Luca Barberis, nato nel 1980 a Torino è appassionato di fotografia fin dall'infanzia. Comincia a seguire corsi fotografici presso la Sisport, dove ha imparato i rudimenti della tecnica fotografica, nel 2007 si iscrive al gruppo fotografico "LaMole" con l'obiettivo di ampliare le proprie conoscenze nel campo della fotografia. Sempre nel 2007 grazie all’associazione La Cadrega locale affiliato ARCI viene introdotto nel mondo delle mostre fotografiche sviluppando vari temi come i reportage di Viaggi, i Paesaggi e la Natura.
Nel 2008 grazie all’associazione NordOvest e all’associazione Igloo, di cui ora è presidente, approda alle mostre fotografiche storiche legando la propria esperienza personale a temi come l’esodo Istriano-Dalmata, le alluvioni del Piemonte e la Resistenza diventando curatore di queste mostre e fotografo unendo a questi temi particolari e dai contenuti piuttosto forti un tocco personale delicato ma di sicuro impatto emotivo; raccontando gli aspetti che toccano ancora adesso la nostra quotidianità. Negli ultimi cinque anni ha allestito mostre fotografiche personali presso alcuni circoli Arci di Torino e partecipato ad eventi culturali dove erano esposte le proprie fotografie ( per esempio l'anniversario della formazione della protezione civile di Alba e l'anniversario dell'alluvione del 1994 in cui ha partecipato come realizzatore della mostra “memorie d’acqua”)
I soggetti principali dei suoi scatti sono la natura, i paesaggi e l'architettura.
"la scelta di mostrare la natura nelle sue più infinite forme il movimento degli animali mi ha sempre intrigato e in qualche modo sedotto le forme che possono prendere le piante forse il tutto dovuto ai miei studi naturalistici fatti in università mi hanno di sicuro aiutato ad apprezzare meglio questa forma d’arte che bisogna aver pazienza di cogliere e sfruttare nei propri scatti”.
Questo modo di fotografare la natura lo ha sicuramente portato a sfruttare i suoi viaggi in Italia e Europa alla scoperta di nuove e sempre più intense emozioni da far vedere a parenti amici e a chiunque voglia visitare una delle sue mostre.
“parlo di architettura perché quando scopro un luogo dopo aver goduto della natura mi piace anche fotografare ciò che l’uomo è riuscito a produrre nei secoli su questa terra un po’ per far scoprire cosa mi piace e cosa vedo durante i miei viaggi, un po' perchè sono dell'idea che se non si entra a contatto con i monumenti di un luogo non si possa conoscere a fondo la cultura di quel paese e quindi tutte le sue sfaccetture ancor prima di scontrarsi con le persone che ci vivono“
Sicuramente la scelta di fotografare le architetture che colpiscono lo sguardo in tutti i suoi viaggi è un modo simpatico per conoscere posti sempre nuovi e qualche volta per vedere cose di tutti i giorni con un occhio diverso