisce il solito avvicendarsi di argomentazioni pro e contro quest'ultima.
Saprete qual è la mia opinione da appassionato della PP e non la dico per non alimentare l'OT.
Concordo pienamente, d'altro canto, con l'indignazione di chi opera onestamente nel rispetto di una implicita regola che vincola al non intervento di un certo tipo sulle immagini.

Ma questo mi sta bene in un contesto del tipo NATIONAL GEOGRAPHIC.
Che senso avrebbe in VOGUE ???

E che senso avrebbe nella produzione artistica di un fotografo che usa il materiale che produce la sua fotocamera per creare il suo mondo di immagini e trasmettere le sue sensazioni alla sua platea ???

Il mio invito è, quindi, quello ad utilizzare le generalizzazioni con la massima prudenza.

Ciao.
Antonio

Messaggio modificato da nisant il Apr 17 2007, 01:32 PM
reefaddict
Messaggio: #27
Come spesso accade si parte in quarta e si finisce con il solito fotoritocco si/no, tema che mi appasiona sempre, ma stavolta resisto...

Invece l'argomento posto da Ernesto è diverso.

Un fotografo naturalista è un cacciatore. Se volete è più "etico" di chi imbraccia un fucile, ma qui la questione non c'entra: se fa del fotomontaggio è come il cacciatore che torna a casa dopo essere passato dal macellaio a comprare il fagiano o il pescatore che ha fatto un saltino al supermercato... non va bene, non credo che nella fotografia naturalistica conti solo il valore estetico dello scatto, ma anche la difficoltà tecnica dell'aver colto una specie difficile o una situazione inconsueta. E questo non si fa col fotomontaggio.

Questa volta dico no, nel fotomontaggio di uno scatto naturalistico subentrano altri fattori, mentre su fotoRITOCCO sono estremamente libertario.
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #28
QUOTE(ludofox @ Apr 17 2007, 10:26 AM) *

....
Il fatto che tu o Diogene non abbiate mai fatto un fotoritocco, non implica che sia disprezzabile.
Ma perché mai Magritte ha potuto dipingere un capolavoro come "Il Dominio delle Luci" nel quale si ammira un paesaggio notturno con un cielo diurno (senza che nessuno gli abbia detto che quella non è la realtà) e un fotografo non potrebbe farlo?
Io voglio avere gli stessi privilegi di un pittore.
Anche se utilizzo un mezzo diverso.
Ecco dov'è il gusto...
E ripeto (messaggio #7) quello che i tuoi occhi hanno visto non è certamente quello che il sensore ha registrato.
Quello che i tuoi occhi hanno visto è passato attraverso un'emozione (sempre). Hai interpretato ciò che hai visto.
Il sensore non prova emozioni. La pellicola nemmeno.
Siamo noi a dover trasferire in un'immagine le nostre emozioni.
Con o senza postproduzione.


...mah... secondo me è questione di gusti.... huh.gif
Forse bisognerebbe partire dall'inizio inizio. Tutto dipende come si interpreta la fotografia... REALTA' .... oppure ARTE

Il mio scopo è quello di riprodurre la realtà. Quindi cerco di avvicinarmi il più possibile a quel che vedono i miei occhi... e per raggiungere tale obiettivo, uso quella pp necessaria per avvicinarmi il più possibile alla realtà. Le emozioni non fanno ovviamente parte del pacchetto...
Se invece la fotografia viene interpretata come arte paragonandola alla pittura, allora il discorso cambia... certo che ognuno è libero di fare ciò che vuole e dare sfogo alle proprie fantasie. A questo punto, se si vuole avere gli stessi privilegi del pittore, nulla da dire, anzi. Come dare torto...e quindi non disprezzo il fotomontaggio artistico.

Ma NON apprezzo chi effettua fotomontaggi (sopratutto nel mondo delle naturalistiche) vendendo l'immagine come realmente avvenuta... quei soggetti li inviterei a fare come Ernesto... passione, tempo libero, esperienze personali con errori e delusioni... . In questo campo non è giusto vedere arrivare i fighetti del fotomontaggio... facile presentare scatti più "spettacolari" inventati davanti al pc con una birra fresca ascoltando la radio.... dipendesse da me.... Police.gif .

ciao


Daniele

nisant
Messaggio: #29
Lasciamo perdere la realtà, è una chimera.

Quello che elaboro io dalla mia percezione sensoriale può differire fino all'impensabile da quello che potresti aver elaborato tu.
E se usiamo quello che tu definisci "legittimo intervento di PP" per avvicinare l'immagine alla realtà che hai elaborato sta più che certo che il tuo scatto ed il mio sembreranno diversi, magari anche molto.
Quale dei due è reale, allora?

Tutti d'accordo invece, ed è questo il merito della discussione, che prendere in giro il prossimo non è bello.

Ciao.
Antonio

PS
E non ci ho messo in mezzo la psiche che ci mette un bel po' del suo ad imbrogliare ancor più la matassa della percezione del "reale".

Messaggio modificato da nisant il Apr 17 2007, 02:07 PM
_Mauro_
Messaggio: #30
Di foto contraffatte, magari non con la postproduzione, ma con composizioni organizzate ad hoc, la letteratura fotografica ne è piena. Pare che fossero false le foto dei soldati americani che sollevano la bandiera a Iwo Jima, quella dei soldati russi (sempre alle prese con una bandiera) sul tetto del Reichstag a Berlino (in realtà arrivarono di notte), quella del miliziano colpito a morte nella guerra di Spagna (by Robert Capa), quella del mostro di Loch Ness scattata dal dottor Robert Wilson... questo per limitarci alle composizioni orchestrate. Poi ci sono le immagini scattate con i filtri: non sono manipolazioni anche quelle? Filtri colorati, cross screen, soft, digradanti... non se ne uscirebbe più fuori, a dedicarci uno studio. E la fotografia in bianco e nero, praticata quando è disponibile il colore, non è una manipolazione della realtà? E i supergrandangolari che deformano le immagini? Mi verrebbe da dire che ciò che importa è il risultato finale: come in un dipinto, dove non importa la tecnica, i colori, le pennellate, le sostanze varie o la tela... ma il quadro che si ottiene. Ma non la penso così, in realtà.
Io credo che si possano fare fotografie per decine e decine di motivi diversi, in contesti diversi, con destinazioni differenti. Perciò, il discorso dipende pesantemente dalla desitiazione d'uso della fotografia. Deve stupire? Allora ben vengano le manipolazioni, senza limiti. Deve documentare? Allora si segua pedissequamente la realtà.
Io mi regolo così: la fotografia deve riprodurre il più possibile la realtà, ciò che ho visto insomma coi miei occhi. In fase di rielaborazione, con la memoria, cerco di manipolare l'immagine sino ad ottenere un risultato che somigli il più possibile a quello reale. Oppure faccio in modo da eliminare particolari fastidiosi, inutili, distraenti, per es. pali della luce, cavi telefonici, o anche solo riflessi parassiti (faccio abbondante uso dei polarizzatori).

La manipolazione delle immagini è nata insieme alla fotografia stessa. Le immagini si sono sempre manipolate, magari inizialmente con filtri e pennelli. Oggi lo si può fare solo molto più comodamente con il computer. Dopo tutto la fotografia è (anche) un'arte, e all'arte le regole, i limiti e le imposizioni stanno davvero strette...
Sono del parere che l'obbligo (morale) della dichiarazione e descrizione degli interventi in postproduzione valga solo per le foto che manifestino intenti documentaristici, storici, illustrativi, ma si possa farne a meno quando l'intento della foto è prettamente artistico. Il fatto che non sappiamo se Leonardo nel dipingere la Gioconda abbia fatto uso di una modella o no, che abbia copiato dalla realtà o abbia inventato di sana pianta lo sfondo, non inficia il valore artistico del dipinto.

ciao

Mauro

Messaggio modificato da _Mauro_ il Apr 17 2007, 03:07 PM
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #31
Per andare mooolto OT, invito a vedervi il film "FLAGS OF OUR FATHERS", la storia, a quanto pare quella reale, della foto di IwoJima scattata da Rosenthal.
Niente costruzione o altro, semplicemente la foto è stata scattata non alla prima bandiera issata, ma alla seconda (guardando il film capirete perchè) e visto che era venuta meglio della foto alla prima, quella è stata scelta, e famosi sono diventati non chi arrivò per primo sulla cima, ma chi fece loro da staffetta.
Ma la foto, e dal film si capisce bene, ha valore per la sua simbolicità, non per il momento. E quanto alla realtà, beh, IwoJima era stata conquistata, e la foto, o meglio il valore simbolico della foto, esprime al meglio la realtà di quella conquista.

Vivere la fotografia come riproduzione della realtà è limitante oltre che utopico, cosè la realtà? di certo non è realtà una visione soggettiva di un evento, la fotografia è sempre INTERPRETAZIONE personale della realtà...
E allora, se comunque è interpretata, che lo sia nel modo migliore per i gusti di chi la interpreta.

Ma ricordiamoci una cosa, quando facciamo una foto, mettiamoci del nostro, e mettiamocelo nel modo che preferiamo, senza avere paura di classificazioni che lasciano il tempo che trovano...

Il discorso di Ernesto, che personalmente condivido e applico anche in ambiente sportivo, è più semplice e immediato.
E' giusto ingannare chi osserva uno stralcio di natura con un accadimento irreale o costruito?
NO
E' giusto migliorare uno scatto al massimo della sua espressività, senza per questo ricorrere ad un'artificiosa ricostruzione?
SI

Penso che Ernesto non si faccia problemi a rimuovere una frasca che disturba la composizione di un bello scatto ad un leone, ma di sicuro non incollerebbe di fianco ad un leone una scimietta che lo spulcia... wink.gif
Ernesto Torti
Messaggio: #32
QUOTE(matteoganora @ Apr 17 2007, 04:39 PM) *


Penso che Ernesto non si faccia problemi a rimuovere una frasca che disturba la composizione di un bello scatto ad un leone, ma di sicuro non incollerebbe di fianco ad un leone una scimietta che lo spulcia... wink.gif


Esatto, toglierei la frasca senza problemi e, dovessi esser costretto ad incollare una scimmia....lo DICHIARO pubblicamente, di certo non faccio passare quello scatto come SITUAZIONE REALE, che mi è capitata dinazi agli occhi.

Le più importanti riviste Europee, che trattano gli animali nei loro ambienti, pretendono che non ci siano fotomontaggi, nei servizi pubblicati.
Ma il più delle volte, l'art director, che sceglie le foto...non è in grado a sua volta di scoprire l'inganno.

Gli inganni vengono quasi tutti '' beccati '', dai comuni lettori appassionati di tal settore ma, con più conoscenze tecniche/naturalistiche dell'art director....

Non a caso le case produttrici di reflex digitali, hanno creato il formato RAW/NEF, per poter risalire allo scatto originale.

Il problema, nel settore in cui opero, è che un pò di furbetti, spacciano per reali scatti....assemblati ad arte.

Faccio un esempio...

Sempre citando NATIONAL GEOGRAPHIC....
Un fotografo, incollò testa di Martin pescatore, presa da scatto in posa statica, con EFFIMERA (è un insetto...), a.......altro corpo di Martin pescatore in volo .

Da cosa me ne accorsi ? Semplice, lo sfocato del corpo esageratissimo...la testa NITIDISSIMA, fuori proporzione e nessun passaggio graduale verso lo sfocato del corpo...

Peccato che tale rivista, pretende scatti pari alla realtà del momento (interventi su colore/ saturazione/ luminosità/ leggeri crop ecc....non sono di certo un problema, fa parte dell'ottimizzazione dello scatto)

Potrei andare avanti con molti altri esempi, riguardanti le nostre testate nazionali...

Quello che mi da fastidio è che viene dichiarato il falso e, fan di tutto per farcele passare come situazioni realmente accadute.

In altri settori fotografici il FOTORITOCCO/MONTAGGIO è necessario e non c'è neanche bisogno di dichiaralo, in quanto è sottinteso e si invidia la bravura del fotografo per il sapiente utilizzo dei programmi di fotoritocco, per ottenere immagini sensazionali.

So benissimo che tale discussione non può di certo cambiare le cose, i furbi ci sono/saranno sempre. Però con molto piacere ho letto tutti i vostri interventi e, devo dire che mi son piaciuti tutti, li reputo molto costruttivi ma, sopratutto ho trovato conferme che cercavo.... smile.gif

La cosa che mi è piaciuta di più nelle risposte, è stata quella di rimanere in un clima senza polemiche esasperate, rimanendo in toni equilibrati.

Grazie a voi, sperando non sia più necessario, potrò ancora continuare la discussione in '' altra sede '', dove era cominciata....(che comunque penso sia arrivata alla fine, una linea di pensiero comune sembra si sia formata: se il tutto viene dichiarato e, non nascosto, si apprezzerebbe lo stesso l'immagine ottenuta.)







Gennaro Ciavarella
Messaggio: #33
quoto in toto

aggiungo che questo è vero anche nella fotografia di viaggio dove sempre più spesso si vedono foto che con la realtà dei luoghi non hanno a che fare

in questi casi non solo si induce all'errore ma anche al viaggio alla ricerca, magari, di una realtà inconsistente

nessuno credo ce l'abbia con la foto ritoccata o post prodotta, anzi, io personalmente ritengo che faccia parte del lavoro e dell'interpretazione ma nasconderlo non ha nessuna giustificazione e concretezza e questo al di là del valore dell'immagine prodotta

come si diceva prima alla fine diventa un problema di etica e qui si va sempre in un terreno che scotta e sul quale gli scontri si fanno, chissa perchè, accesi

..............

mi piace molto il clima della discussione, pacato e sereno come è giusto che sia smile.gif
GreenPix
Messaggio: #34
...un contributo serio alla discussione uno ... un pò meno...

QUOTE(Francesco Martini @ Apr 17 2007, 12:49 PM) *

...ma basterebbe vietare anche il "ritocco" alle modelle..... laugh.gif
Francesco Martini

sono d'accordo, ma in certi casi il fotoritocco è indispensabile... esempio:
Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.

QUOTE(Ernesto Torti @ Apr 17 2007, 01:53 PM) *

.............Tutto ciò che ci permette il software per agire su RAW/NEF, va bene, non è questo il problema................


che dici Ernesto di questo scatto?
Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.
l'originale era buio, ma la gezzella appena partorita era vera! .. dovevo buttare la foto o aggiustarla un pò con l'aiuto del comune amico Wal e del suo Capture NX?

Bruno
Ernesto Torti
Messaggio: #35
QUOTE(GreenPix @ Apr 17 2007, 08:06 PM) *


l'originale era buio, ma la gezzella appena partorita era vera! .. dovevo buttare la foto o aggiustarla un pò con l'aiuto del comune amico Wal e del suo Capture NX?

Bruno


Scherzi ?............aggiustarla naturalmente ! laugh.gif Pollice.gif
(solo che preso da istinto protettivo.....avrei lanciato il cavalletto in testa ai due.... wink.gif )

Messaggio modificato da Ernesto Torti il Apr 17 2007, 07:15 PM
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #36
QUOTE(Krafen73 @ Apr 17 2007, 10:27 AM) *

Non ci vuole tanto con il fotomontaggio per creare un'immagine tipo una leonessa che alatta una piccola gazzella...
dry.gif


Non ci crederai, ma la scena che hai descritto è stata filmata da Dudu Douglas Hamilton, figlia del grande studioso di elefanti Ian Douglas Hamilton (e dell'ottima fotografa italo-franco-keniota Oira Rocco Douglas Hamilton) per la serie di documentari televisivi "Big cats"...senza trucco alcuno!
danighost
Nikonista
Messaggio: #37
Stamattina ho letto l'inizio della discussione prima di andare al lavoro.
Ho omesso di dire che non dichiaro le mie come fotomontaggi, ma come fusioni, in quanto sovrappongo due foto.
La fusione l ho postata perchè ridimensionata ed era la prima a portata di mano, ma ho anche:
Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.

Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.

Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.

Ritornando al discorso di Ernesto per me è doveroso dichiarare che è un fotomontaggio.

Messaggio modificato da exdanighost il Apr 17 2007, 08:26 PM
Ernesto Torti
Messaggio: #38
QUOTE(exdanighost @ Apr 17 2007, 09:25 PM) *


Ritornando al discorso di Ernesto per me è doveroso dichiarare che è un fotomontaggio.


Ti dirò...le ultime due non mi dispiacciono mica Pollice.gif

Ciao !
Francesco Martini
Messaggio: #39
QUOTE(GreenPix @ Apr 17 2007, 08:06 PM) *

...un contributo serio alla discussione uno ... un pò meno...
sono d'accordo, ma in certi casi il fotoritocco è indispensabile... esempio:
Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.
che dici Ernesto di questo scatto?
Bruno

..ma tu..vuoi la guerra!!!! biggrin.gif ..e anche sotto il patrocinio dell'ONU....sempre guerra sara'!!!!!...hi...hi.. laugh.gif
IPB Immagine
.....Mefisto?????... biggrin.gif ...
..naturalmente..e' ritoccata...... messicano.gif
Francesco Martini

QUOTE(exdanighost @ Apr 17 2007, 09:25 PM) *

Stamattina ho letto l'inizio della discussione prima di andare al lavoro.
Ho omesso di dire che non dichiaro le mie come fotomontaggi, ma come fusioni, in quanto sovrappongo due foto.
La fusione l ho postata perchè ridimensionata ed era la prima a portata di mano, ma ho anche:

Ritornando al discorso di Ernesto per me è doveroso dichiarare che è un fotomontaggio.

...si torna a quanto ho detto prima...Se anche non lo dichiaravi si vede benissimo nelle prime due che sono fotomontaggi...La terza..pero'...e' fantastica!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! (anche se e' "rovanata"...)... biggrin.gif
francesco Martini

..Dimnticavo...
qui Bruno..l'ho HDRrrato....... biggrin.gif
Pero'..non male come ritratto.... biggrin.gif
Francesco Martini
IPB Immagine

Messaggio modificato da Francesco Martini il Apr 17 2007, 08:44 PM
danighost
Nikonista
Messaggio: #40
Ci sono anche queste che sono più fotorealistiche, dipende com'è lo sfondo/sfocato di una delle foto, più è neutro più l'immagine sotto appare com'è. Purtoppo ho poche foto d'archivio e queste per me sono degli schizzi,
in alcune si vede che la luce delle due foto arriva da direzioni differenti.
Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.

Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.

Appena posso rispolvero la vecchia discussione Fusione postando nuove fusioni.
Francesco Martini
Messaggio: #41
QUOTE(exdanighost @ Apr 17 2007, 10:22 PM) *

Ci sono anche queste che sono più fotorealistiche, dipende com'è lo sfondo/sfocato di una delle foto, più è neutro più l'immagine sotto appare com'è. Purtoppo ho poche foto d'archivio e queste per me sono degli schizzi,
in alcune si vede che la luce delle due foto arriva da direzioni differenti.

Appena posso rispolvero la vecchia discussione Fusione postando nuove fusioni.

...nella prima il fotomontaggio e' troppo evidente...pero'..la seconda e' super!!!!...ma come fai????..ce lo dici?????? biggrin.gif
Francesco Martini
steog
Messaggio: #42
Ciao Ernesto..
dico volentieri la mia qua, poiché in altra sede sono arrivato a discussione troppo avanzata e non avevo voglia di immischiarmi...

A me già girano quando appaiono foto di animali fotografati dietro a vetri di oasi e poi lo si viene a sapere dopo 3 pagine di discussione (sempre altra sede) piene di commenti tipo: "ma come sei bravo", "come avrai fatto??" e altre xxx....

Per il nostro ambito, ovvero foto naturalistica
1) trovo legittimo fare tutte le regolazioni normali di colore, contrasto e xxx varie
2) trovo legittimo eliminare rami, paletti, fili d'erba o qualsiasi cosa che intralci, anche se si tratta di grandi aree, se la scena non viene falsificata (ovvero se vedevo un'orso che si struscia contro un albero e dopo vedo sempre lo stesso orso e lo stesso albero con lo stesso sfondo è ok!) a me sta anche se non si dichiara
3) trovo illegittimo montare un soggetto in una scena diversa, o aggiungere soggetti (mentre eliminarli per me va bene...non so perché, sarà una forma mentale) o fare qualsiasi cosa che alteri la scena in modo totale come ambientazione e come azione svolta e come soggetti interessati.

Insomma, la foto analizzato dall'altra parte io l'avrei accettata benissimo anche senza dichiarazione di fotomontaggio... anche sapendolo dopo, non mi avrebbe dato poi così fastidio....non è che al posto del soggetto ne aveva messo un altro.. aveva semplicemente pulito un po il contesto...

Un'altra cosa che mi fa molto inc per la foto natura e falsare il luogo e le condizione dello scatto....ma qui siamo a livelli di controllo improponibile...
buzz
Staff
Messaggio: #43
Da quanto ho capito la questione sta molto a cuore ai fotografi naturalisti per un motivo ben preciso.
Questi intendono la foto più come un trofeo che come il risultato di qualcosa di personale, per cui ogni foto "montata" equivale al pescatore che dopo una giornata in mare, passa dalla pescheria e compra un sauro da 5 chili solo per mostrarlo agli amici.

Escludiamo la parola fotoritocco, termine usato impropriamente, ma parliamo del fotomontaggio.
Ormai è anche possibile nei filmati (ne è un sesmpio la pbblicità dove si sono invertite le parti e sarà la gazzella o l'ippopotamo a inseguire il ghepardo) ma in certi casi è evidente che si tratta di una fantasia.

Usarlo o meno? Sta alla coscenza del fotografo e alla serietà della rivista.
Sulla gazzetta dello sport e giornali simili ogni lunedì ci sono decine di foto dove il pallone è sempre presente dove vuole il fotografo, eppure sono pubblicate.
Invece per l'aggiunta di un po' di fumo su una scena di guerra un reporter è stato licenziato.

Possiamo esporre tutti il nostro punto di vista, ma non modificheremo quella che ormai è la prassi: la foto è fatta per vendere la rivista. Se hai una bella foto (montata) di un colibrì che mangia un elefante, prima o poi la vedrai pubblicata.

Messaggio modificato da buzz il Apr 18 2007, 01:08 AM
Ernesto Torti
Messaggio: #44
QUOTE(buzz @ Apr 18 2007, 02:06 AM) *


Possiamo esporre tutti il nostro punto di vista, ma non modificheremo quella che ormai è la prassi: la foto è fatta per vendere la rivista. Se hai una bella foto (montata) di un colibrì che mangia un elefante, prima o poi la vedrai pubblicata.



........si, son convinto che ciò sia inevitabile (purtroppo) Pollice.gif

Steog il tuo giudizio su quell'immagine, '' in altra sede '', tutto sommato è simile al mio, anche a me potrebbe andar bene.
Ho dichiarato che, secondo me, si trova su una linea di confine tra fotoritocco e fotomontaggio, in quanto comunque son stati utilizzati due scatti, dello stesso luogo in momenti diversi, per poter ricostruire l'erba che mancava, nel vuoto venutosi a creare, dopo aver tolto gli elementi di disturbo.

Volendo guardare non è stata stravolta nè l'azione nè il luogo, Pollice.gif

steog
Messaggio: #45
QUOTE(buzz @ Apr 18 2007, 02:06 AM) *

Da quanto ho capito la questione sta molto a cuore ai fotografi naturalisti per un motivo ben preciso.

Possiamo esporre tutti il nostro punto di vista, ma non modificheremo quella che ormai è la prassi: la foto è fatta per vendere la rivista. Se hai una bella foto (montata) di un colibrì che mangia un elefante, prima o poi la vedrai pubblicata.


a noi il tutto sta a cuore perché se fotografi i selvatici certe foto te le devi sudare mesi o anni, e magari poi non vengono come vuoi... e tu te ne stai bello bello a sudare....
mentre poi arriva il cazzaro di turno che montai il tutto o fa le foto dietro ai vetri specchio di qualche oasi e gli si dice: "ma che bravoooooo"!
NElla nostra foto chi usa il montaggio non lo fa per fini artistici o altro (vedi still life etc), lo fa semplicemente per ricreare una situazione che non è stato capace di riprendere in natura!
Quindi, per me, finché uno non ricrea ci sta... può fare quasi ciò che vuole...... se ricrea situazioni o soggetti in atteggiamenti non realmente riprersi... beh_Fulmine_ Fulmine.gif

Inoltre il discorso delle riviste è secondo me diverso:

L'italiano medio che compra la gazzetta poco gli frega se vede la palla o no, o anzi, se la vede meglio!
Invece chi compra riviste di natura è un soggetto molto più critico, e se queste foto montate diventeranno maggiori, molti VERI fotografi o naturalisti si sentiranno presi per il xxx e non compreranno più la rivista...
buzz
Staff
Messaggio: #46
"Non compreranno più la rivista" aggiungerei un "...forse".
Probabilmente i puristi storceranno il naso, come sempre, ma chi è appassionato della natura e non si ferma alla tecnoca fotografica credo che non si ponga nemmeno il problema.

Scendiamo molto di livello: le foto più pagate e vendute sono quelle che riguardano i VIP. Da parecchio sappiamo che sono tariccate, costruite, inventate e chi più ne ha più ne inventi.
Le riviste del settore hanno subito un incremento delle vendite, altro che calo!

La foto di un leone che fa toletta sarà la stessa se ripresa nel mezzo della savana o in un parco zoo di pochi ettari. E' chi stra dietro la macchina fotografica che conosce la differenza. Ma io, semplice spettatore, vedo sempre un leone che si lecca le zampe. Anche fosse fatto in studio.
Ernesto Torti
Messaggio: #47
QUOTE(buzz @ Apr 18 2007, 01:25 PM) *

"Non compreranno più la rivista" aggiungerei un "...forse".
Probabilmente i puristi storceranno il naso, come sempre, ma chi è appassionato della natura e non si ferma alla tecnoca fotografica credo che non si ponga nemmeno il problema.

Scendiamo molto di livello: le foto più pagate e vendute sono quelle che riguardano i VIP. Da parecchio sappiamo che sono tariccate, costruite, inventate e chi più ne ha più ne inventi.
Le riviste del settore hanno subito un incremento delle vendite, altro che calo!

La foto di un leone che fa toletta sarà la stessa se ripresa nel mezzo della savana o in un parco zoo di pochi ettari. E' chi stra dietro la macchina fotografica che conosce la differenza. Ma io, semplice spettatore, vedo sempre un leone che si lecca le zampe. Anche fosse fatto in studio.



Il tuo pensiero non fa una grinza......ciò appartiene alla realtà dei fatti.

Noi addetti al settore Naturalistico, rispetto alla gente comune, siamo in numero non esiguo ma........sull'orlo dell'estinzione wink.gif

Quantomeno, prima dell'estinzione totale, ci consoliamo....con tutto ciò che non è facile, visto che non si trova nelle OASI e famosi parchi Europei, solo pochi fotoamatori/NATURALISTI evoluti posson fare, perdendoci anni rolleyes.gif

Questa è l'unica soddisfazione che ci è rimasta, il resto è una battaglia contro i mulini a vento wink.gif



Geipeg
Messaggio: #48
Credo il problema nasca dalla mancanza di definizioni e concetti chiari e distinti.

Fotografia la si può intendere come generica produzione e post-produzione di immagini selezionate della realtà tangibile,
come pura forma d'arte creativa e simbolica che trascende la materia,
come strumento documentario puro e crudo.

Il problema dunque è: è davvero tutto ciò oppure i diversi aspetti della fotografia genericamente intesa andrebbero chiamati e distinti in maniera diversa?

Se fotografia significa "scrivere con la luce", che razza di foto è quella in cui la luce viene aggiunta o tolta per mezzo di artifici digitali tipo: aggiungere un'ombra dove non c'era, trasformare in un tramonto un paesaggio diurno, illuminare il soggetto con una fonte di luce “virtuale”, togliere nuvole dal cielo e così via.
Se togliere pali della luce o rametti sporgenti diventa la norma, che valore acquisisce più l'inquadratura del fotografo, quando basta puntare l’obiettivo, scattare e poi ripulire elementi di disturbo col pc?
Sostituire un cielo bianco e bruciato con un'operazione di copia e incolla da un'altra foto, cosa hanno in comune con la scrittura per mezzo della luce?
Colorare di rosso o di blu una maglietta o un cappello marroni solo perchè colori più vivaci è scrivere con la luce o manomettere la luce?

E se un pittore, anzichè dipingere con pennelli, tavolozze e colori, ritagliasse e incollasse sulla tela parti di giornale o di stampe fotografiche o ritagli di altri quadri assemblando nuvole, prati e alberi disegnati, scattati o prodotti da altri soggetti e con altri strumenti in una sorta di caotico collage....sarebbe ancora un pittore e il quadro risultante sarebbe ancora considerato pittura?

E' vero, alteriamo la realtà e di fatto manipoliamo la foto anche nell'istante stesso in cui scegliamo di inquadrare quel soggetto in quel modo e non in un altro…ma non prendiamoci in giro, rispetto alla pratica che vede aggiungere e togliere cose che non erano presenti o reali o che lo erano in maniera completamente diversa, siamo su livelli molto, troppo diversi.

Nel primo caso scegliamo ciò era presente in quel momento, mettendo in relazione 2 elementi “esistenti” per mezzo della lunghezza focale pre-scelta, nel secondo caso, poniamo in relazione 2 cose diverse nella sostanza (reale contro virtuale come ad es: nuvolette disegnate con PhotoShop) e che magari non hanno mai avuto relazione tra loro ( panda australiano “incollato” sulla foto di un'affollata strada di New York per simulare un evento mai accaduto).

Fondere insieme 2 o più fotografie per ampliare la gamma dinamica di un sensore e quindi per ri-produrre in maniera più completa e fedele un paesaggio o un luogo, va da sé che non è neanche equiparabile lontanamente con la manipolazione o la contraffazione, al contrario, significa restituire una scena nella maniera più fedele di quanto un sensore o una pellicola, data una certa gamma di luci e ombre, non possa fare.

Il punto è che se la fotografia è per definizione “scrivere con la luce”, allora tutto ciò che NON viene scritto, registrato, impressionato con la luce finisce per trasformare, trasfigurare la fotografia in qualcosa di diverso, per quanto verosimile o affine o derivante.

E la differenza tra fotografia pura e squisitamente creativa (dove per definizione tutto è lecito) sta tutta nel tipo e nel grado di “sviluppo” che viene applicato: sviluppare una foto per sopperire ai limiti di un sensore e/o di un’ottica o per esaltare quanto registrato significa restituire o al massimo enfatizzare caratteri e colori propri di una scena presenti al momento della ripresa, operazione tutt’altro che scientifica, ma che in ogni caso non inganna lo spettatore più di quanto possa farlo un filtro polarizzatore o un bianco/nero.

Aggiungere, togliere, stravolgere, mescolare elementi diversi o inesistenti in una scena immortalata (come nella fotografia puramente creativa), significa mentire, illudere, mettere lo spettatore nella condizione di non poter distinguere ciò che è falso, artefatto, scritto senza luce da ciò che non lo è.
Ma ciò viene giustificato dalla priorità della fotografia artistica che è e rimane il messaggio, la comunicazione fine a sé stessa, di cui la macchina fotografica diventa solo uno degli strumenti usati allo scopo e nemmeno in misura preponderante.

Se la fotografia, per definizione, è solo ciò che viene scritto per mezzo della luce, la fotografia artistica (i cui confini, oggi, con la computer-grafica sono assai labili e indistinti) ne è una sua potente, trasfigurante derivazione (quanto di ciò che vediamo è opera di un software, di un falso digitale, di una imitazione della realtà, di un “trucco” e quanto è invece opera del fotografo/macchina fotografica?).

La fotografia artistica, libera interpretazione della realtà e della fantasia, trae solo origine dalla fotografia finendo spesso per trascenderla quando gli elementi che la compongono superano in qualità e quantità ciò che è stato registrato dal sensore/pellicola e non ha bisogno di dichiarare ciò che è stato fatto a posteriori.

Il miscuglio di strumenti ed elementi differenti, così come la mancanza di regole formali o informali con cui assemblarli al fine comunicativo fa parte del gioco, ed è forse per quello che dovrebbe venire distinta dalla “fotografia non creativa” e non valutata su di uno stesso piano.

La fotografia “non creativa” dovrebbe farlo, esplicitare eventuali artifici post-produttivi, o assisteremo sempre più spesso di quanto sia mai accaduto in passato a un intricato miscuglio di “realtà” e fantasia sempre più indistinguibili.

Insomma, se con la pellicola in molti casi potevamo essere ragionevolmente sicuri che ciò che vedevamo in una bella foto era “reale” e quindi merito dell’occhio e dei riflessi e della lungimiranza del fotografo,( se non altro perché non tutti potevano avvalersi e padroneggiare le pazienti e complicate tecniche di una camera oscura al gran completo, liquidi, taniche, pennelli e procedure certosine degne di un artigiano, con le quali sostenere lunghe ed estenuanti operazioni di fotoritocco/manipolazione ), oggi col digitale, davanti a migliaia di foto pubblicate via internet, difficile non avere la sensazione di guardare un “falso”, difficile non chiedersi quanti di quei cieli e di quei contrasti di luci e colori siano il risultato della natura o di un elaboratore elettronico.

Che è poi il rovescio della medaglia del digitale: rende più facile e più accessibile a tutti non solo la fotografia ma anche il baro, la contraffazione, la menzogna.

Al punto che uno smanettone photoscioppatore può tirare fuori una bellissima foto creativa a partire da un foglio digitale bianco o assemblando pezzi di foto rubate via internet o create ad arte da un software e magari…vincere un prestigioso concorso fotografico senza aver mai preso in mano una fotocamera!

Naturalmente il tutto, secondo la mia personalissima opinione.

buzz
Staff
Messaggio: #49
QUOTE(Geipeg @ Apr 18 2007, 07:50 PM) *

Credo il problema nasca dalla mancanza di definizioni e concetti chiari e distinti.
...............
cut
...............
E se un pittore, anzichè dipingere con pennelli, tavolozze e colori, ritagliasse e incollasse sulla tela parti di giornale o di stampe fotografiche o ritagli di altri quadri assemblando nuvole, prati e alberi disegnati, scattati o prodotti da altri soggetti e con altri strumenti in una sorta di caotico collage....sarebbe ancora un pittore e il quadro risultante sarebbe ancora considerato pittura?



SI.
danighost
Nikonista
Messaggio: #50
Quoto buzz. questo tipo di pittura la fanno, ma non chiedetemi come si chiama.
 
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