Risultato della ricerca: inconfondibile sagoma
CIMBRI
In primo piano il M.te Tomba , a forma di \"panettone\" e con la sua inconfondibile antenna . Sullo sfondo si intravede la sagoma del M.te Baldo che domina il lago di Garda e la pianura veronese
mauriziot
...il potente , inconfondibile richiamo che il cervo emette per il rituale di corteggiamento della femmina, e per scoraggiare eventuali altri pretendenti, durante la stagione degli amori, nella seconda metà di settembre . Molto suggestivo ascoltarlo al buio lungo i sentieri di montagna; talvolta con un po' di fortuna si riesce anche a fotografarlo, pur se la foto non riesce a dare tutta la suggestione del suono. Parco nazionale d'Abruzzo, settembre 2020
brizio61
Capo Comino costa Orientale Sarda ,Scogliera e di fronte L'isola Rossa ,dietro a circa 50 km la sagoma di Tavolara di fronte ad Olbia ,
MonikaSakowska
Sagoma di barca al tramonto nel mare.
Raffaella.Coreggioli
Libellula depressa (Linnaeus, 1758) Dimensioni: lunghezza: 40-48 mm, apertura alare 66-74 mm. Descrizione della specie: Ali anteriori e posteriori con macchia bruno-scura alla base. Specie dall' aspetto tozzo, inconfondibile, con addome largo, di colore azzurro nei maschi, giallastro nelle femmine e, in entrambi i sessi, con macchie laterali gialle. Il torace presenta due larghe bande ante-omerali. I maschi immaturi e le femmine hanno una colorazione uniforme giallo-bruno mentre i maschi maturi presentano addome con pruinosità  azzurro-blu. L'addome, in entrambi i sessi, è bordato di giallo. Questa decorazione tende, però, a scomparire con l'età . Le larve si sviluppano in acque stagnanti o debolmente correnti, preferendo i corsi d' acqua di piccole dimensioni, poco profondi e assolati. Distribuzione e habitat: Presente dalla pianura fino ai 1500 metri di quota (raramente si spinge oltre) In Italia è segnalata in tutte le regioni, predilige gli ambienti con acque ferme: pozze, stagni e anche abbeveratoi per animali. . Periodo di attività : Gli adulti sfarfallano a partire dalla fine di aprile e possono volare fino a oltre la metà  di settembre, ma sono più abbondanti in maggio e giugno.
leonardo_lb
...passeggiata sul lungomare...a Capo d'Orlando,a Messina. Sullo sfondo la sagoma delle Isole Eolie.
Raffaella.Coreggioli
Nome scientifico:  Zerynthia polyxena ( Schiffermüller 1775) Dimensioni:  Lunghezza ala anteriore mm. 23 - 31 apertura alare: 50 – 60 mm Descrizione della specie: Papilionide dalle dimensioni ridotte, con ali di colore di fondo giallo sul quale spiccano macchie rosse, lunule marginali molto arcuate e chiazze azzurre submarginali. La cellula presenta macchie rosse solo nella parte inferiore dell\'ala. Mancano le appendici caudali. I sessi sono simili nella colorazione, ma la taglia della femmina è poco più grande. La Polissena è una tra le più belle farfalle diurne italiane ed è inconfondibile per la sua vivace e marcata colorazione, la livrea delle ali si presenta di colore avorio/giallo con disegni neri trasversali ( simili ad un merletto), mentre una piccola fila di macchie rosse e azzurre orla il margine inferiore delle ali posteriori, dal caratteristico disegno a zig-zag. I bruchi si nutrono di varie specie di aristolochie, compiono 5 mute nell\'arco di 4/5 settimane, dopo di che le crisalidi, legate ad un sostegno, svernano per sfarfallare nella primavera successiva. Gli adulti sono attivi per non più di 3 settimane. Le piante nutrici sono le aristolochie, notoriamente tossiche; assimilate dai bruchi, passano nell\'adulto rendendolo incommestibile per i predatori; pertanto, l\'appariscente livrea della Polissena assume il significato di avvertimento La colorazione della livrea dell\'adulto, gialla, con caratteristici disegni neri, rossi e blu, è detta aposematica; (cioè ammonitrice), in quanto serve proprio a scoraggiare i potenziali predatori. E\' specie relativamente rara, sia per la riduzione degli ambienti palustri, sia per la conseguente scomparsa delle piante del genere Aristolochia di cui si nutre la larva monofaga. Maschio: colore giallo con nervature e ampi disegni trasversali neri. Lunule submarginali formanti un disegno continuo a zig-zag. Serie postdiscale di macchie semilunari rosse affiancate da piccoli spazi blu nelle posteriori. Femmina: simile al maschio ma generalmente più grande. Rovescio: colore delle posteriori biancastro. Disegni simili al dritto ma parzialmente colorati di rosso. Le uova vengono deposte singolarmente o in piccoli gruppi sulle foglie, solitamente sulla parte inferiore. Una volta stabilitasi su di una specie di Aristolochia la larva può essere riluttante nei confronti di altre specie di piante appartenenti allo stesso genere. Le larve restano sotto il sole, sulla foglia della pianta nutrice. Le crisalidi rimangono appese ai fusti delle piante, alle cortecce degli alberi oppure sotto le pietre. Svernano allo stadio di crisalide. La particolare alimentazione delle larve fornisce alle stesse sostanze tossiche, che passano poi anche alle farfalle adulte, rendendole incommestibili. Bruco: biancastro con quattro serie di escrescenze rossastre (scoli) ad apice nero. Piante Nutrici: Aristolochia longa, Aristolochia pallida, Aristolochia rotonda. Distribuzione e habitat:  Presente nel Sud Europa e nell\'Asia minore, manca nella Penisola Iberica. In tutta Italia tranne la Sardegna e l\'isola d\'Elba.. Specie mesofila, si rinviene in luoghi erbosi e cespugliosi caldi e aridi, pendii rocciosi e burroni e aree coltivate in degrado, 0-1700 m., generalmente sotto i 900 m. Periodo di attività:  una sola generazione annuale con sfarfallamenti tra aprile e maggio.
leleBULB
Tramonto su Castelnovo né Monti, Reggio Emilia - Italy. Panorama del bellissimo appennino reggiano. Inconfondibile la famosissima Pietra di Bismantova, il monte Ventasso e la catena del Monte Cusna.
Raffaella.Coreggioli
Nome scientifico: Zerynthia polyxena ( Schiffermuller 1775) Dimensioni: Lunghezza ala anteriore mm. 23 - 31 apertura alare: 50 -60 mm Descrizione della specie: Papilionide dalle dimensioni ridotte, con ali di colore di fondo giallo sul quale spiccano macchie rosse, lunule marginali molto arcuate e chiazze azzurre submarginali. La cellula presenta macchie rosse solo nella parte inferiore dell\'ala. Mancano le appendici caudali. I sessi sono simili nella colorazione, ma la taglia della femmina è poco più grande. La Polissena è una tra le più belle farfalle diurne italiane ed è inconfondibile per la sua vivace e marcata colorazione, la livrea delle ali si presenta di colore avorio/giallo con disegni neri trasversali ( simili ad un merletto), mentre una piccola fila di macchie rosse e azzurre orla il margine inferiore delle ali posteriori, dal caratteristico disegno a zig-zag. I bruchi si nutrono di varie specie di aristolochie, compiono 5 mute nell\'arco di 4/5 settimane, dopo di che le crisalidi, legate ad un sostegno, svernano per sfarfallare nella primavera successiva. Gli adulti sono attivi per non più di 3 settimane. Le piante nutrici sono le aristolochie, notoriamente tossiche; assimilate dai bruchi, passano nell\'adulto rendendolo incommestibile per i predatori; pertanto, l\'appariscente livrea della Polissena assume il significato di avvertimento La colorazione della livrea dell\'adulto, gialla, con caratteristici disegni neri, rossi e blu, è detta aposematica; (cioè ammonitrice), in quanto serve proprio a scoraggiare i potenziali predatori. E\' specie relativamente rara, sia per la riduzione degli ambienti palustri, sia per la conseguente scomparsa delle piante del genere Aristolochia di cui si nutre la larva monofaga. Maschio: colore giallo con nervature e ampi disegni trasversali neri. Lunule submarginali formanti un disegno continuo a zig-zag. Serie postdiscale di macchie semilunari rosse affiancate da piccoli spazi blu nelle posteriori. Femmina: simile al maschio ma generalmente più grande. Rovescio: colore delle posteriori biancastro. Disegni simili al dritto ma parzialmente colorati di rosso. Le uova vengono deposte singolarmente o in piccoli gruppi sulle foglie, solitamente sulla parte inferiore. Una volta stabilitasi su di una specie di Aristolochia la larva può essere riluttante nei confronti di altre specie di piante appartenenti allo stesso genere. Le larve restano sotto il sole, sulla foglia della pianta nutrice. Le crisalidi rimangono appese ai fusti delle piante, alle cortecce degli alberi oppure sotto le pietre. Svernano allo stadio di crisalide. La particolare alimentazione delle larve fornisce alle stesse sostanze tossiche, che passano poi anche alle farfalle adulte, rendendole incommestibili. Bruco: biancastro con quattro serie di escrescenze rossastre (scoli) ad apice nero. Piante Nutrici: Aristolochia longa, Aristolochia pallida, Aristolochia rotonda. Distribuzione e habitat: Presente nel Sud Europa e nell\'Asia minore, manca nella Penisola Iberica. In tutta Italia tranne la Sardegna e l\'isola d\'Elba.. Specie mesofila, si rinviene in luoghi erbosi e cespugliosi caldi e aridi, pendii rocciosi e burroni e aree coltivate in degrado, 0-1700 m., generalmente sotto i 900 m. Periodo di attività : una sola generazione annuale con sfarfallamenti tra aprile e maggio.
federico ricci
questo commento sulla mia foto è stato scritto da un mio amico: Questo scatto è per me evocativo di un'altra metafora : la vita immaginata nella sua naturale scansione temporale tra passato, presente e futuro. Mi spiego meglio . A sinistra , per chi guarda, a stento si percepisce il passato ormai rarefatto dalla nebbia del divenire, infatti sia all'orizzonte che nell'immagine speculare sull'acqua più che vedere "si intuisce " la sagoma di un qualcosa; al centro c'è il presente, che occupa la posizione in primo piano, ma anch'esso comincia ad essere corroso dal tempo che passa da una parte e dall'altra ad essere offuscato dalla visione del futuro, a destra, che in prima battuta appare la più fulgida ( sia l'albero che il suo riflesso nello stagno si presentano più nitidi ), ma guardare bene anche questa figura sembra contaminata : questa volta la nostalgia, il rimpianto del tempo andato, sono lontani così come la delusione ed il disincanto del presente eppure l'illusione e la speranza, sebbene più rassicuranti, pur ammantano di un velo sottile la scena. Del resto la vita cos'è se non una memoria , una speranza un punto ?
gaetano777
Presto è notte, la tua esile sagoma scompare nel buio come inghiottita, solo allora d’un tratto come un astro risplendi e la tua luce bianca s’aggira lenta per le vie del mare, si posa sull’onde e sugli scogli indica la strada giusta a chi nell’ora tarda va per mare. Sentinella, accompagni i naviganti ad un felice ritorno e mai ti spegni fino all’alba nuova.(mirella narducci)
vinci62
Giza , Egitto. Una sosta con la guida, mi giro e vedo una sagoma scura...
frank62
A tratti compare nel mezzo la sagoma di un mulino a vento, memoria del tempo in cui esso era uno degli strumenti principali per pompare acqua e macinare il sale. Un percorso suggestivo soprattutto al tramonto.
IvoMarkes
Come ogni anno, a testimoniare l’arrivo del Natale a Verona e quindi dei presepi in Arena, c\'è la famosa stella cometa, una \"archiscultura\" in acciaio verniciato. Alta 70 metri (con un peso di 78 tonnellate), per allestirla è stata impiegata la più potente gru presente in Europa.Una copia in miniatura è stata donata a Papa Giovanni Paolo II, Gorbaciov e Reagan. Quest’ultimo utilizzò l’immagine della stella in occasione del messaggio di fine anno agli americani, come simbolo di pace e fratellanza nel mondo. Come la Tour Eiffel, anche la stella cometa di Verona, venne progettata per essere allestita solo per la prima edizione, e con le sue forme moderne all\'inizio suscitò più di una critica. Con gli anni tuttavia i veronesi hanno imparato ad apprezzare la sua sagoma inconfondibile e ancora originalissima a distanza di più di vent\'anni dalla prima installazione, e adesso aspettano con trepidazione l\'inizio dei lavori di assemblaggio che richiedono alcuni giorni. La stella cometa di piazza Bra a Verona è divenuta oramai simbolo non solo della Rassegna Internazionale dei Presepi, ma anche dello stesso Natale a Verona.
mgnello
La Sacra di San Michele è uno dei monumenti più scenografici di tutto il Piemonte (se non il più scenografico in assoluto) e non a caso è stato scelto come simbolo della regione, Piemonte. Arroccata in cima al monte Pirchiriano, domina la val di Susa dai suoi 962 metri di altezza e regala alla valle un profilo inconfondibile e decisamente suggestivo, con la compagnia di molti animali, camosci in primo piano, Picchi Rossi, Neri, Aquile, Poiane, e tanto altro. E’ uno tra i più grandi complessi architettonici religiosi di epoca romanica di tutta Europa. La sacra di San Michele è un complesso architettonico collocato sul monte Pirchiriano, all'imbocco della bassa val di Susa. Situato nel territorio del comune di Sant'Ambrogio vicino ai Laghi di Avigliana di Torino e poco sopra la borgata San Pietro, che appartiene alla diocesi di Susa. Un posto quasi unico nel suo genere... Secondo alcuni storici, già in epoca romana esisteva, nel luogo in cui sorge ora l'abbazia, un presidio militare che controllava la strada verso le Gallie. Successivamente anche i Longobardi installarono un presidio che fungesse da baluardo contro le invasioni dei Franchi, facendo del luogo un caposaldo delle cosiddette chiuse longobarde delle quali rimangono alcune vestigia nel sottostante paese di Chiusa di San Michele. Il culto micaelico presso i Longobardi era già diffuso all'epoca, e questo porta a supporre che l'origine del culto a San Michele presso la vetta del Monte Pirchiriano fosse già presente precedentemente all'edificazione della Sacra di San Michele.
MassimilianoBianchini
Un simbolo inconfondibile di Viareggio
mgnello
La Sacra di San Michele è uno dei monumenti più scenografici di tutto il Piemonte (se non il più scenografico in assoluto) e non a caso è stato scelto come simbolo della regione Piemonte. Arroccata in cima al monte Pirchiriano, domina la val di Susa dai suoi 962 metri di altezza e regala alla valle un profilo inconfondibile e decisamente suggestivo. E’ uno tra i più grandi complessi architettonici religiosi di epoca romanica di tutta Europa... La Regione riconosce la Sacra di San Michele quale monumento simbolo del Piemonte, per la sua storia secolare, per le testimonianze di spiritualità, di ardimento, d’arte, di cultura e l’ammirevole sintesi delle più peculiari caratteristiche che può offrire del Piemonte, nonché per la sua eccezionale collocazione e visibilità.