addirittura lo zeiss 50 1.4 a parita' di corpo macchina e apertura rispetto a un analogo nikkor (tipo il mio 50 1.2 ais) guadagna 1/3 di stop. misteri.

Approffitto di questa frase di dottor maku per chiedere una spiegazione. Anch'io ho avuto spesso l'impressione che i valori f dichiarati non siano perfettamente paragonabili a parità di lunghezza focale. Ricordo qualche tempo fa un articolo dell'ottimo Marco Cavina in cui parlava dei valori teorici e reali di diaframma del nikkor 200 f2 che in realtà era un f1.84 ma che si comportava al lato pratico come un f2 e il valore dichiarato sposava "onestamente" il valore "effettivo". Al contrio il vecchio e prestigioso canon 200 1.8 con una luminosità analoga aveva un valore dichiarato "ottimistico". Qualche tempo fa ho letto in più opinioni dell'impressione di un mezzo diaframma di troppo nel nobile leica 280 2.8 rispetto alle controparti canon e nikon. Ma i valori dichiarati sono completamente arbitrari?

Mi sembra di ricordare che focale e diaframma siano dichiarati all'infinito (sulla focale son sicuro, sul diaframma meno).
Se così è, bisogna vedere a che distanza si eseguiva la MaF, e lo schema ottico nello specifico a cui ci si riferisce, in quanto tra obiettivo ed obiettivo può cambiare apprezzabilmente.

Messaggio modificato da Marco (Kintaro70) il Oct 27 2011, 08:42 PM

Nel cinema infatti si usa il valore t che è il valore ƒ corretto della perdita di luce alle grandi aperture

Il valore F è il rapporto geometrico tra lunghezza focale e diametro della lente, non tiene perciò conto dell'assorbimento dei vetri di cui sono composti le lenti, nè della riflessione delle medesime. Nei telescopi si usa il minor numero possibile di lenti proprio per avere minor assorbimento e maggiore luminosità, si hanno doppietti semi apo e tripletti apo, un tipico schema di ottica fotografica in astronomia e il Petzsval con 4 lenti, per contro il 200-400 f4 Nikon ne ha 24! Pensate che a parità di lunghezza e di diametro la luce che arriva al sensore possa essere la stessa? Ciao Rino

Il valore F è il rapporto geometrico tra lunghezza focale e diametro della lente, non tiene perciò conto dell'assorbimento dei vetri di cui sono composti le lenti, nè della riflessione delle medesime. Nei telescopi si usa il minor numero possibile di lenti proprio per avere minor assorbimento e maggiore luminosità, si hanno doppietti semi apo e tripletti apo, un tipico schema di ottica fotografica in astronomia e il Petzsval con 4 lenti, per contro il 200-400 f4 Nikon ne ha 24! Pensate che a parità di lunghezza e di diametro la luce che arriva al sensore possa essere la stessa? Ciao Rino

Infatti il 200-400 f/4 è uno degli obiettivi con la maggior differenza fra il valore t ed il valore f, a TA sembrerebbe un f/5.11 invece che f/4.

Questa è la fonte:

http://forums.dpreview.com/forums/readflat...5471&page=1

Grazie.
Quindi f valore teorico e t valore reale. Avrebbe più senso conoscere il secondo..

Messaggio modificato da momiziano il Oct 28 2011, 09:38 AM

sarebbe interessante questi dati venissero dichiarati piu´ apertamente dal produttore...