Risultato della ricerca: solitarie
tigero87
... anche le barche, di tanto in tanto, giran solitarie...
francescaciarlantini
Immagine scattata in occasione workshopFaustoMeini
katia pernazza
Ho percorso abissi del tempo, ho camminato nei borghi di solitudini,sono passata sopra voragini di disperazione, di noia, con gli anni che sono venuti e andati. Ho attraversato giorni uguali, giorni solitari e gli oceani del tempo, per trovarti, per aspettarti; ti ho cercato in giorni insipidi e tediosi, tra panchine solitarie, piene di foglie, in giorni bui, di pioggia, in giorni vuoti. E adesso ci sei tu, ti ho trovato e non ti lascerò, finché vorrai..finché ci sarò...
Raffaella.Coreggioli
Nome scientifico:  Empusa pennata (Thunberg, 1815) Descrizione della specie: Estremamente mimetica, il dorso dell’empusa pennata appare rugoso e macchiettato, con colori tendenti al bruno-marrone nei giovani, e al verde negli adulti. Con zampe mediane e posteriori lunghissime e sottili, possiede una coppia di zampe captatrici anteriori dotate di una doppia fila di piccolissimi aculei sugli avambracci e di un lungo dito “prensile”, con il quale trattiene le prede. Il suo nome deriva dalla caratteristica penna posizionata tra le due antenne, sulla testa di forma triangolare e molto mobile. Segni particolari: nonostante faccia parte dell’ordine delle Mantoidee, e condivida con le sue “colleghe” la fama di killer spietato, a differenza di molte altre mantidi, la femmina di Empusa pennata non ha l’abitudine di divorare il maschio dopo l’accoppiamento. Ha abitudini solitarie, e trascorre molto tempo immobile in attesa di avvistare una preda. Abilissima cacciatrice, preferisce nutrirsi di insetti volanti, non disdegnando, talvolta, piccoli grilli e cavallette. Le sue zampe raptatorie sembrano appositamente disegnate per la cattura al volo, di cui è una vera specialista. L’Empusa pennata riesce a sopravvivere per oltre una settimana senza cibarsi. Dopo l’accoppiamento, al termine del quale non ha l’abitudine di divorare il suo compagno, depone un’ooteca di notevoli dimensioni se rapportate alla sua misura: circa un terzo dell’insetto stesso. L’ooteca è costituita da una sostanza schiumosa all’ interno della quale l’animale depone le uova, e che modella prima che disseccandosi, si irrigidisca. Le ooteche si trovano solitamente su pietre di colore chiaro, o su piante robuste, prevalentemente in posizioni nascoste, o comunque di difficile accesso per i predatori. Distribuzione e habitat: Predilige ambienti secchi con vegetazione non molto alta e prevalentemente cespugliosa, con un altitudine massima di 800-1000 metri sul livello del mare. Specie a diffusione mediterranea. In Italia E. pennata è presente in tutte le regioni appenniniche nonché in Sicilia e in Sardegna. Predilige le aree aride e soleggiate con scarsa vegetazione.
Gianclaudio_Curia
Dedicata a tutti gli amanti delle spiagge solitarie difficili da raggiungere.
davidebr63
Gondole in un raro momento di calma in Canal Grande con la basilica della Madonna della Salute.
CastellettiLuca
...strada che porta al lago di Alserio, in provincia di Como, in questo caso il lago è alle mie spalle.
fembonuc
Dopo ore di attesa,senza la benchè minima traccia di vita,ad un tratto,alla fine della giornata,una presenza....
Laura193
foglie solitarie come fuochi irreali sotto una tardiva neve di aprile
southernman
I Lagorai, le montagne più solitarie del Trentino
massimodemedici
L\'ape legnaiola (Xylocopa violacea Linnaeus, 1758) è un insetto dalla livrea nero-viola cangiante, appartenente alla famiglia Apidae, diffusa nell\'Europa centro-meridionale. Conosciuta anche come Gavarone, spesso è erroneamente identificata col nome di calabrone.