Risultato della ricerca: informazioni
luigideluca44
...se leggiamo su una guida turistica,la descrizione di una località, riceviamo informazioni organizzate da precise regole grammaticali e sindattiche....osservando però una fotografia della stessa località ,ecco che l\'immagine ci trasmette una molteplità di stimoli....
AlbertoGhizziPanizza
Ho portato la Nikon Z9 tra i deserti della Spagna per fare qualche prova in notturna e devo constatare che la differenza con le precedenti Z in termini di usabilità è abissale. In notturna la Z9 ha la possibilità di attivare da menù la voce "visualizzazione luce stellare" che tramite un rallentamento del refresh del liveview permette di vedere nell'oscurità quasi totale (Vedi foto di esempio nei commenti). In questo modo il confronto con le altre fotocamere è davvero impietoso per queste. Utilizzando questa modalità ed i pulsanti retroilluminati la fotografia notturna è decisamente più semplice. Prima della Z9, per capire bene cosa stavo fotografando nel buio, facevo uno scatto ad altissimi ISO e qualche secondo per capire l'inquadratura. Ora questo non serve più perché vedo meglio sul display della Z9 che con i miei occhi. La possibilità inoltre di utilizzare anche tempi più lunghi dei 30", fino a 900" come sulle ultime Z, è molto comodo e non ci costringe ad usare la modalità bulb o time. Un grave difetto che ho però trovato è che il display oled di stato sopra il corpo della Z9, per altro più grande e ricco di informazioni rispetto alle altre Z, si spegne sempre dopo aver cominciato l'esposizione. Diversamente dalle altre Z non si riescono a più a vedere le impostazioni di scatto il conteggio dei secondi che mancano al termine dell'esposizione. Dalle tantissime opzioni della fotocamera è sparito, o almeno non ho più trovato, il menù delle impostazioni del pannello oled. Spero che in un prossimo aggiornamento firmware sia reintrodotta questa importante opzione per la fotografia notturna e per altro presente sulle altre Nikon Z. (Nello scatto Bardenas Reales scattato con Nikon Z9 e Nikkor Z 20mm 1.8 S - Dati di scatto: singola esposizione a 60"; ISO1000; f/1.8 )
alverando
posto questa foto grazie a un'amico del N.C. che mi ha risvegliato e invece di progredire torno indietro. L'amico mi ha chiesto informazioni sulle antiche tecniche di stampa e gli ho fornito tutto il necessario: nell'occasione mi si è risvegliata la voglia di tornare a stampare con le antiche tecniche di stampa. Credo che realizzerò un piccolo book da postare nel N.C. non posterò stampe al carbone, invece che al platino o gomma bicromata ecc. ecc. In quanto non ne vale la pena, perché con la digitalizzazione perderebbero il loro fascino, meglio vederle dal vivo. Mentre questa tecnica primordiale anche con la digitalizzazione si può capire cosa si può fare senza troppe diavolerie elettroniche. Una cosa è certa queste stampe originali ne esisterà solo una, pur prendendo lo stesso soggetto, la seconda stampa sarà diversa, ed è solo l'azione del sole che realizza questi pezzi unici. Dedico questa all'amico che ha risvegliato in me questo vecchio lavoro che facevo trent'anni fa e a tutti gli amici che apprezzano la nobile arte della fotografia primordiale. Ops dimenticavo questa tecnica risale al 1840 circa, di più non dico. Un'affettuoso saluto a tutti alve.
en.giuliani
Il suolo della Luna è formato da rocce di diversa composizione chimica e ogni minerale ha una colorazione tipica anche se questa è spesso molto più tenue di quella che può percepire l’occhio e visibile solo attraverso un’opportuna tecnica fotografica che consente di estrapolare grandi informazioni dagli scatti fotografici e di far apparire le diverse colorazioni mineralogiche. Ad esempio, le zone rosse sono povere di ferro e in generale più antiche, mentre quelle blu rivelano aree ricche di titanio.
mauriziot
..... si tratta della foto originale da cui è stato "estratto" il drop del ritratto precedentemente postato; in questo modo è possibile valutare con maggiori informazioni anche quest'ultima foto; occorre tenere presente che nello scatto, effettuato durante un Nikon shooting con molti altri colleghi, non avevo non il controllo delle luci e della posa della modella, ma neanche quello della distanza e dell'angolazione. Roma, dicembre 2016
sam79ticino
Un Martin Pescatore mentre si dà una grattatina... Maggiori informazioni: http://www.samuelfotografia.com/2014/05/11/oasi-cervara/
massimoforti
La Mineral Moon è una tecnica di fotografia che consiste nel catturare immagini a grande campo del nostro satellite con sensori a colori, e di applicare una semplice tecnica di elaborazione che permette di estrapolare una grande quantità di informazioni in esse contenuta. Proprio come sulla Terra, infatti, i materiali lunari hanno un modo univoco di emettere, riflettere o assorbire luce. Una vera e propria “firma spettrale” che li contraddistingue. Ecco allora che vengono svelati i colori dei giovani mari lunari costituiti maggiormente da basalti (bluastri) e le anortositi, le quali costituiscono gran parte delle cosiddette Highlands (rossastre).
sassopiatto
Poche sono le informazioni sulla Antica Tebe. Probabilmente all\'inizio era un piccolo borgo che nel tempo divenne il nucleo da cui sorse la grande citta  frutto della unione di più villaggi: Opet Suet (Karnak), Opet Sud (Luxor) e Wset. Deir el Bahri, Deir el Medina, Medinet Habu, Memnome, il Ramesseum, la Valle dei Re, costituiscono la necropoli tebana sulla riva occidentale del Nilo,ed era chiamata Waset occidentale.
sam79ticino
Leone maschio in posa nel Serengeti Centrale. Maggiori informazioni, utili consigli e altre fotografie le trovate qui http://www.samuelfotografia.com/2014/07/03/safari-in-tanzania/
sam79ticino
Atterraggio di un Martin Pescatore Maggiori informazioni: http://www.samuelfotografia.com/2014/05/11/oasi-cervara/
sam79ticino
Corteggiamento tra Martin Pescatori in Ticino. Maggiori informazioni e altre foto su http://www.samuelfotografia.com/2015/04/04/martin-pescatore-storia-di-un-amore/
simonepie
maggiori informazioni su: www.fotovaghi.it
min
Autore: F.Miniati Copyright: F.Miniati@. Informazioni fotocamera Modello: Nikon D4 Obiettivo: 85mm f/1.4G Lunghezza focale: 85mm Modo messa a fuoco: AF-S Area AF: Punto AF singolo VR: Regolaz. fine AF: Sì(+12) Esposizione Diaframma: f/5.6 Tempo di posa: 1/160sec. Modo di esposizione: A Comp. esposiz.: -0.7EV Taratura fine esposimetro: Misurazione: Matrix Sensibilità ISO: ISO 100 Flash Modello: Impostazioni Immagini Bilanc. del bianco: Auto1, 0, 0 Spazio colore: Adobe RGB NR su ISO elevati: Normale NR su esposizioni lunghe: No D-Lighting attivo: Auto Autenticazione: Controllo vignettatura: Alto Controllo distorsione auto.: Sì Picture Control Picture Control: [SD] Standard Basato su: [SD] Standard Regolazione rapida: 0 Nitidezza: 3 Contrasto: 0 Luminosità: 0 Saturazione: 0 Tinta: 0 Effetti filtro: Tono: Posizione Latitudine: Longitudine: Altitudine: Rif altitudine: Orientamento bussola: UTC: Datum di mappa:
dylan72
Forse la vera icona del Grand Central di New York è l’orologio a quattro facce che si trova sopra il banco informazioni. In opale, il grande orologio vale tra i 10 e i 20 milioni di dollari.
sam79ticino
Martin pescatore sospeso in volo... Maggiori informazioni e altre foto su http://www.samuelfotografia.com/2014/05/11/oasi-cervara/
DanieleBoffelli
Scattata con Nikon d810 e Nikon 14-24 2.8 Da quando vivo a Cuneo, ormai da due anni e mezzo, il Monviso è stato sempre un punto di riferimento nel territorio. Si vede chiaramente sia da Torino che da Cuneo e la sua forma iconica è cara a tutti i piemontesi. Avevo in mente già da parecchi mesi di realizzare una fotografia che avesse il Monviso come soggetto principale con l’intero arco della via Lattea che lo incoronasse. Ho cercato su molti siti e forum fotografici ma non ho trovato nessuna fotografia che avesse queste caratteristiche. Così usando PhotoPills (un'app per determinare la posizione di sole, luna, via lattea e tante altre cose) e Google Earth ho cercato qualche montagna nella direzione più adatta ad avere questo allineamento. E così mi sono imbattuto sul monte Losetta, a 3054mt. In seguito a maltempo o altri piani non sono riuscito a salire né a Luglio né ad Agosto. Potevo fare il mio unico tentativo a Settembre, e solo in un giorno specifico in cui avevo la giornata libera dal lavoro. Oltre quel giorno la luna sarebbe diventata troppo luminosa per poter fotografare bene le stelle. Nel periodo successivo di luna nuova (quindi luna totalmente in ombra) avrei avuto il centro galattico (quello più luminoso che vedete sulla destra dell’arco) troppo in basso, col rischio che fosse parzialmente coperto dall’inquinamento luminoso e forse addirittura sotto l’orizzonte. Siccome non c’ero mai stato prima ed ero un pò spaventato dal passare la notte da solo a 3000 metri in tenda ho chiesto a qualche amico, ma essendo in settimana è stato abbastanza difficile. La sera prima un amico conosciuto al CAI mi scrive: “Ma se stessimo su solo per le foto e poi scendiamo di notte con la frontale?”. Gli dico che va bene, tanto valeva provare! Scrivo anche ad un altro mio amico e pure lui decide di unirsi. Il nemico ora era uno solo, il meteo. Cielo sereno in tutta Italia, tranne che in Piemonte ovviamente. Mi affido a un’app scoperta di recente, Windy, che incrocia dati di parecchi siti meteo e da informazioni dettagliate di vari fenomeni meteo. Metto il filtro delle nubi basse e mi dice che nella zona del Monviso ci saranno nubi fino a 300 metri dal suolo. Ho pensato che sarebbe stato epico avere anche un mare di nubi sotto il Monviso ma avevo anche paura che l’app si sbagliasse e finissimo a 3000 metri immersi nelle nuvole. Leggendo che il sentiero era facile non mi faccio troppi problemi e in caso fosse andata a male saremmo tornati indietro. Partiamo abbastanza tardi, dopo che i miei amici erano smontati dai loro turni di lavoro. Andiamo su come degli animali e io distribuisco materiale fotografico a tutti per alleggerirmi un pò lo zaino. A metà strada circa la nebbia ci raggiunge dal basso e ci sommerge lasciandoci con poca luce e tanta umidità addosso. Arriviamo nei pressi del colle di Losetta e sbuchiamo dalla nebbia. Dietro di noi uno spettacolo indescrivibile, sopra di noi stambecchi che lottavano in bilico sopra una roccia esposta. Arrivati al colle vediamo finalmente il Monviso, rosso fuoco per il tramonto, sbucare da un mare di nubi bellissimo. E’ stata una scena che non dimenticherò mai, una delle cose più belle che abbia mai visto. Facciamo qualche foto ricordo e ripartiamo per la vetta. Arriva la notte e uno spicchio di luna illumina da dietro di noi il paesaggio, senza però intaccare troppo le stelle. Meglio di così non poteva essere. Dopo 4 ore in vetta a scattare, mangiare, bere e parlare scendiamo. Il risultato di tanti mesi passati a sognare una fotografia è qui. Spero che possa trasmettervi la magnificenza della situazione che io e miei amici abbiamo vissuto. PS: le intense luci sulla sinistra sono di Torino mentre sulla destra sono della Valle Varaita e del cuneese. PSS: una leggenda vuole che il logo della Paramount Pictures sia stato creato grazie a due operai cuneesi emigrati in America agli inizi del 900 e assunti proprio dalla Paramount.
mgnello
La cetonia dorata (Cetonia aurata) è un simpatico coleottero, spesso chiamato impropriamente “maggiolino“. Il maggiolino vero e proprio è infatti un’altra specie chiamata Melolontha melolontha. La cetonia dorata si riconosce per il bel colore verde metallizzato, che vira al viola, al bronzo e all’oro, con piccole screziature bianche sulle elitre (ali esterne) e qualche volta sul pronoto. Questo affascinante insetto è tuttavia dannoso per fiori e frutti, specie le rose, di cui si nutre voracemente. E’ però possibile sfruttare una “debolezza” del cetonia dorata, costruendo una semplice trappola adesiva fai da te da porre in giardino accanto alle piante da proteggere. Fatto un Giro sul WEB chi avesse più informazioni, sono ben Accetti, Consigli, Pareri, tutto quello che si Vuole... Un grande Saluto...(MGNELLO)
sam79ticino
Un Martin Pescatore all\'Oasi di Cervara. Maggiori informazioni: http://www.samuelfotografia.com/2014/05/11/oasi-cervara/
sam79ticino
Foto panoramica dell\'Etna. Maggiori informazioni e altre fotografie: http://www.samuelfotografia.com/2014/04/27/etna-e-catania/ La parte riguardante le isole Eolie la trovate qui: http://www.samuelfotografia.com/2014/04/27/sicilia/