filgalli
In verità la foto è stata scatta a Gerusalemme, nella città antica, a qualche passo dal Santo Sepolcro.
In quest’area ci sono centinaia e centinaia di negozi che vendono souvenir e la fanno apparire più un caotico bazar a cielo aperto che un luogo dove si respira raccoglimento e devozione.
In questa parte della città lavorano i Palestinesi ‘fortunati’, quelli che sono in possesso di permessi di ingresso e di licenze per lavorare in Israele.
È difficilissimo ottenere il permesso di ingresso – che è comunque temporaneo: oscilla da tre a sei mesi – e la trafila burocratica per ottenerlo è defatigante a causa dei controlli (sulla propria vita, su quella dei familiari, sui propri conoscenti).
Ciononostante altri controlli – ai check point – anche più invasivi e umilianti, se possibile, si svolgono ogni mattina presto, ogni giorno, per ciascun palestinese che attraversa il confine……