Ho soprannominato amichevolmente questa quercia "Gigantalbero" non a caso. Questa pianta è davvero Imponente, così imponente che è impossibile cingerne il tronco principale perfino mettendocisi in due. Probabilmente Antica quanto il Bosco stesso che domina, è cresciuta facendosi largo tra le rocce del Monte Arci e ad essere onesti è l'albero più Grande che abbia mai visto. Così imponente che è difficile farcela stare nelle foto. Così imponente che incute una certa soggezione, ma soprattutto rispetto, Come un Anziano saggio, Che dalle pendici della montagna, osserva la pianura del Campidano e le Giare di Gesturi e di Tuili, per lui il tempo ha un significato del tutto diverso dal nostro. Un caro saluto a tutti !!

Dalla terrazza della Malga Ces aSan Martino di Castrozza. Subito dopo un forte temporale, è spuntato il sole tra le nubi colorando lo scenario.

Foto scattata da Scilla/Chianalea (Calabria).E'visibile uno dei cosiddetti piloni dello stretto (chiamati singolarmente nei dialetti messinese e reggino u piluni e goliardicamente I Guardiani dello Stretto). Sono dei tralicci in disuso dell'elettrodotto ad alta tensione a 220 kV che per trent'anni, dal 1955 al 1985, attraversò lo stretto di Messina fra la Calabria e la Sicilia. Si tratta di due torri d'acciaio indipendenti, una collocata sulla sponda siciliana e l'altra su quella calabrese.(tratto da Wikipedia)

Parole e musica di George Harrison. Sul pennello di Celle Ligure per fotografarlo.

...illumina i fenicotteri

il classico tramonto,"casalingo"

Drone mini 4 PRO in volo sul Bacchiglione.

Malachius australis è un coleottero della famiglia Melyridae che può essere rinvenuto nei prati a basse altitudini mentre si nutre di polline, nettare e piccoli insetti; la caratteristica più evidente di questi insetti sono le elitre verdi macchiate di rosso che rendono l'animale immediatamente riconoscibile mentre si sposta fra l'erba alta e, colpito dal sole, cattura l'occhio con la brillantezza della sua livrea metallizzata.

Veduta di Torino, dal parco Europa, Cavoretto

D'inverno, quando il sole ha già superato lo zenit e colora il paesaggio di luci calde, l'assenza generale di soggetti per la macrofotografia è compensata dalla presenza di minuscole scene di vita animale, che si nascondono fra la vegetazione spoglia; un ragnetto abbastanza comune (forse Mangora acalypha) che si muove su e giù lungo il suo filo di seta, sullo sfondo di un arbusto pallido, può bastare a rompere la monotonia di una fredda mattinata.

"Dio mio se avessi un cuore, scriverei il mio odio sul ghiaccio e aspetterei l'arrivo del sole" (GGM)

FATTA POCA STRADA IL SOLE ERA ORMAI TRAMONTATO, MA LA LUCE RIVERBERANDO MI HA FATTO L\'ULTIMO REGALO DELLA GIORNATA ED IO LO DONO A TUTTI VOI NELLA SPERANZA CHE VI PIACCIA.... LA MIA SODDISFAZIONE ERA GIà TOTALE LA SERA QUANDO HO RIVISTO GLI SCATTI AL COMPUTER.... LA ROMAGNA MAGNIFICA TERRA...

accarezzo le curve e i tornanti con il mio fedele motore e con il suo ruggito appago i miei timpani. Di fronte al Sebino sfioro la ghiera del mio obiettivo e appago i miei occhi con tanta bellezza. Il sole lancia scintille che trafiggono la bruma evidenziando minuscoli punti di vita. E\' solo mattina, è solo l\'inizio del giorno...

Foto in contro tendenza con la stagione, ma siccome questi giorni, come penso possa accadere, ho l'umore che si avvicina più ad un inverno freddo, che ha un'estate piena di sole..., ho pensato di pubblicare questo scatto,della periferia di Bruges dell'inverno 2014. Sicuramente tornerà  presto il momento dei colori accessi e pieni di luce... ;)

……………… Ho veduto l’ironica faccia di chi mi odia Gli occhi larghi di chi ha paura, e ho pianto Ho perdonato, giustificato Ho veduto morire il sole nel Golfo di Aden Ho veduto il buio e la luce, e ancora piango. ( testo di Fabrizio de Andre ) Ho veduto tutto questo prima di arrivare ai confini del mondo, ma il mio viaggio va oltre, dove la luce è luce e disegna , ed il buio cancella, dove domani sarà il domani, e io, sempre teso alla ricerca di emozioni.