Ciao ragazzi! E' permesso??
Non sono molto avvezzo alla sala posa, ma mi piace giocare con le luci..
Vorrei il vostro parere in merito a questi due scatti...
1) SB900 di riflesso con ombrellino bianco 80cm da destra e pannello oro da sinistra
Sensual by Gianmaria Veronese, on Flickr
2) SB900 di riflesso con ombrellino bianco 80cm da destra, con gelatina di correzione colore arancio
Smiling bokeh by Gianmaria Veronese, on Flickr
Ho sempre fatto tutto da autodidatta (è un mio limite) e mi piacerebbe avere qualche consiglio...
Grazie mille ragazzi
Gianmaria
Non sono molto avvezzo alla sala posa, ma mi piace giocare con le luci..
Vorrei il vostro parere in merito a questi due scatti...
1) SB900 di riflesso con ombrellino bianco 80cm da destra e pannello oro da sinistra
Sensual by Gianmaria Veronese, on Flickr
2) SB900 di riflesso con ombrellino bianco 80cm da destra, con gelatina di correzione colore arancio
Smiling bokeh by Gianmaria Veronese, on Flickr
Ho sempre fatto tutto da autodidatta (è un mio limite) e mi piacerebbe avere qualche consiglio...
Grazie mille ragazzi
Gianmaria
Scusa Tore, ma a parte il fatto che hai già postato queste foto e chiesto il parere altrove, e quindi sarebbe da considerare un cross posting, ma mi spieghi cosa c'entrano foto fatte all'aperto con la sala di posa?
Mi domando a cosa serve distinguere differenti sezioni se poi uno mescola tutto...
dammi un motivo convincente per non cancellare il tuo post.
Scusa Tore, ma a parte il fatto che hai già postato queste foto e chiesto il parere altrove, e quindi sarebbe da considerare un cross posting, ma mi spieghi cosa c'entrano foto fatte all'aperto con la sala di posa?
Mi domando a cosa serve distinguere differenti sezioni se poi uno mescola tutto...
dammi un motivo convincente per non cancellare il tuo post.
Mi domando a cosa serve distinguere differenti sezioni se poi uno mescola tutto...
dammi un motivo convincente per non cancellare il tuo post.
Non è cross posting in quanto qui siamo in Nikon School e le foto le ho messe in Photo Lab...
Comunque ho ritenuto che la discussione fosse aperta all'uso delle tecniche di illuminazione più in generale... evidentemente ho commesso un errore di valutazione..
Visto il tuo tono da professorino tolgo il disturbo e ti chiedo gentilmente di cancellare il post.. grazie
Gianmaria
Il mio non è un tono da professorino, ma da moderatore del forum
Intanto non sta scritto da nessuna parte che è consentito inserire lo stesso post se la sezione è differente, è vero invece il contrario.
Non pubblicare lo stesso messaggio su più categorie forum e non proporre le stesse foto su più sezioni foto tematiche (crossposting).
Inoltre non capisco da cosa si potesse dedurre che la discussione fosse di tecniche di illuminazione in generale, quando il titolo è scritto ben chiaro.
Intanto non sta scritto da nessuna parte che è consentito inserire lo stesso post se la sezione è differente, è vero invece il contrario.
Non pubblicare lo stesso messaggio su più categorie forum e non proporre le stesse foto su più sezioni foto tematiche (crossposting).
Inoltre non capisco da cosa si potesse dedurre che la discussione fosse di tecniche di illuminazione in generale, quando il titolo è scritto ben chiaro.
@ Fabrizio: In stireria porterei un tubo di cartone spesso per avvolgere durante/dopo stiratura.
Ipotesi che non ho ancora scartato se trovo quella industriale disposta a farlo, anche se alla fine lavorare con le luci dovrebbe risolvere il problema della visibilità delle pieghe.
Certo, non potrei dirigere un flash sul fondale per ottenere effetti particolari.
@ Buzz: l'idea del vapore è ottima, infatti stavo pensando di usare la "Vaporella", mi frena il fatto che il vapore sprigionato per la saletta non mi vada ad ossidare l'attrezzatura.
Sto ancora valutando il da farsi, così come quello di acquistare comunque anche un fondale in cartone anche se, ma non ho esperienza in merito, mi sembra che una volta sporcato con le scarpe della modella (carta adesiva nella suola?) o con le creme in set di nudo sia poi inservibile. Mi sbaglio?
A questo proposito, ordinandolo fuori regione, un plico (tubo) di 3 metri avete esperienza di come viaggia e, soprattutto, in che condizioni arriva?
Ipotesi che non ho ancora scartato se trovo quella industriale disposta a farlo, anche se alla fine lavorare con le luci dovrebbe risolvere il problema della visibilità delle pieghe.
Certo, non potrei dirigere un flash sul fondale per ottenere effetti particolari.
@ Buzz: l'idea del vapore è ottima, infatti stavo pensando di usare la "Vaporella", mi frena il fatto che il vapore sprigionato per la saletta non mi vada ad ossidare l'attrezzatura.
Sto ancora valutando il da farsi, così come quello di acquistare comunque anche un fondale in cartone anche se, ma non ho esperienza in merito, mi sembra che una volta sporcato con le scarpe della modella (carta adesiva nella suola?) o con le creme in set di nudo sia poi inservibile. Mi sbaglio?
A questo proposito, ordinandolo fuori regione, un plico (tubo) di 3 metri avete esperienza di come viaggia e, soprattutto, in che condizioni arriva?
stavo pensando di usare la "Vaporella", mi frena il fatto che il vapore sprigionato per la saletta non mi vada ad ossidare l'attrezzatura. il vapore generato dalla vaporella non è equiparabile ad un "bagno turco", se hai proprio timore per quel poco di vapore è sufficente un bel ricambio d'aria in modo che si disperda velocemente.
Sto ancora valutando il da farsi, così come quello di acquistare comunque anche un fondale in cartone anche se, ma non ho esperienza in merito, mi sembra che una volta sporcato con le scarpe della modella (carta adesiva nella suola?) o con le creme in set di nudo sia poi inservibile. Mi sbaglio? il fondale di carta è da intedersi "usa e getta"
A questo proposito, ordinandolo fuori regione, un plico (tubo) di 3 metri avete esperienza di come viaggia e, soprattutto, in che condizioni arriva? come tutte le spesidizioni dipende dal tipo d'imballo, d'accordi con il traportatote e dalla sua serietà
Sto ancora valutando il da farsi, così come quello di acquistare comunque anche un fondale in cartone anche se, ma non ho esperienza in merito, mi sembra che una volta sporcato con le scarpe della modella (carta adesiva nella suola?) o con le creme in set di nudo sia poi inservibile. Mi sbaglio? il fondale di carta è da intedersi "usa e getta"
A questo proposito, ordinandolo fuori regione, un plico (tubo) di 3 metri avete esperienza di come viaggia e, soprattutto, in che condizioni arriva? come tutte le spesidizioni dipende dal tipo d'imballo, d'accordi con il traportatote e dalla sua serietà
Antonio
Ti ringrazio Antonio, sempre molto chiaro.
Solo una piccola nota, la Vaporella che ho in casa (vecchia e solida produzione made in italy di parecchi anni fa) genera anche al minimo talmente tanto vapore che anche con la finestra aperta (tieni conto che la saletta è nel seminterrato) la stanza si ridurrebbe realmente ad una sorta di bagno turco.
P.S: davvero non sapevo che i fondali di carta fossero usa-e-getta (cazzarola per un amatore la cosa costicchia parecchio! ), ma quando leggo qui sul forum fondale di cartone si intende di carta o esistono in diverse grammature e quindi sia di carta che di cartone?
Ancora grazie per l'attenzione e perdonate per la banalità delle domande.
ci sono cose che per un amatore sono troppo care, ma per un professionista no.
Se fai un lavoro per un catalogo e usi un fondale che costa tra i 50 e i 70 euro, ma ne chiedi 1000, puoi anche permetterti di gettarlo via appena finito.
Se ti vuoi divertire invece diventa troppo caro.
Però questa differenza è ovvia e giusta.
Lasciamo lavorare chi deve, e chi si vuole divertire può anche limitarsi.
Chi ha l'hobby del bricolage non potrà ceto comprarsi una combinata da 400 mila euro per farsi uno scaffale in casa,
Se fai un lavoro per un catalogo e usi un fondale che costa tra i 50 e i 70 euro, ma ne chiedi 1000, puoi anche permetterti di gettarlo via appena finito.
Se ti vuoi divertire invece diventa troppo caro.
Però questa differenza è ovvia e giusta.
Lasciamo lavorare chi deve, e chi si vuole divertire può anche limitarsi.
Chi ha l'hobby del bricolage non potrà ceto comprarsi una combinata da 400 mila euro per farsi uno scaffale in casa,
Mi associo a quello che afferma il buon Buzz.
In teoria sarebbe ideale cambiare il fondale di cartone dopo ogni servizio, anzi, ad ogni foto, ma in pratica, sopratutto da quando esiste il digitale e la post produzione facile, un fondale di cartone ad un appassionato dura mesi, anni!
Certo dopo un po' le scarpate ne deteriorano la qualità, ma anche le pieghe della stoffa richiedono una certa attenzione e cura col software.
Mi domando se qualcuno ha provato altri materiali per sostituire o associare quelli classici, tipo il linoleum, plastica, ecc.
In teoria sarebbe ideale cambiare il fondale di cartone dopo ogni servizio, anzi, ad ogni foto, ma in pratica, sopratutto da quando esiste il digitale e la post produzione facile, un fondale di cartone ad un appassionato dura mesi, anni!
Certo dopo un po' le scarpate ne deteriorano la qualità, ma anche le pieghe della stoffa richiedono una certa attenzione e cura col software.
Mi domando se qualcuno ha provato altri materiali per sostituire o associare quelli classici, tipo il linoleum, plastica, ecc.
Ciao ragazzi,
mi riaggancio alla discussione dopo un po' di tempo. Ringrazio il buon Giuffra per aver proposto il tema e anche per avermi citato nel contesto della Nikon School.
Ho scorso velocemente il 3D senza avere la presunzione di leggere tutto.
Quello che mi sento di dire in generale è che la sala posa è un bel posto dove sperimentare ed imparare cose che van bene anche in esterni, ma l'impossibilità a frequentarla non deve essere avvertito come un limite da un fotografo.
La mia prima sala posa, qualche anno fa, è stato un muro bianco. A volte lo è ancora...
Prendo un ombrellino bianco traslucido con un SB800 sopra e lo punto verso la modella leggermente dall'alto. Schiarisco le ombre con un pannellino argento.
Questo per dire che secondo me è meglio usare luci semplici, se possibile, e concentrarsi sul soggetto: del resto siamo fotografi e non tecnici della fotografia.
Avedon diceva: "I am not interested in light. What I want is light in which the subject is free to move in any way without falling into an ugly light" ovvero "non sono interessato alla luce.Quello che voglio è una luce in cui il soggetto è libero di muoversi senza mai finire in una luce brutta".
Ovvio che per scatti in cui il vestito deve essere perfettamente visibile è necessario usare degli accorgimenti tecnici in più (in alcune pubblicazione si richiede 2/3 di stop massimo di contrasto...), ma nella fotografia più intima di ciascun fotografo dovrebbe esserci la ricerca dell'essenza e non della perfezione estetica.
Ovviamente IMHO.
A presto, continuo a seguirvi!
Messaggio modificato da hausdorf79 il Jan 18 2011, 02:26 PM
mi riaggancio alla discussione dopo un po' di tempo. Ringrazio il buon Giuffra per aver proposto il tema e anche per avermi citato nel contesto della Nikon School.
Ho scorso velocemente il 3D senza avere la presunzione di leggere tutto.
Quello che mi sento di dire in generale è che la sala posa è un bel posto dove sperimentare ed imparare cose che van bene anche in esterni, ma l'impossibilità a frequentarla non deve essere avvertito come un limite da un fotografo.
La mia prima sala posa, qualche anno fa, è stato un muro bianco. A volte lo è ancora...
Prendo un ombrellino bianco traslucido con un SB800 sopra e lo punto verso la modella leggermente dall'alto. Schiarisco le ombre con un pannellino argento.
Questo per dire che secondo me è meglio usare luci semplici, se possibile, e concentrarsi sul soggetto: del resto siamo fotografi e non tecnici della fotografia.
Avedon diceva: "I am not interested in light. What I want is light in which the subject is free to move in any way without falling into an ugly light" ovvero "non sono interessato alla luce.Quello che voglio è una luce in cui il soggetto è libero di muoversi senza mai finire in una luce brutta".
Ovvio che per scatti in cui il vestito deve essere perfettamente visibile è necessario usare degli accorgimenti tecnici in più (in alcune pubblicazione si richiede 2/3 di stop massimo di contrasto...), ma nella fotografia più intima di ciascun fotografo dovrebbe esserci la ricerca dell'essenza e non della perfezione estetica.
Ovviamente IMHO.
A presto, continuo a seguirvi!
Messaggio modificato da hausdorf79 il Jan 18 2011, 02:26 PM
Ciao ragazzi,
mi riaggancio alla discussione dopo un po' di tempo. Ringrazio il buon Giuffra per aver proposto il tema e anche per avermi citato nel contesto della Nikon School.
Ho scorso velocemente il 3D senza avere la presunzione di leggere tutto.
Quello che mi sento di dire in generale è che la sala posa è un bel posto dove sperimentare ed imparare cose che van bene anche in esterni, ma l'impossibilità a frequentarla non deve essere avvertito come un limite da un fotografo.
La mia prima sala posa, qualche anno fa, è stato un muro bianco. A volte lo è ancora...
Prendo un ombrellino bianco traslucido con un SB800 sopra e lo punto verso la modella leggermente dall'alto. Schiarisco le ombre con un pannellino argento.
Questo per dire che secondo me è meglio usare luci semplici, se possibile, e concentrarsi sul soggetto: del resto siamo fotografi e non tecnici della fotografia.
Avedon diceva: "I am not interested in light. What I want is light in which the subject is free to move in any way without falling into an ugly light" ovvero "non sono interessato alla luce.Quello che voglio è una luce in cui il soggetto è libero di muoversi senza mai finire in una luce brutta".
Ovvio che per scatti in cui il vestito deve essere perfettamente visibile è necessario usare degli accorgimenti tecnici in più (in alcune pubblicazione si richiede 2/3 di stop massimo di contrasto...), ma nella fotografia più intima di ciascun fotografo dovrebbe esserci la ricerca dell'essenza e non della perfezione estetica.
Ovviamente IMHO.
A presto, continuo a seguirvi!
mi riaggancio alla discussione dopo un po' di tempo. Ringrazio il buon Giuffra per aver proposto il tema e anche per avermi citato nel contesto della Nikon School.
Ho scorso velocemente il 3D senza avere la presunzione di leggere tutto.
Quello che mi sento di dire in generale è che la sala posa è un bel posto dove sperimentare ed imparare cose che van bene anche in esterni, ma l'impossibilità a frequentarla non deve essere avvertito come un limite da un fotografo.
La mia prima sala posa, qualche anno fa, è stato un muro bianco. A volte lo è ancora...
Prendo un ombrellino bianco traslucido con un SB800 sopra e lo punto verso la modella leggermente dall'alto. Schiarisco le ombre con un pannellino argento.
Questo per dire che secondo me è meglio usare luci semplici, se possibile, e concentrarsi sul soggetto: del resto siamo fotografi e non tecnici della fotografia.
Avedon diceva: "I am not interested in light. What I want is light in which the subject is free to move in any way without falling into an ugly light" ovvero "non sono interessato alla luce.Quello che voglio è una luce in cui il soggetto è libero di muoversi senza mai finire in una luce brutta".
Ovvio che per scatti in cui il vestito deve essere perfettamente visibile è necessario usare degli accorgimenti tecnici in più (in alcune pubblicazione si richiede 2/3 di stop massimo di contrasto...), ma nella fotografia più intima di ciascun fotografo dovrebbe esserci la ricerca dell'essenza e non della perfezione estetica.
Ovviamente IMHO.
A presto, continuo a seguirvi!
Stu pen da.
Grazie, Nuccio
Stu pen da.
Grazie, Nuccio
Grazie, Nuccio
Se ti piace approfondire l'argomento e lo stile di Giuseppe ti segnalo questo:
Corso di moda in sala posa
Sulla distanza delle luci dal soggetto....
Se mettiamo in sala posa le luci troppo vicine al soggetto, ci troviamo ad avere una caduta di luce molto rapida. Ogni minimo spostamento del soggetto, ci portera' a dover rimisurare l'intensita' luminosa e ci dara' pochissimo margine di errore, in quanto ogni minima variazione spaziale corrispondera' a uno o due stop di differenza nello spazio di pochi cm. Inoltre, il lato illuminato del soggetto sara' di molto piu illuminato dell'altro, rendendoci indispensabile e difficile il bilanciamento delle luci.
Se invece la distanza e' abbstanza grande, possiamo avere la stessa intensita' di luce praticamente su tutto il soggetto. Con l'esposimetro misuro le luci in modo da avere, supponiamo f8 o f11 piu o meno in tutta l'area di movimento del soggetto. Se e' in piedi, ad esempio, voglio che ci sia f8 sul volto, sulle braccia, sulle gambe, e sulle mani, anche se la modella dovesse allargare le braccia!
Se mettiamo in sala posa le luci troppo vicine al soggetto, ci troviamo ad avere una caduta di luce molto rapida. Ogni minimo spostamento del soggetto, ci portera' a dover rimisurare l'intensita' luminosa e ci dara' pochissimo margine di errore, in quanto ogni minima variazione spaziale corrispondera' a uno o due stop di differenza nello spazio di pochi cm. Inoltre, il lato illuminato del soggetto sara' di molto piu illuminato dell'altro, rendendoci indispensabile e difficile il bilanciamento delle luci.
Se invece la distanza e' abbstanza grande, possiamo avere la stessa intensita' di luce praticamente su tutto il soggetto. Con l'esposimetro misuro le luci in modo da avere, supponiamo f8 o f11 piu o meno in tutta l'area di movimento del soggetto. Se e' in piedi, ad esempio, voglio che ci sia f8 sul volto, sulle braccia, sulle gambe, e sulle mani, anche se la modella dovesse allargare le braccia!
Buongiorno a tutti, sono nuovo di questo bellissimo forum.
Molto interessante questa discussione. Sto provando a cimentarmi proprio nella fotografia in studio.
Riassumento il concesso di cui sopra, secondo l'esperienza, allo socpo di individuare una soluzione equilibrata tra i vari pro e contro legarti alla distanza, la stessa quanto dovrebbe essere? Il punto luce a 1,5 - 2 metri dal soggetto, potrebbe essere una buona soluzione, lavorando con delle torce flash di 400, rispettivamente 600 watt?
Domanda forse sciocca, forse no.
Abbiamo capito che in sala posa più si riesce a controllare la luce meglio è quindi mi domando: che tipo di luci "di servizio" utilizzate?
Intendo luci per vedere dove diavolo si mettono i piedi. Immagino che la normale illuminazione presente negli ambienti possa facilmente inquinare la scena
p.s. bellissimo il video della macchina per il fumo basso e eccellente la realizzazione ma basta semplicemente prendere una di quelle scatole di polistirolo col coperchio (tipo quelle del pesce), praticare un foro di ingresso e uno d'uscita e riempirla di ghiaccio
Abbiamo capito che in sala posa più si riesce a controllare la luce meglio è quindi mi domando: che tipo di luci "di servizio" utilizzate?
Intendo luci per vedere dove diavolo si mettono i piedi. Immagino che la normale illuminazione presente negli ambienti possa facilmente inquinare la scena
p.s. bellissimo il video della macchina per il fumo basso e eccellente la realizzazione ma basta semplicemente prendere una di quelle scatole di polistirolo col coperchio (tipo quelle del pesce), praticare un foro di ingresso e uno d'uscita e riempirla di ghiaccio
Non sono un esperto di sala posa, anzi leggo questo 3d proprio per iniziare a capirci qualcosa e magari costruirmi l'angolino adatto.
Mi permetto comunque di suggerirvi, in merito alla luce continua, le lampade Master Colour di Philips.
A questo link trovate la scheda tecnica estremamente completa (credo si possa fare non trattandosi di un negozio)
http://www.ecat.lighting.philips.com/l/mas...uctStartIndex=1
Vi faccio notare che si tratta di luci a ioduri metallici (o a scarica) ed hanno il difetto che, una volta spente, devono raffreddare per poterle riaccendere; tempi di riaccensione compresi tra i 10 e i 15min.
Con una lampada da 70w ottenete tranquillamente la luce di una alogena da 250w.
Inoltre vorrei chiedervi cosa ne pensate delle luci led.
Mi permetto comunque di suggerirvi, in merito alla luce continua, le lampade Master Colour di Philips.
A questo link trovate la scheda tecnica estremamente completa (credo si possa fare non trattandosi di un negozio)
http://www.ecat.lighting.philips.com/l/mas...uctStartIndex=1
Vi faccio notare che si tratta di luci a ioduri metallici (o a scarica) ed hanno il difetto che, una volta spente, devono raffreddare per poterle riaccendere; tempi di riaccensione compresi tra i 10 e i 15min.
Con una lampada da 70w ottenete tranquillamente la luce di una alogena da 250w.
Inoltre vorrei chiedervi cosa ne pensate delle luci led.
Le luci di servizio non influiscono minimamente sull'illuminazione complessiva, dato che un flash da soli 200W emette una luce 30 volte più forte di una illuminazione ambiente, per cui il problema, a meno che non si usino le fotovoltaiche dei pompieri, non sussiste.
Se per la macchina del fumo usi una piccola scatola, di conseguenza dovrai usare una piccola macchina dl fumo . E' tutto proporzionato.
Lampade a scarica come led hanno una qualità di luce pessima. Probabilmente questi ultimi andranno a migliorare, ma fino ad ora hanno uno spettro luminoso non lineare.
Se per la macchina del fumo usi una piccola scatola, di conseguenza dovrai usare una piccola macchina dl fumo . E' tutto proporzionato.
Lampade a scarica come led hanno una qualità di luce pessima. Probabilmente questi ultimi andranno a migliorare, ma fino ad ora hanno uno spettro luminoso non lineare.
....
Lampade a scarica come led hanno una qualità di luce pessima. Probabilmente questi ultimi andranno a migliorare, ma fino ad ora hanno uno spettro luminoso non lineare.
Lampade a scarica come led hanno una qualità di luce pessima. Probabilmente questi ultimi andranno a migliorare, ma fino ad ora hanno uno spettro luminoso non lineare.
Per esperienza, so che le lampade a scarica che ho linkato sopra, sono il meglio in commercio attualmente per l'illuminazione di vetrine e negozi.
In merito alla tua affermazione, ti chiedo pertanto come mai, in chiave fotografica, risultano essere addirittura pessime.
N.B. Come detto sopra, sono alle prime armi con le luci per fotografia; nessuna vena polemica pertanto, è solo che mi piace capire le cose.
cio che va bene per negozi non è detto vada bene per fotografia.
Le lampade a scarica intanto flickerano, ovvero hanno un andamento non costante nel tempo, per cui due scatti potrebbero venire diversi anche in rapida successione.
In secondo luogo i vapori di iodio o di mercurio (che credo siano adesso vietati) hanno uno spettro luminoso non equilibrato, poco adatto ad essere usato dove serve fedeltà dei colori, e a poco serve il bilanciamento del bianco: occorrerebbe fare una mappatura di tutto lo spettro per determinare cosa e di quanto aumentare o diminuire nelle varie frequenze luminose.
Esistono invece delle lampade a basso consumo per fotografia che hanno risolto questi problemi, e non costano nemmeno care.
Un giro su internet alla ricerca e se ne trovano di diversi tipi.
Le lampade a scarica intanto flickerano, ovvero hanno un andamento non costante nel tempo, per cui due scatti potrebbero venire diversi anche in rapida successione.
In secondo luogo i vapori di iodio o di mercurio (che credo siano adesso vietati) hanno uno spettro luminoso non equilibrato, poco adatto ad essere usato dove serve fedeltà dei colori, e a poco serve il bilanciamento del bianco: occorrerebbe fare una mappatura di tutto lo spettro per determinare cosa e di quanto aumentare o diminuire nelle varie frequenze luminose.
Esistono invece delle lampade a basso consumo per fotografia che hanno risolto questi problemi, e non costano nemmeno care.
Un giro su internet alla ricerca e se ne trovano di diversi tipi.
Le luci di servizio non influiscono minimamente sull'illuminazione complessiva, dato che un flash da soli 200W emette una luce 30 volte più forte di una illuminazione ambiente, per cui il problema, a meno che non si usino le fotovoltaiche dei pompieri, non sussiste.
Immaginavo fosse così ma non si sa mai fino a che punto può spingersi il perfezionismo!
Se per la macchina del fumo usi una piccola scatola, di conseguenza dovrai usare una piccola macchina dl fumo . E' tutto proporzionato.
Fidati che è il mio ambito
Con "scatola" intendo quelle che misurano circa 500x500x150mm da abbinarsi a una macchina del fumo da presumo un migliaio di watt, quelle da circa 100 bombe per intendersi.
Basta e avanza per avvolgere il soggetto nel fumo dal ginocchio in giù, se intendiamo seppellirlo di fumo denso e impenetrabile allora il discorso cambia e bisogna andare su roba pro
Lampade a scarica come led hanno una qualità di luce pessima. Probabilmente questi ultimi andranno a migliorare, ma fino ad ora hanno uno spettro luminoso non lineare.
Me lo sono chiesto spesso anch'io ma la risposta è abbastanza semplice.
La luce led nell'illuminazione professionale ha avuto un boom notevole. I prodotti migliorano velocemente ma al momento diciamo che le peculiarità maggiori di un faro led sono la flessibilità e il consumo ridotto, non certo la qualità pura della luce emessa.
ma con una altezza così ridotta arrivi a raffreddare il fumo?
magari lo si fa passare attraverso un tubicino tipo spinatore di birra immerso nel ghiaccio e lo si fa uscire, marimane invariata la potenza del getto e il fumo rischia di disperdersi.
Con i sistema del filmato invece la bocca di uscita è molto più grande di quella in entrata e per il principio di bernoulli la pressione diminuisce e di parecchio, liberando il fumo lentamente.
Se poi mi dici che funziona non ho motivo di non crederti.
Io non l'ho mai sperimentato.
Per i LED credo che il vantaggio tra economicità e duirata delel batterie sia tale da farli richiedere.
Ci sono addirittura dei sistemi a led per sala di posa con tanto di ombrelli, modellatori e sagomatori!
personalmente ho provato il faretto a led da telecamera e preferisco usare quello a tungsteno, per ottenere colori più "veri"
magari lo si fa passare attraverso un tubicino tipo spinatore di birra immerso nel ghiaccio e lo si fa uscire, marimane invariata la potenza del getto e il fumo rischia di disperdersi.
Con i sistema del filmato invece la bocca di uscita è molto più grande di quella in entrata e per il principio di bernoulli la pressione diminuisce e di parecchio, liberando il fumo lentamente.
Se poi mi dici che funziona non ho motivo di non crederti.
Io non l'ho mai sperimentato.
Per i LED credo che il vantaggio tra economicità e duirata delel batterie sia tale da farli richiedere.
Ci sono addirittura dei sistemi a led per sala di posa con tanto di ombrelli, modellatori e sagomatori!
personalmente ho provato il faretto a led da telecamera e preferisco usare quello a tungsteno, per ottenere colori più "veri"
Beh certo che più complesso è il sistema e migliore è il risultato però giusto per vedere che effetto che fa prendere una scatolaccia e farci due buchi è ben meglio che perdere un pomeriggio di lavoro per scoprire che il fumo non ci piace
Io comunque parlavo di fari per l'illuminazione professionale (teatro, concerti ecc.)
Anche qui "economico" è relativo visto che a maggior ragione coi led è bene evitare le cinesate da 100€, quelle vanno bene per illuminare il giardino (e ogni volta che le accendi devi pregare che non sia andato a xxx qualche integrato).
Io le uso come cambiacolori. L'RGB garantisce una virtuale infinità di sfumatura. Ma come avrai capito, il bianco bianco è ancora quello a scarica e per l'incarnato si usa ancora l'alogeno
Io comunque parlavo di fari per l'illuminazione professionale (teatro, concerti ecc.)
Anche qui "economico" è relativo visto che a maggior ragione coi led è bene evitare le cinesate da 100€, quelle vanno bene per illuminare il giardino (e ogni volta che le accendi devi pregare che non sia andato a xxx qualche integrato).
Io le uso come cambiacolori. L'RGB garantisce una virtuale infinità di sfumatura. Ma come avrai capito, il bianco bianco è ancora quello a scarica e per l'incarnato si usa ancora l'alogeno
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Io comunque parlavo di fari per l'illuminazione professionale (teatro, concerti ecc.)
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Io le uso come cambiacolori. L'RGB garantisce una virtuale infinità di sfumatura. Ma come avrai capito, il bianco bianco è ancora quello a scarica e per l'incarnato si usa ancora l'alogeno
Io comunque parlavo di fari per l'illuminazione professionale (teatro, concerti ecc.)
...
Io le uso come cambiacolori. L'RGB garantisce una virtuale infinità di sfumatura. Ma come avrai capito, il bianco bianco è ancora quello a scarica e per l'incarnato si usa ancora l'alogeno
Credo che se faccio qualche nome, tu mi capisci....
Se mi facessi prestare, visto che posso, qualche ETC575? Domino per i fondali?
Lo so, sono un mare di watt, ma le lampade sono gratis!
E dei parled, quelli da teatro intendo, cosa ne pensi?
Buzz, grazie per la risposta! Ma visto che ne arriva una bella fornitura in magazzino, io qualche provetta con le Mastercolor la faccio ... per curiosità quanto meno.
Messaggio modificato da 69andbros il Jan 20 2011, 06:25 PM
Credo che se faccio qualche nome, tu mi capisci....
Se mi facessi prestare, visto che posso, qualche ETC575? Domino per i fondali?
Lo so, sono un mare di watt, ma le lampade sono gratis!
E dei parled, quelli da teatro intendo, cosa ne pensi?
Buzz, grazie per la risposta! Ma visto che ne arriva una bella fornitura in magazzino, io qualche provetta con le Mastercolor la faccio ... per curiosità quanto meno.
Se mi facessi prestare, visto che posso, qualche ETC575? Domino per i fondali?
Lo so, sono un mare di watt, ma le lampade sono gratis!
E dei parled, quelli da teatro intendo, cosa ne pensi?
Buzz, grazie per la risposta! Ma visto che ne arriva una bella fornitura in magazzino, io qualche provetta con le Mastercolor la faccio ... per curiosità quanto meno.
Cosa sono? Sagomatori? Par?
Che cos'hai in mente, dare colore al fondale?
Le lampade a scarica comunque come già detto da buzz hanno il grosso svantaggio di flickerare, in pratica lampeggiano impercettibilmente.
La sigla 575 mi fa pensare si tratti appunto di un proiettore dotato di lampada HID 575. Non conosco il prodotto ma potrebbe pure essere non dimmerabile.
Io credo molto nell'illuminazione led anche in sala posa, prevalentemente per fondali ed eventuali accenti quà e là.
Attenzione ai par led cinesi: come ho già detto, hanno un'affidabilità sulla quale non metterei la mano sul fuoco nemmeno con un guanto d'amianto spesso 2cm ma soprattutto non fanno una mazza di luce. Al buio li vedi, già con una semplice lampada a incandescenza accesa fatichi a capire cosa stanno facendo.
In soldoni, per una macchina a led decente c'è da spendere almeno come per un SB600. Controller escluso
Cosa sono? Sagomatori? Par?
Che cos'hai in mente, dare colore al fondale?
Le lampade a scarica comunque come già detto da buzz hanno il grosso svantaggio di flickerare, in pratica lampeggiano impercettibilmente.
La sigla 575 mi fa pensare si tratti appunto di un proiettore dotato di lampada HID 575. Non conosco il prodotto ma potrebbe pure essere non dimmerabile.
Io credo molto nell'illuminazione led anche in sala posa, prevalentemente per fondali ed eventuali accenti quà e là.
Attenzione ai par led cinesi: come ho già detto, hanno un'affidabilità sulla quale non metterei la mano sul fuoco nemmeno con un guanto d'amianto spesso 2cm ma soprattutto non fanno una mazza di luce. Al buio li vedi, già con una semplice lampada a incandescenza accesa fatichi a capire cosa stanno facendo.
In soldoni, per una macchina a led decente c'è da spendere almeno come per un SB600. Controller escluso
Che cos'hai in mente, dare colore al fondale?
Le lampade a scarica comunque come già detto da buzz hanno il grosso svantaggio di flickerare, in pratica lampeggiano impercettibilmente.
La sigla 575 mi fa pensare si tratti appunto di un proiettore dotato di lampada HID 575. Non conosco il prodotto ma potrebbe pure essere non dimmerabile.
Io credo molto nell'illuminazione led anche in sala posa, prevalentemente per fondali ed eventuali accenti quà e là.
Attenzione ai par led cinesi: come ho già detto, hanno un'affidabilità sulla quale non metterei la mano sul fuoco nemmeno con un guanto d'amianto spesso 2cm ma soprattutto non fanno una mazza di luce. Al buio li vedi, già con una semplice lampada a incandescenza accesa fatichi a capire cosa stanno facendo.
In soldoni, per una macchina a led decente c'è da spendere almeno come per un SB600. Controller escluso
sono tutte lampade professionali da spettacolo quindi assolutamente dimmerabili
queste sono le domino
http://www.brokershow.it/leggimateriale.php?articolo=23.txt
e questi i sagomatori etc 575
http://rossinimusica.it/index.php?main_pag...704e4e23cab7067
questi i parled
http://www.proelgroup.com/proel/it/lightin...=11823269998180
Quello che ho in mente è di iniziare GRATIS! e visto che questi li ho a disposizione gratis (dimmer e contoller dmx inclusi)...
Riassumento il concesso di cui sopra, secondo l'esperienza, allo socpo di individuare una soluzione equilibrata tra i vari pro e contro legarti alla distanza, la stessa quanto dovrebbe essere? Il punto luce a 1,5 - 2 metri dal soggetto, potrebbe essere una buona soluzione, lavorando con delle torce flash di 400, rispettivamente 600 watt?
Che dire? Dipende, devi fare qualche prova.
Intanto dipende se il soggetto fa foto statiche o si muove in qualche direzione, se fai una foto in primo piano o a figura intera, ecc.
L'ideale per avere un luce morbida e uniforme sul soggetto, senza zone bruciate e zone nere senza dettagli, è che il diffusore sia grande quanto il soggetto e non distante oltre questa misura. Se il soggetto si sposta spesso, se si sdraia o si mette di traverso è meglio che le luci siano grandi e lontane piuttosto che piccole e vicine.
Ma poi magari scopri che a te piace di più la luce dura, come nella foto della befana che ho postato in glamour...