Risultato della ricerca: africa burkina messa
giancarlo valentini
Civitella In Val di Chiana - L’assedio è finito. Il Generale Inverno abbandona lentamente il campo e si ritira verso il fondo valle. Il sole si fa spazio tra le nuvole e ci riporta un po’ di calore, di luce e di speranza. ---- Questi Sono i Giorni della Memoria, il mio è un piccolo contributo per non dimenticare. Dedico questa immagine al paese di Civitella e alla sua Gente. – Il 29 Giugno del 1944 un commando di soldati Tedeschi comandati dal Tenente Generale Schmalz per rappresaglia su tre sodati nazisti uccisi dai partigiani qualche giorno prima, fece irruzione nelle case del paese aprendo il fuoco sugli abitanti a prescindere dal sesso e dall\'età. L’epilogo di questo massacro ebbe luogo nella chiesa, mentre si stava celebrando la Messa. Entrati nell\'edificio sacro, i tedeschi divisero i fedeli in piccoli gruppi. Poi dopo aver indossato grembiuli mimetici in gomma per non sporcarsi di sangue, li freddarono con dei colpi alla nuca, anche il sacerdote don Alcide Lazzeri, che era stato risparmiato da tedeschi scelse di condividere la sorte dei suoi parrocchiani. Compiuta la strage, i tedeschi incendiarono le case di Civitella, provocando così la morte anche di coloro che avevano disperatamente tentato di salvarsi nascondendosi nelle cantine o nelle soffitte. Solo pochi abitanti riuscirono a salvarsi dal massacro. Alla fine della strage si contarono 155 morti in un paese distrutto, e semideserto.
Claudio_Moretti
Appena il tempo di disfare le valige, e subito all’opera, stavo andando al lavoro, ero in ritardo, e strada facendo, mi sono trovato questa scena, il sole è già in alto, ma la nebbia è ancora spessa, e tardi per tardi, non ho potuto farne a meno, grande frenata, messo in sicurezza l’auto, estrazione rapidissima della fotocamera, studio della scena, cambio frenetico dell’ottica, avevo visto due uccelli appollaiati tra le punte degli alberi, e non volevo perderli, regolazione dello zoom, per avere il corretto equilibrio tra scena e quello che mi aveva attratto, messa a fuoco in manuale, è più sicuro, in queste situazioni , e scatto. Poi via come il vento, tempo perso 5 minuti, il lavoro non scherza, ma mentre guidavo cercavo di darmi una giustificazione morale, è come se avessi trovato un semaforo rosso in fin dei conti, l’unico cruccio, è che la strada che percorro, non ha semafori, ma pazienza, è andata così. (Storia di questo scatto).
angel53
walking through the undergrowth, to the house in the woods the deeper I go, the darker it gets. (peter gabriel) quella dei van der graaf gia'  l'ho messa, resta L. Cohen...
angelofarese
fotografia di Angelo Farese
AngioloManetti
L'alba nel Serengeti National Park evidenzia in maniera suggestiva le silhouette dei tipici alberi a forma di ombrello ed anche uno struzzo che si intravede sulla destra
land rover
\" Incontri \" a Harar...........
piola66
grazie a tutti questa foto è stata messa su facebook ma io non sono iscritta e non posso rispondere ai vostri commenti e vi ringrazio qui. GRAZIE PAOLA
AngioloManetti
Crateri e dune nel deserto del Namib. Foto scattata da un Cessna
angelofarina
Un'altro degli scatti realizzati nel mio ultimo viaggio in Africa in cui ho avuto modo riprendere e fotografare i territori dell'Etiopia,Kenya e Tanzania.Questo scatto delle zebre al tramonto,è stato realizzato nella Savana durante un safari fotografico sotto le luci del tramonto.Nella Savana per varie ragioni,come la polvere,il sole e soprattutto per le forte vibrazioni sia della Jeep che del manto stradale,è davvero dura effettuare uno shooting tecnico e preciso e soprattutto non è possibile scendere dalla jeep ed usare un cavalletto e o le diverse attrezzature fotografiche.Perciò per una buona luce ci si arrangia alla buona,usando luci della jeep,flash potenti etc.Li è' tutto così altamente variabile,basta solo pensare che gli animali selvaggi nel loro habitat naturale si comportano e si spostano sempre in maniera diversa,per cui appunto la difficoltà primordiale è quella di trovarli e poi riuscire ad avere la giusta luce specie durante il tramonto.Scattare delle belle foto nella Savana a mio parere significa saper in anticipo dove andarsi a posizionare,anticipare gli spostamenti degli animali e soprattutto giocare con la nostra luce preferita,il Sole! grazie
angelofarina
E' uno degli scatti realizzati nel mio ultimo viaggio in Africa,tra i paesaggi dell'Ethiopia,Tanzania e Kenya.Questo scatto è un pò l'essenza di ciò che è stato e si è sviluppato nel mio viaggio.Ero già già stato molte altre volte in questo continento,ma ogni volta è sempre più amore ed indimenticabile esperienza.Scattai una decina di foto in diverse posizioni a questo bambino,il risultato: una più triste dell'altra! Uno sguardo pieno di sofferenza che vorrei tanto aiutare,che diventa l'icona del mio viaggio,e che non si può più dimenticare! Per cui tornerò in Africa e lo rivedro'
angelofarina
Una fantastica via Lattea sotto i miei occhi,sotto la mia tenda.Era uno dei cieli più belli che abbia mai visto nella mia vita,pur stando al buio in mezzo la Savana andava ripreso ed immortalato,e ne è valsa la pena! La notte prima una iena aveva provato ad entrare nella mia tenda,ma quella seguente non ce l'ho fatta a resistere,dovevo ricordarmi per sempre di quel cielo.Molti mi hanno chiesto in post produzione quanti scatti avessi unito,o che tecnica avessi usato.Posso solo rispondervi dicendo che ero nella Savana,avevo 2 teleobiettivi con me ma mi sono bastati.Diaframma a massima apertura F4,cavalletto ed ISO a 5000 grazie alla mia nikonD610 e poi il resto del merito ce l'ha messo l'equatore,l'altitudine elevata e la mancanza d'inquinamento luminoso ed atmosferico.Grazie a tutti in anticipo e Never Stop Dreaming While I was sleeping,up in the sky,the best I've ever seen!