Risultato della ricerca: Sacro
vannini.s1966
lago di peretola ( fi )
giancarlo valentini
Civitella In Val di Chiana - L’assedio è finito. Il Generale Inverno abbandona lentamente il campo e si ritira verso il fondo valle. Il sole si fa spazio tra le nuvole e ci riporta un po’ di calore, di luce e di speranza. ---- Questi Sono i Giorni della Memoria, il mio è un piccolo contributo per non dimenticare. Dedico questa immagine al paese di Civitella e alla sua Gente. – Il 29 Giugno del 1944 un commando di soldati Tedeschi comandati dal Tenente Generale Schmalz per rappresaglia su tre sodati nazisti uccisi dai partigiani qualche giorno prima, fece irruzione nelle case del paese aprendo il fuoco sugli abitanti a prescindere dal sesso e dall\'età. L’epilogo di questo massacro ebbe luogo nella chiesa, mentre si stava celebrando la Messa. Entrati nell\'edificio sacro, i tedeschi divisero i fedeli in piccoli gruppi. Poi dopo aver indossato grembiuli mimetici in gomma per non sporcarsi di sangue, li freddarono con dei colpi alla nuca, anche il sacerdote don Alcide Lazzeri, che era stato risparmiato da tedeschi scelse di condividere la sorte dei suoi parrocchiani. Compiuta la strage, i tedeschi incendiarono le case di Civitella, provocando così la morte anche di coloro che avevano disperatamente tentato di salvarsi nascondendosi nelle cantine o nelle soffitte. Solo pochi abitanti riuscirono a salvarsi dal massacro. Alla fine della strage si contarono 155 morti in un paese distrutto, e semideserto.
madefra
Sacro Monte Varese alba
giancarlo valentini
\'Eremo Francescano delle Celle è un edificio sacro che si trova in località Le Celle, nel comune di Cortona, in provincia di Arezzo. L\'insediamento francescano fu fondato nel 1211 dal santo stesso, che vi ritornò nel 1226 prima di morire, ed è stato profondamente restaurato nel 1969. Il complesso, costruito a cavallo di una stretta valle, è molto suggestivo per l\'amenità e la spiritualità del luogo. Le abitazioni dei frati e i locali conventuali sono disposti \"a gradoni\" su entrambi i versanti della valle.
giancarlo valentini
La Mala Educazione- Da sempre la malavita nazionale e internazionale si è appropriata di simboli e ritualità legati alla religione. Boss devoti e prelati conniventi o collusi sono spesso andati a braccetto, una complicità radicata nelle tradizioni locali che ha portato vantaggi reciproci. Le varie Mafie hanno fatto un ricorso continuo e strumentale alla simbologia religiosa, riscrivendo una \"religione capovolta\" tagliata su misura per le loro esigenze di autoassoluzione. L’anatema universale di Giovanni Paolo II, nel 1993, dopo le morti di Falcone e Borsellino e recentemente ripreso da Papa Francesco nell’anniversario della morte di Don Puglisi, ha tracciato un solco profondo tra Chiesa e Mafie imponendo ai mafiosi una distinzione tra sacro e profano e tra lecito e illecito che mai prima di allora era stata dichiarata ufficializzata in maniera cosi solenne ed efficace, investendo e legittimando di fatto l’azione della magistratura e dello stato civile a prescindere dalla politica e dai politici di turno. Note: La foto pubblicata è anche un tributo al bellissimo film di G. Salvatores- Educazione Siberiana, che con molta modestia consiglio a tutti di vedere La pistola della foto è una pistola di scena del tipo soft gun
LadyGi
Palazzo del Gran Maestro dell'ordine dei Cavalieri di Malta
sebastianocalleri
Ci dev'essere qualcosa di stranamente sacro nel sale. Lo ritroviamo nelle nostre lacrime e nel mare. (Kahlil Gibran)
Luca.Palombi
Lo spettacolo di questa mattina dopo una spruzzatina di neve.
mauriziot
... di un casa. Una foto diversa dalle mie solite ma per me importante, in quanto esposta ai Tre Oci, il tempio sacro della fotografia a Venezia, nell'ambito della mostra "Quel che resta ... del giorno" (7 febbraio/15 aprile 2015: la memoria personale formata non già dagli avvenimenti salienti di una vita ma dai piccoli dettagli, dai particolari marginali, dai riverberi di azioni banali che per effetto della trasfigurazione fotografica assumono valore altro, simbolico e aperto a più significati); una luce lasciata accesa e una poltrona vuota, abbandonata per un sonno ristoratore ma che forse ... segnala la mancanza di qualcuno che non c'è più. Venezia, gennaio 2015
Marco Girelli
Il Ponte Sacro, interamente laccato di vermiglio, forma un arco grazioso sul fiume Daiya-gawa. La sua raffinatezza contrasta con la natura selvaggia della gola. La leggenda vuole che l’eremita che fondò Nikko abbia attraversato il fiume portato da due serpenti, simboleggiati oggi dal ponte. In epoca feudale solo l’imperatore aveva il diritto di attraversare il ponte. Al di là di esso si apre l’intero sito di Toshogu, con un parco di 16000 cedri.
leo venditto
La cappella della Madonna di Vitaleta è un edificio sacro che si trova nella località rurale di Vitaleta, nel territorio comunale di San Quirico d'Orcia, in provincia di Siena. La chiesa, di proprietà privata, è inclusa nel territorio dell'Arcidiocesi di Siena-Colle di Val d'Elsa-Montalcino.
MARCO FERRARI
ENERGIE. Tra il sacro ed il profano..
IvoMarkes
Chiare, fresche et dolci acque, ove le belle membra pose colei che sola a me par donna; gentil ramo ove piacque (con sospir mi rimembra) a lei di fare al bel fianco colonna; erba e fior che la gonna leggiadra ricoverse co l\'angelico seno; aere sacro, sereno, ove Amor co\' begli occhi il cor m\'aperse: date udienza insieme a le dolenti mie parole estreme. S\'egli è pur mio destino, e \'l cielo in ciò s\'adopra, ch\'Amor quest\'occhi lagrimando chiuda, qualche grazia il meschino corpo fra voi ricopra, e torni l\'alma al proprio albergo ignuda.....PETRARCA.
54maci
Il pettirosso (Erithacus rubecula) per la mitologia dei Normanni il pettirosso era considerato sacro a Thor, il dio del tuono, accostandolo alle nuvole di tempesta.
sergiospez
\"Solo mi trovo in questo alpestre loco a piè d\'un sacro e glorioso monte dove tra vivi sassi surge un fonte che lacque porge mormorando un poco...\" da un sonetto di Marco da Rasiglia, poeta fonte web : http://www.rasigliaelesuesorgenti.com/ Rasiglia, frazione del comune di Foligno (Pg) deve la sua bellezza e notorietà alle sue sorgenti. Da qualche anno una meritoria associazione si sta occupando del recupero e restauro dei percorsi e luoghi dell\'acqua ed altro. Questo incantevole borgo sta riacquistando la memoria degli antichi trascorsi quando la vita economica e sociale ruotava intorno all\'acqua e da questa dipendeva. Un Grazie a chi ha trovato il coraggio e la forza di far rivivere il sapere di una antica cultura e tradizione. Fermatevi se ci passate, sedetevi ma senza fretta, anche solo per ascoltare il respiro dell\'acqua e la magia che il luogo trasmette.