Risultato della ricerca: trionfo
LadyGi
Bryce Canyon: ore 6.40. È il trionfo della luce
en.giuliani
La fontana di Trevi è la più scenografica delle fontane di Roma. Fu costruita, ad iniziare dal 1732, sulla facciata di Palazzo Poli da Nicola Salvi su commissione di papa Clemente XII. La scena è dominata da una scogliera rocciosa che occupa tutta la parte inferiore del palazzo, al cui centro si apre una grande nicchia delimitata da colonne che la fanno risaltare come fosse sotto un arco di trionfo. Qui si erge una grande statua del dio Oceano che incede su un cocchio a forma di conchiglia trainato da due cavalli alati, soprannominati rispettivamente «cavallo agitato» (quello di sinistra) e «cavallo placido», in riferimento agli analoghi momenti del mare a volte calmo e a volte burrascoso. Ai lati della grande nicchia centrale ci sono altre due nicchie, più piccole, occupate dalle statue della Salubrità (alla sinistra di Oceano) e dell'Abbondanza (alla destra di Oceano). Ai lati dell'arco principale, sopra le due nicchie, sono collocati due pannelli a bassorilievo, raffiguranti Agrippa nell'atto di approvare la costruzione dell'acquedotto dell'Aqua Virgoe e la «vergine» che mostra ai soldati il luogo dove si trovano le sorgenti d'acqua.
giovanni949
Trionfo barocco a Ragusa Ibla - sullo sfondo il caratteristico campanile della chiesa di Santa Maria dell\' Itria - Non manca il doloroso contorno di imbecilli writers
cirro71
L\'abside della basilica di Sant\'Apollinare è un trionfo di mosaici che ci portano alla mente l\'oriente di Bisanzio, ma anche l\'Italia dove possiamo ritrovare validi esempi simili da nord a sud. La croce in un disco stellato domina la scena, al suo fianco si trovano le figure di Elia e Mosé. In alto nell\'arco dell\'abside è la figura di Gesù circondato dai simboli dei 4 evangelisti. Sempre ai lati della croce si distinguono 3 pecore a simboleggiare gli apostoli Pietro, Giacomo e Giovanni, mentre sotto la Croce è Sant\'Apollinare che si occupa di evangelizzare le genti. (liberamente tratto da Wikipedia)
GiulioEscher
Paesaggio di luglio, salendo a Tamion (1538 m. slm., 35 abitanti), frazione di Vigo di Fassa, in Val di Fassa. Quiete assoluta e trionfo della natura. \"... e mirando, interminati spazi di là da quella, e sovrumani silenzi, e profondissima quiete ...\" G.Leopardi, Canti, L\'infinito, 1819, v. 4-6 Grazie.
Manuse
Lungo il tratto meridionale del litorale abruzzese, tra Ortona e Vasto, sorgono come sentinelle sul mare i celebri e celebrati “trabocchi”, paragonate da Gabriele D’Annunzio a “ragni colossali” e descritti nella tragedia “Il Trionfo della Morte” come “macchine che parevano vivere di vita propria”.
FabioCamoli
Difficile fotografare una città iperfotografata da tutto il mondo, allora ho pensato a questo scatto ispirandomi al vicino Liceo Artistico...
giovanni949
Alla vista del figlio risorto la Madonna si libera del velo nero e apre le braccia per accoglierlo, accompagnata da un\'ovazione dell\'immensa folla e dal volo di colombi, mortaretti, squilli di trombe ed un trionfo di palloncini colorati.
IvoMarkes
Mantova.....................Il Castello di San Giorgio sorge nei pressi dell\'omonimo ponte, all\'interno del complesso monumentale di Palazzo Ducale. La costruzione, commissionata da Francesco I Gonzaga, fu iniziata nel 1395 ad opera di Bartolino da Novara. Il castello è in cotto, a pianta quadra con quattro torri angolari e controtorri a difesa delle tre porte munite di ponti levatoi. L\'edificio coniugava perfettamente le necessità difensive e la volontà di manifestare la potenza dei signori di Mantova. Ma non restò a lungo solo una fortificazione strategica: in occasione del concilio di Mantova (1459) Ludovico II lo adibì a residenza, affidandone il riadattamento a Luca Fancelli, che conferì all\'edificio un aspetto rinascimentale. Anticamente denominata Prato di Castello, Piazza Castello è attigua all\'imponente mole del Castello di San Giorgio. È il più esteso tra gli spazi aperti interni al complesso di Palazzo Ducale, la cui sistemazione dell\'area si colloca temporalmente tra la metà del \'500 e la fine del \'600. La piazza è cinta su tre lati da eleganti portici tardo-cinquecenteschi, progettati forse dal Bertani, decorati con festoni di fiori e frutta affrescati. Ad Anton Maria Viani si devono invece il portale ad arco di trionfo affacciato su Piazza Sordello, e l\'esedra ad esso antistante, un tempo accesso del castello di San Giorgio; sul lato nord, non porticato, sogono gli ambienti dell\'antica cancelleria; sulla destra la piazza è attigua al corridoio di Santa Barbara, un tempo passaggio privilegiato del duca e della sua famiglia per raggiungere l\'omonima chiesa palatina, che ospitava anche parte della quadreria. Sul lato opposto un tempo sorgeva il teatro di corte, più volte distrutti e ricostruiti, all\'inizio del XX secolo fu allestito il Mercato dei Bozzoli, oggi recuperato e divenuto sede del Museo Archeologico Nazionale. La piazza ospitava la fiera e sulla pavimentazione di ciottoli, decorata da tarsie marmoree, ancora osservabili alloggiamenti e ganci che servivano a sostenere i tendaggi di protezione.
luca.lab
Rappresentazione di una metamorfosi dall\'indefinito (la tavolozza) al finito (il quadro). Nota: ho modificato questa didascalia dopo aver letto il commento dell\'amico Leonardo (leonardo_lb) e aver fatto mie le sue splendide parole
allo1953
In questa location ora c\' è un quartiere artigianale
FabioCamoli
La festa della Madonna della Salute è una festa religiosa istituita dalla Repubblica Veneta nel 1630 e osservata solennemente in tutto il territorio della Serenissima fino alla sua caduta. Ha luogo il 21 novembre, giorno della Presentazione della Beata Vergine Maria, e ancor oggi si celebra spontaneamente nella città di Venezia, a Trieste e in moltissime città e paesi dell'antica Repubblica, nell'Italia, in Istria e in Dalmazia. La Serenissima infatti, per permettere alle popolazioni distanti dalla Capitale di osservare la Festa, favorì la costruzione in tutta la Repubblica di santuari dedicati alla Madonna della Salute, che sono a tutt'oggi numerosissimi, anche in piccoli paesi, e molti di questi santuari sono ancor oggi, come a Venezia, meta di pellegrinaggi il 21 novembre. A Venezia il pellegrinaggio ha come meta la basilica di Santa Maria della Salute. Durante tutta la giornata, nella basilica, tenuta aperta senza interruzione, vengono celebrate in continuazione messe e rosari, con un afflusso continuo di fedeli. Per facilitare il pellegrinaggio, viene eretto sul Canal Grande un ponte provvisorio in legno, visibile in fondo alla foto, che collega la punta della Dogana con Santa Maria del Giglio. Nella città di Venezia il 21 novembre è ancor oggi giorno festivo anche agli effetti civili, grazie ad una fortuita coincidenza: il giorno del Santo Patrono di Venezia, San Marco, cade il 25 aprile, in cui la Repubblica Italiana celebra la Liberazione. In questi casi la legge consente che il Comune scelga un altro giorno per usufruire della festività patronale, e il Comune di Venezia ha scelto il giorno della Madonna della Salute.