Un leone ferito ruggente, scolpito nella pietra nell'atto di difendere la bandiera nazionale, questa è la "creatura" in cui il visitatore della Certosa si imbatte una volta fatto accesso alla Sala delle Tombe. Opera dello scultore bolognese Carlo Monari (1831-1918), ex volontario garibaldino, l'opera ha lo scopo di "eternare la memoria" dei tanti bolognesi caduti durante i moti e le guerre risorgimentali, ma così collocata, nell'abside in capo alla Sala, questa creatura di pietra, la cui fierezza non viene meno nonostante le ferite al fianco, sembra anche voler incutere al visitatore terreno rispetto del luogo in cui si trova a muoversi. Non è vietato passargli a lato, ma è obbligo farlo con movimenti cauti ed in silenzio, la belva sembra potersi staccare dal suo piedistallo da un momento all'altro.
Bella e luminosa ripresa di un interno assai interessante per i riferimenti storici che convoglia e buona anche la cura dei dettagli. Complimenti roberto, saluti, federico
Grazie Federico, sono sempre molto contento di leggere i tuoi commenti.
Un caro saluto, Roberto.
Bella e luminosa ripresa di un interno assai interessante per i riferimenti storici che convoglia e buona anche la cura dei dettagli. Complimenti roberto, saluti, federico
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