Risultato della ricerca: giuseppe lazzara
sunny65
Dopo tanta nebbia a una a una si svelano le stelle. Respiro il fresco che mi lascia il colore del cielo (Giuseppe Ungaretti)
JohnnyDep
La Chiesa della Madonna della Purità è considerata uno dei gioielli che fanno brillare il borgo di antico di Gallipoli. All'interno ha un'unica navata rettangolare (foto 1) sul cui altare si trova una pregiata tela del pittore napoletano Luca Giordano, raffigurante la Vergine col Bambino tra San Giuseppe e San Francesco. Sulla bellissima volta vi è un compendio della Bibbia, Nuovo ed Antico Testamento (foto 2). La presenza di fedeli e turisti ha reso necessario scattare a mano libera, condizionando anche la scelta del punto di ripresa; spero, tuttavia, di essere riuscito a rendere l'idea della magica bellezza di questa chiesa !
peppinix
Mi trovavo in un una strada di montagna... all\'improvviso il cielo diventa NERO ed inizia a diluviare.. in un attimo afferro la mia amica..... immortalo la potenza devastale della natura su questo povero albero! Colgo l\'occasione a chi visita la mia foto... i miei più sinceri auguri di una Felice e Santa Pasqua. un abbraccio Giuseppe.!
franchino63
questa versione è identica alla precedente fatta eccezione per la saturazione originale della foto che dedico a ... giuseppe de luccia che voleva vedere questo scatto più carico di colori ...ciao a tutti e grazie .
mauriziot
... la più celebre fontana di Roma, e forse del mondo.Cominciata nel 1732 da Salvi, fu completata 30 anni dopo da Giuseppe Pannini; un esempio di tardo barocco. Da notare la sciatteria con cui il Comune di Roma tiene la Fontana, i cui ingressi sono chiusi da nastri giallorosso e transenne biancorosse di grossolano collocazione. Roma, luglio 2020
mauriziot
Una delle principali bellezze di Roma e una delle più celebri fontane del mondo; progettata da Nicola Salvi e completata nel 1762 da Giuseppe Pannini, appartiene al tardo barocco. La fontana è costruita principalmente con travertino ma tra i materiali usati anche marmo, intonaco, stucco e metalli. Il taglio è necessitato, per eliminare turisti, fotografi, tiratardi, adolescenti a fine bevuta, ec.ec... ben presenti anche alle 5 del mattino. Roma, 23 settembre 2018
giulysabry
Grazie a tutti i ragazzi per la spensierata giornata...Adriano,Angio,Giuseppe,Marcello,Mansueto e famiglia.Alla prossima. Giuliano
lestat70
Il Porto Canale è l\'asse principale attorno al quale sorge il centro storico di Cesenatico, e sulle cui banchine si svolge ancora la vita sociale e la passeggiata di cittadini e turisti. Il porto, nel suo tratto più interno, ricalca ancora le linee disegnate nel 1502 da Leonardo Da Vinci, chiamato da Cesare Borgia a suggerire interventi migliorativi all\'approdo preesistente. Lungo il porto sorgono ancora monumenti e luoghi di rilievo: la piazza Pisacane con il monumento a Giuseppe Garibaldi e la sua solenne iscrizione; l\'ottocentesca pescheria, dietro alla quale si apre la piazzetta delle Erbe e poi la piazzetta delle Conserve; la piazza Ciceruacchio, dove è tracciato il perimetro dell\'antica Torre Pretoria che un tempo difendeva il porto dalle fuste dei pirati barbareschi; i resti delle originarie banchine con le palafitte. Nel tratto più recente, nei pressi del faro, le imponenti porte vinciane difendono oggi il centro abitato dalle mareggiate: una realizzazione di moderna tecnologia condotta sull\'esempio dei progetti leonardeschi. Il tratto più interno del Porto Canale ospita il MUSEO GALLEGGIANTE DELLA MARINERIA .
JohnnyDep
La Chiesa della Madonna della Purità è considerata uno dei gioielli che fanno brillare il borgo di antico di Gallipoli. All'interno ha un'unica navata rettangolare (foto 1) sul cui altare si trova una pregiata tela del pittore napoletano Luca Giordano, raffigurante la Vergine col Bambino tra San Giuseppe e San Francesco. Sulla bellissima volta vi è un compendio della Bibbia, Nuovo ed Antico Testamento (foto 2). La presenza di fedeli e turisti ha reso necessario scattare a mano libera, condizionando anche la scelta del punto di ripresa; spero, tuttavia, di essere riuscito a rendere l'idea della magica bellezza di questa chiesa !
en.giuliani
Piazza IX aprile è il luogo più elegante di Taormina. Dalla balconata si ammira un magnifico panorama che abbraccia l'Etna, la baia di Naxos e i ruderi del teatro antico di Taormina. La piazza si chiama così perché il 9 aprile del 1860, durante una messa nella cattedrale taorminese, si sparse la voce che Garibaldi era sbarcato a Marsala per cominciare dalla Sicilia la liberazione dai Borboni. La notizia si rivelò falsa: infatti Garibaldi sarebbe sbarcato a Marsala solo un mese dopo, cioè il 9 maggio. I taorminesi vollero ugualmente ricordare quella data, dedicandole la piazza più bella della città. Prima di allora, la piazza si chiamava Piazza Sant'Agostino, dal nome della chiesa edificata nel 1448 e che occupa un lato della piazza. La chiesa è oggi sede della Biblioteca Comunale. Un altro edificio religioso si trova su piazza IX aprile. Si tratta della chiesa di San Giuseppe, edificata nel XVII secolo. La chiesa è ancora aperta al culto ed è affidata ai Padri Salesiani. Rappresenta un bell'esempio di barocco siciliano. Di notevole bellezza è la duplice scalinata collocata davanti l'ingresso. L'edificio più importante della piazza è certamente la torre, detta dell'Orologio. Costruita nel XII secolo, fu più volte distrutta nel corso del tempo, ma fu sempre ricostruita.
gianki49
Tramonto sul lago di Pusiano a Bosisio Parini, paese che diede i natali a Giuseppe Parini illustre personaggio della letteratura Italiana
Menszeta
Questa sera il sole si è calato giusto sotto il Campanile di San Marco. Il piccolo campanile in parte è quello della "Bragora", mentre quello ultimo a destra appartiene alla chiesa di S. Giuseppe della Vigna
AngioloManetti
Quando si esce dai Musei Vaticani si percorrere la spettacolare e monumentale scala a doppia spirale elicoidale ideata da Giuseppe Momo ed inaugurata nel 1932. Un grande classico di grande fascino, soprattutto quando cogli una persona ferma in un flusso in movimento
en.giuliani
L'edificio nacque tra il 1885 e il 1888 come cortile estremo del palazzo Sciarra Colonna di Carbognano, nella fase di ristrutturazione e modernizzazione dei rioni centrali di Roma legata alla costruzione della nuova capitale. Il progetto fu affidato all'architetto Giulio De Angelis. Di Giuseppe Cellini le decorazioni in stile Liberty; esse sviluppano il tema iconografico della “Glorificazione della donna”, illustrando modelli di virtù femminili (“La Pudica”, “La Sobria”, “La Forte”, “L'Umile”, “La Prudente”, “La Paziente”, “La Benigna”, “La Signora”, “La Fedele”, “L'Amabile”, “La Misericordiosa”, "La Giusta") e rappresentando scene di vita quotidiana borghesi. La copertura a volta è realizzata in ferro e vetro. Anticamente, nella zona occupata dalla galleria, si trovava la Porticus Vipsania, costruita da Vipsania Polla, sorella di Marco Vipsanio Agrippa. [Da Wikipedia, l'enciclopedia libera, voce Galleria Sciarra]
IvoMarkes
La strada delle 52 gallerie (o strada della Prima Armata) è una mulattiera militare costruita durante la prima guerra mondiale sul massiccio del Pasubio. La strada si snoda fra Bocchetta Campiglia (1.216 m) e le porte del Pasubio (1.934 m) attraversando il versante meridionale del monte, situato al riparo dal tiro dell'artiglieria austro-ungarica, caratterizzato da guglie, gole profonde e pareti rocciose a perpendicolo. E' lunga 6.555 metri, dei quali ben 2.335 sono suddivisi nelle 52 gallerie scavate nella roccia; ogni galleria è numerata e caratterizzata da una propria denominazione. La larghezza minima è stata originariamente prevista in 2,20 m (il raggio esterno in curva è di almeno 3 m), con una media di 2,50 m per permettere il transito contemporaneo di due muli con le relative salmerie. La pendenza della strada raggiunge il 22 per cento, con una media del dodici per cento. Caratteristica, tra le molte gallerie, è la 19ª perchè, oltre a essere la più lunga (320 m), ha un tracciato elicoidale a 4 tornanti, all'interno di un gigantesco torrione di roccia. Anche la successiva n. 20 è scavata all'interno di un torrione roccioso e, per superare il notevole dislivello, si avvita su sè stessa come un cavatappi. Il tratto della 43ª corre sotto il passo Fontana d'Oro (1.875 m).All'uscita della 47ª si raggiunge il punto più alto della strada (2.000 m), dal quale si gode un panorama grandioso. La strada è un vero e proprio capolavoro d'ingegneria militare e di arditezza, considerando anche le condizioni e l'epoca in cui fu costruita, nonchè la rapidità  d'esecuzione: i lavori cominciarono il 6 febbraio 1917 e furono conclusi nel novembre 1917. Fu realizzata dalla 33ª Compagnia minatori del 5º reggimento dell'Arma del genio dell'Esercito Italiano, con l'aiuto di sei centurie di lavoratori: compagnia 349, 523, 621, 630, 765 e 776. A capo della 33ª Compagnia fu posto il tenente Giuseppe Zappa, dal 18 gennaio al 22 aprile 1917; gli succedette il capitano Corrado Picone fino alla fine della guerra. Nei primi giorni di dicembre 1917, prima di lasciare il Pasubio, la 33ª Compagnia minatori inaugurò simbolicamente la strada, abbattendo un muro costruito appositamente davanti alla prima galleria. Sarà  la 25ª minatori, assieme alle centurie rimaste, ad ultimare la strada, comprese le gallerie 49 e 50, ed in definitiva ad aprirla. La "strada storica militare delle 52 gallerie" si percorre in ore 2:30/3:30 partendo dal passo di Xomo o raggiungendo (da quest'ultimo) la bocchetta Campiglia (vasto parcheggio -a pagamento-, ma sempre molto affollato). Il dislivello è di circa 750 metri e si percorrono gallerie molto ardite, anche con curve e biforcazioni, ed è indispensabile una affidabile torcia elettrica. L'escursione non è da sottovalutare e non è una passeggiata turistica, pur non presentando particolari difficoltà o pericoli, bisogna però prestare attenzione a non sporgersi oltre l'arditissima stradina e a non inoltrarsi in gallerie secondarie, spesso semicrollate o pericolose. Il fondo del sentiero è sempre buono, ma specie nelle gallerie alcuni tratti sono scivolosi causa il continuo stillicidio d'acqua. E' una escursione di grandissima soddisfazione, un percorso storico che tutti gli appassionati di escursionismo, e a maggior ragione coloro che s'interessano di storia, dovrebbero almeno una volta frequentare. Raggiunto il rifugio Generale Achille Papa, si può salire a Cima Palon per il sentiero storico tricolore e rientrare a bocchetta Campiglia o passo Xomo per la strada degli Scarubbi, sul versante nord.