Risultato della ricerca: sandro argenti
FrancescoFranciaFoto
Giustina Nisi Hotel Bramante Todi Illuminazione: Lupolux Photo Assistenti: Marco Argenti - Alessandro Melone Foto: Francesco Francia Studio
en.giuliani
Ieri a caccia di orchidee selvatiche, insieme a Mauro, Sandro, Vincenzo, lungo la via Appia antica. (per l'attribuzione alle diverse specie e famiglie, ringrazio l'amico Mauro Cittadini esperto e appassionato della materia). L'Ophrys incubaceaè una pianta appartenente alla famiglia delle Orchidaceae, diffusa in Europa meridionale. I fiori, da 3 a 8, hanno sepali verdi, ovato-lanceolati, e petali verde-giallastri o bruni, lanceolati e con estremità tronca. Il labello è di colore bruno-rossiccio scuro, vellutato, con macula grigio-bluastra, lucida, a forma di H; presenta una fitta peluria marginale e due gibbosità laterali pronunciate con superficie interna glabra. La cavità stigmatica è dello stesso colore del labello con fondo ornato da una macchia biancastra e pseudoocchi neri, bordati di blu o bianco; il rostro del ginostemio è corto e acuto, le logge polliniche sono di colore rossiccio. (da Wikipedia, l'Enciclopedia libera). Roma, 7 aprile 2019
Franco_Mazza
Felice chi è diverso Essendo egli diverso Ma guai a chi è diverso Essendo egli comune (Sandro Penna)
torci
titolo suggerito dal mitico e stimatissimo Sandro Luciani (Sandrol) che ringrazio e saluto :)
luca.lab
I Clikon\'s Friends ritratti sul molo del porticciolo di Duino (TS) al termine di un piacevole week end trascorso tutti insieme a Trieste. Dedico questo a scatto a tutti quelli che non hanno potuto far parte dell\'allegra brigata e, al contempo, ringrazio e saluto coloro che hanno partecipato all\'incontro. E a chi non ci conosce fornisco la formazione. Da sinistra verso destra: Maurizio (maumau), Pier (quercus), Enrico G. (en.giuliani), il sottoscritto, Bruna, Caterina, Gemma, Marika (jellicle), Sebastiano (sebras), Vincenzo (vinc48), Stefania, Simona (simonad71), Enrico L. (enrico lasio), Ilaria e, accucciati in prima fila, Silvano (marsi97) e Sandro (sandrol).
sandroar
Lunga esposizione in piena notte in condizioni di buio totale
francesca.p89
\"Il mondo che vi pare di catene tutto è tessuto d\'armonie profonde\" Sandro Penna
elisagabriel
Corpo: Nikon D60 Obiettivo: Nikon AF-S DX Zoom-NIKKOR 18-55mm f/3.5-5.6G ED II Dati di scatto: f/5,6 - 1/40 sec - ISO 400 - 55 mm Ph: Elisa Gabbrielleschi Postproduzione: Elisa Gabbrielleschi Model: Elisa Pagano Corso: Fotografia Digitale 2014 Teachers: Andrea Baccetti Sandro Rosi Simona Fossi Queste foto non possono essere riprodotte, copiate, editate, scaricate, pubblicate, senza esplicito permesso dell\'autore. - Elisa Gabbrielleschi © 2014 - All Rights Reserved
sandroar
Alba in Mongolfiera
elisagabriel
Corpo: Nikon D60 Obiettivo:Nikon AF-S NIKKOR 24-70mm f/2.8G ED Dati di scatto: f/2,8 - 1/125 sec - ISO 800 - 70 mm Ph: Elisa Gabbrielleschi Postproduzione: Elisa Gabbrielleschi Model: Elisa Pagano Corso: Fotografia Digitale 2014 Teachers: Andrea Baccetti Sandro Rosi Simona Fossi Queste foto non possono essere riprodotte, copiate, editate, scaricate, pubblicate, senza esplicito permesso dell\'autore. - Elisa Gabbrielleschi © 2014 - All Rights Reserved
sandroar
Arcobaleno sulle Cascate Vittoria
sandroar
Piazza di Marrakech
FedericoParraPoiesis
Auguri Fratello Volatore Che quel giorno ci sia il Sole! E che tutti lo possano sapere... Che ritornino veloci le rondini anche se non è stagione di tornare. Che tutti gli uccelli del cielo si mettano in volo, Per venirti a salutare, volteggiando alti e leggeri nel blu del cielo. Si! Che quel giorno ci sia il sole! E che senta qualcosa anche il Mare. Che cominci a cambiare, a battere contro gli scogli e a urlare forte nel suo bianco, costante schiumare. Che tutte le sirene nelle profondità degli abissi, si facciano colorate e belle. Che vengano per te, bagnate di acqua e di sale, a cantare. Che la notte di quel giorno per te sia speciale e che sia ricoperta da milioni di stelle. Che tutti i cani cerchino di mordersi la coda! Girando vorticosamente, come impazziti, su se stessi. Che tutti i pesci volanti inizino a schizzare fuori dal mare! Come spruzzi improvvisi e schiaffi forti sulle onde, e sulla chiglia della barca di un incredulo pescatore. Ti auguro caro fratello volatore, di poter sempre tornare. E per ogni giorno della tua vita, di poterti ancora, nuovamente innamorare. Spero inoltre e sono convinto che mi comprenderai. Che il vento non si dimentichi mai di entrare dalle finestre che lascerai aperte. Non ti augurerò mai e poi mai, che tutto sia piatto e sereno, noioso, spossante, inutile o quotidiano. Oppure solo bellissimo, romantico ed appassionato. Anche se molto buoni, come sai non si può vivere di sole caramelle, panna e dolciumi. Così ti invito al viaggio e a seguirne le fredde correnti ascensionali... Così ti auguro mille speranze e mille sconfitte. Tante battaglie e tante vittorie, e paesi da scoprire, gente da incontrare, e tesori nascosti infondo al mare. Isole meravigliose per riposarti e isole sperdute da trovare seguendo solo poche mappe di stelle, di profumo o di odore. E poi una collana di perle tutta da rinfilare. Ti auguro le grandi navi fantasma che si scontrano nella burrasca, e di proteggerti dagli ammaraggi dei pirati più spietati, quando sarai, e se ti troverai in alto mare. Ti auguro picchiate fulminee di aquile reali, In procinto selvaggio di inseguire le prede e di cacciare. La forza liquida e la velocità potente. L\'agilità grigio celeste dei delfini, quando dovrai rimetterti a navigare. Ciò nonostante ti auguro sempre di tornare. Di prenderla per mano e di ricominciare a volare, Che Il colore dei suoi occhi ti sembri sempre più chiaro, e che ogni giorno del precedente ti sembri migliore. Ti auguro che ci siano tempeste e uragani da affrontare, fiumi in piena e cascate, pendii, vette e poi vallate. Che tu prenda per mano la tua compagna E seguendo tutti i sentieri battuti e quelli sconosciuti, Oltrepassi ogni deserto o ogni impervia montagna. Certo ti auguro anche mari calmi e soleggiate primavere profumate. Quindi anche cieli tersi e notti stellate, poi tante sorprese e alcuni sogni galleggianti. Ti auguro quei sogni galleggianti che ben sai! Quelli cullati da piccolissime onde, formate da goccioline azzurre e turchesi. Che provengono dal ventre profondo del mare. Ti auguro poi la pioggia leggera nei pomeriggi d\'estate. Ma la mia più grande speranza e Sono sicuro che mi capirai per questo, la affido alle carezze e alle folate improvvise del vento. Che sbatta forte tutte le porte! E che non si scordi mai di entrare dalle finestre che lascerai aperte. Spero di vedere ancora un giorno le rondini tornare, E spero che a quel tempo avrò imparato qualcosa in più su tutte le cose, che gli uccelli in volo hanno da dire. Spero quanto meno di capire, se mi parleranno di qualche bolla d\'aria o di una strana nuvola, e di qualche nuovo colore, di qualcosa che ti segue nel cielo e che batte all\'unisono del tuo cuore. Che se n\'è venuto fuori come una scia bianca, da un piccolo aereo acrobatico. Da uno strappo di vento o da una virata improvvisa del tuo amore. Che se n\'è uscito come un vapore da un tappeto di nubi in un sogno, dove senza bisogno di orpelli terrestri, potevi liberamente volare. Così diranno gli uccelli in quel giorno futuro! Se vorranno ancora tornare a trovarci e se io avrò imparato ad ascoltarli parlare o almeno a capire qualcosa in più del loro volo. Così caro fratello volatore... Questo è il mio augurio per tutta la tua vita... Che tu non smetta mai di imparare! E che tu possa sempre, a casa ritornare. A Sandro Bigozzi Con Gratitudine e Amicizia Titolo originale - Preghiera dell\'aviatore - Fp 2014 www.federicoparrapoiesis.com
sandroar
Baia con iceberg
luca.lab
... ed ecco la formazione (da sinistra a destra): (in piedi) Silvano (marsi97), Franco (Franchino63), Marika (jellicle), (accucciato) Vincenzo (vinc48), Simona e, parzialmente nascosto alle sue spalle, Pier (quercus), Fabrizio (fabryzio) con in braccio la piccola Mirtilla, Paolo (pcosta) affiancato dallo svettante Sandro (sandrol) che, per inciso, a dispetto delle apparenze, non è un cestista dell\'NBA ma è semplicemente in piedi sul muretto ... ;-D , Enrico (en.giuliani), Rita (rita mantarro) e Violante (entrambe accucciate), Massimo (maxpapo) e alle sue spalle Simona (simonad71), Nadia, Enrico (enrico lasio), Maurizio (mauriziot) e, sempre in prima fila alla sua sinistra, Maria Grazia (EMME.GI), Caterina e Giulia mentre a destra di Enrico vedete Massimiliano (lestat70), Vanni (jo.vanni), Mauro (baoleo), Cristina, Salvatore (Blaiter), Maurizio (maumau), Sebastiano (sebras), Bruna, il sottoscritto (luca.lab) ed Enzo. Momentaneamente assenti in quanto presumibilmente intente ad osservare le vetrine dei negozi ;-) ... Gemma, Stefania e Barbara. Di lì a poco sono giunti anche Federica (lacorny) e Gianpiero ma ormai avevamo \"sciolto le righe\".
EmilioPaolo
Mentre passeggiavo nel lungomare ho trovato questa vecchia nave mezzo affondata, è ancora ormeggiata al molo, probabilmente verrà portata via e smantellata a breve, ma mi ha colpito vederla ancora lì, quasi come fosse imperterrita a non arrendersi al suo destino. Ognuno ci vede quello che vuole nelle immagini, io ci ho visto questo, perseveranza. Gobe ND1000, 137 sec. La foto ritrae la Motonave "Gennaro Cantiello", varata nel Luglio 1977 a Mazara del Vallo, 50 metri di lunghezza e 185 tonnellate di stazza lorda, una capienza di circa 85-90 passeggeri. A fare da Madrina al varo di questa nave che porta il nome del marito, la sig.ra Lucia Nardin, vedova del brigadiere Gennaro Cantiello, Medaglia d'oro al Valor Militare. L'anno dopo la Cantiello arriva all'Asinara, al porto di Cala d'Oliva, entrando così in servizio effettivo in forze alla polizia penitenziaria. La Cantiello ha trasportato per anni e anni uomini e merci facendo la spola tra la Sardegna e l'Asinara ed è diventata con gli anni un vero e proprio simbolo di quel "collegamento" fra l'isola madre e la "Caienna" dell'Asinara e che è rimasto vivo e indelebile nei ricordi di chi ha vissuto e lavorato sull'isola. La Gennaro Cantiello potrebbe raccontare la storia dell'Italia "degli anni di piombo", la storia del terrorismo brigatista è infatti passata dalla nave al carcere di Fornelli, tra i passeggeri della motonave infatti troviamo alcuni nomi piuttosto noti: Renato Curcio e Alberto Franceschini, che nel 79' organizzarono la famosa "rivolta delle caffettiere". Ha solcato anche la storia della nuova Camorra organizzata quando ha trasportato Raffaele Cutolo "O Professore" che lo stesso Sandro Pertini volle trasferire all'Asinara per allontanarlo dal carcere di Asti dal quale, nonostante la detenzione, riusciva a controllare il suo impero criminale. Anche la storia del Maxi-processo contro Cosa Nostra ha navigato sulla Cantiello, trasportò infatti i giudici Falcone e Borsellino che nel 1985 si blindarono nella foresteria dell'Asinara per preparare appunto il maxi-processo. Un altro dei passeggeri che balzarono agli onori della cronaca fu Matteo Boe, l'ex primula rossa del banditismo Sardo, unico peraltro a riuscire ad evadere dal carcere di Fornelli nel 1986. Quando infine venne emanata, dopo ben 113 anni di permanenza dell'Amministrazione Penitenziaria sull'isola dell'Asinara, l'ordinanza di Dismissione della struttura carceraria, la Cantiello compì il suo ultimo viaggio da Cala d'Oliva a Porto Torres. Era nel Maggio del 1988 e quel "collegamento" di cui ancora oggi troviamo testimonianza nei racconti dei testimoni di quel periodo, si interruppe. Ha un passato importante la Cantiello, un pezzo di storia di Sardegna, dell'Italia e della Forza di Polizia Penitenziaria tanto che cimeli della nave, come la bussola e il timone, vengono esposti ancora oggi nelle più importanti manifestazioni e fiere dedicate alle forze di polizia. Un passato importante di cui portava i segni, incisi sulle panche delle celle c'erano infatti i nomi dei famigerati passeggeri, un passato che avrebbe potuto ancora raccontare. Nel 2004 fu acquistata da un privato Cagliaritano, Salvatore Pergola, che la portò a Cagliari con l'idea di utilizzarla per delle escursioni culturali, poi la ristrutturò e ne fece un ristorante-museo. Fino al 2016 è stato un locale galleggiante di discreto successo, poi il lento declino, culminato con una falla nello scafo che ha rischiato di farla affondare, rendendo necessario l'intervento dei vigili del fuoco per scongiurare il peggio. Da allora è rimasta ferma, con il divieto di salire a bordo, incagliata fra gli scogli della burocrazia e dei permessi scaduti, in una battaglia costante per impedirne la demolizione. Oggi questo destino sembra inesorabile, probabilmente verrà davvero smantellata e demolita. Ma chi era Gennaro Cantiello ? Gennaro Cantiello è stato (e sarà sempre) un'eroe. Brigadiere del Corpo degli Agenti di Custodia, nato a Formicola (CE) nel 1938 e morto in servizio ad Alessandria nel 1974. Il 9 Maggio del 1974 infatti, nella Casa Penale di Alessandria, tre detenuti armati di pistole presero in ostaggio il personale dell'istituto, tra cui anche il Prof. Campi, insegnante presso la casa penale, altri detenuti e lo stesso Brigadiere Cantiello. Dopo diversi tentativi di mediazione, le forze dell'ordine fecero irruzione per liberare gli ostaggi, ne scaturì un violento scontro a fuoco nel quale rimasero feriti gravemente il Prof. Campi e il medico dell'istituto dott. Roberto Gandolfi, che fu portato in salvo fuori proprio da Cantiello che aveva ancora le mani legate. Cantiello poi tornò dove si erano asserragliati i detenuti assieme agli altri ostaggi, per fare in modo che non uccidessero altre persone a causa del suo mancato ritorno. Un altro tentativo di irruzione fu messo in atto il giorno dopo, l'epilogo fu tragico. Nell'assalto rimasero uccisi Gennaro Cantiello, l'assistente sociale Graziella Vassallo Giarola, l'Appuntato Sebastiano Gaeta, ucciso nel tentativo di fare da scudo con il proprio corpo agli altri ostaggi, e tre dei detenuti che avevano innescato la rivolta. Che dire, il bello della fotografia per me è anche questo. Scoperta. Ho fotografato, senza saperlo, un pezzo di storia. La vidi per la prima volta l'anno scorso, ancora galleggiava, andavo a trovare degli amici e non ho prestato attenzione a quella vecchia nave grigia, anonima e arrugginita. Quante volte camminiamo vicino alla storia e non ce ne accorgiamo ? Spero a questo punto di avergli reso un pò di giustizia con questa immagine e questo breve articoletto che mi è venuto spontaneo scrivergli dopo essermi reso conto di cosa ho ripreso ! Un Caro saluto !!
sandroar
Antico e Moderno
sandroar
Amore in Natura
elisagabriel
Corpo: Nikon D60 Obiettivo: Nikon AF-S DX Zoom-NIKKOR 18-55mm f/3.5-5.6G ED II Dati di scatto: f/5,6 - 1/20 sec - ISO 400 - 45 mm Ph: Elisa Gabbrielleschi Postproduzione: Elisa Gabbrielleschi Model: Elisa Pagano Corso: Fotografia Digitale 2014 Teachers: Andrea Baccetti Sandro Rosi Simona Fossi Queste foto non possono essere riprodotte, copiate, editate, scaricate, pubblicate, senza esplicito permesso dell\'autore. - Elisa Gabbrielleschi © 2014 - All Rights Reserved