Risultato della ricerca: Ditteri
Raffaella.Coreggioli
Unione di due scatti Stamattina mentre cercavo un posatoio per una farfalla mi sono accorta in tempo che c'era un ospite, un bellissimo Misumena Vatia (Clerck, 1757) Chiamato comunemente "ragno granchio dei fiori" La femmina varia dai 7 agli 11 mm, mentre il maschio non supera i 6 mm. Il corpo è corto, largo e appiattito, come quello dei granchi. Gli otto occhi, visti di fronte, sono disposti su due file orizzontali di 4 elementi ciascuna. Sono molto piccoli e distanziati. Nelle femmine, il contorno degli occhi di solito presenta luminose colorazioni gialle, arancioni o rosse. La femmina è, di base, di colore bianco, ma, come la femmina del Thomisus Onustus, è in grado di cambiare colore (per mimetizzarsi sui fiori, luogo di caccia), secernendo un pigmento giallo. La colorazione (dal bianco al giallo limone, al giallo verdognolo, con tutte le sfumature intermedie) è reversibile, e cambiano solo i tempi: due o tre settimane per diventare gialla, meno di una per tornare bianca (espellendo il pigmento). Spesso presenta anche, sull'addome, due striature laterali rosse o grigio-verdognole. Le zampe sono bianche o gialle. Il maschio è di colore giallo chiaro o bianco, con l'addome percorso la larghe striature di colore rosso scuro. Anche le quattro zampe anteriori presentano vistose bande bruno-rossastre. Come gli altri ragni della famiglia Thomisidae, si sposta con movimenti laterali (adatti per muoversi all'interno dei fiori), ha le zampe anteriori allargate verso l'esterno come le chele del granchio, e non costruisce la tela, ma pratica la caccia ad agguato, uccidendo le prede con un morso velenoso. La femmina ama appostarsi su piante in fiore leggermente svettanti sulla vegetazione circostante, più raramente anche sulle foglie. Rimane immobile, divaricando le prime due coppie di zampe e, non appena un insetto si posa, lo attacca fulmineamente e gli sferra un morso velenoso, in genere all'attaccatura del capo. Non avvolge la preda con la tela, ma la tiene (non solo con le mandibole, ma anche con le zampe) finché non ha succhiato tutti i fluidi corporei, operazione che può richiedere anche ore. Si ciba di tutti gli insetti che visitano i fiori (api, vespe, ditteri, farfalle), e anche del nettare dei fiori stessi. Il maschio vaga da un fiore all'altro in cerca di femmine; l'incontro tra due maschi spesso produce lotte cruente, che causano loro molte mutilazioni. L'accoppiamento avviene all'inizio dell'estate, dopo la loro ultima muta. In genere il maschio non viene attaccato dalla femmina, ma la sua vita si concluderà comunque a breve. La femmina depone le uova su una foglia, che poi arrotola e cuce con la propria tela, a formare una sorta di cono gelato: un astuccio protettivo e mimetico molto efficace. Le sorveglia fino alla loro schiusa, ma non offre ai piccoli alcuna cura parentale: al massimo rompe la tela per agevolare la fuoriuscita del neonati. I piccoli, in cucciolate di centinaia di esemplari, già dalla nascita sono in grado di procurarsi il cibo, aggredendo la preda in gruppo. Poi, poco tempo dopo la prima muta, secreto un sottilissimo filo al quale si appendono, alla prima corrente d'aria si lasciano trasportare lontano dal luogo di nascita. In autunno avranno già raggiunto circa la metà della loro dimensione massima. Per svernare si nascondono sul suolo. Vive in luoghi aperti ed assolati, come prati, giardini e margini boschivi, sia aridi che umidi, e sui bordi dei sentieri. In Italia è diffuso ovunque. Gli esemplari adulti si trovano da aprile-maggio (prima i maschi) ad agosto
mgnello
Ectophasia crassipennis. Sempre di mosche si tratta ma questa specie la troveremo sui fiori a succhiare il nettare e non in posti sporchi. E poi ha dei bei colori e ali che le danno un bell'aspetto da non farla neppure sembrare una mosca. Questa è la sua classificazione scientifica: Classe: Insecta, Ordine: Ditteri, Famiglia: Tachinidae, sottofamiglia: Phasiinae, Tribù: Phasiini, Genere: Ectophasia, Specie: E. crassipennis
brax
Bombylius Ordine Ditteri Insetti tozzi e pelosi muniti di lunga e rigida“proboscide” con cui succhia il nettare dei fiori. Bombylius major è una delle specie della famiglia maggiormente diffuse in Europa. L’adulto è lungo 1,4-1,6cm. Venezia- Mestre (Italy) Nikon Z7II Nikon 105 serie Z
AlessandroBellavia
Due ditteri in accoppiamento appartenenti alla vasta famiglia degli Asilidae, meglio conosciuti come "mosche predatrici"; queste specie ricoprono un ruolo decisivo all'interno dell'ecosistema degli insetti, perché agiscono come predatori nei confronti di altri artropodi.
EmanueleBasile
Ditteri in fase amorosa, che imitano i colori delle api, camuffandosi da animali pericolosi, (mimetismo batesiano)
AlessandroBellavia
Mosca dalle dimensioni ridotte (dai 5 ai 7 millimetri) di difficilissima identificazione, appartenente alla famiglia Anthomyiidae, probabilmente un esemplare di Anthomya procellaris, ma è quasi impossibile distinguere la specie da A. imbrida o A. bazini senza uccidere l'animale; questi ditteri amano riposare al sole e nutrirsi di polline, come si può notare dalla piccola sacca gialla sul fianco dell'insetto.
AlessandroBellavia
Piccolo esemplare di Bombylius major, molto simile nell'aspetto a un bombo, esperto volatore della famiglia dei ditteri; ho avuto la fortuna di trovarlo a riposo su di un fiore e sono riuscito a immortalarlo, altrimenti, viste le sue velocità, sarebbe stata impresa ardua.
c.pedrielli.ph
oggi il mio giardino propone dei DITTERI
Greggy70
aggiuntivi ottici: close up NISI 9+ tubi di prolunga 68 mm
ROJCH GIAN FRANCO
La mosca domestica (Musca domestica) è un insetto dell\'ordine dei Ditteri.
massimodemedici
Sigma 150mm 1:2,8 apo macro a t.a.
oldgnn
Mosca predatrice gigante.