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Esposizione E Paesaggio: Voi Che Fate?
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giannizadra
Messaggio: #26
QUOTE(Fabio Blanco @ Jun 4 2009, 03:49 PM) *
Inoltre le legioni di paesaggisti che utilizzano il "tuo" metodo, quando vengono ai NST e imparano il "mio" metodo dicono che gli si è aperto un mondo... Lampadina.gif


Peccato che John Shaw si sia perso il tuo NST ed continui a esporre come mi ha insegnato; chissà che mondo gli si sarebbe aperto.
Te ne prego... smile.gif

Quanto al "sacrificio" delle alte luci, che il tuo sistema implica), provo a spiegartelo con il sistema zonale (Adams, un altro che si è perso il tuo master); il grigio 18% (tale è il risultato della lettura esposimetrica spot sulle alte luci) è in zona V.
Sovraesponendo di 1,7 stop, lo porti in zona VII.
Ma le alte luci sono leggibili fino alla zona VIII (qualche dettaglio anche in zona IX).
Quindi il tuo metodo comprime le alte luci.

Glenn Rand ("Sistema zonale dall'analogico al digitale", dicembre 2008, pgg. 118-119) propone infatti un sistema ben diverso dal tuo: misurazione delle alte luci, misurazione del punto più scuro, determinazione conseguente del campo dinamico di ripresa, scelta dell'esposizione tenendo conto del valore EI del sensore,trovato sperimentalmentre in precedenza una volta per tutte (pgg. 112-114).
Con questo sistema, egli non sacrifica le alte luci (a differenza del tuo metodo) entro il limite di una gamma dinamica (complessiva luce/ombra) di 12 stop.
Ti consiglio caldamente di leggerlo; magari ti accorgerai che "il mondo" è già stato "aperto", e che gira in senso diverso da come credi tu. wink.gif

Messaggio modificato da giannizadra il Jun 4 2009, 03:41 PM
cuomonat
Messaggio: #27
Sono un fautore del "girgio medio" messicano.gif .

Secondo me convertendo il file con NX2 è la scelta più conservativa possibile sia sulle alte che sulle basse luci.

Ma non uso mai il convertitore di PS per il NEF; è possibile che bisogni tenerne conto ed applicare le dovute cautele suggrite da Fabio Blanco?

Max Lucotti
Messaggio: #28
QUOTE(giannizadra @ Jun 4 2009, 04:36 PM) *
Con questo sistema, egli non sacrifica le alte luci (a differenza del tuo metodo) entro il limite di una gamma dinamica (complessiva luce/ombra) di 12 stop.


Scusate se mi inserisco in questa interessante discussione " a colpi di fioretto" smile.gif, ma vorrei fare una domanda su quanto scritto sopra.
La latitudine di posa di una reflex digitale non è mica 12 ev.. Quando si guardano le varie prove un sensore tipo quello montato sulla d90 arriva a malapena a 9 nella versione più ottimistica!

Grazie

Ciao Max
Fabio Blanco
Messaggio: #29
Fantastico Gianni,
riesci anche a contraddirti nel pleonastico tentativo di rimanere a galla.

Prima dici
QUOTE
Ritengo pertanto decisamente più accurata una misurazione spot su un dettaglio di tonalità media
e poi
QUOTE
E' sufficiente ricordare che il dettaglio che scegliamo di misurare in spot diverrà nel fotogramma la zona "media". Tutte le altre si disporranno in conseguenza, sopra e sotto, dalle ombre profonde alle alte luci.

e adesso indichi il sistema zonale, giusto per farla più facile per chi ci legge, addirittura citando chi suggerisce una sperimentazione preventiva e matematica del proprio sensore per avere, giustamente, il massimo risultato. Risultato per altro ben distante dai 12 stop di latitudine che hai indicato.

Certo è che, ciò che suggerisci, non è facilmente recepibile da tutti, ed è fuori tono rispetto alla prima domanda posta
QUOTE
A parte tecniche HDR, di solito voi come vi comportate? pelate il cielo o scurite il terreno?
Quale "compromesso" vi torna meglio in PP?
ripeto: parlando anche con chi in Italia è stato scelto da Adobe quale Guru, il metodo migliore e quello che ho esposto nel mio primo post

Spero di essere stato utile

P.s. in realtà un vero peccato è che tu ti sia perso uno qualsiasi dei Nikon Scholl Travel.

Messaggio modificato da Fabio Blanco il Jun 4 2009, 06:01 PM
giannizadra
Messaggio: #30
QUOTE(Fabio Blanco @ Jun 4 2009, 06:58 PM) *
Fantastico Gianni,
riesci anche a contraddirti nel pleonastico tentativo di rimanere a galla.

Prima dici e poi
e adesso indichi il sistema zonale, giusto per farla più facile per chi ci legge, addirittura citando chi suggerisce una sperimentazione preventiva e matematica del proprio sensore per avere, giustamente, il massimo risultato. Risultato per altro ben distante dai 12 stop di latitudine che hai indicato.
Certo è che, ciò che suggerisci, non è facilmente recepibile da tutti, ed è fuori tono rispetto alla prima domanda posta ripeto: parlando anche con chi in Italia è stato scelto da Adobe quale Guru, il metodo migliore e quello che ho esposto nel mio primo post

Spero di essere stato utile

P.s. in realtà un vero peccato è che tu ti sia perso uno qualsiasi dei Nikon Scholl Travel.


Ritengo, caro Fabio, che prima di insegnare alcunché, avresti bisogno di apprendere i fondamentali.
Il sistema zonale l'ho usato per spiegare a te che il tuo è un sistema conservativo che comprime le alte luci, visto che negavi la cosa.
Infatti, non hai saputo replicare, e tenti di fare confusione.

Quantro ai 12 EV, copio testualmente Glenn Rand (pag.118, n° 5 e 6, del testo citato):
"Se l'ampiezza del campo dinamico di ripresa è pari a dodici stop, o meno, l'esposizione risulta essere all'interno delle capacità del sensore..."
"Se l'ampiezza del campo va al di là della capacità del sensore, normalmente compresa in dodici stop, occorre scegliere..."

Sei pertanto pregato di non tentare di smentirmi millantando conoscenze che non hai di testi che non conosci. Come vedi, l'espediente dura poco.

Per quanto riguarda il quesito iniziale dell'utente, ho già risposto consigliando l'esposizione spot su tono medio (non necessariamente grigio) con un occhio all'istrogramma per le alte luci.
Tecnica ampiamente illustrata da Shaw, che usa il bianco per il WB, non per l'esposizione, e che è il più noto fotografo paesaggista al mondo.
Con tutto il rispetto per i "Guru" di Adobe, le foto si espongono con la macchina fotografica, e non con Photoshop. La Santoni, pertanto, non è tenuta a sapere di esposizione più di te.
Anche se non è detto... rolleyes.gif

Messaggio modificato da giannizadra il Jun 4 2009, 07:33 PM
giannizadra
Messaggio: #31
QUOTE(Fabio Blanco @ Jun 4 2009, 06:58 PM) *
Fantastico Gianni,
riesci anche a contraddirti nel pleonastico tentativo di rimanere a galla.


Vedo che hai qualche problema anche con l'italiano e con la logica.

Ciò che misuri in spot viene reso sul fotogramma in tonalità "media", quindi è il fotografo che decide quello che sarà il tono "medio" nella fotografia;
se misuri in spot su un dettaglio di tonalità media, il fotogramma rispetterà l'equilibrio tonale della scena inquadrata.

Quale contraddizione (mia) ?
Fammi un piacere.
E studia (oltre a Shaw e Adams, anche Peterson; lo spiega in modo molto chiaro e semplice). wink.gif

Messaggio modificato da giannizadra il Jun 4 2009, 07:53 PM
Fabio Blanco
Messaggio: #32
Mi dispiace molto leggere queste frasi che poco nascondo del loro intento, non meno che offensivo, nei riguardi delle mie capacità fotografiche; ma sopratutto nei confronti delle mie capacità didattiche, nelle quali Nital, negli ultimi 4 anni, ha posto la sua fiducia affidandomi oltre ai Nikon School Travel anche il compito di vagliare e seguire gli NPS che fanno richiesta di entrare in questo Team.

Sono anche dispiaciuto per la collega xxxxxxxxxxxxxxxxxx che non è stata riconosciuta per l'eccellente Fotografa che è: richiestissima in campo pubblicitario oltre che, ovviamente, espertissima di post produzione.

Nulla posso aggiungere.

Me ne dispiaccio !

Messaggio modificato da ros63 il Jun 4 2009, 10:41 PM
Motivo della modifica: link commerciale
F.Giuffra
Messaggio: #33
Ho comprato i filtri grigi degradanti quadrati, sovrapponibili e rotabili, ma non li ho mai usati con profitto. Qui in Liguria non ci sono orizzonti pianeggianti ma siamo tra le montagne e il mare che fa pure dei riflessi speculari al cielo e quindi un digradante rettilineo, anche se rotabile e sfumato, mal si addice a questa tecnica.

Mi domandavo se qualche estimatore di questi accessori avesse trovato un metodo per sfruttarli pure con un orizzonte "seghettato" dalle montagne e con l'acqua che fa riflessi e "specchiature" nella parte bassa del fotogramma.

hmmm.gif
Andrea Moro
Messaggio: #34
QUOTE(F.Giuffra @ Jun 4 2009, 11:06 PM) *
Ho comprato i filtri grigi degradanti quadrati, sovrapponibili e rotabili, ma non li ho mai usati con profitto. Qui in Liguria non ci sono orizzonti pianeggianti ma siamo tra le montagne e il mare che fa pure dei riflessi speculari al cielo e quindi un digradante rettilineo, anche se rotabile e sfumato, mal si addice a questa tecnica.

Mi domandavo se qualche estimatore di questi accessori avesse trovato un metodo per sfruttarli pure con un orizzonte "seghettato" dalle montagne e con l'acqua che fa riflessi e "specchiature" nella parte bassa del fotogramma.


Senza volermi intromettere nelle disquisizioni tecniche di Gianni e Fabio (io preferisco un approccio decisamente più praticone messicano.gif ) rispondo a questo intervento di Fabrizio.

Caro Fabrizio, in Liguria ci ho fatto alcnuni dei miei migliori paesaggi con GND, ottenendo esposizioni corrette senza particolari problemi. Occorre posizionare bene la linea di demarcazione e il soggetto che meglio si presta a nascondere tale demarcazione. Ti posso anche assicurare che la gradazione dei filtri professionali è un ottimo compromesso anche quando ci sono profili frastagliati: per ottimo compromesso intendo che il passaggio lo nota solo un occhio molto allenato wink.gif Riprovaci wink.gif
Alessio Manes
Messaggio: #35
QUOTE(Andrea Moro @ Jun 4 2009, 11:27 PM) *
Senza volermi intromettere nelle disquisizioni tecniche di Gianni e Fabio (io preferisco un approccio decisamente più praticone messicano.gif ) rispondo a questo intervento di Fabrizio.

Caro Fabrizio, in Liguria ci ho fatto alcnuni dei miei migliori paesaggi con GND, ottenendo esposizioni corrette senza particolari problemi. Occorre posizionare bene la linea di demarcazione e il soggetto che meglio si presta a nascondere tale demarcazione. Ti posso anche assicurare che la gradazione dei filtri professionali è un ottimo compromesso anche quando ci sono profili frastagliati: per ottimo compromesso intendo che il passaggio lo nota solo un occhio molto allenato wink.gif Riprovaci wink.gif

Quoto alla grande.
Il filtro GND va bene in qualsiasi situazione basta posizionare bene la linea di demarcazione e vedrai che dopo una corretta misurazione (scegli tu quale tra quella di Fabio e Gianni) potrai ottenere grandi risultati.

Alessio
F.Giuffra
Messaggio: #36
QUOTE(Andrea Moro @ Jun 4 2009, 11:27 PM) *
Senza volermi intromettere nelle disquisizioni tecniche di Gianni e Fabio (io preferisco un approccio decisamente più praticone messicano.gif ) rispondo a questo intervento di Fabrizio.

Caro Fabrizio, in Liguria ci ho fatto alcnuni dei miei migliori paesaggi con GND, ottenendo esposizioni corrette senza particolari problemi. Occorre posizionare bene la linea di demarcazione e il soggetto che meglio si presta a nascondere tale demarcazione. Ti posso anche assicurare che la gradazione dei filtri professionali è un ottimo compromesso anche quando ci sono profili frastagliati: per ottimo compromesso intendo che il passaggio lo nota solo un occhio molto allenato wink.gif Riprovaci wink.gif

Mi fai vedere qualche esempio, magari con i riflessi sul mare?

Grazie.
Leo_Pambianco
Messaggio: #37
Misurazione spot su un tono medio ed eventuale bracketing dell'esposizione in caso di dubbio. Matrix se vado di fretta.
CIAO!
giannizadra
Messaggio: #38
QUOTE(photomax2 @ Jun 4 2009, 05:59 PM) *
Scusate se mi inserisco in questa interessante discussione " a colpi di fioretto" smile.gif, ma vorrei fare una domanda su quanto scritto sopra.
La latitudine di posa di una reflex digitale non è mica 12 ev.. Quando si guardano le varie prove un sensore tipo quello montato sulla d90 arriva a malapena a 9 nella versione più ottimistica!

Grazie

Ciao Max


Ti dovevo questa risposta, Photomax, che era rimasta "tra parentesi".
Il poter registrare ordinariamente dettagli in un range di 12 EV è precisamente lo scopo delle sperimentazioni, dello studio e del volume di Glenn Rand.
Dalle sue analisi, dai passaggi metodologici che ne conseguono e dall'ampia documentazione fotografica a corredo, la cosa sembra funzionare davvero. Ma non è né semplice, né immediata.
Il problema consiste nel trovare la migliore esposizione possibile per consentire ciò. Passa per la laboriosa individuazione dell'EI del sensore, la doppia misurazione luci/ombre e la conseguente determinazione dell'ampiezza del "campo dinamico" della scena.
Non è possibile riassumerti in un post il procedimento, soprattutto per il cruciale primo passaggio (determinazione dell'EI). Ti rimando quindi, se la questione ti interessa, alla lettura del libro (Glenn Rand, "Sistema zonale dall'analogico al digitale"), La biblioteca del fotografo (n°59), dicembre 2008.

Quello che è invece possibilissimo e immediato, è verificare le capacità "dinamiche" dell' ipotesi di lettura proposta da Fabio in questo thread.
Com'è noto, la zona 0 (zero) è quella del massimo nero ottenibile. La I il "quasi nero".
Le zone da II a VII sono le cosiddette "zone ricche di dettagli".
Le zone da VIII a X sono le zone di alte luci.
Orbene, misurare in spot sul bianco-più bianco (zona X) significa ottenere i valori esposimetrici per portarlo in zona V ( il cd. grigio medio;l' intervallo di riflettenza della zona V va dal 13% al 27%).
Sovraesponendo tale valore di +1,7 EV (come proposto) significa spostarlo in zona VII (anzi un po' meno...).
Quindi con tale sistema si registra un differenziale "dinamico" di neanche otto EV.
Dovrebbe a questo punto risultare di tutta evidenza perché ho definito questo metodo come "conservativo" e "non la migliore esposizione possibile".
Del resto, come sai, i metodi di misurazione in luce riflessa sono fondalmente tre: misurazione sui toni bassi (o "sulle ombre": zona III), misurazione sui dettagli in alte luci ( zona VII, aprendo poi il diaframma di un paio di valori), e misurazione media.
La misurazione sul bianco che più bianco non si può (zona X) con compensazione successiva di +1,7 è una novità assoluta. E tale resterà, per i suoi esiti troppo "conservativi", come ho esposto sopra.

Ai fini "pratici", continuo a ritenere raccomandabile la misurazione in spot su tono medio.

Messaggio modificato da giannizadra il Jun 5 2009, 09:15 AM
VenerabileJorge
Iscritto
Messaggio: #39
QUOTE(giannizadra @ Jun 5 2009, 10:10 AM) *
Ti dovevo questa risposta, Photomax, che era rimasta "tra parentesi".


Ai fini "pratici", continuo a ritenere raccomandabile la misurazione in spot su tono medio.



perdonatemi la domanda banale, ma non sono un esperto ed ho preso buona nota dei testi suggeriti, nelle foto segnalate quale sarebbe il tono medio?

Grazie smile.gif
Max Lucotti
Messaggio: #40
Interessantissima la discussione e ne leggo dal limite delle mie conoscenze.
Intanto faccio una considerazione personale sui due "modelli" proposti da @fabio e @gianni.
Su quello di @fabio, che tra parentesi è quello che uso io, richiede che nella scena ci sia una parte fortemente bianca.
Esempio pratico foto sulla neve o con cieli con grossi nuvoloni bianchi.
Lo trovo molto comodo e di buoni risultati.
Ma, quando fotografiamo un paesaggio immerso nel verde, con un cielo blu?
Ecco che la proposta di @gianni diventa molto utile, cercare il tono medio (corrispondente al grigio medio al 18%, @venerabile) anche se oggettivamente non è facile individuarlo.(e allora ci affidiamo al san-matrix)

Adesso sfrutto @gianni per una cosa che non ho ben afferrato, anche se come ha detto lui dovrei leggermi il libro sulla zona.
Dici "Il poter registrare ordinariamente dettagli in un range di 12 EV è precisamente lo scopo delle sperimentazioni, dello studio e del volume di Glenn Rand."...ok, non lo metto in dubbio, ma se la macchina registra una latitudine di max 8.3 ev... rimane un delta di 3,7 che non vengono letti comunque...questo è un limite fisico imprescindibile mi sembra.

Ciao Max



F.Giuffra
Messaggio: #41
Ma se mettessimo in borsa uno di quei costosissimi cartoncini grigi al 18% aiuterebbe?

hmmm.gif
giannizadra
Messaggio: #42
QUOTE(Alessio Manes @ Jun 3 2009, 07:12 PM) *



QUOTE(VenerabileJorge @ Jun 5 2009, 10:53 AM) *
nelle foto segnalate quale sarebbe il tono medio?


Se ti riferisci alle foto postate da Alessio, per esempio in quella che ho quotato (è la prima), il tono "medio" è collocato nel primo contrafforte della seconda fra le tre montagne (da sx.).
Se scarichi le foto e hai un software che ti legge i valori RGB scorrendo col mouse sull'immagine aperta, magari anche indicandoli nell'istogramma, lo puoi vedere di volta in volta da te.
PS. Naturalmente, si tratta del tono medio nella foto, che non necessariamente coincide con quello della scena inquadrata: dipende anche da misurazione esposimetrica, impostazioni di ripresa e PP.


QUOTE(F.Giuffra @ Jun 5 2009, 01:31 PM) *
Ma se mettessimo in borsa uno di quei costosissimi cartoncini grigi al 18% aiuterebbe?

hmmm.gif


All'inizio sì, purché tu riesca a disporlo in modo che riceva la stessa luce del soggetto.
Ma non è indispensabile: il "tono medio" lo trovi in qualunque paesaggio inquadrato.
cuomonat
Messaggio: #43
QUOTE(F.Giuffra @ Jun 5 2009, 01:31 PM) *
Ma se mettessimo in borsa uno di quei costosissimi cartoncini grigi al 18% aiuterebbe?

hmmm.gif

Io l'ho fatto.

Poi mi sono ricordato del metodo in uso ai tempi della pellicola, quindi ho misurato sul palmo della mano e... sapete una cosa? Dà lo stesso valore messicano.gif

A volte uso ancora il "cartoncino" (un pannellino ripiegabile Lastolight) per il WB.

Massimo.Novi
Messaggio: #44
QUOTE(Fabio Blanco @ Jun 4 2009, 11:32 AM) *
....L'impostazione a +1.7 non è un valore arbitrale, ma corrisponde al limite della pelatura del bianco: vale a dire che una superficie misurata in spot e sovraesposta di 1.7 risulterà sempre bianca senza essere peraltro pelata. In alcune macchine la latitudine di posa estesa permette anche sovraesposizioni di +2, ma ciò è il limite ed è valido solo per la D700 e la D3.
....


Ciao

Mi permetto una serie di domande:

Se questo "1.7" è un valore "sicuro" che, eccetto D700 e D3, è "globale" nel non fornire clipping:

1) Vale per TUTTI i convertitori RAW?

2) Vale per TUTTI gli spazi colore di output?

3) Presuppone che l'esposimetro delle singole fotocamere esponga SEMPRE allo stesso modo anche in spot?

4) E se il convertitore RAW andasse PRIMA regolato in base all'esposimetro della fotocamera?

Sono certo che nella discussione con Marianna Santoni e altri Adobe Guru si sono chiariti tali quesiti perchè dovrebbero essere piuttosto importanti.

Mi chiedevo anche: il fatto che una nuvola ci appaia "bianca" significa che la sua chiarezza è sempre la medesima per il sensore? Immagino che dobbiamo stimare noi stessi la chiarezza (che come sai è un fattore non lineare).

Mi spiego: in condizioni di bassa luce un'oggetto più scuro ci appare più "brillante" dello stesso oggetto in condizione di alta luce. Per questo, in effetti, alla nostra vista, la medesima emissione di luce (ad es. della nuvola) appare minore ad es. di un muro bianco se siamo in presenza di una bella luce solare, mentre la medesima nuvola, pur emettendo la medesima luce, appare solitamente più brillante se osservata in presenza di cielo coperto che fa ombra sulla terra (la nuvola in questione rimane illuminata dal sole ovviamente).

Per questo mi pare che vi sia un certo legame della brillanza complessiva della scena rispetto alle sue parti. Ovverossia: se uso la medesima nuvola ma la maggior parte della scena è in ombra, avrò la medesima "spalla" di cattura rispetto ad usare quella nuvola come limite in caso di una scena completamente al sole?

Il dubbio è: se si usa l'oggetto "bianco" che ci appare più "brillante", siamo sicuri che la differenza di brillanza tra quell'oggetto e il resto della scena sia sempre omogenea? Nel senso che se tutto il resto della scena è molto più scuro potremmo avere un "gap" di lettura superiore a 1,7 tra la zona "media" e quella "nuvola" che ci fa da limite. Ovvero potremmo di fatto "sottoesporre" la zona principale della scena.

Spero di essermi spiegato nel dubbio.

Sono concorde nel cercare un'esposizione conservativa verso le alte luci (i sensori hanno un modo di leggere la luce purtroppo non omogeneo) ma mi chiedo infine che tale tipo di esposizione richiede poi sempre un "recupero" alle luci oppure se SENZA recupero il margine di 1.7 è comunque "contenuto" nella dinamica del sensore.

Saluti

Messaggio modificato da manovi il Jun 5 2009, 02:40 PM
VenerabileJorge
Iscritto
Messaggio: #45
QUOTE(giannizadra @ Jun 5 2009, 02:55 PM) *
Se ti riferisci alle foto postate da Alessio, per esempio in quella che ho quotato (è la prima), il tono "medio" è collocato nel primo contrafforte della seconda fra le tre montagne (da sx.).
------


Grazie GianniZadra, certo che ci vuole un pò di allenamento per percepirlo rapidamente.......
torno sul cartoncino grigio18% per chiederne l'utilità di fronte ad un paesaggio ampio come quello proposto......dove dovrei metterlo.....sulle montagne? tongue.gif sulla riva del lago vicino al punto di ripresa?

Ciao...
giannizadra
Messaggio: #46
QUOTE(VenerabileJorge @ Jun 5 2009, 04:01 PM) *
torno sul cartoncino grigio18% per chiederne l'utilità di fronte ad un paesaggio ampio come quello proposto......dove dovrei metterlo.....sulle montagne? tongue.gif sulla riva del lago vicino al punto di ripresa?

Ciao...


Di fronte a te, magari reggendolo con una mano (la sx, se non sei mancino; con la dx sorreggi la fotocamera) purché la luce sia la stessa che colpisce il paesaggio lontano.
Effettuerai la misurazione spot sul cartoncino.
Cero che se tu stai in zona d'ombra e il paesaggio da ritrarre invece è in luce, il cartoncino serve a poco... wink.gif

Messaggio modificato da giannizadra il Jun 5 2009, 03:10 PM
F.Giuffra
Messaggio: #47
Ho trovato un foglio da stampare con la stampante non a colori, un grigio 18%... verrà 18%? Visto che quelli originali sono difficili da trovare, più spessi e costosi, potrei provare. Come fare a sapere se è venuto veramente 18%? Ma basta misurare con l'esposimetro esterno la luce che riflette e quella incidente... o no?

hmmm.gif
Fabio Blanco
Messaggio: #48
QUOTE(manovi @ Jun 5 2009, 03:35 PM) *
Ciao

Mi permetto una serie di domande:

Se questo "1.7" è un valore "sicuro" che, eccetto D700 e D3, è "globale" nel non fornire clipping:

1) Vale per TUTTI i convertitori RAW?

2) Vale per TUTTI gli spazi colore di output?

3) Presuppone che l'esposimetro delle singole fotocamere esponga SEMPRE allo stesso modo anche in spot?

4) E se il convertitore RAW andasse PRIMA regolato in base all'esposimetro della fotocamera?
Ciao Manovi,
Le quattro domande su indicate sono interessanti, e certo sono domande che hanno una logicità che va al di la della ricerca del punto di bianco: sono valide per qualsiasi tipo di metodo di esposizione.

Intanto faccio subito una premessa: il ragionamento che si fa in fase di scatto è fatto per lavorare con il limite del sensore, non con il gusto del fotografo: vale a dire che se io voglio i cieli che in alcune zone sono bruciati potrò lavorare con altri metodi o con il metodo indicato mantenendo un semplice +2.3 di sovraesposizione.

1) se il limite è quello del sensore ovviamente vale per i convertitori RAW più comuni, (se tutti i tre canali danno una saturazione dei livelli non esiste software che possa tirare fuori dei contrasti non registrati dal sensore.

2) Non sono un Guru Adobe, Marianna o Gianluca Catzeddu potrebbero risponderti sicuramente in maniera più esaustiva, ma credo che la mia risposta possa essere comunque corretta. Ciò dipende solo dall'intento di conversione che si utilizza nell'attribuire il profilo. Se si usasse un intento Colorimetrico Assoluto, probabilmente si rischierebbe di pelare comunque, se si usa un intento di conversione Percettivo non vi saranno problemi. Ma questo è un problema di post produzione, l'immagine salvata nel raw conterrà comunque le potenzialità massime assunte in fase di scatto.
Se poi parliamo di spazi colore di stampa ovviamente la risposta diventa impossibile da sviluppare in un Forum, ma occorrerebbe una giornata intera di spiegazione (troppe variabili: carta, inchiostri, rip di conversione, ecc).

3) Forse la domanda non mi è chiara, quindi spero che la risposta sia a tono con il tuo quesito.
Lo spot è il metodo sicuramente più oggettivo di misurazione, in quanto prende in considerazione solo una piccola porzione e non implica "l'arbitrarietà" del sistema Valutativo del Matrix.
Ovviamente ogni macchina "dovrebbe" avere l'esposimetro tarato in maniera corretta, se così non fosse va portata in assistenza, perchè sbaglierebbe tutte le foto, indifferentemente dal metodo adottato.

4) Il convertitore RAW non deve essere tarato sull'esposimetro della Fotocamera, ma è la fotocamera che deve avere l'esposimetro tarato correttamente, altrimenti (mi ripeto) va portata in assistenza.

Il metodo che spesso uso e che ho suggerito ha la caratteristica di essere oggettivo (se il fotografo non fa errori grossolani) e di esporre per portare al limite le alte luci. Si basa su una realtà della post produzione (che non tutti sanno o applicano, ma che è una realtà): si hanno risultati più buoni a recuperare una foto mediamente sovraesposta (ma non bruciata) che recuperare una foto mediamente sottoesposta.
La presenza di zone fortemente sottoesposte non cambia la regola dell'esposizione, in questi casi si preferisce fare una silhouette, ma si salva il bianco, indifferentemente dal metodo usato.
Sono solito a dare una spiegazione a ciò: il nostro cervello è abituato a pensare che nelle zone di luce si riescono a percepire i dettagli, mentre nel buio non si vede, di conseguenza al nostro cervello sembrerà più naturale una foto con zone d'ombra molto scure e pochi dettagli, ma con zone luminose leggibili... piuttosto che zone d'ombra ben leggibili e cieli o muri completamente "pelati".
Pensa un pò se questa immagine di John Shaw avesse le nuvole bruciate o la neve delle montagne piatta e sparaflesciata cerotto.gif
mariomc2
Messaggio: #49
Grazie Fabio, le tue indicazioni mi sembrano decisamente valide, e altrettanto per le spiegazioni che le accompagnano. Questo tuo sistema di misurazione mi incuriosisce credo che, tempo permettendo, lo proverò nel WE.
Ciao
SiDiQ
Messaggio: #50
Da progettista hardware/firmware una piccola nota che forse potrà essere utile.

Se i sensori digitali sono lineari come dicono, e lo sono, e se i convertitori AD mediamente disponibili nelle fotocamere sono da 12 bit questo significa un raddoppio di luminosità per ogni elevamento della potenza di due e quindi 12 EV.

Putroppo come tutti sappiamo la matematica binaria lavora in esp di 2 e quindi i primi step EV hanno a disposizione: 1, 2, 4, 8, 16, 32 bit fino ai cosueti 2048 per ogni step EV, il che sta a significare che su 12 step EV a disposizione, quelli realmente utili non saranno più di 8-9, dopo di che il rapporto SNR sarà talmente piccolo da non distinguere il rumore dal dato.

Diversa la situazione nei sistemi con AD a 14 bit in cui, avendo miglior convertitori AD con minor rumore si otterrano maggior step EV.

Potrei anche sbagliare qualcosa, in tal caso correggetemi.

Per i paesaggi ho sempre usato la tecnica dell'allineamento istogramma a destra, ovvero puntare la zona più luminosa della scena in spot, e compensare l'esposimetro di 2 e1/2 step EV (nella mia D80) al fine di piazzare quel punto tutto a destra. Poi volendo sacrificare qualcosina a vantaggio delle ombre bastava limitare un po la compensazione. Ovviamente il tutto necessita quasi sempre di post-elaborazione per riposizionare meglio i toni in scatti che possono risultare spesso e volentieri sbilanciati, ma con la massima quantità di dettagli registrata.

In molti utilizzano questa soluzione (Right Exposure) ma sono pronto a provare anche quella suggerita dal buon Gianni anche se dovrò cercare un po di documentazione da lui citata.

Ho il libro di Jown Snaw, Nature Photography, Field Guide ma avevo tralasciato il capitolo esposizione perchè mi sembrava legato al mondo del film e quindi non totalmente portabile al comportamento dei sensori. Ora vado a leggermelo con calma.

 
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