Certo che camminare per strada in una metropoli di oltre 12 milioni di abitanti ed una superficie di 2000 km² occorre avere un po’ di tempo a disposizione , ma sicuramente non c’è da annoiarsi.
Anni fa ho trascorso un lungo periodo di lavoro in Giappone e durante i weekends liberi non mi sono mancate le occasioni di andare a ficcare il naso (anzi l’obiettivo) a zonzo per il Giappone.
Uscite quasi sempre in solitaria perché è estremamente difficile socializzare con i giapponesi al di là dei rapporti professionali ed instaurare poi rapporti di amicizia, almeno come li intendiamo noi occidentali.
Tokyo significa letteralmente “capitale d’oriente”, il suo nome antico era Edo (foce del fiume) e concentra circa il 10% della popolazione giapponese.
Oltre che la capitale politica è anche quella economica del Giappone: il PIL della sola Tokyo è di gran lunga superiore a quello complessivo dell’Italia.
Caso forse unico al mondo ha confini urbani che si estendono fino ad alcune isole del Pacifico lontane circa 900km dalla costa.
Di giorno, alla popolazione residente, si aggiungono circa 3 milioni di lavoratori provenienti dalle città periferiche, convogliate a fatica da un sistema di trasporti peraltro estremamente efficiente.
Tokyo è divisa in quartieri (ku), città (shi), paesi (cho), villaggi (son) con un agglomerato urbano complessivo che sfiora i 28 milioni di abitanti e cosa abbastanza bizzarra per noi occidentali, non possiede un sistema organizzato di identificazione stradale con specifici nomi assegnati. Tant’è che una delle cose più difficili è indicare al tassista dove diavolo si vuole andare. Ricordo contrattazioni infinite con tassisti, a cui l’educazione giapponese impediva di dirmi che non avevano capito una cippa di dove dovevano portarmi e così mi annuivano gentilmente e partivano allo sbaraglio.
Dal punto di vista fotografico la primavera e soprattutto l’autunno sono veramente spettacolari.
Rimasi senza fiato quando mi recai a Nikko, ingresso dell’omonimo parco naturale, in una splendida giornata d’ottobre, completamente immerso nelle calde tonalità delle foglie degli aceri caricate da un "color booster" naturale.
Ma tutta Tokyo, ed in genere il Giappone, se si ha la possibilità di visitarlo senza fretta e fuori dagli stereotipi turistici, offre innumerevoli spunti di approfondimento storico, sociologico, urbanistico architettonico ed altrettante opportunità di cogliere soggetti ed istanti con la fotocamera.
Negli scarsi ritagli di tempo sto scansionando alcune delle centinaia di foto (soprattutto dia), fatte durante il mio periodo giapponese.
Ve ne propongo alcune, iniziando con qualche "street" b/n.
Messaggio modificato da PAS il Jun 9 2006, 10:30 AM
Anni fa ho trascorso un lungo periodo di lavoro in Giappone e durante i weekends liberi non mi sono mancate le occasioni di andare a ficcare il naso (anzi l’obiettivo) a zonzo per il Giappone.
Uscite quasi sempre in solitaria perché è estremamente difficile socializzare con i giapponesi al di là dei rapporti professionali ed instaurare poi rapporti di amicizia, almeno come li intendiamo noi occidentali.
Tokyo significa letteralmente “capitale d’oriente”, il suo nome antico era Edo (foce del fiume) e concentra circa il 10% della popolazione giapponese.
Oltre che la capitale politica è anche quella economica del Giappone: il PIL della sola Tokyo è di gran lunga superiore a quello complessivo dell’Italia.
Caso forse unico al mondo ha confini urbani che si estendono fino ad alcune isole del Pacifico lontane circa 900km dalla costa.
Di giorno, alla popolazione residente, si aggiungono circa 3 milioni di lavoratori provenienti dalle città periferiche, convogliate a fatica da un sistema di trasporti peraltro estremamente efficiente.
Tokyo è divisa in quartieri (ku), città (shi), paesi (cho), villaggi (son) con un agglomerato urbano complessivo che sfiora i 28 milioni di abitanti e cosa abbastanza bizzarra per noi occidentali, non possiede un sistema organizzato di identificazione stradale con specifici nomi assegnati. Tant’è che una delle cose più difficili è indicare al tassista dove diavolo si vuole andare. Ricordo contrattazioni infinite con tassisti, a cui l’educazione giapponese impediva di dirmi che non avevano capito una cippa di dove dovevano portarmi e così mi annuivano gentilmente e partivano allo sbaraglio.
Dal punto di vista fotografico la primavera e soprattutto l’autunno sono veramente spettacolari.
Rimasi senza fiato quando mi recai a Nikko, ingresso dell’omonimo parco naturale, in una splendida giornata d’ottobre, completamente immerso nelle calde tonalità delle foglie degli aceri caricate da un "color booster" naturale.
Ma tutta Tokyo, ed in genere il Giappone, se si ha la possibilità di visitarlo senza fretta e fuori dagli stereotipi turistici, offre innumerevoli spunti di approfondimento storico, sociologico, urbanistico architettonico ed altrettante opportunità di cogliere soggetti ed istanti con la fotocamera.
Negli scarsi ritagli di tempo sto scansionando alcune delle centinaia di foto (soprattutto dia), fatte durante il mio periodo giapponese.
Ve ne propongo alcune, iniziando con qualche "street" b/n.
Messaggio modificato da PAS il Jun 9 2006, 10:30 AM
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Per ora mi fermo qui per non essere prolisso e rischiare di annoiarvi.
Mi ha colpito soprattutto la seconda, con la vecchietta sommersa dal carico che, dall'incedere, dà l'impressione di muoversi con una decisione ed un dinamismo inaspettati, come se non portasse alcun fardello.
Ma sono B/N di pellicola o conversioni di scansioni Dia?
Ciao.
Antonio
Ma sono B/N di pellicola o conversioni di scansioni Dia?
Ciao.
Antonio
E vai con lo street!
Bravo valerio, la 3 e la 4 le mie preferite di questa prima serie.
aspettiamo le altre?
saluti
gaetano
Bravo valerio, la 3 e la 4 le mie preferite di questa prima serie.
aspettiamo le altre?
saluti
gaetano
ti fermi ... e già, prima metti la carota e poi ti fermi, non fare come Carlo (una foto al giorno)
Gennaro
Gennaro
QUOTE(nisant @ Jun 9 2006, 11:41 AM)
La vecchietta è una contadina.
Sono numerose (almeno lo erano) nelle prime ore del mattino nelle stazioni ferroviarie mentre si recano in qualche mercato a vendere le loro merci.
Si sono quasi adattate fisicamente ai pesanti fardelli che trasportano e che riescono a mantenere bilanciati minimizzando lo sforzo.
Le dia originali sono a colori.
Ciao
Anche io vorrei vederne di più , però qualcosa anche a colori.........il Giappone ne ha di fantastici.
Complimenti cmq per quelle postate.
Complimenti cmq per quelle postate.
QUOTE(PAS @ Jun 9 2006, 11:35 AM)
Azz... annoiarmi!!! Mi ero messo comodo con annesso patatine e gazzosona gelata... e tu ti fermi? Riprendi prima che mi si scaldi la gazzosa... se no parte uno strappo di Nital Card da paura... che lo sentono pure in Giappone...
Che belle Valerio!
Aspetto anche io le altre!!
Gianluca
Aspetto anche io le altre!!
Gianluca
molto ,molto belle pas, sei un grande.... mi raccomando continua col BN
Musica gagaku suonata per strada
Omaggio mattutino all’imperatore
Prospettiva colta a fine orario di lavoro
Non sono mai stato in giappone, ma conto di andarci.
Dalla cina e' vicinissimo....del resto.
Bravo Pas, begli scatti. Aspetto che gli altri 90 ora!
.oesse.
Dalla cina e' vicinissimo....del resto.
Bravo Pas, begli scatti. Aspetto che gli altri 90 ora!
.oesse.
QUOTE(oesse @ Jun 9 2006, 10:54 PM)
Non sono mai stato in giappone, ma conto di andarci.
Dalla cina e' vicinissimo....del resto.
Bravo Pas, begli scatti. Aspetto che gli altri 90 ora!
.oesse.
Dalla cina e' vicinissimo....del resto.
Bravo Pas, begli scatti. Aspetto che gli altri 90 ora!
.oesse.
Vedo adesso il tuo thread Marco.
Stiamo incrociando foto orientali quasi ci fossimo dati appuntamento!
Ora me le vado a vedere con calma
Un pò di colore:
Aceri ad ottobre
Messaggio modificato da PAS il Jun 9 2006, 10:02 PM
Aceri ad ottobre
Messaggio modificato da PAS il Jun 9 2006, 10:02 PM
Tra i rami
Stavo per dirvelo (Pas e Oesse), questa sera mi sto proprio deliziando un'ottima street d'oriente.
Felice
Felice
I giapponesi sono affascinati dall’impossibile, come scolpire il ghiaccio a ferragosto