QUOTE(alessandro.sentieri @ Apr 26 2012, 08:59 AM)
..........., però mi sembra che nelle foto che proponi i bianchi siano un pò al limite della pelatura (verificato a un monitor tarato giusto ieri
). E la cosa, sinceramente, salta più agli occhi di USM, frequenze spaziali, ecc... ecc... ecc...
Ci sono tre considerazioni da fare:
1) Se uno vuole la massima qualità di stampa, stampe vivaci e brillanti, ci vuole la massima ampiezza di gamma dinamica e cromatica, e tale massima gamma dinamica si ha solo estendendo il campo dinamico dal nero profondo, al bianco al limite della saturazione, ossia i bianchi DEVONO estendersi fino al limite, senza superarlo, della saturazione: chi cerca quella qualità in stampa, e NON si lamenta del fatto che i bianchi “pelino” lo sfondamento, anzi è esattamente il contrario, volutamente estende i bianchi fino l limite della saturazione, ed è quello che faccio io: bianchi al limite della saturazione, neri al limite dell’assenza di segnale, massima gamma dinamica, e per essere sicuro di averne il massimo, spazio colore ProPhoto: dammi tutta la gamma che puoi, fotocamera, io te lo permetto, poi decido io se ridurla o meno.
Evidentemente a te le stampe brillanti e vivaci non interessano: ciascuno ha i suoi gusti e se ti lamenti perché i bianchi sfiorano la saturazione, è una evidenza palese che a te piacciono le stampe non brillanti, e se non lo fai per errore di concetto, lo fai volutamente, ma comunque, per qualsiasi ragione tu lo faccia, tagli la gamma dinamica, alla fotocamera tu non permetti di darti tutta la gamma dinamica della quale è capace, e le stampe sono in tal caso “piattine”, non vivaci, smorte: nulla da dire, è un gusto come un altro, a parer mio comunque molto discutibile.
2) Il livello del bianco lo decide il fotografo in esposizione prima e fotoritocco poi, ed è INDIPENDENTE dalla fotocamera usata.
3) Le frequenze spaziali è un termine che mi par di capire, non ti piace: chiamiamoli allora “dettagli”: i dettagli sottili o meno che ti ritrovi in una immagine, quelli NON li decide il fotografo e DIPENDONO dalla fotocamera usata.
Ed è per la grande varietà di dettagli, grossi, medi ma soprattutto i finissimi che la D 800 riesce a registrare che casca visibilmente l’asino a chi non lavora bene in fotoritocco ed è per quello che moltissime delle foto postate qui sono addirittura peggiori o uguali, se va bene, a quelle fatte da D 700.
Perché se non controlli bene i dettagli fini in fotoritocco, la D 800 ti fa foto PEGGIORI della D 700.
Perché?
In digitale, come in pellicola, non cambia nulla, la foto tecnicamente buona deve essere nitida, dato di fatto e stop.
In digitale, se vuoi foto nitide, l’acutanza, lo sharpening, lo devi dare, non viene da sé come in pellicola.
Che tu lo faccia fare alla fotocamera (jpeg) o che lo faccia tu di persona, fa cambiare solo la qualità dell’immagine, ma lo sharpening lo devi dare, sempre e comunque, è inalienabile, se non lo dai, la foto non è di qualità, questo è un altro dato di fatto e stop.
La risposta al “perché” è che la foto ci vuole nitida tutta, dai particolari grossi, a quelli medi ed a quelli finissimi, e con la D 700 nitida tutta lo fai più facilmente perché i finissimi non li ha, mentre con la D 800 lo fai in modo più complesso perché i finissimi li ha.
1) Con la D 700 registri fino a circa 45 lpm, ossia poche, e se dai una sola USM (lavoro fatto male), ad esempio, ad un dettaglio fine- medio, diciamo sulle 30 lpm, poiché la risoluzione è limitata dalla fotocamera a 45 lpm, vicina alle 30, se spari una sola USM media, molte volte aumenti la nitidezza di tutta l’immagine e non fai gravi danni alle alte frequenze spaziali, ai dettagli finissimi, semplicemente perché i dettagli finissimi non ci sono.
In una passata, tipica del Jepg di fotocamera, tutta l’immagine è più nitida e con danni trascurabili per molti osservatori.
2) Se fai la stessa cosa sulla stessa immagine scattata con la D 800, che ha particolari finissimi, arriva sulle 90 -100 lpm, i dettagli finissimi ci sono, e se spari la solita USM a tappeto per dettagli medi, 30 lpm, quella USM i dettagli finissimi te li ammazza, ci vengono artefatti e si vedono, mentre se ne fai una sola per i dettagli finissimi, diversa da quella per dettagli medi, e DEVE essere diversa per il concetto stesso di USM , i dettagli medi, a 30 lpm,nitidi non li fai.
Una sola USM data a tappeto che sulla D 700 migliorava l’immagine, sulla D 800 sicuramente agisce meno e molte volte aggiunge anche dei danni.
Per avere tutto nitido, dettagli medi e finissimi, per la stessa foto, quella USM per dettagli medi (30) gli va data comunque, ma assolutamente non più a tappeto, va settorializzata, solo per i medi, e poi ce ne va data un’altra, addizionale e completamente diversa, anche quella settorializzata, sui dettagli finissimi e NON sui dettagli medi.
Se almeno due non ne dai, non solo hai buttato via circa 3000 euro per una risoluzione che non hai più, la foto non è tutta nitida, ma hai anche una immagine PEGGIORE della stessa immagine fatta con la D 700, dato che ci potresti avere, e sicuramente avrai, dei danni o delle carenze.
Bene, il discorso di sopra è sicuramente valido su stampe grosse assai.
Ma…….si vede in stampa la differenza di errore di USM tra D 700 e D 800 su una stampa non enorme, ma solo A3?
Questa è la domanda importante, la vera che mi sono posto io, dato che stampo soprattutto in A3.
Ho fatto delle prove, solo a monitor, non butto via carta, ma sono in grado di giudicare la situazione facendo le cose per bene, e, ahimè, io la differenza la vedo e la vedo bene, molto bene e quello ch vedo sono artefatti o mancanza di nitidezza o entrambi
Che è quello poi che si vede sulle foto qua.
Io quello ho constatato, dai RAW che ho ad oggi convertito: ci scommetto quello che vuoi che molta gente nemmeno si è accorta di questa differenza di modo di lavorare necessaria tra una D 700 ed una D 800.
In altre parole, se vuoi tutto nitido, almeno con il mio modo di lavorare, con la D800, anche già su A3, ci devi lavorare un po’ di più ed un po’ meglio che con la D 700.
……Ci devo proprio lavorare, il gioco vale la candela?
Comprare una fotocamera ad alta risoluzione, pagandola 3000 euro, senza poi impegnarsi per mostrare in stampa la qualità che quell’alta risoluzione è in grado di dare, personalmente lo trovo molto poco logico, per non dire tanto idiota, dunque cerco di lavorare al meglio che conosco: la risposta è sì.
Comunque, ciascuno è liberissimo di spendere i soldi come gli pare, di operare come più gli aggrada e di ritenere buoni o meno i risultati: se altre metodologie di dar nitidezza, magari più semplici, danno in stampa gli stessi risultati di quella che uso io, ben vengano.
E se qualcuno ha alternative valide e me le suggerisce, grazie in anticipo, alla fine dall’esperienza di tutti si acquisiscono sempre delle informazioni utili.
Saluti cordiali