Sospiro del Naufrago – Versi Oscuri
“Gitani”
Me ne andai
in una notte d’inverno.
Il Firmamento
trattenne il vento,
i Pettirossi
tacquero il loro canto,
la Rugiada
rimase assopita,
la Luna
non si adagiò al crepuscolo,
così la mia ombra
si allontanò,
marciapiede
dopo
marciapiede,
verso
dopo
verso,
accarezzò
il crepuscolo con la punta della lingua
e incontrò dinanzi a se
il profumo selvaggio
di una sigaretta accesa,
si sedette su una panchina errante
con una fanciulla
dai capelli sregolati
e con lei perse l’ultima memoria
del tuo Canto.
Incontri urbani.
Neftali Basoalto