Risultato della ricerca: divinità
mauriziot
... un angolo di Roma molto discusso (il nuovo Museo dell'Ara Pacis Augustae , un magnifico e pregevole monumento celebrativo che nel 9 a.C. Augusto dedicò alla “Pace”, nella sua accezione di divinità. ) ma a cui i romani si sono abituati; a me non dispiace. Fotograficamente è molto impegnativo per la presenza di tre elementi (museo, fontana, chiesa) da circoscrivere con equilibrio e, sopratutto, la presenza di una molteplicità di luci di diverso tipo, sia calde sia fredde. Roma, settembre, 2018
mauriziot
uno dei simboli di Roma che coniuga l'impero romano con la nascita dell'Italia; si tratta di un edificio della Roma antica situato nel centro storico, costruito già nel 27 a.C. come tempio dedicato a tutte le divinità passate, presenti e future e consacrato nel 609 d.c. alla religione cattolica, con il nome di Santa Maria ad Martyres, culto tuttora attivo nell'edificio . Roma, novembre 2021
mauriziot
... di notte, tra uno scroscio d'acqua e un altro. Il Pantheon, in latino classico Pantheum, è un edificio di epoca romana nel centro storico di Roma. Originariamente costruito come tempio dedicato a tutte le divinità passate, presenti e future, nel 27 a.C. da Marco Vipsanio Agrippa, genero di Augusto, e poi convertito in basilica cristiana nel Vii secolo. Particolare la sua una struttura circolare unita a un portico in colonne corinzie (otto frontali e due gruppi di quattro in seconda e terza fila) che sorreggono un frontone. Roma, maggio, 2019
BUSSOLA66
il Tanah Lot - isola di Bali, tempio indù dedicato alla divinità dell\'oceano
vito.s
Il Capitolium di Brescia era il tempio dedicato alla “triade capitolina”, Giove, Giunone e Minerva, le tre divinità a cui era dedicato un tempio sul colle Capitolino a Roma. Il Capitolium bresciano è stato eretto dall'imperatore Vespasiano verso il 73 d.C.
bortu83
Goðafoss , la leggendaria"cascata degli dei" Si narra che attorno all'anno 1000 il Lögsögumaður (l'oratore che aveva il compito di recitare a memoria la legge) prese l'importante decisione di far abbandonare all'Islanda il culto delle antiche divinità nordiche e di convertirsi al cristianesimo, e sulla strada del ritorno a casa gettò i simulacri degli Dei pagani nella cascata.
dylan72
La storia del Castello di Venere, affonda le proprie radici nel passato più lontano, quando sulla vetta del monte, giunsero i Sicani, un popolo indigeno, che intorno al XII secolo a.C. , elevarono una piccola ara all'aperto, dedicata ad una divinità femminile, considerata dea dell'amore, della fecondità e protettrice dei naviganti. Successivamente gli Elimi e i Punici-Cartaginesi mantennero il culto della dea, da loro chiamata Astarte, incrementando la sua fama fra tutti i popoli del Mediterraneo. I punici furono i primi ad introdurre riti e usi orientali tra cui, il culto della prostituzione sacra, e l'allevamento delle colombe, animale sacro alla divinità, che volavano intorno le mura del cosiddetto "recinto sacro". Pellegrini da ogni parte vi giungevano per rendere omaggio alla dea protettrice, intrattenendosi in seguito con le bellissime sacerdotesse, chiamate Jerodule, che si concedevano volentieri ai marinai in nome della dea.
en.giuliani
Sia nella mitologia greca che nella tradizione religiosa si parla della nascita della calla da lacrime o latte versato da figure che incarnano bellezza e maternità. Nella mitologia greca la prima calla è nata dalle gocce di latte materno della dea Era cadute sulla Terra. Era è considerata anche la divinità protettrice del matrimonio. Quello stesso latte di Era è anche l'origine della Via Lattea, sempre secondo la mitologia greca. Nella storia di Adamo ed Eva si dice che quest'ultima, cacciata dell’Eden con Adamo, abbia dato origine alla calla versando lacrime sulla terra. Nella tradizione religiosa la calla è nata dalle lacrime versate dalla Vergine Maria ai piedi della Croce. Spesso la Madonna viene raffigurata con un manto decorato da calle bianche: da qui il significato di purezza, santità, candore, castità e beatitudine santa.
en.giuliani
Al tramonto, questo fedele mostra l'essenza dell'Islam, ovvero la sottomissione totale, anche nei gesti, alla divinità. Una foto scattata rispettando l'intimità del momento e la spiritualità dello stesso ... Amman, la Cittadella, 31 dicembre 2018
cirro71
Duomo di San Leo. Il sito su cui sorge, una protuberanza di roccia, era adibito al culto delle divinità sin dall\'epoca preistorica. L\'edificazione del primo duomo altomedievale si ebbe nel VII secolo, quando l\'antica Montefeltro (San Leo) venne eretta a civitas, diventando sede di una diocesi. I resti della prima chiesa sono inglobati nell\'attuale struttura romanica-longobarda. (Wikipedia)
salvyitaly
Le Tavole Palatine (chiamate così forse in riferimento all\'identificazione, in passato, col sito di un antico palazzo) sono i resti di un tempio dorico periptero esastilo del VI secolo a.C. dedicato alla divinità mitologica Hera. Il tempio, posto in prossimità del Bradano, era legato a un santuario extraurbano, del quale è emerso il muro del temenos e resti di un altare più antico
andreamarcuz
Si dice che, nel passaggio dal paganesimo al cristianesimo, vennero gettate le statuine delle divinità nordiche all'interno di questa cascata.
MauroCirigliano
Spesso dimentichiamo di quanta bellezza abbiamo intorno a noi ! Si tende a guardare lontano convinti che solamente altrove si possano trovare posti magici . Invece qui mi trovo poco distante da casa, nel cuore di Napoli, precisamente nel quartiere Posillipo che ospita il parco sommerso di Gaiola e , a poche bracciate di nuoto dalla costa, la sua omonima isoletta ricca di storia e di fascino ! Osannata fin dall’epoca romana, fu costruito su di essa un tempio in onore di Venere Euplea, divinità protettrice dei naviganti. Alla base degli isolotti sono stati rinvenuti i resti di altre strutture ricollegabili alla stessa antica civiltà . Questa bellezza può essere vista come una splendida meta per il relax ...ma leggende e tradizioni locali vogliono che la Gaiola sia un isola maledetta per via di disgrazie ,o peggio morte , di coloro che vi ci mettevano piede o la abitavano ! Io per scaramanzia mi limito ad ammirarla a distanza , ma resta il fatto che si tratta di un paesaggio unico e meritevole di essere celebrato ! Io ci provo con la mia passione , immortalando la scena in un momento tutto ricercato, ove una splendida ora blu diffondeva la flebile luce con estrema morbidezza, la luna calante incontrava l’isola di Ischia al centro dello scorcio e le stelle tutt’intorno iniziavano a brillare .
Walterobia
Pashupatinath , Nepal, una delle zone nepalesi più sacre, per gli induisti , uno dei piu grandi siti sulle rive del fiume Bagmati , a nord-est della bellissima valle di Kathmandou, dove si venera la divinità di Shiva e altre teorie di divinità. Mi ha colpito queste seguaci di Shiva sotto al portico per ripararsi dal sole , vestite in giallo ed arancione , ma soprattutto la fortunata presenza del personaggio di sinistra con il parasole...e allora CLIK.
IvoMarkes
All’estremità del Golfo di Garda, ultima propaggine sud-occidentale del Monte Baldo, sta Punta San Vigilio, luogo fra i più celebrati e più romantici del Garda. Delle origini di questo luogo, poco si conosce, ma è certo che in epoca romana era già abitato: ne fa fede una lapide, attualmente custodita al Museo Lapidario Maffeiano di Verona; secondo questa lapide, esisteva “in loco” un tempietto consacrato a Benaco, divinità pagana. La Punta di San Vigilio è una meravigliosa gemma di squisita bellezza, incastonata fra il monte ed il lago. Sul fianco nord della penisoletta, la Baia delle Sirene ostenta la meraviglia di una tavolozza che cambia continuamente colore. Punta San Vigilio non ha storia, o meglio, la sua storia si confonde con quella di una villa costruita da un uomo solitario, amante della pace, della bellezza e degli studi: il suo programma di vita era sintetizzato nel motto: “Beatus ille qui procul negotii” (beato chi vive lontano dalle preoccupazioni materiali). La villa fu luogo di soggiorno d’illustri ospiti, tra cui Pietro l’Aretino, Maria Luisa d’Austria, lo zar Alessandro II, Winston Churchill, l’attore Laurence Olivier, Carlo d’Inghilterra e Juan Carlos di Borbone. Innumerevoli gli artisti e i poeti che visitarono San Vigilio e s’ispirarono al paesaggio. Ricordando momenti passati alla Punta, un anonimo poeta così scrisse: Ancora una volta ho riposato all’ombra del mirto e degli ulivi. Ancora una volta qui sul promontorio fra lago e monte ho visto passare come rapido sogno e increspar l’acque l’ombra delle sirene e dei cipressi antichi.
icilati
L\'ombra prepara lo sguardo alla luce. Attraverso l\'ombra la divinità tempera e pone davanti all\'occhio oscurato dell\'anima affamata e assetata quelle immagini che sono i messaggeri delle cose. (Giordano Bruno) The shadow prepares the eye to light. Through the shadow of the deity tempera and poses in front of the eye darkened soul hungry and thirsty those images that are the messengers of things. (Giordano Bruno
Maricetta
Il Cristo Pantocratore, è ricchissimo di simbolismi, a cominciare dal colore delle vesti che (credo ma non ne sono certa) indichino la passione e la divinità. sono certa invece dei gesti delle mani: la sinistra sorregge il Vangelo, alla pagina che recita: “Io Sono l’Alfa e l’Omega” o ancora: “Io sono la Luce del mondo, chi mi segue non camminerà nelle tenebre”. Le dita della mano destra invece vedono due dita giunte tra loro e simboleggiano la dualità di Cristo: vero Dio e vero Uomo. Le tre dita libere indicano la Trinità. Tutti i simbolismi che troverete nei mosaici che abbelliscono le nostre belle chiese d'Italia e avevano uno scopo ben preciso, dare la possibilità, a chi non sapeva leggere, di comprendere i concetti delle Sacre Scritture.
massimotorcivia
“(…) della danza è da lodare in particolar quello che adesso dirò: mi sembra incredibile che si esercitino allo stesso modo la forza e l’agilità delle membra, in modo che nello stesso individuo si possano vedere il vigore di Eracle e la delicatezza di Afrodite”. Luciano di Samosata Nella pratica ascetica tale dottrina si presenta come un sistema di autodisciplina implicante astinenza sessuale, tabù alimentari, povertà, abitudine all’autopunizione; il tutto nella prospettiva d’una elevazione spirituale che può significare unione mistica con la divinità, liberazione dalle passioni e dalle illusioni, riscoperta da un Io più autentico, dedizione ad un credo politico o sociale. Così nella danza ho riscontrato questa “ascesi”, osservando i danzatori che attraverso l’ ”esercizio” fisico, si elevano in un ascetismo corporeo durante lo spettacolo. L’ascetismo nel mondo occidentale permane solo come residuo d’un passato le cui tracce si fanno sempre più tenui. Ciò vale anche per quelle forme di ascesi moderna che implicano una particolare dedizione al lavoro in vista d’un premio ultraterreno.
Annarita.Carlucci
“Là dove si può stare in piedi, ci si può anche sedere. Non soltanto i bambini, ma anche le donne hanno il loro posto sulla soglia di casa, a stretto contatto con la terra, le sue tradizioni e forse le sue divinità. La sedia davanti alla porta è già segno di innovazione cittadina. Dell’inaudita facoltà di star seduti al caffè, poi, si avvalgono unicamente gli uomini”. Walter Benjamin