Risultato della ricerca: cantieri
gigivoz
Il sito, frequentato già  nell'età  del ferro, diventò porto cumano nel IV secolo a.C.; nel III secolo a.C. vide la presenza di Annibale; nel II secolo a.C. divenne un fiorente centro residenziale. Con l'impraticabilità  del Portus Iulius, fu colonia autonoma e trasformato in base della flotta pretoria romana del basso Tirreno. In età  augustea era il più importante sito militare romano della zona, e lo divenne ancora di più all'epoca di Marco Aurelio (161 d.C.), ma decadde con la caduta dell'Impero romano d'Occidente. Ospitava la prima flotta imperale, la Classis Praetoria Misenensis. Il porto sfruttava un doppio bacino naturale, quello più interno (detto Maremorto o Lago Miseno), in epoca antica dedicato ai cantieri e alla manutenzione navale, mentre quello più esterno era il porto vero e proprio. La città  romana, già  in decadenza alla fine dell'impero, fu abbandonata definitivamente nell'840, dopo l'ultima di una lunga serie di incursioni di pirati saraceni. La maggior parte degli ultimi abitanti si rifugiò nella vicina isola di Procida.
Rob75
Visuale da Punta Helbronner (3.462 m s.l.m.), montagna del Massiccio del Monte Bianco nelle Alpi Graie . Si trova lungo la frontiera tra l\'Italia e la Francia. La montagna prende il nome da Paul Helbronner, ingegnere ed alpinista francese. Fino all\'aprile del 2012 sulla Punta Helbronner arrivava la Funivia dei Ghiacciai ma a partire da tale data il tratto che collegava il rifugio Torino con Punta Helbronner è stato smantellato a seguito dei lavori per il ripristino completo del trasporto funiviario. Ad oggi la Punta Helbronner è parzialmente raggiungibile solo a piedi dal ghiacciaio sottostante, in quanto l\'intera area è presidiata da cantieri e recinzioni.
BMauroS
Milano, Piazza Gae Aulenti, cantieri aperti: la costruzione dell'Unipol Tower (nido verticale) procede a ritmi serrati . . .
Spadazzo88
Uno scatto di quest'anno fatto all'arco della pace! visti i cantieri nelle vicinanze ho cercato di comperre al meglio la foto. ho pianificato l'orario per avere il sole in mezzo all'arco! questo è il risultato!
maxdemian74
Ho dovuto fare un'inquadratura stretta perchè intorno ci sono numerosi cantieri, al momento.
alessiolupo
Ragusa Ibla (in siciliano Iusu, ovvero \"che giace sotto\"), oggi quartiere della città di Ragusa, è il fulcro da cui la città di Ragusa si è sviluppata. È situato nella parte orientale della città, sopra una collina che va dai 385 ai 440 m s.l.m.. Dopo il terremoto del 1693, il quartiere fu ricostruito attuando cantieri che produssero opere, edifici e monumenti di gusto tardo barocco. Ragusa Ibla (Sicilian: Iusu, or \"lying down\"), today district of the city of Ragusa, is the hub from which the city of Ragusa developed. It is located in the eastern part of the city, on a hill that goes from 385 to 440 m above sea level. After the earthquake of 1693, the neighborhood was rebuilt by implementing shipyards that produced works, buildings and monuments of late Baroque style.
ashbydelazouch
Lo Squero di San Trovaso, che risale al 1600, è uno dei cantieri navali in cui, nel pieno centro di Venezia, vengono realizzate le gondole, seguendo rigorose tradizioni artigianali. La sua peculiarità è costituita dall'edificio in legno, in pieno stile del Cadore, alquanto insolito per Venezia, principalmente dovuto all'origine di molti dei Maestri d'Ascia che ci lavoravano.
JessicaT
//L'ultimo sole// La sapete ?origine del nome della stupenda val Venegia? Io no! Il toponimo "Venegia" deriva da "Venezia" poiché nei secoli passati i tronchi tagliati nella foresta di Juribrutto erano destinati ai cantieri della Serenissima: essi venivano trascinati al Passo Valles e trasportati via acqua lungo il corso dei torrenti Biòis e Cordévole. PS: questa è la prima foto che ho fatto con il mio nuovo regalo di Natale (ringrazio Diego Flaim e famiglia ?): la Nikon D7200! Prevedo nuove avventure e spero in una buona luce! /Val Venegia, vista Pale di San Martino. /Trentino Alto-Adige, Italy. /Dicembre 2016 /Nikon D7200
domenico.achille
Come già annotato in altra foto, il porto di Palermo e le attrezzature dei cantieri navali o delle piattaforme in lavorazione sanno arricchire la bellezza dell'alba che per molti anni ho ripreso in tutte le condizioni di tempo. Ne sono scaturite alcune dagli effetti che per me sono davvero straordinari come quella che propongo: il sole che viene gonfiato alla stregua di un palloncino dalle emissioni delle ciminiere della piattaforma.
Rob75
Palazzo Barbo o Palazzo Venezia è un palazzo di Roma compreso tra piazza Venezia e via del Plebiscito a Roma. Fu costruito tra il 1455 e il 1467 su commissione del cardinale veneziano Pietro Barbo, che in seguito divenne papa con il nome di Paolo II. Venne utilizzato travertino proveniente dal Colosseo e dal Teatro di Marcello. La paternità del progetto del palazzo, che rappresenta uno dei primi e più importanti edifici civili della Roma rinascimentale, è incerta; per alcuni è da riferire a Leon Battista Alberti (che però fu molto critico sui cantieri romani dell\'epoca), per altri a Giuliano da Maiano, che sicuramente scolpì il portone principale del palazzo, per altri a Bernardo Rossellino. È tuttavia più accreditata dalla critica più recente l\'attribuzione a Francesco del Borgo, già attivo a Roma come architetto della corte papale presso Niccolò V. In diversi periodi successivi fu utilizzato, oltre che come residenza papale, come ambasciata della Repubblica di Venezia, da cui il nome del palazzo. Dal 1797 passò in proprietà agli austriaci, divenne sede dell\'ambasciata austriaca (dal 1867 ambasciata di Austria-Ungheria), e dal 1916 passò allo Stato italiano. Il 16 settembre 1929 Mussolini pose qui la sede del proprio quartier generale, nella sala del mappamondo; nei restanti anni del fascismo la luce di questa stanza non veniva mai spenta a significare che il governo non riposava mai. Era dal balcone di questo palazzo che Mussolini arringava la folla nelle occasioni più importanti, come nel 1940 quando, dichiarando la guerra alla Francia e al Regno Unito, decretò l\'entrata in guerra dell\'Italia.
ma56
Uno dei 3 ultimi cantieri per gondole, attivo fin dal XVII secolo, visibile dall\'altra sponda del canale; lo squero fabbrica, ripara, pulisce e calafata le gondole davanti a chalet in legno, identici a quelli del Cadore, regione d\'origine degli artigiani
massimomassarenti
La cattedrale di San Nicolò è il luogo di culto cattolico più importante della città di Noto, nonché sede vescovile dell'omonima diocesi, in Sicilia. È ubicata sulla sommità di un'ampia scalinata, sul lato nord di piazza Municipio (area domus-ecclesiae), ed è dedicata a san Nicolò, vescovo di Mira. La costruzione del tempio iniziò nel 1694, e fu completata nel 1703, anno in cui fu aperta al culto con una solenne benedizione. Nel corso dei secoli, tuttavia, sia la facciata che l'interno hanno subito numerosi rimaneggiamenti, che le hanno conferito l'aspetto attuale solamente alla fine del XIX secolo, con l'erezione della nuova cupola, opera del netino Cassone. L'interno, a tre navate, custodisce numerose opere d'arte, alcune delle quali provenienti da Noto Antica, fra le quali l'urna argentea contenente le spoglie mortali di san Corrado Confalonieri. Il disastroso crollo del 1996, tuttavia, ha causato la perdita dell'intero apparato iconografico, il cui rifacimento, tuttora in corso, fa del tempio uno degli ultimi grandi cantieri d'arte sacra contemporanea. Il 21 gennaio 2012 Papa Benedetto XVI ha elevato la cattedrale a basilica minore.
simone.porrelli
Un punto di vista diverso e insolito di Cortina. Liberata dal traffico opprimente che la contraddistingue da qualche anno, dalle colonne di macchine e dai piccoli e grandi cantieri in vista delle Olimpiadi 2026, ho voluto esaltare la sua anima pura e montana, autentica e originaria. La basilica dei Santi Filippo e Giacomo, fulcro dell'abitato montano tipico delle Dolomiti, svetta come una cima fra le vette Ampezzane. Sullo sfondo vigila una delle vette più belle: la Croda del Becco.
peratonerfranca
Monfalcone, Cantieri navali e ferrovia al tramonto
vittoriovir
Passeggiando sul sentiero Rilke (TS) Si vede il Cstello di Duino e, in lontananza i cantieri di Monfalcone (GO)