Di questi tempi comprensibilmente si da una forte enfasi ai nuovi orizzonti offerti dalle fotocamere digitali.
Ciò nonostante ritengo opportuno ricordare e quì mi rivolgo principalmente a quanti stanno muovendo i primi passi nell'hobbi fotografico che molti di questi nuovi orrizzonti sono parimenti raggiungibili anche con la tradizionale pellicola.
Personalmente grazie a un buon scanner e a un non costoso programma di fotoritocco, riesco a digitalizzare le mie stampe fotografiche per poi apportarvi le stesse ripeto stesse manipolazioni altrimenti ottenibili tramite immagine da fotocamera digitale.
Miglioramento dei colori, aumento della messa a fuoco, inserimento dell'effetto di tridimensionalità, fotomontaggi e tanto altro, sono parimenti realizzabili, come già detto partendo da una semplice stampa fotografica ottenuta con negativo.
D'accordo, non ho detto nulla di nuovo ma anzi a molti sembrerà che io abbia riscoperto l'acqua calda.
E' vero ma mettetevi nei panni di quei nuovi amici della fotografia che utilizzano la fotocamera a pellicola i quali questa "acqua calda" debbono ancora conoscerla (non credo che siano poi così pochi).
Essi potranno trovare interessanti queste informazioni
Nuovamente un saluto a tutti.
Ciò nonostante ritengo opportuno ricordare e quì mi rivolgo principalmente a quanti stanno muovendo i primi passi nell'hobbi fotografico che molti di questi nuovi orrizzonti sono parimenti raggiungibili anche con la tradizionale pellicola.
Personalmente grazie a un buon scanner e a un non costoso programma di fotoritocco, riesco a digitalizzare le mie stampe fotografiche per poi apportarvi le stesse ripeto stesse manipolazioni altrimenti ottenibili tramite immagine da fotocamera digitale.
Miglioramento dei colori, aumento della messa a fuoco, inserimento dell'effetto di tridimensionalità, fotomontaggi e tanto altro, sono parimenti realizzabili, come già detto partendo da una semplice stampa fotografica ottenuta con negativo.
D'accordo, non ho detto nulla di nuovo ma anzi a molti sembrerà che io abbia riscoperto l'acqua calda.
E' vero ma mettetevi nei panni di quei nuovi amici della fotografia che utilizzano la fotocamera a pellicola i quali questa "acqua calda" debbono ancora conoscerla (non credo che siano poi così pochi).
Essi potranno trovare interessanti queste informazioni
Nuovamente un saluto a tutti.
Vorrei solo precisare, tanto per fare chiarezza ed essere obiettivo, che PASSARE ALLO SCANNER un negativo (o una diapositiva) NON sarà mai come scattare una fotografia digitale. Provare per credere.
Con questo, ognuno tragga le proprie soddisfazioni con quello che ha a disposizione.
Ti piace la pellicola? Benone! Continua con il tuo scanner, ma prima di fare paragoni... sarebbe meglio aver provato la differenza.
Sono due modi diversi di acquisire un'immagine, pertanto ognuno adoperi quello che le porta più soddisfazione.
Saluti!
Con questo, ognuno tragga le proprie soddisfazioni con quello che ha a disposizione.
Ti piace la pellicola? Benone! Continua con il tuo scanner, ma prima di fare paragoni... sarebbe meglio aver provato la differenza.
Sono due modi diversi di acquisire un'immagine, pertanto ognuno adoperi quello che le porta più soddisfazione.
Saluti!
Argomenti già trattati ampiamente.....e senza una possibile soluzione....meglio questo o quello? Ma a me piace così...a me no.....
Il bello è proprio nella differenza. Per quanto mi riguarda c'è del bello perfino nella tri-x caricata in una compatta da 30 euro..
I gusti sono gusti e non hanno regole, chi non ha gusti non può andare tanto oltre. e' un pò come quando chiedi a qualcuno che musica ascolta e lui risponde "un pò di tutto..." "Oh, ma davvero? Ti piace Beethoven alternato agli Slayer? Che mi dici dei canti bergamaschi?".....
Il bello è proprio nella differenza. Per quanto mi riguarda c'è del bello perfino nella tri-x caricata in una compatta da 30 euro..
I gusti sono gusti e non hanno regole, chi non ha gusti non può andare tanto oltre. e' un pò come quando chiedi a qualcuno che musica ascolta e lui risponde "un pò di tutto..." "Oh, ma davvero? Ti piace Beethoven alternato agli Slayer? Che mi dici dei canti bergamaschi?".....
Caro Mauro, sul fatto che una fotocamera dig. abbia una maggior quantita' di informazioni rispetto ud un scanner ho qualche dubbio.....!! Si parla comunque di Scanner di alto/altissimo livello, tipo i Coolscan o simili, ma sta' di fatto che una dia o un negativo di ottima fattura e realizazzione e se ben si conosce la macchina che si usa, essa puo' trarre dei risultati davvero notevoli: basta pensare che quando si realizzano delle immagini tipo pubblicitarie di altissimo livello qualitativo (anche la presentazione) viene sempre chiesto di realizzare il "master" con una dia (o anche del negativo, puo' succedere...) e successivamente viene scansionata, ritoccando se necessario qualche punto e inserendo quello che deve essere l'evventuale testo, ma credimi che difficilmente vogliono una partenza dal digitale per realizzare una stampa di notevoli dimensioni ad altissimo livello, sia per i manifesti e sopratutto per cataloghi e riviste pattinate: "l'effetto pellicola" è ancora molto richiesto su certi campi (moda in primo luogo, still-life ed altro ancora....) e lo scanner è ancora un punto forte della catena........ma, ripeto, stiamo comunque parlando di macchine di notevole fattura e prezzo........quindi...!!
Ciao Mauro
Ciao Mauro
Sono perfettamente daccordo anch'io col dire che con uno scanner difficilmete ottieni ciò che si ottiene da una scansione ( anch'io fino a ieri avevo una F5 con Nikon coolscan 4000 ED) ma quante volte, pur masticando con photoshop, non riuscivo ad ottenere il risultato che volevo...o che vedevo con la proiezione.
Ecco perchè sono passato a digitale e ho abbandonato tutto...
Ecco perchè sono passato a digitale e ho abbandonato tutto...
QUOTE(mauro.yzf@libero.it @ Nov 24 2003, 07:54 PM)
Caro Mauro, sul fatto che una fotocamera dig. abbia una maggior quantita' di informazioni rispetto ud un scanner ho qualche dubbio...
Sono d’accordo! Innanzitutto volevo ricordare che le fotocamere dig.li di altissima fascia, con sensori 24x36 (3 o 4 tipi in commercio) danno risultati identici all’argento fino ad ingrandimenti di circa 35x50; la pellicola mostra quindi la sua superiorità man mano che si aumenta l’ingrandimento. Poi non bisogna dimenticare che le informazioni ottenute da una immagine digitale sono “finite” nel senso che hanno dei limiti legati al numero di colori e di grigi che il sensore è in grado di catturare; al contrario della pellicola che invece ha una quantità di informazioni pressoché infinita. Tanto per fare un esempio, tra il bianco e il nero, la pellicola è in grado di evidenziare infinite tonalità di grigio mentre il sensore “solo” un certo numero... insomma, tralasciando le molteplici comodità che le nuove tecnologie offrono, i sensori delle fotocamere digitali potranno solo arrivare ad eguagliare (di certo non superare) la qualità della pellicola.
Personalmente sono possessore sia di macchine totalmente meccaniche sia di una compatta digitale che se pur di qualche tempo fa ha i suoi buoni 3Mpixel, per quanto riguarda la scannerizzazione l'ho fatta fare da un laboratorio, che suppongo abbia dei buoni scanner, ma non ci giuro. Devo dire che per me la superiorità della pellicola è indiscutibile in fatto di brillantezza, contrasto, fedeltà dei colori.Per mia esperienza posso dire che le scannerizzazioni non rendono neanche un millesimo delle diapositive, almeno quelle dei laboratori, così come non riesco minimamente a "domare" la mia digitale e a fargli fare quello che voglio. Ma la parte che a me più interessa per cui concordo con lo user che ha scritto per primo è solo nel titolo, per il semplice fatto che a parer mio la pellicola era una scuola, luci, contrasti, colori, uso del flash, compensazione delle luci artificiali, delle esposizioni, persino le inquadrature dovevano essere pensate in fase di scatto, mentre da quel che si legge dal messaggio iniziale anche il nostro amante della pellicola si è ridotto a correggere tutto in fase successiva allo scatto, vorrei poter concordare sul fatto che è solo un mezzo di acquisizione diverso, ma ad oggi invece fotografia digitale vuol dire elaborazione post-scatto (addirittura della messa a fuoco) fotografia tradizionale e quindi pellicola, vuol dire imparare a scrivere con la luce e si è un romanziere quando si sa scrivere quello che si vuole, amore, sofferenza , così si è un fotografo se si riesce a scrivere con la luce, non con il computer sulla luce.
Cristiano
Cristiano
Sicuramente per scattare con un'analogica bisogna saper scattare ed avere + scuola.
Ma sul fatto che passione sia solo per forza la fotografia analogica....non sono del tutto daccordo.
Spesso, purtroppo, la maggior parte delle persone ( mi riferisco in senso generale e non personale) che parlano male del digitale, lo fanno per 2 motivi sostanziali:
1) Non hanno la possibilità economica di potersi permettere una digitale degna di poter essere messa a confronto con la diapositiva o negativo.
2) Sono emerriti incapaci nell'uso di photoshop.
Oppure entrambe le cose....
In quanto a passione, già il solo saper giocare con quest'ultimo programma...di divertimento ce ne sarebbe da dire......
Saper scrivere con la luce è un'arte...ma lo è anche saper scrivere con un computer su una foto...non si improvvisa nulla nemmeno qui.
Ma sul fatto che passione sia solo per forza la fotografia analogica....non sono del tutto daccordo.
Spesso, purtroppo, la maggior parte delle persone ( mi riferisco in senso generale e non personale) che parlano male del digitale, lo fanno per 2 motivi sostanziali:
1) Non hanno la possibilità economica di potersi permettere una digitale degna di poter essere messa a confronto con la diapositiva o negativo.
2) Sono emerriti incapaci nell'uso di photoshop.
Oppure entrambe le cose....
In quanto a passione, già il solo saper giocare con quest'ultimo programma...di divertimento ce ne sarebbe da dire......
Saper scrivere con la luce è un'arte...ma lo è anche saper scrivere con un computer su una foto...non si improvvisa nulla nemmeno qui.
Salve a tutti,
io, come molti sanno, arrivo dall'analogico (come comunque molti di noi) ora sono un "digitale", ma solo come metodo perchè la filosofia della fotografia è una sola e deve accumunare tutti coloro che amano tenere una macchina fotografica in mano.
Scrivere con la luce è un'arte e non cambia concettualmente a seconda dei supporti che si desidera usare, però:
attenzione che la modifica delle immagini con pesanti fotoritocchi può falsare il risultato della fotografia.
Sarebbe come mettere in mano a me un pianoforte (io... appena capace a distinguere le note) e una volta registrata una mia strimpellata lavorare di banco digitale e tirare fuori una sonata di Listz.
Quindi attenzione a non confondere la Fotografia con la DigitalArt.
io, come molti sanno, arrivo dall'analogico (come comunque molti di noi) ora sono un "digitale", ma solo come metodo perchè la filosofia della fotografia è una sola e deve accumunare tutti coloro che amano tenere una macchina fotografica in mano.
Scrivere con la luce è un'arte e non cambia concettualmente a seconda dei supporti che si desidera usare, però:
attenzione che la modifica delle immagini con pesanti fotoritocchi può falsare il risultato della fotografia.
Sarebbe come mettere in mano a me un pianoforte (io... appena capace a distinguere le note) e una volta registrata una mia strimpellata lavorare di banco digitale e tirare fuori una sonata di Listz.
Quindi attenzione a non confondere la Fotografia con la DigitalArt.
QUOTE(dadobox@deejaymail.it @ Nov 24 2003, 10:04 PM)
non bisogna dimenticare che le informazioni ottenute da una immagine digitale sono “finite” nel senso che hanno dei limiti legati al numero di colori e di grigi che il sensore è in grado di catturare; al contrario della pellicola che invece ha una quantità di informazioni pressoché infinita. Tanto per fare un esempio, tra il bianco e il nero, la pellicola è in grado di evidenziare infinite tonalità di grigio mentre il sensore “solo” un certo numero...
Non sono molto d'accordo. Intendiamoci, e' vero che la gamma tonale delle digitali e' "finita" (è una prerogativa intrinseca del digitale, l'informazione e' quantizzata), nel senso che i colori sono quelli e basta (parliamo di milioni di sfumature), ma non e' vero che gli alogenuri d'argento o i pigmenti di una determinata pellicola siano in grado di registrare una quantità "infinita" di colori. I cristalli di alogenuro o le nuvole di dyes sono presenti in numero "finito" e hanno dimensioni ben precise, sicuramente microscopiche (cioè dell'ordine di grandezza del micron), di certo non nanometriche, e guardacaso il micron e' proprio l'ordine di grandezza dei pixel di un CCD, da tre a sette-otto. Riguardo le tonalità di grigio, poi, l'occhio umano non e' in grado di differenziarne in un'immagine una quantità infinita (ma neanche qualche migliaio, siamo MOLTO sotto), e già ci siamo col digitale.
Anche col migliore degli scanner oltre un certo limite quello che fai e' semplicemente una fotografia della *grana*, non c'e' piu' informazione utile.
Riguardo poi il fatto che per fare i poster si usi la pellicola, certo, e' vero, ma non certo il 24*36 (nel qual caso un sensore 24*36 O MENO andrebbe piu' che bene).
La differenza la fa il fattore d'ingrandimento, ma non mi risulta proprio che gli attuali sensori 24*36 (e anche meno, secondo me) abbiano una capacità di risoluzione inferiore alla pellicola "media", anzi, sono già oltre i limiti di risoluzione degli obiettivi "medi", se non dei migliori. Cosa che su pellicola e' vera solo per *pochissime* emulsioni, e non a colori... (si, insomma, se dobbiamo finire a parlare di tech pan...). Il limite e' ancora una volta la*grana*.
Il discorso sul valore estetico e' sicuramente vero, il look digitale è diverso, qui e' quesione di gusti, per determinate applicazioni (e manici) andrà di volta in volta meglio l'una o l'altra delle soluzioni.
NB: sto argomentando, non c'e' polemica
ciao!
...Ed eccoci di nuovo qui nell'eterna diatriba "analogico"-"digitale"...
Il bello sta nella differenza, ognuno usa ciò che più gli fa comodo a seconda dei risultati che vuole ottenere e, perchè no, a seconda delle sue possibilità tecniche ed economiche (fatto non trascurabile). Certo, l'approccio è diverso: chi usa il digitale già al momento dello scatto pensa alla post-produzione e quindi magari tralascia certi accorgimenti di tecnica di scatto tanto poi croppa, clona, livella, raddrizza ecc..., chi invece ha un approccio analogico (specialmente se usa diapositive come il sottoscritto) già in fase di scatto è costretto a curare adeguatamente inquadratura, messa a fuoco, esposizione ecc...
Certo è vero che una foto venuta male può essere manipolata in digitale quanto si vuole, che rimarrà sempre venuta male!!! Anche il digitale ha i suoi limiti...
E' vero che una dia o un negativo scansionati non avranno mai il livello qualitativo in digitale di un'immagine fissata direttamente su un sensore, ma è anche vero che una stampa da digitale (specialmente in grande formato) non avrà mai la qualità di una stampa da pellicola, almeno allo stato attuale, tra qualche anno magari ne riparleremo.
Sulla questione delle informazioni presenti sulla pellicola e sul sensore, è un po' come la musica in mp3, è vero che vengono tagliate le frequenze che il nostro orecchio non riesce a percepire, ma queste frequenze in origine ci sono e le loro vibrazioni vengono percepite anche se sono al di fuori del nostro campo uditivo.
Scusate la lunghezza e saluti a tutti...
Il bello sta nella differenza, ognuno usa ciò che più gli fa comodo a seconda dei risultati che vuole ottenere e, perchè no, a seconda delle sue possibilità tecniche ed economiche (fatto non trascurabile). Certo, l'approccio è diverso: chi usa il digitale già al momento dello scatto pensa alla post-produzione e quindi magari tralascia certi accorgimenti di tecnica di scatto tanto poi croppa, clona, livella, raddrizza ecc..., chi invece ha un approccio analogico (specialmente se usa diapositive come il sottoscritto) già in fase di scatto è costretto a curare adeguatamente inquadratura, messa a fuoco, esposizione ecc...
Certo è vero che una foto venuta male può essere manipolata in digitale quanto si vuole, che rimarrà sempre venuta male!!! Anche il digitale ha i suoi limiti...
E' vero che una dia o un negativo scansionati non avranno mai il livello qualitativo in digitale di un'immagine fissata direttamente su un sensore, ma è anche vero che una stampa da digitale (specialmente in grande formato) non avrà mai la qualità di una stampa da pellicola, almeno allo stato attuale, tra qualche anno magari ne riparleremo.
Sulla questione delle informazioni presenti sulla pellicola e sul sensore, è un po' come la musica in mp3, è vero che vengono tagliate le frequenze che il nostro orecchio non riesce a percepire, ma queste frequenze in origine ci sono e le loro vibrazioni vengono percepite anche se sono al di fuori del nostro campo uditivo.
Scusate la lunghezza e saluti a tutti...
una differenza tra lo scatto digitale e una scansione c'e', (almeno per me)parlando di macchine da 6 a 14 milioni di pixel .La scansione e' piu' morbida e ti da una profondita' sui colori molto superiore.A meno che non fai uno scatto di assoluta precisione e specialmente di primo piano.Altra cosa e' un bel dorso digitale ho un paio di scatti realizzati con un Ixpress e vi assicuro che ne vale la pena.Comunque la tecnologia avanza e poi esisteranno sempre gli estimatori di un sistema anziche' di un altro
Riporto qui lo stesso discorso che ho fatto sull'altro post:
Infatti..sono perfettamente daccordo....l'ottica è il buon 85 % di una foto
E poi comunque altra cosa da dire è che tutti fanno un gran parlare di risoluzione appena si accenna una fotocamera digitale dicendo: "e ma fino a che punto posso fare un ingrandimento?!?!? e ma si vedono i pixel ?!?!?!" etc etc....
Per prima cosa direi....sì ma quante foto a quelle dimensioni stampi?!?!?!
E poi lo sappiamo o no che una fotografia dovrebbe sempre essere guardata ad almeno 2,5 volte la sua diagonale!?!?!?!
Anche nei cartelloni da 6 metri per 8 se ci vado vicino vedo la sgranatura...ma cosa centra??? il cartellone è fatto per essere visto da una distanza di 20 metri o più...
Si dice anche che una stampa per essere giudicata buona debba avere una risoluzione di 300 dpi perchè sono le linee massime che l'occhio umano riesce a percepire.
Benissimo allora io metterei Ansel Adams davanti ad una foto stampata a 300 dpi ed una stampata a 200 e senza l'ausilio ne di lentino ne di altro strumento mi deve dire quale delle 2 è scattata a 300 dpi e quale no....
Poi mi devrebbe anche dire , visto che anche qui se ne fa un gran parlare, quale di 2 altre foto prese in esame ( una scattata in digitale e l'altra in analogico) ha + gamma cromatica ( e mi deve dire quanti milioni di variazione colore vede in + su una rispetto all'altra).
Ma per favore.....
Diciamolo chiaro...se ci mettono davanti ad una foto ben scattata..elaborata e stampata in digitale e non ce lo dicono...col cavolo che ce ne accorgiamo.
Infatti..sono perfettamente daccordo....l'ottica è il buon 85 % di una foto
E poi comunque altra cosa da dire è che tutti fanno un gran parlare di risoluzione appena si accenna una fotocamera digitale dicendo: "e ma fino a che punto posso fare un ingrandimento?!?!? e ma si vedono i pixel ?!?!?!" etc etc....
Per prima cosa direi....sì ma quante foto a quelle dimensioni stampi?!?!?!
E poi lo sappiamo o no che una fotografia dovrebbe sempre essere guardata ad almeno 2,5 volte la sua diagonale!?!?!?!
Anche nei cartelloni da 6 metri per 8 se ci vado vicino vedo la sgranatura...ma cosa centra??? il cartellone è fatto per essere visto da una distanza di 20 metri o più...
Si dice anche che una stampa per essere giudicata buona debba avere una risoluzione di 300 dpi perchè sono le linee massime che l'occhio umano riesce a percepire.
Benissimo allora io metterei Ansel Adams davanti ad una foto stampata a 300 dpi ed una stampata a 200 e senza l'ausilio ne di lentino ne di altro strumento mi deve dire quale delle 2 è scattata a 300 dpi e quale no....
Poi mi devrebbe anche dire , visto che anche qui se ne fa un gran parlare, quale di 2 altre foto prese in esame ( una scattata in digitale e l'altra in analogico) ha + gamma cromatica ( e mi deve dire quanti milioni di variazione colore vede in + su una rispetto all'altra).
Ma per favore.....
Diciamolo chiaro...se ci mettono davanti ad una foto ben scattata..elaborata e stampata in digitale e non ce lo dicono...col cavolo che ce ne accorgiamo.
QUOTE(scrivimi@diegocottino.it @ Nov 24 2003, 11:15 PM)
Sicuramente per scattare con un'analogica bisogna saper scattare ed avere + scuola.
Ma sul fatto che passione sia solo per forza la fotografia analogica....non sono del tutto daccordo.
Spesso, purtroppo, la maggior parte delle persone ( mi riferisco in senso generale e non personale) che parlano male del digitale, lo fanno per 2 motivi sostanziali:
1) Non hanno la possibilità economica di potersi permettere una digitale degna di poter essere messa a confronto con la diapositiva o negativo.
2) Sono emerriti incapaci nell'uso di photoshop.
Oppure entrambe le cose....
In quanto a passione, già il solo saper giocare con quest'ultimo programma...di divertimento ce ne sarebbe da dire......
Saper scrivere con la luce è un'arte...ma lo è anche saper scrivere con un computer su una foto...non si improvvisa nulla nemmeno qui.
Ma sul fatto che passione sia solo per forza la fotografia analogica....non sono del tutto daccordo.
Spesso, purtroppo, la maggior parte delle persone ( mi riferisco in senso generale e non personale) che parlano male del digitale, lo fanno per 2 motivi sostanziali:
1) Non hanno la possibilità economica di potersi permettere una digitale degna di poter essere messa a confronto con la diapositiva o negativo.
2) Sono emerriti incapaci nell'uso di photoshop.
Oppure entrambe le cose....
In quanto a passione, già il solo saper giocare con quest'ultimo programma...di divertimento ce ne sarebbe da dire......
Saper scrivere con la luce è un'arte...ma lo è anche saper scrivere con un computer su una foto...non si improvvisa nulla nemmeno qui.
, senza polemica, perchè si dovrebbero spendere milioni per comprare qualcosa di paragonabile ad una macchina da 300 Euro?
:( Spero non sia diventato un crimine non saper usare un programma di fotoritocco.
Saper scrivere con la luce è un arte e si chiama fotografia, saper scrivere con un computer su una foto si chiama manipolazione anche senza improvvisazione
Ma certo che no..infatti non ho detto che scattare con la pellicola è retorica.
Ma ho semplicemente detto che come è un'arte fotografare con la pellicola lo è anche saper usare un programma di fotoritocco con le dovute maniere.
Questo non significa stravolgere una foto..ma è anche ovvio che si possono fare cose veramente carine e simpatiche senza per forza avere in casa un bunker dove mettere camera oscura e tutti gli ambaradan necessari per lavorare.
Ne segue poi la creazione e presentazione con altri programmi e perchè no..la pubblicazione su internet....pur non essendo un professionista non sai quanto piacere mi abbia fatto aver ricevuto in meno di 2 anni + di 7000 visite e da tutto il mondo e che hanno potuto vedere i miei modestissimi scatti.
Ma purtroppo il tutto richiede appunto la conoscenza e di programmi quali photoshop e tanti altri per l'editing....
E poi non è affato vero che con una macchina da milionate si ottiene solo ciò che si ottiene con un'analogica da pochi euro....le possibilità sono illimitate.
Le variabili che una digitale da rispetto ad un'analogica non sono per niente poche....
Se fosse davvero così allora i professionisti che comprano macchine come la D1x o meglio ancora la Canon Eos 1Ds avranno mangiato tutti mucca pazza??
Kodak ha già rilasciato dichiarazioni della sua volontà ad abbandonare la pellicola...
Non sarà tutto oro il digitale..ma non lo è nemmeno l'analogico.
Ma ho semplicemente detto che come è un'arte fotografare con la pellicola lo è anche saper usare un programma di fotoritocco con le dovute maniere.
Questo non significa stravolgere una foto..ma è anche ovvio che si possono fare cose veramente carine e simpatiche senza per forza avere in casa un bunker dove mettere camera oscura e tutti gli ambaradan necessari per lavorare.
Ne segue poi la creazione e presentazione con altri programmi e perchè no..la pubblicazione su internet....pur non essendo un professionista non sai quanto piacere mi abbia fatto aver ricevuto in meno di 2 anni + di 7000 visite e da tutto il mondo e che hanno potuto vedere i miei modestissimi scatti.
Ma purtroppo il tutto richiede appunto la conoscenza e di programmi quali photoshop e tanti altri per l'editing....
E poi non è affato vero che con una macchina da milionate si ottiene solo ciò che si ottiene con un'analogica da pochi euro....le possibilità sono illimitate.
Le variabili che una digitale da rispetto ad un'analogica non sono per niente poche....
Se fosse davvero così allora i professionisti che comprano macchine come la D1x o meglio ancora la Canon Eos 1Ds avranno mangiato tutti mucca pazza??
Kodak ha già rilasciato dichiarazioni della sua volontà ad abbandonare la pellicola...
Non sarà tutto oro il digitale..ma non lo è nemmeno l'analogico.
Potremmo andare avanti mesi a discutere su questo argomento, come già abbiamo fatto in passato, ognuno portando argomenti seri e documentati...ma alla fine non cambierà il risultato: ciascuno vive la fotografia secondo la propria sensibilità, reagisce in modo assolutamente personale a stimoli estetici (a me per esempio piace la grana di una pellicola bianconero "tirata" in Microphen...), e dunque...
Posso tracciarvi il bilancio - assolutamente personale - rispetto alle immagini scattate in un ormai purtroppo non così recente viaggio in Sudafrica: finiti tutti i rullini di dia portati da casa, più qualcuno acquistato a Cape Town, esarito lo spazio disponibile sulle tre CF che mi sono portato. Al ritorno ho passato a Photoshop TUTTE le immagini digitali che ritenevo degne di conservare, salvandole su Cd, e ho fatto la stessa cosa (previa scansione) per le dia. Immagini digitali ottime se visionate a monitor, buone ma poco "profonde" quelle fatte stampare su carta fotografica. Anche per le dia da stampare ho preferito portare al laboratorio il cd, e il risultato m'è parso (sensazione epidermica) solo appena un filo migliore rispetto alle altre, forse appunto solo un po' più "profonde"...In ogni caso, ho ritrovato appieno luci e "presenza" solo proiettando le dia. Nulla di "scientifico" in queste considerazioni, solo la valutazione dei risultati secondo la MIA sensibilità.
Ciao
Posso tracciarvi il bilancio - assolutamente personale - rispetto alle immagini scattate in un ormai purtroppo non così recente viaggio in Sudafrica: finiti tutti i rullini di dia portati da casa, più qualcuno acquistato a Cape Town, esarito lo spazio disponibile sulle tre CF che mi sono portato. Al ritorno ho passato a Photoshop TUTTE le immagini digitali che ritenevo degne di conservare, salvandole su Cd, e ho fatto la stessa cosa (previa scansione) per le dia. Immagini digitali ottime se visionate a monitor, buone ma poco "profonde" quelle fatte stampare su carta fotografica. Anche per le dia da stampare ho preferito portare al laboratorio il cd, e il risultato m'è parso (sensazione epidermica) solo appena un filo migliore rispetto alle altre, forse appunto solo un po' più "profonde"...In ogni caso, ho ritrovato appieno luci e "presenza" solo proiettando le dia. Nulla di "scientifico" in queste considerazioni, solo la valutazione dei risultati secondo la MIA sensibilità.
Ciao
OK..dirò anch'io la mia.
In questa lunga diatriba ognuno ha vedute differenti e sinceramente non dò torto a nessuno, se non a chi dà per scontato che il digitale è nettamente migliore della pelicola.
Credo che la qualità raggiunta da entrambi i sistemi sia indiscutibile!
La qualità del digitale oramai la conosciamo tutti, nelle fotocamere di ultima generazione è veramente sorprendente, direi fantastica, con costi di esercizio davvero irrisori (una volta ingoiato il rospo dell'acquisto della fotocamera e relative memorie).
Di contro vorrei dire però a chi afferma che una dia acquisita sia qualitativamente inferiore al file digitale che è un'affermazione azzardata, personalmente posso affermare che è proprio il contrario.
Torno indietro un attimo per precisare che spesso ho fatto acquisire dia da laboratori che mi hanno restituito file di pessima qualità, ma questo non vuole dire che la colpa era della dia, ma sopratutto di chi le acquisisce e dell'attrezzature usata.
Se le case editrici preferiscono ancora la dia è perchè possono disporre di scanner che nulla hanno a che vedere con quelli da noi conosciuti.
Nell'editoria e nella fotolito esistono apparecchiature dai costi mostruosi che offrono una qualità senza compromessi, esistono scanner che costano più di un miliardo i cui driver costano come 3 o quattro Coolscan.
Naturalmente il costo per ogni acquisizione si aggira sui 20€, il chè rende questa soluzione poco conveniente, ma la possibilità di ottenere file da dia qualitativamente migliore di uno scatto digitale c'è!
Mi azzardo a concludere che la "gara" è ora alla pari....ma il traguardo è ancora lontano e i due concorrenti devono ancora affrontare l'ultima curva.
Un Saluto e un bel ritrovati a tutti.
Stefano Z.
In questa lunga diatriba ognuno ha vedute differenti e sinceramente non dò torto a nessuno, se non a chi dà per scontato che il digitale è nettamente migliore della pelicola.
Credo che la qualità raggiunta da entrambi i sistemi sia indiscutibile!
La qualità del digitale oramai la conosciamo tutti, nelle fotocamere di ultima generazione è veramente sorprendente, direi fantastica, con costi di esercizio davvero irrisori (una volta ingoiato il rospo dell'acquisto della fotocamera e relative memorie).
Di contro vorrei dire però a chi afferma che una dia acquisita sia qualitativamente inferiore al file digitale che è un'affermazione azzardata, personalmente posso affermare che è proprio il contrario.
Torno indietro un attimo per precisare che spesso ho fatto acquisire dia da laboratori che mi hanno restituito file di pessima qualità, ma questo non vuole dire che la colpa era della dia, ma sopratutto di chi le acquisisce e dell'attrezzature usata.
Se le case editrici preferiscono ancora la dia è perchè possono disporre di scanner che nulla hanno a che vedere con quelli da noi conosciuti.
Nell'editoria e nella fotolito esistono apparecchiature dai costi mostruosi che offrono una qualità senza compromessi, esistono scanner che costano più di un miliardo i cui driver costano come 3 o quattro Coolscan.
Naturalmente il costo per ogni acquisizione si aggira sui 20€, il chè rende questa soluzione poco conveniente, ma la possibilità di ottenere file da dia qualitativamente migliore di uno scatto digitale c'è!
Mi azzardo a concludere che la "gara" è ora alla pari....ma il traguardo è ancora lontano e i due concorrenti devono ancora affrontare l'ultima curva.
Un Saluto e un bel ritrovati a tutti.
Stefano Z.
Sicuramente......
Ma il discorso di fondo per ognuno di noi credo dovrebbe essere: " Io che me ne faccio...a me cosa serve davvero??"
Ho davvero la necessità di avere un file da 300 Mb se poi non lo sfrutto?
Se vado a farmi scansire una dia in quel modo e pago 20 euro di sola scansione e poi ci sarà la stampa epoi il ricarico etc etc...a quanto gliela vendo sta foto al cliente??
Se sono ad esempio un privato mi posso ritenere fortunato quando possiedo una stampante a sublimazione dal formato 25 x 20...e a questo punto mi sono + che sufficienti 4 Mpixel di foto e non mi servirà mai una scansione di quel tipo.
Ma anche comunque stampando formati + grandi si possono ottenere ottimi risultati da fotocamere con + risoluzione ( vedi D1x o addirittura Eos 1Ds).....perchè tanto alla fine della fiera è poi questa che cambia...la gamma cromatica dei computer è fissa, scansiona pure la fotografia con quale scanner vuoi ma tanto a monitor si sa benissimo che si arriva ad un massimo di 16,8 milioni di colore ed in stampa ancor meno per cui.....
Infatti come, giustamente detto le usano le case editrici certe apparecchiature.
Ma la nostra realtà qual'è?
E da questa cosa che dovrebbe partire il tutto.
Ma il discorso di fondo per ognuno di noi credo dovrebbe essere: " Io che me ne faccio...a me cosa serve davvero??"
Ho davvero la necessità di avere un file da 300 Mb se poi non lo sfrutto?
Se vado a farmi scansire una dia in quel modo e pago 20 euro di sola scansione e poi ci sarà la stampa epoi il ricarico etc etc...a quanto gliela vendo sta foto al cliente??
Se sono ad esempio un privato mi posso ritenere fortunato quando possiedo una stampante a sublimazione dal formato 25 x 20...e a questo punto mi sono + che sufficienti 4 Mpixel di foto e non mi servirà mai una scansione di quel tipo.
Ma anche comunque stampando formati + grandi si possono ottenere ottimi risultati da fotocamere con + risoluzione ( vedi D1x o addirittura Eos 1Ds).....perchè tanto alla fine della fiera è poi questa che cambia...la gamma cromatica dei computer è fissa, scansiona pure la fotografia con quale scanner vuoi ma tanto a monitor si sa benissimo che si arriva ad un massimo di 16,8 milioni di colore ed in stampa ancor meno per cui.....
Infatti come, giustamente detto le usano le case editrici certe apparecchiature.
Ma la nostra realtà qual'è?
E da questa cosa che dovrebbe partire il tutto.
Infatti,
il principio della discussione doveva proprio essere sulla realtà dei fatti, ovvero fino a che punto stampiamo (o meglio, facciamo stampare) una fotografia.
E' indiscutibile che esistono scanner che nessuno di noi (almeno credo) può acquistare e che siano in grado di fare una scansione eccezionale.
Se però parliamo da fotoamatori normali, e siamo convinti di percepire con i nostri occhi delle differenze sui formati classici di stampa, questa è pura utopia.
Avete detto tutti delle sacrosante verità, ma portate all'estremo del ragionamento.
Quanti 50x70 avete fatto stampare da quando avete iniziato a fotografare?
Ma davvero il fatto di avere un file stampabile fino a mt. 2x3 vi fa sentire meglio?
Impariamo a non dare tutta questa importanza ai "numeri" e riflettiamo di più su quello che i nostri occhi riescono a vedere....
Saluti!
il principio della discussione doveva proprio essere sulla realtà dei fatti, ovvero fino a che punto stampiamo (o meglio, facciamo stampare) una fotografia.
E' indiscutibile che esistono scanner che nessuno di noi (almeno credo) può acquistare e che siano in grado di fare una scansione eccezionale.
Se però parliamo da fotoamatori normali, e siamo convinti di percepire con i nostri occhi delle differenze sui formati classici di stampa, questa è pura utopia.
Avete detto tutti delle sacrosante verità, ma portate all'estremo del ragionamento.
Quanti 50x70 avete fatto stampare da quando avete iniziato a fotografare?
Ma davvero il fatto di avere un file stampabile fino a mt. 2x3 vi fa sentire meglio?
Impariamo a non dare tutta questa importanza ai "numeri" e riflettiamo di più su quello che i nostri occhi riescono a vedere....
Saluti!
Sacrosante parole..d'altronde uno mica può tappezzarsi la casa delle proprie foto?
Ne tantomeno quando viene qualcuno a casa nostra e gli si vuole far vedere le foto, non credeo che questo ci dica: " ahh no adesso no!!! Non il lentino con me per vedere la risoluzione e quindi non le guardo...un'altra volta grazie"
Ne tantomeno quando viene qualcuno a casa nostra e gli si vuole far vedere le foto, non credeo che questo ci dica: " ahh no adesso no!!! Non il lentino con me per vedere la risoluzione e quindi non le guardo...un'altra volta grazie"
QUOTE(orlandoc234144@orlandoclaudio.19 @ Nov 25 2003, 07:35 PM)
Saper scrivere con la luce è un arte e si chiama fotografia, saper scrivere con un computer su una foto si chiama manipolazione anche senza improvvisazione
Questa mi pare una boutade, diciamo cosi'...
QUOTE(Antonio C. @ Nov 26 2003, 12:00 PM)
Questa mi pare una boutade, diciamo cosi'...
No Antonio, non è una butade, piuttosto una provocazione. Ho già postato ieri cosa io personalmente ritengo lecito come intervento di postproduzione, e se lo hai letto ti sarai accorto che non ho nulla contro interventi che non stravolgano la foto iniziale, dico solo che interventi che invece la stravolgono, io li chiamo di manipolazione. Come altrimenti?
Claudio,
il problema non e' cosa TU ritenga lecito, o cosa ritenga lecito IO, il fatto e' che queste barriere esistono solo nella mente di chi ha della fotografia una visione manichea, quello che so/posso fare io va bene, il resto non vale, non e' fotografia, e' manipolazione (usato spesso e volentieri con un'accezione spregiativa). Non mi sto riferendo a te in particolare, e' un'osservazione di carattere generale.
Non ho nessun problema se non vuoi chiamarla fotografia, io chiamo fotografia anche le polaroid lavate con la candeggina, o i montaggi che faceva Giacomelli, "manipolazioni" in questi casi mi sembra un po' riduttivo (userei il termine imaging, ma in questo caso si pensa subito a cose fantascientifiche stile elaborazioni 3D o effetti hollywoodiany, che francamente mi fa un po' tristezza). O forse la differenza la fa solo ed esclusivamente l'uso del pc rispetto alle mani? Non sarà una specie di barriera generazionale?
il problema non e' cosa TU ritenga lecito, o cosa ritenga lecito IO, il fatto e' che queste barriere esistono solo nella mente di chi ha della fotografia una visione manichea, quello che so/posso fare io va bene, il resto non vale, non e' fotografia, e' manipolazione (usato spesso e volentieri con un'accezione spregiativa). Non mi sto riferendo a te in particolare, e' un'osservazione di carattere generale.
Non ho nessun problema se non vuoi chiamarla fotografia, io chiamo fotografia anche le polaroid lavate con la candeggina, o i montaggi che faceva Giacomelli, "manipolazioni" in questi casi mi sembra un po' riduttivo (userei il termine imaging, ma in questo caso si pensa subito a cose fantascientifiche stile elaborazioni 3D o effetti hollywoodiany, che francamente mi fa un po' tristezza). O forse la differenza la fa solo ed esclusivamente l'uso del pc rispetto alle mani? Non sarà una specie di barriera generazionale?
QUOTE(Antonio C. @ Nov 26 2003, 01:13 PM)
O forse la differenza la fa solo ed esclusivamente l'uso del pc rispetto alle mani? Non sarà una specie di barriera generazionale?
Beh Antonio, non penso che la mia età (30 anni quasi 31) crei barriere generazionali con le "nuove" tecnologie anzi penso che ne faccio persino abuso:
casa e ufficio interamente cablati Wireless, Gps, Adsl, Home Theater ecc. ecc., eppure certe manipolazioni estreme non le percepisco come fotografia in quanto non più frutto del momento dello scatto, ma rappresentano un atto artistico personale non relazionabile con la realtà (insomma e come dire che un "immagine" di Picasso e un "immagine" Realista.
Comunque per non ripetermi ti rammento il mio post precedente dove identifico, secondo la mia personale opinione, il limite tra Fotografia e DigitalArt.
credo che questo post si stia mischiando un po' troppo con quello sulla digital art.
comunque vorrei dire anche la mia...
Saper usare photoshop o meglio usare photoshop per migliorare una foto non è un reato!
personalmente non mi piace il fotomontaggio, almeno non quello esagerato, ma non capisco perchè se fatto al computer non è più una foto, mentre se viene fatto in camera oscura allora è ancora una foto! boh, mistero...
Ho visto foto "tradizionali" perfette, senza grana e dai colori splendidi, ne ho viste altre che meritavano di essere bruciate, perchè la grana in quel contesto rovinava la foto, idem per il digitale, alcune splendide altre no...
perchè dobbiamo per forza stabilire cosa sia meglio? come molti di voi hanno già detto, sono gusti!
Non trovo giusto però sminuire quello che non si "conosce", quello che non si "capisce".
Una foto, un'immagine devono trasmettere qualcosa a chi le osserva, se riescono in questo, non conta più nulla. digitale, tradizionale... che importanza ha?
un'ultima cosa, non diciamo che chi fotografa in digitale si preoccupa meno del risultato, tanto dopo c'è photoshop...
questa è una bella cavolata, perchè lo può fare benissimo anche chi lavora con la pellicola!
Io uso il digitale, e quando scatto ci metto la testa e il cuore, voglio che le mie immagini trasmettano qualcosa!
raramente sistemo il taglio o l'inquadratura, uso photoshop per dare luminosità e contrasto quando non son riuscita ad ottenere il risultato con la mia fotocamera, in alcuni casi enfatizzo un colore e in altri miei cari aggiungo delle "bruciature", dei buchi bianchi che in fotografia non dovrebbero esserci, ma che per il mio modo di vedere e "sentire" la fotografia sono importanti e mi aiutano a comunicare!
forse io non faccio foto...
Ciao a tutti :(
comunque vorrei dire anche la mia...
Saper usare photoshop o meglio usare photoshop per migliorare una foto non è un reato!
personalmente non mi piace il fotomontaggio, almeno non quello esagerato, ma non capisco perchè se fatto al computer non è più una foto, mentre se viene fatto in camera oscura allora è ancora una foto! boh, mistero...
Ho visto foto "tradizionali" perfette, senza grana e dai colori splendidi, ne ho viste altre che meritavano di essere bruciate, perchè la grana in quel contesto rovinava la foto, idem per il digitale, alcune splendide altre no...
perchè dobbiamo per forza stabilire cosa sia meglio? come molti di voi hanno già detto, sono gusti!
Non trovo giusto però sminuire quello che non si "conosce", quello che non si "capisce".
Una foto, un'immagine devono trasmettere qualcosa a chi le osserva, se riescono in questo, non conta più nulla. digitale, tradizionale... che importanza ha?
un'ultima cosa, non diciamo che chi fotografa in digitale si preoccupa meno del risultato, tanto dopo c'è photoshop...
questa è una bella cavolata, perchè lo può fare benissimo anche chi lavora con la pellicola!
Io uso il digitale, e quando scatto ci metto la testa e il cuore, voglio che le mie immagini trasmettano qualcosa!
raramente sistemo il taglio o l'inquadratura, uso photoshop per dare luminosità e contrasto quando non son riuscita ad ottenere il risultato con la mia fotocamera, in alcuni casi enfatizzo un colore e in altri miei cari aggiungo delle "bruciature", dei buchi bianchi che in fotografia non dovrebbero esserci, ma che per il mio modo di vedere e "sentire" la fotografia sono importanti e mi aiutano a comunicare!
forse io non faccio foto...
Ciao a tutti :(