Risultato della ricerca: 1700
enrikon80
Camosci al Parco Nazionale del Gran Paradiso m.1700
en.giuliani
Due stelle cadenti il 10 agosto scorso. Quota mt. 1700 Malga Cioca, dolomiti sopra Pinzolo. In basso, al centro, è visibile la galassia di Andromeda.
Raffaella.Coreggioli
Nome scientifico:  Zerynthia polyxena ( Schiffermüller 1775) Dimensioni:  Lunghezza ala anteriore mm. 23 - 31 apertura alare: 50 – 60 mm Descrizione della specie: Papilionide dalle dimensioni ridotte, con ali di colore di fondo giallo sul quale spiccano macchie rosse, lunule marginali molto arcuate e chiazze azzurre submarginali. La cellula presenta macchie rosse solo nella parte inferiore dell\'ala. Mancano le appendici caudali. I sessi sono simili nella colorazione, ma la taglia della femmina è poco più grande. La Polissena è una tra le più belle farfalle diurne italiane ed è inconfondibile per la sua vivace e marcata colorazione, la livrea delle ali si presenta di colore avorio/giallo con disegni neri trasversali ( simili ad un merletto), mentre una piccola fila di macchie rosse e azzurre orla il margine inferiore delle ali posteriori, dal caratteristico disegno a zig-zag. I bruchi si nutrono di varie specie di aristolochie, compiono 5 mute nell\'arco di 4/5 settimane, dopo di che le crisalidi, legate ad un sostegno, svernano per sfarfallare nella primavera successiva. Gli adulti sono attivi per non più di 3 settimane. Le piante nutrici sono le aristolochie, notoriamente tossiche; assimilate dai bruchi, passano nell\'adulto rendendolo incommestibile per i predatori; pertanto, l\'appariscente livrea della Polissena assume il significato di avvertimento La colorazione della livrea dell\'adulto, gialla, con caratteristici disegni neri, rossi e blu, è detta aposematica; (cioè ammonitrice), in quanto serve proprio a scoraggiare i potenziali predatori. E\' specie relativamente rara, sia per la riduzione degli ambienti palustri, sia per la conseguente scomparsa delle piante del genere Aristolochia di cui si nutre la larva monofaga. Maschio: colore giallo con nervature e ampi disegni trasversali neri. Lunule submarginali formanti un disegno continuo a zig-zag. Serie postdiscale di macchie semilunari rosse affiancate da piccoli spazi blu nelle posteriori. Femmina: simile al maschio ma generalmente più grande. Rovescio: colore delle posteriori biancastro. Disegni simili al dritto ma parzialmente colorati di rosso. Le uova vengono deposte singolarmente o in piccoli gruppi sulle foglie, solitamente sulla parte inferiore. Una volta stabilitasi su di una specie di Aristolochia la larva può essere riluttante nei confronti di altre specie di piante appartenenti allo stesso genere. Le larve restano sotto il sole, sulla foglia della pianta nutrice. Le crisalidi rimangono appese ai fusti delle piante, alle cortecce degli alberi oppure sotto le pietre. Svernano allo stadio di crisalide. La particolare alimentazione delle larve fornisce alle stesse sostanze tossiche, che passano poi anche alle farfalle adulte, rendendole incommestibili. Bruco: biancastro con quattro serie di escrescenze rossastre (scoli) ad apice nero. Piante Nutrici: Aristolochia longa, Aristolochia pallida, Aristolochia rotonda. Distribuzione e habitat:  Presente nel Sud Europa e nell\'Asia minore, manca nella Penisola Iberica. In tutta Italia tranne la Sardegna e l\'isola d\'Elba.. Specie mesofila, si rinviene in luoghi erbosi e cespugliosi caldi e aridi, pendii rocciosi e burroni e aree coltivate in degrado, 0-1700 m., generalmente sotto i 900 m. Periodo di attività:  una sola generazione annuale con sfarfallamenti tra aprile e maggio.
Raffaella.Coreggioli
Nome scientifico: Zerynthia polyxena ( Schiffermuller 1775) Dimensioni: Lunghezza ala anteriore mm. 23 - 31 apertura alare: 50 -60 mm Descrizione della specie: Papilionide dalle dimensioni ridotte, con ali di colore di fondo giallo sul quale spiccano macchie rosse, lunule marginali molto arcuate e chiazze azzurre submarginali. La cellula presenta macchie rosse solo nella parte inferiore dell\'ala. Mancano le appendici caudali. I sessi sono simili nella colorazione, ma la taglia della femmina è poco più grande. La Polissena è una tra le più belle farfalle diurne italiane ed è inconfondibile per la sua vivace e marcata colorazione, la livrea delle ali si presenta di colore avorio/giallo con disegni neri trasversali ( simili ad un merletto), mentre una piccola fila di macchie rosse e azzurre orla il margine inferiore delle ali posteriori, dal caratteristico disegno a zig-zag. I bruchi si nutrono di varie specie di aristolochie, compiono 5 mute nell\'arco di 4/5 settimane, dopo di che le crisalidi, legate ad un sostegno, svernano per sfarfallare nella primavera successiva. Gli adulti sono attivi per non più di 3 settimane. Le piante nutrici sono le aristolochie, notoriamente tossiche; assimilate dai bruchi, passano nell\'adulto rendendolo incommestibile per i predatori; pertanto, l\'appariscente livrea della Polissena assume il significato di avvertimento La colorazione della livrea dell\'adulto, gialla, con caratteristici disegni neri, rossi e blu, è detta aposematica; (cioè ammonitrice), in quanto serve proprio a scoraggiare i potenziali predatori. E\' specie relativamente rara, sia per la riduzione degli ambienti palustri, sia per la conseguente scomparsa delle piante del genere Aristolochia di cui si nutre la larva monofaga. Maschio: colore giallo con nervature e ampi disegni trasversali neri. Lunule submarginali formanti un disegno continuo a zig-zag. Serie postdiscale di macchie semilunari rosse affiancate da piccoli spazi blu nelle posteriori. Femmina: simile al maschio ma generalmente più grande. Rovescio: colore delle posteriori biancastro. Disegni simili al dritto ma parzialmente colorati di rosso. Le uova vengono deposte singolarmente o in piccoli gruppi sulle foglie, solitamente sulla parte inferiore. Una volta stabilitasi su di una specie di Aristolochia la larva può essere riluttante nei confronti di altre specie di piante appartenenti allo stesso genere. Le larve restano sotto il sole, sulla foglia della pianta nutrice. Le crisalidi rimangono appese ai fusti delle piante, alle cortecce degli alberi oppure sotto le pietre. Svernano allo stadio di crisalide. La particolare alimentazione delle larve fornisce alle stesse sostanze tossiche, che passano poi anche alle farfalle adulte, rendendole incommestibili. Bruco: biancastro con quattro serie di escrescenze rossastre (scoli) ad apice nero. Piante Nutrici: Aristolochia longa, Aristolochia pallida, Aristolochia rotonda. Distribuzione e habitat: Presente nel Sud Europa e nell\'Asia minore, manca nella Penisola Iberica. In tutta Italia tranne la Sardegna e l\'isola d\'Elba.. Specie mesofila, si rinviene in luoghi erbosi e cespugliosi caldi e aridi, pendii rocciosi e burroni e aree coltivate in degrado, 0-1700 m., generalmente sotto i 900 m. Periodo di attività : una sola generazione annuale con sfarfallamenti tra aprile e maggio.
Max010
L'edificio, a pianta quadrata, fu costruito nel 1472 e il 1473 dall'architetto Luca Fancelli,architetto fiorentino al servizio del marchese di Mantova Ludovico III Gonzaga sulle basi di un preesistente edificio risalente al XIII secolo. Dalla porta al piano terreno si accede al palazzo della Ragione. Alla fine del 1473 sulla torre venne collocato l'orologio astronomico, opera del matematico mantovano Bartolomeo Manfredi, noto anche come Bartolomeo dell'Orologio. L'orologio indicava le ore ordinarie, degli astrologi e dei pianeti. Altresì rilevava il percorso del sole attraverso i segni dello Zodiaco e le fasi lunari. Dal 1700 non più attivo, il meccanismo astronomico fu rimesso in moto nel 1989 dal fabbro ed orologiaio Alberto Gorla di Cividale Mantovano. Sotto l'orologio fu collocata la statua della Madonna Immacolata, risalente agli inizi del XVII secolo. Dello stesso periodo è anche il balcone, in marmo, ad ornamento dell'edificio.
brax
Questo piccolo uccello è stato scoperto per la prima volta alla fine del 1700, da Linneo. Il nome scientifico del genere deriva dal latino alcedo in riferimento al mito di Alcione, che venne trasformata dagli dei in uno di questi uccelli assieme al marito Ceice. Venezia- Mestre Oasi Lipu Gaggio Marcon (Italy) Febbraio 2024 Nikon Z8 Nikon 180-600 serie Z.
enrikon80
Parco Nazionale del Gran Paradiso m.1700
darioromano
Rovine di Rocca Guidonesca, fortezza di rocchettine, diventato borgo fantasma già dal 1700.
roberto_grass47
LA villa è stata dal 1700 fino al 1960 la dimora estiva dei vescovi di Padova (ora è del FAI)
Maricetta
Questo graffito, non so perché, mi ricorda la Vecchia dell’aceto, personaggio celeberrimo tra i palermitani. La Vecchia dell’aceto la possiamo definire una serial killer ante litteram. Al secolo Giovanna Bonanno, questo personaggio quasi mitico tra i palermitani (esiste persino un romanzo storico, scritto da Luigi Natoli, lo stesso che raccontò la storia romanzata dei Beati Paoli) visse nel 1700 e fu l’autrice di numerosi delitti perpetrati con “acqua per pidocchi” mista a vino o ad aceto e che distribuiva allegramente (e non certo gratuitamente) a chi si volesse sbarazzare del marito o della moglie o da un personaggio scomodo. Fú scoperta per caso e giustiziata per impiccagione quasi alla fine dello stesso secolo al centro di piazza Vigliena, quella che conosciamo tutti come i quatto canti.
ginopeder
Paesaggio ripresa dal Monte Chiappo m.1700
Max010
L'edificio, a pianta quadrata, fu costruito nel 1472 e il 1473 dall'architetto Luca Fancelli,architetto fiorentino al servizio del marchese di Mantova Ludovico III Gonzaga sulle basi di un preesistente edificio risalente al XIII secolo. Dalla porta al piano terreno si accede al palazzo della Ragione. Alla fine del 1473 sulla torre venne collocato l'orologio astronomico, opera del matematico mantovano Bartolomeo Manfredi, noto anche come Bartolomeo dell'Orologio. L'orologio indicava le ore ordinarie, degli astrologi e dei pianeti. Altresì rilevava il percorso del sole attraverso i segni dello Zodiaco e le fasi lunari. Dal 1700 non più attivo, il meccanismo astronomico fu rimesso in moto nel 1989 dal fabbro ed orologiaio Alberto Gorla di Cividale Mantovano. Sotto l'orologio fu collocata la statua della Madonna Immacolata, risalente agli inizi del XVII secolo. Dello stesso periodo è anche il balcone, in marmo, ad ornamento dell'edificio.
Simone.M.
Vista esterna del santuario Wieskirche all'interno del quale è custodita una statua di legno raffigurante il Cristo Flagellato, costruito da due monaci agli inizi del 1700. Baviera (Germania) estate 2015.
Simone.M.
Vista interna della chiesa che avevo già pubblicato qualche tempo fa. Come si vede l'interno è ricco di stucchi e dipinti, in perfetto stile Rococò, che rendono questa chiesa un vero e proprio gioiello della Baviera. Nell'altare centrale sullo sfondo, si nota la statua del "Cristo flagellato" realizzata nel 1700 dai monaci che fondarono la chiesa. Baviera (Germania) estate 2015.
Raffaella.Coreggioli
Nome scientifico:  Iphiclides podalirius (Linneaus 1758) Dimensioni:  è una farfalla di grandi dimensioni ( mm.32-40). Apertura alare: 70 - 80 mm. Descrizione della specie: nome comune Podalirio  La parte superiore ha ali anteriori con colore di fondo giallo pallido con sottili fasce trasversali a forma di V (in alcune varietà il colore di fondo è quasi bianco e le fasce nere sono molto più marcate); le ali posteriori hanno macchie blu che terminano dove iniziano le lunghe code, inoltre sul margine interno è presente una macchia ocellata arancione e azzurra. In alcune varietà il colore di fondo può essere bianco e le fasce essere di un nero marcato. È una specie termofila con buona tendenza migratoria. Il volo avviene da marzo a settembre, nelle aree aperte e/o coltivate, ma provviste di copertura arboreo-arbustiva. Dimorfismo sessuale: assente. Può avere 2-3 generazioni annue. Il bruco ha una forma che ricorda una piccola limaccia, ha il corpo verde con linee gialle ed è spesso macchiato di rosso. Piante nutrici del bruco: Rosaceae (prugnoli, biancospini e alberi da frutto, Prunus spinosa). Distribuzione e habitat: La specie frequenta le foreste temperate e le pianure assolate fino a circa i 1700 m di quota, ma sta risentendo della rarefazione delle siepi in pianura. Diffusa in Europa, Africa settentrionale, Asia temperata e parte della Cina; in Italia è presente ovunque dalle zone di pianura a quelle montuose, foreste e pianure, ambienti aperti e soleggiati dalla pianura alla media montagna. 0-1600 m. Estinta in Lussemburgo. Periodo di attività:  Periodo di sfarfallamento: da marzo a settembre con una o più generazioni annuali in accordo con la latitudine.
roberto_grass47
LA villa è stata dal 1700 fino al 1960 la dimora estiva dei vescovi di Padova (ora è del FAI)
Max010
L'edificio, a pianta quadrata, fu costruito nel 1472 e il 1473 dall'architetto Luca Fancelli,architetto fiorentino al servizio del marchese di Mantova Ludovico III Gonzaga sulle basi di un preesistente edificio risalente al XIII secolo. Dalla porta al piano terreno si accede al palazzo della Ragione. Alla fine del 1473 sulla torre venne collocato l'orologio astronomico, opera del matematico mantovano Bartolomeo Manfredi, noto anche come Bartolomeo dell'Orologio. L'orologio indicava le ore ordinarie, degli astrologi e dei pianeti. Altresì rilevava il percorso del sole attraverso i segni dello Zodiaco e le fasi lunari. Dal 1700 non più attivo, il meccanismo astronomico fu rimesso in moto nel 1989 dal fabbro ed orologiaio Alberto Gorla di Cividale Mantovano. Sotto l'orologio fu collocata la statua della Madonna Immacolata, risalente agli inizi del XVII secolo. Dello stesso periodo è anche il balcone, in marmo, ad ornamento dell'edificio.
arnaldomanunta
La specola è un antico osservatorio astronomico costruito in un torrione fortilizio in riva al Bacchiglione. L\'edificio è del 1300 (ricostruito su preesiatente dai Carraresi), e fu adibito ad osservatorio astronomico dai Veneziani verso l\'ottavo decennio del 1700.
stefitoschi
Una chiesetta romanica già menzionata in un documento del 1297, era originariamente dipendente dalla pieve di Santa Maria di Thiene e attraverso varie vicende storiche e religiose passò intorno al 1700 ad essere custodita da un eremita. Oggetto di rimaneggiamenti nel corso dei secoli, mantiene le sue caratteristiche di edificio romanico agreste, anzi recenti restauri hanno tentato di riportarne l\'architettura alla essenzialità delle sue linee originali. All\'interno un polittico quattrocentesco e affreschi forse precedenti denunciano l\'importanza di questo luogo di culto nei secoli passati.
rapagliagiuseppe
dislivello in discesa di 320 metri e un percorso di 1700 metri. All'arrivo un vero Paradiso!