Risultato della ricerca: macro insetti
en.giuliani
Il nome del genere Papilio deriva dalla parola latina papilio che significa farfalla. Deve il suo nome a Palinuro, il mitico nocchiero di Enea che condusse la flotta durante la traversata da Troia fino in Italia. Ha un'apertura alare che raggiunge circa 8–10 centimetri. I lati dorsali delle ali sono ricoperti da una polvere di scaglie verdi e il fondo varia dal verdastro scuro al nero, con larghe fasce metalliche verde smeraldo brillante. Le parti inferiori sono nere con macchie arancioni, bianche e blu lungo i bordi delle ali posteriori, che mostrano code estese all'estremità. Il volo di queste farfalle è rapido e abbastanza veloce. I bruchi si nutrono di piante del genere Euodia appartenenti alle Rutacee , comunemente conosciute come famiglia delle rute o degli agrumi.
RosannaFerrari
Bruco al terzo stadio di sviluppo su infiorescenza di pianta nutrice di finocchio selvatico, posatoio e sfondo naturali in giardino, scatto a mano libera con flash e diffusore in posizione raso terra
RosannaFerrari
Bruco al 4^ e ultimo stadio di sviluppo.... com'è cambiato, rispetto alla foto postata in precedenza.... i tempi non sono ancora maturi del tutto, però, tuttavia manca poco ormai al tempo in cui deciderà di smettere di mangiare e inizi la sua vera e propria metamorfosi.
GraziaModolo
...continuano le mie prove con la macro
jlb
nome scientifico Calopteryx Splendens, nome appropriato Bellissima
maxim55
Nikon Zfc + Nikkor Z DX 50/250 vr
en.giuliani
E' una falena appartenente alla famiglia Saturniidae, diffusa su gran parte del territorio mondiale, ma può essere localizzata principalmente nelle foreste tropicali dell’Asia e nelle Filippine, in Thailandia ed in Malesia. Essa presenta un’apertura alare di 30 cm ed è una delle specie più grandi del mondo; prende il suo nome dal disegno sulle sue ali che ricorda la colorazione dell’omonimo serpente. L’adulto ha una durata media di vita estremamente breve: infatti, vive solo pochissimi giorni, durante i quali non si nutre mai e riesce a sopravvivere sfruttando le riserve energetiche che accumula durante la fase larvale.
en.giuliani
Il seme muore per generare il fiore, il fiore deve morire per dare il suo frutto ...
massimodemedici
Foto scattata con Nikon f 100, obiettivo afd 200 mm micro nikkor, scelto per ottenere la compressione dei piani.Ho usato un filtro polarizzatore in qualità di ND, per poter allungare il tempo di esposizione. Pellicola sensia, digitalizzata con scanner nikon.
emilianomarcon
Una delle farfalle che mi piace di più, anche se fotografarla non è semplice perchè è sempre attiva e nervosetta. In passato ho provato ad avvicinarla di giorno ma non sono mai riuscito a non farla scappare e al mattino presto, in modo da farle qualche scatto posato, non l'ho mai beccata. Chissà dove dorme. Questo esemplare mi ha fatto sudare ma uno scatto decente a mano libera me lo ha regalato. Ci ho provato con l'unica lente macro autofocus che avevo nello zaino. Macchina in mano e vista dal display, in quanto era posata abbastanza in alto. Autofocus - Breve raffica - Iso Auto e tempo minimo a 1/200. Mi sono accontentato di un f8 per non fare diventare lo sfondo troppo invasivo. Ho affidato a LR la riduzione del disturbo. Chi mi svela dove dormono ?
edi
Focus stacking di 25 foto
jlb
Con una pioggia così è il suo momento
GiusyGraffiti
Da quando ho l'obiettivo macro Nikkor 105 non sono ancora riuscita a fare una macro decente intendo messo il fiore completamente e tutto a fuoco, non so cosa sbaglio