Risultato della ricerca: londra london eye tamigi
robgrosso
Un gabbiano vola libero sul cielo di Londra e mi ricorda un celebre romanzo che ha la mia età
mattia zambaldi
Trovate alcuni miei lavori esposti presso \"le dame\" gallery, Notting Hill, London. http://www.ledame.co.uk
mattia zambaldi
Trovi qualche mia fotografia presso \"Le Dame\" Gallery, Notting Hill, London. www.ledame.co.uk Big Stopper LEE, 0.9 & 0.6 NGD filter soft LEE.
Eve79
Solo la luce che uno accende a se stesso, risplende in seguito anche per gli altri. Arthur Schopenhauer
mattia zambaldi
Trovi alcune mie foto esposte presso \"Le Dame\" Gallery, Notting Hill, London. >>> www.ledame.co.uk <<<
marcocalandra89
Molte persone mi hanno consigliato di visitare Londra, perchè è una città che offre molti servizi, in cui è possibile visitare grandi monumenti. Il primo giorno che sono arrivato lì mi sono subito diretto alla attrazione più famosa di Londra, il Big Ben. Avevo già in mente lo scatto che volevo realizzare quindi ho aspettato il calar del sole per rendere meglio l'idea che avevo in mente. Scattare questa fotografia è risultato piuttosto semplice dato che sul Westminister Bridge gli autobus (double-decker) circolano molto frequentemente. Ho scelto volutamente l'autobus di colore rosso, perchè è proprio proprio quel colore che caratterizza questa città.
masigild
Scattata dall\'autobus in movimento alla volta di Londra
dominique.lucas
Il Tamigi visto dal London Eye
vinci62
Le urla echeggiano all\'interno del cortile graffiando migliaia di mattoni allineati. I tacchi risuonano sulle pietre separate da sporadici fili d\'erba. Il pallone corre e rimbalza sui piedi e sulle teste dei giovani studenti che si dimenticano della loro divisa. L\'orologio del cortile segna le 14:17- Westminster Abbey - scatto rubato (HDR)
en.giuliani
Questi maestosi pilastri di pietra calcarea, che si innalzano dall’oceano australe e sono la principale attrazione del Port Campbell National Park, 10-20 milioni di anni fa erano collegati alle scogliere del continente. Le onde e il vento hanno scavato grotte nelle scogliere, plasmandole, quindi, in arcate e, infine, in pilastri alti fino a 45 metri. La forza degli elementi ha continuato a erodere queste colonne a una velocità di circa due centimetri l’anno. Oggi restano solo otto pilastri e alcuni, negli ultimi anni, hanno risentito particolarmente della forza del vento. Il cosiddetto London Arch era parte di un ponte naturale a due arcate, ma nel 1990 l’arco più prossimo alla riva ha ceduto; un altro degli Apostoli, alto 50 metri, è crollato nel 2005. Ammirando il litorale battuto da venti ululanti e scalfito da onde enormi, si prova una sensazione inebriante mentre il ruggito dei soffioni nella roccia risuona tra la schiuma creata dal frangersi dell\'oceano contro i pilastri di roccia. Nelle giornate più calme, i Dodici Apostoli si trasformano: da forme oscure che incutono timore quando all’ombra, a colonne preistoriche di un giallo caldo quando accarezzati dai raggi del sole. Gli scalini, detti Gibson Steps, scendono per 70 metri lungo la scogliera fino a raggiungere la sabbia, dove ci si sente infinitamente piccoli innanzi a queste immani torri di roccia.