Risultato della ricerca: Colle
Claudio_Moretti
La volontà e le mani dell’uomo hanno deciso questa dimora per me, la natura mi ha accolto, ma i forti venti di Libeccio che spirano su questo colle ne fanno una zona impervia per piante alte come me. Ma esiste una forza più tenace di tutte, la voglia di vivere, e per questo motivo il mio DNA, si è plasmato alla situazione ambientale, e ho assunto questa forma, innaturale per un albero, ma io ho voglia di vivere e lo dimostro con il mio atteggiamento di sfida contro tutto. Io vivrò perché lo voglio, ora sono a riposare come è giusto, a fare da posatoio per i miei amici pennuti, poi esploderò in tutta la mia bellezza, caro amico ripassa tra qualche mese e mi vedrai sfoggiare con la mia livrea più bella. Io ci sarò, ti aspetto.
sax54
Parco nazionale del Gran Paradiso Colle del Nivolet Laghi di Serru' e Agnel
leonardo_lb
...sempre caro mi fu\' quest\'ermo colle...recitava un grande poeta,io piu\' semplicemente dico...vista sul mare. Veduta dalla Rocca di Cefalu\'.
fernandospirito55
LOCOROTONDO (BA) a 410 metri sul livello del mare centro agricolo commerciale che si affaccia nella valla d'ITRIA ... Locorotondo dal latino LOCUS ROTUNDUS è un toponimo medioevale per indicare la rotondità del colle dove sarebbe poi sorto il paese nel x secolo ....
nick abbrey
E la vedi lì, appollaiata sul colle come una regina sul suo trono a guardia del \"tacco\" d\'Italia. Che magnifica città, la si riesce a vedere a km di distanza e ovunque tutto intorno si inchina a tanta bellezza.
sebastianocalleri
Scicli:interno della chiesa di S.Matteo,collocata in cima al colle omonimo.La chiesa in via di ristrutturazione, domina la vallata con la splendida cittadina. Lente Fish-eye Samyang 8mm.
MadEmilio
Svegliarsi alle 5 e 30 per osservare spettacoli del genere non ha prezzo!
allo1953
RECITA IL PROEMIO DELL' ORLANDO FURIOSO DI LUDOVICO ARIOSTO E CIO' EVOCA LA VISTA DEL CASTELLO DI TORRECHIARA, SUL COLLE, IN PENOMBRA, SOLO SFIORATO DALL' INTENSA LUCE DI QUESTO POMERIGGIO DI FINE AUTUNNO
GIUSEPPE.MAZZINI
Il tempio di Debod è un tempio dell'antico Egitto localizzato attualmente a Madrid in Spagna. Si trova ad ovest della plaza de España, a fianco del Paseo del Pintor Rosales (Parque del Oeste), su un colle dove si trovava il Cuartel de la Montaña, teatro di un sanguinoso episodio della Guerra civile spagnola. In seguito al trasporto verso la Spagna, fu ricostruito in modo da rispettare approssimativamente l'orientamento originario, da est a ovest. Il tempio di Debod fu un regalo dell'Egitto alla Spagna (1968), come ricompensa per l'aiuto spagnolo, in risposta all'appello internazionale dell'Unesco per salvare i templi della Nubia, principalmente quello di Abu Simbel, in pericolo per la costruzione della diga di Assuan. L'Egitto donò quattro templi salvati a quattro diverse nazioni che avevano collaborato al salvataggio: Dendur agli Stati Uniti d'America (si trova attualmente al Metropolitan Museum of Art di New York), Ellesija all'Italia, Taffa ai Paesi Bassi e Debod alla Spagna. Il tempio risale al II secolo a.C.. Il suo nucleo più antico fu eretto sotto il faraone Tolomeo IV Filopatore e decorato successivamente sotto il re nubiano Adijalamani di Meroe all'incirca fra il 200 e il 180 a. C., dedicato ad Amon di Debod ("Amani", in lingua kushita) e Iside. Possiede importanti aggiunte di epoca tolemaica e romano-imperiale (dal I secolo a.C. al I secolo d.C.).
MatteoRovattiPhotography
Colle dell'Agnello (Italy), July 2021 - www.matteorovattiphotography.com - Nikon D750 + Irix 15mm F2.4
antstievano@yahoo.it
Al confine tra Cortina d'Ampezzo, San Vito di Cadore e Colle Santa Lucia. Passo Giau mt 2236 - monte Nuvolau - Ra Gusela e a destra la Tofana di Rozes.
tumasin
Il cuore si ferma quando per la prima volta l’occhio contempla questa infinita bellezza, chilometri di pianura, circondata da maestose montagne che sembrano altissime mura di cinta; poi in fondo c’è il colle da dove si erge il borgo medioevale, guardiano di questa terra.
leo venditto
La cappella della Madonna di Vitaleta è un edificio sacro che si trova nella località rurale di Vitaleta, nel territorio comunale di San Quirico d'Orcia, in provincia di Siena. La chiesa, di proprietà privata, è inclusa nel territorio dell'Arcidiocesi di Siena-Colle di Val d'Elsa-Montalcino.
DUODISCUS
E\' una costruzione fortificata situata nel Comune di Angera, sulle sponde lombarde del Lago Maggiore. Le sue mura risalgono al XII e XIII secolo, nelle parti più antiche. Domina il paese dall\'alto di un colle di roccia calcarea, verso le sponde del Lago, è uno dei pochi edifici fortificati medioevali, integralmente conservato.
IvoMarkes
Costruito nel primo secolo a.C. per sostituire un preesistente ponte in legno, Ponte Pietra è il più antico monumento romano di Verona e forse anche il più suggestivo. Esso univa l'originario tracciato della via Postumia con il colle antistante in corrispondenza di un guado, utilizzato sin dalla notte dei tempi. All'epoca dell'impero romano erano sette i ponti che attraversavano il fiume Adige in vari punti della città, e due lo facevano in prossimità del teatro Romano: IL PONTE MARMOREUS ED IL PONTE POSTUMIUS (ponte Pietra e il ponte Postumio). Quest'ultimo realizzato leggermente a valle del primo a seguito delle modiche tardo repubblicane del tracciato urbano, quanto l'ortogonalità del nuovo l'impianto viario impose di rettificare il tracciato della via Postumia per farla coincidere con il Decumano Massimo. Sarebbe interessante vedere ancora oggi i due ponti quasi affiancati, ma nell'anno 905 il ponte Postumio fu semidistrutto da una piena dell'Adige e, dopo tre secoli, nel 1239 esso cedette definitivamente all'impeto del fiume. In oltre duemila anni di storia, numerose piene devastanti e crolli a cui seguirono altrettante ricostruzioni, hanno conferito a ponte Pietra l'attuale configurazione a schiena d'asino con arcate asimmetriche, che è assai diversa da quella originaria di epoca romana. Una foggia irregolare che serve per facilitare il flusso della corrente, che in questa ansa dell'Adige risulta maggiore sulla riva rivolta verso l'antico teatro Romano. Bello di giorno, offre il meglio di sé durante la notte, quando una sapiente illuminazione e il silenzio in cui si ode l'acqua stagliarsi contro le pile, lo rendono uno dei luoghi più romantici dell'intera città. Anch'esso purtroppo, come accaduto per tutti i ponti di Verona, è stato oggetto dello scempio nazista durante la seconda Guerra Mondiale. Fatto saltare il 24 aprile 1945 dai tedeschi in fuga, è stato ricostruito utilizzando esclusivamente i materiali originali recuperati dal letto del fiume.
allo1953
NELLA DANZA DI NUVOLE FUGGENTI, ILLUMINATO DA SQUARCI LUCENTI, IL CASTELLO SUL COLLE ADAGIATO, TESTIMONIA DEL TEMPO PASSATO.