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edgecrusher
Ciao a tutti, volevo avere qualche opinione su una situazione difficile da esporre correttamente: i paesaggi in pieno giorno.

Premesso che i paesaggi andrebbero fotografati solitamente solo all'alba o al tramonto.
Quando si fanno delle foto paesaggistiche in pieno giorno, a volte � necessario decidere se sottoesporre guadagnando i dettagli del cielo e perdendo quelli del terreno e della vegetazione oppure sovraesporre e quindi catturare i dettagli del terreno ma "pelare" il cielo.

A parte tecniche HDR, di solito voi come vi comportate? pelate il cielo o scurite il terreno?
Quale "compromesso" vi torna meglio in PP?

Grazie
Andrea


karl mark
In queste situazioni difficili spesso uso dei filtri digradanti ed espongo con il matrix, diversamente preferisco esporre in spot sul cielo (o alte luci) magari anche con il d-lighting su moderato o normale, ed eventualmente recuperare le ombre il post. Questo in via generale.
Comunque faccio pi� prove di esposizione e poi a casa con calma davanti al pc valuto meglio i risultati...
Max Lucotti
QUOTE(karl mark @ May 19 2009, 12:51 PM) *
In queste situazioni difficili spesso uso dei filtri digradanti ed espongo con il matrix, diversamente preferisco esporre in spot sul cielo (o alte luci) magari anche con il d-lighting su moderato o normale, ed eventualmente recuperare le ombre il post. Questo in via generale.
Comunque faccio pi� prove di esposizione e poi a casa con calma davanti al pc valuto meglio i risultati...


Quoto Marco al 100%!
Ciao Max
mirko_nk
Dipende dalla situazione. Personalmente utilizzo sempre il matrix, D-light normale attivo e ad ogni foto scattata verifico che non ci siano bruciature... Il resto, salvo per situazione molto particolari, si recupera in PP....
Maurizio Mandarino
Io salvo sempre le alte luci! Sguardo all'istogramma e quando serve un digradante ... messicano.gif

Saluti.
Mau
bergat@tiscali.it
Matrix e sempre espongo per il paesaggio. Il cielo ci penso dopo in PP con d-lighting e/o applicando filtri di polarizzazione.
HappyAppi
Ciao a tutti !
Premesso che sono un novello di questo forum, appassionato fotoamatore ma poco praticante (diciamo cos�)...
La mia esperienza fino ad oggi con una D80 non � ancora del tutto soddisfacente in quanto mi pare che usando il matrix abbia una generale tedenza a privilegiare la leggibilit� delle ombre con conseguenti cieli slavati o peggio bruciati.
Ultimamente sto applicando una sistematica sottoesposizione di 1/3 di stop (come si faceva con le dia per saturare un po' i colori) e le cose vanno un po' meglio, ma credo che l'unica via sia quella di analizzare attentamente (in modalit� spot) i diversi livelli di luminanza della scena e quindi stabilire l'esposizione per le zone pi� luminose che interessa mantenere leggibili.

Cesare smile.gif
Andrea Moro
Io uso sempre i filtri neutri digradanti a lastrina. Se l'occasione non me lo permette (per pigrizia o perch� non li ho dietro con me)...uso il matrix e osservo l'istogramma della foto appena scattata. Cerco di correggere l'esposizione in modo da portare le alte luci al pelo della bruciatura, in modo da poter avere leggibilit� nelle ombre e poter eventualmente sottoesporre le alte luci in postproduzione se necessario. Imposto anche la macchina con contrasto basso per preservare al massimo le ombre e le alte luci...Il tutto con NEF.
Alessio Manes
Salve gente anche io sono un novellino e ho una D50 con un 18.55.
Amo scattare paesaggi e volevo chiedervi qual'� la procedura per ottenere dei paesaggi saturati e dettagliati come queste immagini?

http://www.magichourtravelscapes.com/image...d-Explosion.jpg

http://www.magichourtravelscapes.com/image...um/Icefield.jpg

http://www.magichourtravelscapes.com/image...Big-Country.jpg

http://www.magichourtravelscapes.com/image...e-Unmasking.jpg

Si tratta solamente di filtri gradienti?
Oppure basta sotto esporre? E se si di quanto bisogna sottoesporre?

Grazie
Alessio

Fabio Blanco
Salve a tutti, vediamo se posso essere utile a qualcuno.

I presupposti: la foto va fatta con le luci giuste !

In mancanza di ci� si possono usare i filtri digradanti neutri o colorati (io uso e faccio usare molto il P121 della Cokin). In certe condizioni possono anche essere utili i polarizzatori, ma poco servono nei forti contrasti, utili solo se vi sono riflessi di luce veramente fastidiosi.

Comunque la regola per esporre un panorama in un unico scatto � tutto sommato semplice:
Bisogna esporre per le alte luci.
La macchina va impostata per la gestione dell'esposizione in manuale e la misurazione in spot.
Fatto ci� basta cercare la nuvola pi� luminosa o una superficie bianca (muro di una casa) e regolare tempo e diaframma in modo che l'esposimetro dica che il punto e sovraesposto (pi� chiaro) del grigio medio di uno stop e 2/3 (=+1.7). Fatto ci� baster� comporre e scattare.

Facendo ci� non si peleranno le alte luci (+1.7 corrisponde al bianco al limite della pelatura) e si otterr� la migliore esposizione possibile a condizione che nell'immagine vi sia un particolare bianco.

Spero che sia tutto esaustivo.
brusa69
QUOTE(edgecrusher @ May 19 2009, 12:39 PM) *
A parte tecniche HDR, di solito voi come vi comportate? pelate il cielo o scurite il terreno?
Quale "compromesso" vi torna meglio in PP?

Salvare le alte luci ovviamente,
uso sempre matrix , controllando l'istogramma nelle condizioni in cui gi� prevedo che il cielo sar� a rischio pelatura ( nuvole chiare, scorci fra vicoli, esigua porzione di cielo rispetto al terreno ... etc) in tal caso compensero' in negativo fino a recuperare i 'picchi' a destra dell'istogramma, il d-lighting si prender� cura delle zone piu' scure. Filtri e spot spesso non ho il tempo materiale per impiegarli.

ciao
brusa69
QUOTE(Alessio Manes @ Jun 3 2009, 07:12 PM) *
Salve gente anche io sono un novellino e ho una D50 con un 18.55.
Amo scattare paesaggi e volevo chiedervi qual'� la procedura per ottenere dei paesaggi saturati e dettagliati come queste immagini?

Una esposizione conservativa delle alte luci e cosa non secondaria, una buona post produzione:
la prima immagine linkata riassume bene il concetto di come il fotografo � riuscito a salvare le alte luci e a recuperare le ombre. Le tecniche sono varie ( esposizione singola conservativa sul cielo, esposizioni multiple +1 0 -1 EV su cavalletto e fusione in unica foto, filtri ND ... etc) l'unica cosa che posso consigliarti � di provare le varie tecniche in base anche a come ti piace fotografare durante le tue escursioni e dal tipo di attrezzatura che hai e che porti con te...
Fabio Blanco
QUOTE(brusa69 @ Jun 3 2009, 10:44 PM) *
Salvare le alte luci ovviamente,
uso sempre matrix , controllando l'istogramma nelle condizioni in cui gi� prevedo che il cielo sar� a rischio pelatura ( nuvole chiare, scorci fra vicoli, esigua porzione di cielo rispetto al terreno ... etc) in tal caso compensero' in negativo fino a recuperare i 'picchi' a destra dell'istogramma, il d-lighting si prender� cura delle zone piu' scure. Filtri e spot spesso non ho il tempo materiale per impiegarli.

ciao

Ciao Alfredo,
voglio solo dirti la mia esperienza sulle casistiche da te menzionate su.
Spesso si sottovaluta, a volte a nome di una falsa comodit�, l'esposizione spot in manuale. Il tempo che si deve dedicare a questa tecnica, che difficilmente fallisce, � lo stesso (forse anche meno) di quello che si impiega ogni volta per guardare il risultato dell'istogramma e quindi applicare una correzione per poi scattare una e magari un'altra volta prima di imbroccare l'esposizione giusta.
Inoltre, nel caso si debbano fare pi� scatti nella stessa condizione di luce l'esposizione in manuale non cambier� il risultato cosa che aim� fa il matrix con esposizione in priorit� di diaframmi o tempi.
Infatti se le condizione di luce ambiente non cambiano con il metodo spot+manuale si otter� sempre la stessa esposizione (aggiungo... quella che vuoi tu e non quella che vuole la macchina)
Max Lucotti
QUOTE(Alessio Manes @ Jun 3 2009, 07:12 PM) *
Salve gente anche io sono un novellino e ho una D50 con un 18.55.
Amo scattare paesaggi e volevo chiedervi qual'� la procedura per ottenere dei paesaggi saturati e dettagliati come queste immagini?

http://www.magichourtravelscapes.com/image...d-Explosion.jpg

http://www.magichourtravelscapes.com/image...um/Icefield.jpg

http://www.magichourtravelscapes.com/image...Big-Country.jpg

http://www.magichourtravelscapes.com/image...e-Unmasking.jpg

Si tratta solamente di filtri gradienti?
Oppure basta sotto esporre? E se si di quanto bisogna sottoesporre?

Grazie
Alessio


Alessio... ho la risposta per te.
basta prendere la macchina fotografica, incamminarsi in quelle zone ed osservare il paesaggio .....
E quando l'emozione ti prende scatti.
Non pensare che le immagini che hai postato siano solo il frutto di una ottima tecnica, quello che serve � un soggetto che TI prende l'anima!
Ciao Max


QUOTE(Fabio Blanco @ Jun 3 2009, 10:15 PM) *
Salve a tutti, vediamo se posso essere utile a qualcuno.

I presupposti: la foto va fatta con le luci giuste !

In mancanza di ci� si possono usare i filtri digradanti neutri o colorati (io uso e faccio usare molto il P121 della Cokin). In certe condizioni possono anche essere utili i polarizzatori, ma poco servono nei forti contrasti, utili solo se vi sono riflessi di luce veramente fastidiosi.

Comunque la regola per esporre un panorama in un unico scatto � tutto sommato semplice:
Bisogna esporre per le alte luci.
La macchina va impostata per la gestione dell'esposizione in manuale e la misurazione in spot.
Fatto ci� basta cercare la nuvola pi� luminosa o una superficie bianca (muro di una casa) e regolare tempo e diaframma in modo che l'esposimetro dica che il punto e sovraesposto (pi� chiaro) del grigio medio di uno stop e 2/3 (=+1.7). Fatto ci� baster� comporre e scattare.

Facendo ci� non si peleranno le alte luci (+1.7 corrisponde al bianco al limite della pelatura) e si otterr� la migliore esposizione possibile a condizione che nell'immagine vi sia un particolare bianco.

Spero che sia tutto esaustivo.


Quoto, riquoto...... e straquoto al 1000 x1000! (mmm , quanto f�? boooo)
Ciao Max
Alessio Manes
QUOTE(Fabio Blanco @ Jun 3 2009, 10:15 PM) *
Salve a tutti, vediamo se posso essere utile a qualcuno.

I presupposti: la foto va fatta con le luci giuste !

In mancanza di ci� si possono usare i filtri digradanti neutri o colorati (io uso e faccio usare molto il P121 della Cokin). In certe condizioni possono anche essere utili i polarizzatori, ma poco servono nei forti contrasti, utili solo se vi sono riflessi di luce veramente fastidiosi.

Comunque la regola per esporre un panorama in un unico scatto � tutto sommato semplice:
Bisogna esporre per le alte luci.
La macchina va impostata per la gestione dell'esposizione in manuale e la misurazione in spot.
Fatto ci� basta cercare la nuvola pi� luminosa o una superficie bianca (muro di una casa) e regolare tempo e diaframma in modo che l'esposimetro dica che il punto e sovraesposto (pi� chiaro) del grigio medio di uno stop e 2/3 (=+1.7). Fatto ci� baster� comporre e scattare.

Facendo ci� non si peleranno le alte luci (+1.7 corrisponde al bianco al limite della pelatura) e si otterr� la migliore esposizione possibile a condizione che nell'immagine vi sia un particolare bianco.

Spero che sia tutto esaustivo.

Come ho gi� detto in precedenza, non sono molto esperto in materia.
Forse non � il topic giusto ma come si adopera la tecnica di esposizione per le alte luci?
Una volta che imposto la macchina in manuale e in misurazione spot cosa devo fare di preciso?
Trovare il punto pi� luminoso (all'interno della composizione) e regolarlo affinch� l'esposimentro mi dice che il punto � sovraesposto di un altro punto pi� scuro di 2-3 stop? Tutto qui?

giannizadra
QUOTE(Fabio Blanco @ Jun 3 2009, 10:15 PM) *
La macchina va impostata per la gestione dell'esposizione in manuale e la misurazione in spot.
Fatto ci� basta cercare la nuvola pi� luminosa o una superficie bianca (muro di una casa) e regolare tempo e diaframma in modo che l'esposimetro dica che il punto e sovraesposto (pi� chiaro) del grigio medio di uno stop e 2/3 (=+1.7). Fatto ci� baster� comporre e scattare.

Facendo ci� non si peleranno le alte luci (+1.7 corrisponde al bianco al limite della pelatura) e si otterr� la migliore esposizione possibile a condizione che nell'immagine vi sia un particolare bianco.


Messa cos�, la "ricetta" non mi convince del tutto.
Misurare in spot un bianco brillante significa ottenere i valori di tempo e diaframma per renderlo grigio-medio sul fotogramma. Compensarli di + 1,7 � arbitrario. Pu� andar bene oppure no, in funzione della luminosit� "effettiva" del bianco misurato.
"La migliore esposizione possibile" � quella che, salvaguardando le alte luci senza "abbassarle" troppo, rende i dettagli di tono medio il pi� vicini possibile a una tonalit� "media" anche nel fotogramma.

Ritengo pertanto decisamente pi� accurata una misurazione spot su un dettaglio di tonalit� media, indi buttare un "occhio" all'istogramma per eventualmente compensare (in +) di quanto necessario per evitare bruciature eccessive delle alte luci e ripetere lo scatto.
Decidere in anticipo un limite sempre uguale per le alte luci, significa comprimere la gamma tonale e alterare "a prescindere" i toni medi.

Dopo un po' di pratica, si potranno "saltare" molti passaggi. Baster� un'unica misurazione "giusta".
E' sufficiente ricordare che il dettaglio che scegliamo di misurare in spot diverr� nel fotogramma la zona "media". Tutte le altre si disporranno in conseguenza, sopra e sotto, dalle ombre profonde alle alte luci.
frabarbani
QUOTE(giannizadra @ Jun 4 2009, 09:57 AM) *
Messa cos�, la "ricetta" non mi convince del tutto.
Misurare in spot un bianco brillante significa ottenere i valori di tempo e diaframma per renderlo grigio-medio sul fotogramma. Compensarli di + 1,7 � arbitrario. Pu� andar bene oppure no, in funzione della luminosit� "effettiva" del bianco misurato.
"La migliore esposizione possibile" � quella che, salvaguardando le alte luci senza "abbassarle" troppo, rende i dettagli di tono medio il pi� vicini possibile a una tonalit� "media" anche nel fotogramma.

Ritengo pertanto decisamente pi� accurata una misurazione spot su un dettaglio di tonalit� media, indi buttare un "occhio" all'istogramma per eventualmente compensare (in +) di quanto necessario per evitare bruciature eccessive delle alte luci e ripetere lo scatto.
Decidere in anticipo un limite sempre uguale per le alte luci, significa comprimere la gamma tonale e alterare "a prescindere" i toni medi.

Dopo un po' di pratica, si potranno "saltare" molti passaggi. Baster� un'unica misurazione "giusta".
E' sufficiente ricordare che il dettaglio che scegliamo di misurare in spot diverr� nel fotogramma la zona "media". Tutte le altre si disporranno in conseguenza, sopra e sotto, dalle ombre profonde alle alte luci.

Quoto Gianni!!!!

L'importante � salvare le alte luci, in un modo o nell'altro!
Pu� essere utile usare la misurazione spot, ma � comunque fondamentale andare a guardare l'istogramma (o anche la schermata in cui lampeggiano le alte luci) e regolarsi poi di conseguenza... insomma, sfruttiamo il vantaggio del digitale!!!

Utili anche i filtri digradanti (che io non riesco a trovare Fulmine.gif ), soprattutto nelle situazioni di alto contrasto tra cielo e paesaggio!!!!

Obbligatorio: scattare in Raw e con contrasto a zero!!!

A presto,
francesco
Fabio Blanco
Ciao Gianni,
quello che dici non � errato, ma vi sono variabili che o si ha un occhio allenato o difficilmente si possono controllare, una di queste � senza dubbio il grigio medio: in un mondo di colori (misurati dall'esposimetro come grigi) chi sa dire qual'� quello che corrisponde esattamente ad un grigio medio?
Sar� il verde dell'erba al sole, sar� l'asfalto del vicolo in ombra, o magari l'intonaco ancora grezzo della parete del fabbricato l� difronte a noi?
E poi il soggetto preso a riferimento se � al sole ci dar� una coppia diaframma/tempo, ma se � in ombra avremo altri riferimenti ed in una foto con grandi contrasti difficile fare una scelta su un grigio medio.

Ricapitolando: un grigio medio (in un mondo di colori) � difficile da individuare anche ad un occhio esperto, al contrario in presenza di bianchi risulta tutto pi� facile (ed in pi� � l'esposimentro che ci pu� indicare la zona pi� luminosa).
L'impostazione a +1.7 non � un valore arbitrale, ma corrisponde al limite della pelatura del bianco: vale a dire che una superficie misurata in spot e sovraesposta di 1.7 risulter� sempre bianca senza essere peraltro pelata. In alcune macchine la latitudine di posa estesa permette anche sovraesposizioni di +2, ma ci� � il limite ed � valido solo per la D700 e la D3.

In un master che ho tenuto a Milano, per l'editore del National Geographic, con diversi guru, tra cui anche l'Adobe guru Marianna Santoni, abbiamo concordato che, anche nell'ottica di una migliore possibilit� di postelaborazione, la tecnica che ho indicato � sicuramente la pi� efficace in questi casi di forti contrasti con presenza di particolari bianchi.

Spesso faccio provare sul campo questa tecnica ed i riscontri delle persone sono entusiastici.
Fabio Blanco
QUOTE(Alessio Manes @ Jun 3 2009, 07:12 PM) *
Salve gente anche io sono un novellino e ho una D50 con un 18.55.
Amo scattare paesaggi e volevo chiedervi qual'� la procedura per ottenere dei paesaggi saturati e dettagliati come queste immagini?

http://www.magichourtravelscapes.com/image...d-Explosion.jpg

http://www.magichourtravelscapes.com/image...um/Icefield.jpg

http://www.magichourtravelscapes.com/image...Big-Country.jpg

http://www.magichourtravelscapes.com/image...e-Unmasking.jpg

Si tratta solamente di filtri gradienti?
Oppure basta sotto esporre? E se si di quanto bisogna sottoesporre?

Grazie
Alessio


Ciao Alessio,
mi dimenticavo di te, quei panorami sono sicuramente frutto di post elaborazione, noto luci che sono state evidenziate oltre che contrasti e saturazioni frutto di modifiche al PC.
Nulla di male, la camera chiara non � diversa dalla camera oscura basta non esagerare.
In particolare, in natura, il riflesso sull'acqua non � mai luminoso come il soggetto riflesso e se sulla foto lo � vuol dire che si � messo mano a PS !
giannizadra
QUOTE(Fabio Blanco @ Jun 4 2009, 11:32 AM) *
Ricapitolando: un grigio medio (in un mondo di colori) � difficile da individuare anche ad un occhio esperto, al contrario in presenza di bianchi risulta tutto pi� facile (ed in pi� � l'esposimentro che ci pu� indicare la zona pi� luminosa).
L'impostazione a +1.7 non � un valore arbitrale, ma corrisponde al limite della pelatura del bianco: vale a dire che una superficie misurata in spot e sovraesposta di 1.7 risulter� sempre bianca senza essere peraltro pelata. In alcune macchine la latitudine di posa estesa permette anche sovraesposizioni di +2, ma ci� � il limite ed � valido solo per la D700 e la D3.

In un master che ho tenuto a Milano, per l'editore del National Geographic, con diversi guru, tra cui anche l'Adobe guru Marianna Santoni, abbiamo concordato che, anche nell'ottica di una migliore possibilit� di postelaborazione, la tecnica che ho indicato � sicuramente la pi� efficace in questi casi di forti contrasti con presenza di particolari bianchi.

Spesso faccio provare sul campo questa tecnica ed i riscontri delle persone sono entusiastici.


1) Qualunque fotografo � in grado di riconoscere il grigio medio, con un minimo di allenamento o di esperienza.
2) La tua ricetta � "conservativa", ma non � la migliore possibile, in quanto comprime le alte luci e "chiude" le ombre profonde. Chi ti ha detto che il "fondo scala" non debba mai essere contemplato, nemmeno per un pixel ? E che i "bianchi" hanno tutti la stessa intensit� luminosa ?
Non esistono solo le alte luci, ma anche l'equilibrio tonale complessivo dell'immagine.
2) Il "mio" sistema non � utilizzato da "guru" come te e Santoni, ma da legioni di paesaggisti, e analiticamente descritto (e usato) da tale John Shaw. Forse gli � sfuggito il master di Milano... rolleyes.gif
Alessio Manes
QUOTE(Fabio Blanco @ Jun 4 2009, 11:42 AM) *
Ciao Alessio,
mi dimenticavo di te, quei panorami sono sicuramente frutto di post elaborazione, noto luci che sono state evidenziate oltre che contrasti e saturazioni frutto di modifiche al PC.
Nulla di male, la camera chiara non � diversa dalla camera oscura basta non esagerare.
In particolare, in natura, il riflesso sull'acqua non � mai luminoso come il soggetto riflesso e se sulla foto lo � vuol dire che si � messo mano a PS !

Ti ringrazio Fabio.
In molti mi hanno sempre detto che � possibile ottenere effetti simili anche senza la post elaborazione ma solamente utilizzando le tecniche da te citate ma anche chiudendo molto il diaframma intorno ai f/18 - f/22. (Infatti i dati Exif lo confermano).

Poi chiss� sicuramente ci sar� molta post elaborazione ma quello che mi colpisce di pi� � la giusta saturazione nei colori ma soprattutto tanta nitidezza senza alcun rumore scattando a 1/10 utilizzando il polarizzatore ma anche diversi filtri gradianti. (che se non sbaglio, oltre a garantire un buon contrasto, potrebbero anche provocare un p� di rumore nelle foto.)

Alessio
Max Lucotti
QUOTE(Fabio Blanco @ Jun 4 2009, 11:42 AM) *
In particolare, in natura, il riflesso sull'acqua non � mai luminoso come il soggetto riflesso e se sulla foto lo � vuol dire che si � messo mano a PS !


Mi ha incuriosito questa frase...Non potrebbe essere che semplicemnte ha usato un gnd nella parte superiore?
(Oramai sembra che senza Gnd non si possano fare fotografie di paesaggi...sob )

Ciao Max
Andrea Moro
QUOTE(photomax2 @ Jun 4 2009, 02:23 PM) *
Non potrebbe essere che semplicemnte ha usato un gnd nella parte superiore?
(Oramai sembra che senza Gnd non si possano fare fotografie di paesaggi...sob )

Esattamente...anche con i GND succede. Counque Max non piangere messicano.gif , i paesaggi si possono fare anche senza filtri, ma personalmente li ritengo fondamentali per compensare, laddove necessario, le differenze di esposizione tra primo piano e cielo, almeno per come vedo io il paesaggio. Se voglio la perfezione uso i filtri quando servono, altrimenti vado di postproduzione con tutti gli svantaggi/vantaggi del caso.
Fabio Blanco
Bastasse... chiudere tanto il diaframma !

In molti scatti il digradante � indispensabile e sono sicuro che in questi scatti � stato usato in molte occasioni, ma ho dato un occhiata a tutto il sito per rendermi conto dei lavori prodotti convincendomi ancor di pi� che alcune foto sono frutto di un aiuto di PS.

Ovviamente vi � un buon manico, questo non � mai stato negato da me, ma per avere questi risultati in macchina non basta: ripeto una passata in Capture o PS non va evitata come la peste, ma anzi fa bene alla fotografia, basta che non prenda il sopravvento.

Il rumore non viene dato dal tempo lungo di scatto, specie se lo scatto � esposto bene, ma si evidenzia agli alti iso se l'immagine � scattata sottoesposta e poi deve essere tirata su in pp.
Fabio Blanco
QUOTE(giannizadra @ Jun 4 2009, 11:49 AM) *
1) Qualunque fotografo � in grado di riconoscere il grigio medio, con un minimo di allenamento o di esperienza.
Non � vero che � pieno di fotografi che sanno riconoscere il grigio medio: la dimostrazione del fatto � che di foto mal esposte se ne vedono a bizzeffe.

QUOTE(giannizadra @ Jun 4 2009, 11:49 AM) *
2) La tua ricetta � "conservativa", ma non � la migliore possibile, in quanto comprime le alte luci e "chiude" le ombre profonde. Chi ti ha detto che il "fondo scala" non debba mai essere contemplato, nemmeno per un pixel ? E che i "bianchi" hanno tutti la stessa intensit� luminosa ?
Non esistono solo le alte luci, ma anche l'equilibrio tonale complessivo dell'immagine.
La mia ricetta non � conservativa, anzi spinge al limite le possibilit� del sensore facendogli esporre per le alte luci e portandole al limite. Inoltre, in certi casi, alcuni punti delle luci possono risultare per piccole percentuali comunque pelati, ma in un mare di nuvole bianche non da fastidio, diverso � se si pela la maglietta bianca del nostro soggetto.
QUOTE(giannizadra @ Jun 4 2009, 11:49 AM) *
2) Il "mio" sistema non � utilizzato da "guru" come te e Santoni, ma da legioni di paesaggisti, e analiticamente descritto (e usato) da tale John Shaw. Forse gli � sfuggito il master di Milano... rolleyes.gif
Fermo restando che il sistema da te descritto non mai ho detto che � sbagliato e che lo potrei usare anche io quando non vi � il bianco nella scena che devo riprendere, ti ricordo che ho detto che il sitema da me indicato � semplicemente pi� semplice del tuo quando si � "in presenza del bianco".
Inoltre le legioni di paesaggisti che utilizzano il "tuo" metodo, quando vengono ai NST e imparano il "mio" metodo dicono che gli si � aperto un mondo... Lampadina.gif
p.s. grazie.gif ti ringrazio per il riconoscimento, ma io non sono un "guru" wink.gif
giannizadra
QUOTE(Fabio Blanco @ Jun 4 2009, 03:49 PM) *
Inoltre le legioni di paesaggisti che utilizzano il "tuo" metodo, quando vengono ai NST e imparano il "mio" metodo dicono che gli si � aperto un mondo... Lampadina.gif


Peccato che John Shaw si sia perso il tuo NST ed continui a esporre come mi ha insegnato; chiss� che mondo gli si sarebbe aperto.
Te ne prego... smile.gif

Quanto al "sacrificio" delle alte luci, che il tuo sistema implica), provo a spiegartelo con il sistema zonale (Adams, un altro che si � perso il tuo master); il grigio 18% (tale � il risultato della lettura esposimetrica spot sulle alte luci) � in zona V.
Sovraesponendo di 1,7 stop, lo porti in zona VII.
Ma le alte luci sono leggibili fino alla zona VIII (qualche dettaglio anche in zona IX).
Quindi il tuo metodo comprime le alte luci.

Glenn Rand ("Sistema zonale dall'analogico al digitale", dicembre 2008, pgg. 118-119) propone infatti un sistema ben diverso dal tuo: misurazione delle alte luci, misurazione del punto pi� scuro, determinazione conseguente del campo dinamico di ripresa, scelta dell'esposizione tenendo conto del valore EI del sensore,trovato sperimentalmentre in precedenza una volta per tutte (pgg. 112-114).
Con questo sistema, egli non sacrifica le alte luci (a differenza del tuo metodo) entro il limite di una gamma dinamica (complessiva luce/ombra) di 12 stop.
Ti consiglio caldamente di leggerlo; magari ti accorgerai che "il mondo" � gi� stato "aperto", e che gira in senso diverso da come credi tu. wink.gif
cuomonat
Sono un fautore del "girgio medio" messicano.gif .

Secondo me convertendo il file con NX2 � la scelta pi� conservativa possibile sia sulle alte che sulle basse luci.

Ma non uso mai il convertitore di PS per il NEF; � possibile che bisogni tenerne conto ed applicare le dovute cautele suggrite da Fabio Blanco?

Max Lucotti
QUOTE(giannizadra @ Jun 4 2009, 04:36 PM) *
Con questo sistema, egli non sacrifica le alte luci (a differenza del tuo metodo) entro il limite di una gamma dinamica (complessiva luce/ombra) di 12 stop.


Scusate se mi inserisco in questa interessante discussione " a colpi di fioretto" smile.gif, ma vorrei fare una domanda su quanto scritto sopra.
La latitudine di posa di una reflex digitale non � mica 12 ev.. Quando si guardano le varie prove un sensore tipo quello montato sulla d90 arriva a malapena a 9 nella versione pi� ottimistica!

Grazie

Ciao Max
Fabio Blanco
Fantastico Gianni,
riesci anche a contraddirti nel pleonastico tentativo di rimanere a galla.

Prima dici
QUOTE
Ritengo pertanto decisamente pi� accurata una misurazione spot su un dettaglio di tonalit� media
e poi
QUOTE
E' sufficiente ricordare che il dettaglio che scegliamo di misurare in spot diverr� nel fotogramma la zona "media". Tutte le altre si disporranno in conseguenza, sopra e sotto, dalle ombre profonde alle alte luci.

e adesso indichi il sistema zonale, giusto per farla pi� facile per chi ci legge, addirittura citando chi suggerisce una sperimentazione preventiva e matematica del proprio sensore per avere, giustamente, il massimo risultato. Risultato per altro ben distante dai 12 stop di latitudine che hai indicato.

Certo � che, ci� che suggerisci, non � facilmente recepibile da tutti, ed � fuori tono rispetto alla prima domanda posta
QUOTE
A parte tecniche HDR, di solito voi come vi comportate? pelate il cielo o scurite il terreno?
Quale "compromesso" vi torna meglio in PP?
ripeto: parlando anche con chi in Italia � stato scelto da Adobe quale Guru, il metodo migliore e quello che ho esposto nel mio primo post

Spero di essere stato utile

P.s. in realt� un vero peccato � che tu ti sia perso uno qualsiasi dei Nikon Scholl Travel.
giannizadra
QUOTE(Fabio Blanco @ Jun 4 2009, 06:58 PM) *
Fantastico Gianni,
riesci anche a contraddirti nel pleonastico tentativo di rimanere a galla.

Prima dici e poi
e adesso indichi il sistema zonale, giusto per farla pi� facile per chi ci legge, addirittura citando chi suggerisce una sperimentazione preventiva e matematica del proprio sensore per avere, giustamente, il massimo risultato. Risultato per altro ben distante dai 12 stop di latitudine che hai indicato.
Certo � che, ci� che suggerisci, non � facilmente recepibile da tutti, ed � fuori tono rispetto alla prima domanda posta ripeto: parlando anche con chi in Italia � stato scelto da Adobe quale Guru, il metodo migliore e quello che ho esposto nel mio primo post

Spero di essere stato utile

P.s. in realt� un vero peccato � che tu ti sia perso uno qualsiasi dei Nikon Scholl Travel.


Ritengo, caro Fabio, che prima di insegnare alcunch�, avresti bisogno di apprendere i fondamentali.
Il sistema zonale l'ho usato per spiegare a te che il tuo � un sistema conservativo che comprime le alte luci, visto che negavi la cosa.
Infatti, non hai saputo replicare, e tenti di fare confusione.

Quantro ai 12 EV, copio testualmente Glenn Rand (pag.118, n� 5 e 6, del testo citato):
"Se l'ampiezza del campo dinamico di ripresa � pari a dodici stop, o meno, l'esposizione risulta essere all'interno delle capacit� del sensore..."
"Se l'ampiezza del campo va al di l� della capacit� del sensore, normalmente compresa in dodici stop, occorre scegliere..."

Sei pertanto pregato di non tentare di smentirmi millantando conoscenze che non hai di testi che non conosci. Come vedi, l'espediente dura poco.

Per quanto riguarda il quesito iniziale dell'utente, ho gi� risposto consigliando l'esposizione spot su tono medio (non necessariamente grigio) con un occhio all'istrogramma per le alte luci.
Tecnica ampiamente illustrata da Shaw, che usa il bianco per il WB, non per l'esposizione, e che � il pi� noto fotografo paesaggista al mondo.
Con tutto il rispetto per i "Guru" di Adobe, le foto si espongono con la macchina fotografica, e non con Photoshop. La Santoni, pertanto, non � tenuta a sapere di esposizione pi� di te.
Anche se non � detto... rolleyes.gif
giannizadra
QUOTE(Fabio Blanco @ Jun 4 2009, 06:58 PM) *
Fantastico Gianni,
riesci anche a contraddirti nel pleonastico tentativo di rimanere a galla.


Vedo che hai qualche problema anche con l'italiano e con la logica.

Ci� che misuri in spot viene reso sul fotogramma in tonalit� "media", quindi � il fotografo che decide quello che sar� il tono "medio" nella fotografia;
se misuri in spot su un dettaglio di tonalit� media, il fotogramma rispetter� l'equilibrio tonale della scena inquadrata.

Quale contraddizione (mia) ?
Fammi un piacere.
E studia (oltre a Shaw e Adams, anche Peterson; lo spiega in modo molto chiaro e semplice). wink.gif
Fabio Blanco
Mi dispiace molto leggere queste frasi che poco nascondo del loro intento, non meno che offensivo, nei riguardi delle mie capacit� fotografiche; ma sopratutto nei confronti delle mie capacit� didattiche, nelle quali Nital, negli ultimi 4 anni, ha posto la sua fiducia affidandomi oltre ai Nikon School Travel anche il compito di vagliare e seguire gli NPS che fanno richiesta di entrare in questo Team.

Sono anche dispiaciuto per la collega xxxxxxxxxxxxxxxxxx che non � stata riconosciuta per l'eccellente Fotografa che �: richiestissima in campo pubblicitario oltre che, ovviamente, espertissima di post produzione.

Nulla posso aggiungere.

Me ne dispiaccio !
F.Giuffra
Ho comprato i filtri grigi degradanti quadrati, sovrapponibili e rotabili, ma non li ho mai usati con profitto. Qui in Liguria non ci sono orizzonti pianeggianti ma siamo tra le montagne e il mare che fa pure dei riflessi speculari al cielo e quindi un digradante rettilineo, anche se rotabile e sfumato, mal si addice a questa tecnica.

Mi domandavo se qualche estimatore di questi accessori avesse trovato un metodo per sfruttarli pure con un orizzonte "seghettato" dalle montagne e con l'acqua che fa riflessi e "specchiature" nella parte bassa del fotogramma.

hmmm.gif
Andrea Moro
QUOTE(F.Giuffra @ Jun 4 2009, 11:06 PM) *
Ho comprato i filtri grigi degradanti quadrati, sovrapponibili e rotabili, ma non li ho mai usati con profitto. Qui in Liguria non ci sono orizzonti pianeggianti ma siamo tra le montagne e il mare che fa pure dei riflessi speculari al cielo e quindi un digradante rettilineo, anche se rotabile e sfumato, mal si addice a questa tecnica.

Mi domandavo se qualche estimatore di questi accessori avesse trovato un metodo per sfruttarli pure con un orizzonte "seghettato" dalle montagne e con l'acqua che fa riflessi e "specchiature" nella parte bassa del fotogramma.


Senza volermi intromettere nelle disquisizioni tecniche di Gianni e Fabio (io preferisco un approccio decisamente pi� praticone messicano.gif ) rispondo a questo intervento di Fabrizio.

Caro Fabrizio, in Liguria ci ho fatto alcnuni dei miei migliori paesaggi con GND, ottenendo esposizioni corrette senza particolari problemi. Occorre posizionare bene la linea di demarcazione e il soggetto che meglio si presta a nascondere tale demarcazione. Ti posso anche assicurare che la gradazione dei filtri professionali � un ottimo compromesso anche quando ci sono profili frastagliati: per ottimo compromesso intendo che il passaggio lo nota solo un occhio molto allenato wink.gif Riprovaci wink.gif
Alessio Manes
QUOTE(Andrea Moro @ Jun 4 2009, 11:27 PM) *
Senza volermi intromettere nelle disquisizioni tecniche di Gianni e Fabio (io preferisco un approccio decisamente pi� praticone messicano.gif ) rispondo a questo intervento di Fabrizio.

Caro Fabrizio, in Liguria ci ho fatto alcnuni dei miei migliori paesaggi con GND, ottenendo esposizioni corrette senza particolari problemi. Occorre posizionare bene la linea di demarcazione e il soggetto che meglio si presta a nascondere tale demarcazione. Ti posso anche assicurare che la gradazione dei filtri professionali � un ottimo compromesso anche quando ci sono profili frastagliati: per ottimo compromesso intendo che il passaggio lo nota solo un occhio molto allenato wink.gif Riprovaci wink.gif

Quoto alla grande.
Il filtro GND va bene in qualsiasi situazione basta posizionare bene la linea di demarcazione e vedrai che dopo una corretta misurazione (scegli tu quale tra quella di Fabio e Gianni) potrai ottenere grandi risultati.

Alessio
F.Giuffra
QUOTE(Andrea Moro @ Jun 4 2009, 11:27 PM) *
Senza volermi intromettere nelle disquisizioni tecniche di Gianni e Fabio (io preferisco un approccio decisamente pi� praticone messicano.gif ) rispondo a questo intervento di Fabrizio.

Caro Fabrizio, in Liguria ci ho fatto alcnuni dei miei migliori paesaggi con GND, ottenendo esposizioni corrette senza particolari problemi. Occorre posizionare bene la linea di demarcazione e il soggetto che meglio si presta a nascondere tale demarcazione. Ti posso anche assicurare che la gradazione dei filtri professionali � un ottimo compromesso anche quando ci sono profili frastagliati: per ottimo compromesso intendo che il passaggio lo nota solo un occhio molto allenato wink.gif Riprovaci wink.gif

Mi fai vedere qualche esempio, magari con i riflessi sul mare?

Grazie.
Leo_Pambianco
Misurazione spot su un tono medio ed eventuale bracketing dell'esposizione in caso di dubbio. Matrix se vado di fretta.
CIAO!
giannizadra
QUOTE(photomax2 @ Jun 4 2009, 05:59 PM) *
Scusate se mi inserisco in questa interessante discussione " a colpi di fioretto" smile.gif, ma vorrei fare una domanda su quanto scritto sopra.
La latitudine di posa di una reflex digitale non � mica 12 ev.. Quando si guardano le varie prove un sensore tipo quello montato sulla d90 arriva a malapena a 9 nella versione pi� ottimistica!

Grazie

Ciao Max


Ti dovevo questa risposta, Photomax, che era rimasta "tra parentesi".
Il poter registrare ordinariamente dettagli in un range di 12 EV � precisamente lo scopo delle sperimentazioni, dello studio e del volume di Glenn Rand.
Dalle sue analisi, dai passaggi metodologici che ne conseguono e dall'ampia documentazione fotografica a corredo, la cosa sembra funzionare davvero. Ma non � n� semplice, n� immediata.
Il problema consiste nel trovare la migliore esposizione possibile per consentire ci�. Passa per la laboriosa individuazione dell'EI del sensore, la doppia misurazione luci/ombre e la conseguente determinazione dell'ampiezza del "campo dinamico" della scena.
Non � possibile riassumerti in un post il procedimento, soprattutto per il cruciale primo passaggio (determinazione dell'EI). Ti rimando quindi, se la questione ti interessa, alla lettura del libro (Glenn Rand, "Sistema zonale dall'analogico al digitale"), La biblioteca del fotografo (n�59), dicembre 2008.

Quello che � invece possibilissimo e immediato, � verificare le capacit� "dinamiche" dell' ipotesi di lettura proposta da Fabio in questo thread.
Com'� noto, la zona 0 (zero) � quella del massimo nero ottenibile. La I il "quasi nero".
Le zone da II a VII sono le cosiddette "zone ricche di dettagli".
Le zone da VIII a X sono le zone di alte luci.
Orbene, misurare in spot sul bianco-pi� bianco (zona X) significa ottenere i valori esposimetrici per portarlo in zona V ( il cd. grigio medio;l' intervallo di riflettenza della zona V va dal 13% al 27%).
Sovraesponendo tale valore di +1,7 EV (come proposto) significa spostarlo in zona VII (anzi un po' meno...).
Quindi con tale sistema si registra un differenziale "dinamico" di neanche otto EV.
Dovrebbe a questo punto risultare di tutta evidenza perch� ho definito questo metodo come "conservativo" e "non la migliore esposizione possibile".
Del resto, come sai, i metodi di misurazione in luce riflessa sono fondalmente tre: misurazione sui toni bassi (o "sulle ombre": zona III), misurazione sui dettagli in alte luci ( zona VII, aprendo poi il diaframma di un paio di valori), e misurazione media.
La misurazione sul bianco che pi� bianco non si pu� (zona X) con compensazione successiva di +1,7 � una novit� assoluta. E tale rester�, per i suoi esiti troppo "conservativi", come ho esposto sopra.

Ai fini "pratici", continuo a ritenere raccomandabile la misurazione in spot su tono medio.
VenerabileJorge
QUOTE(giannizadra @ Jun 5 2009, 10:10 AM) *
Ti dovevo questa risposta, Photomax, che era rimasta "tra parentesi".


Ai fini "pratici", continuo a ritenere raccomandabile la misurazione in spot su tono medio.



perdonatemi la domanda banale, ma non sono un esperto ed ho preso buona nota dei testi suggeriti, nelle foto segnalate quale sarebbe il tono medio?

Grazie smile.gif
Max Lucotti
Interessantissima la discussione e ne leggo dal limite delle mie conoscenze.
Intanto faccio una considerazione personale sui due "modelli" proposti da @fabio e @gianni.
Su quello di @fabio, che tra parentesi � quello che uso io, richiede che nella scena ci sia una parte fortemente bianca.
Esempio pratico foto sulla neve o con cieli con grossi nuvoloni bianchi.
Lo trovo molto comodo e di buoni risultati.
Ma, quando fotografiamo un paesaggio immerso nel verde, con un cielo blu?
Ecco che la proposta di @gianni diventa molto utile, cercare il tono medio (corrispondente al grigio medio al 18%, @venerabile) anche se oggettivamente non � facile individuarlo.(e allora ci affidiamo al san-matrix)

Adesso sfrutto @gianni per una cosa che non ho ben afferrato, anche se come ha detto lui dovrei leggermi il libro sulla zona.
Dici "Il poter registrare ordinariamente dettagli in un range di 12 EV � precisamente lo scopo delle sperimentazioni, dello studio e del volume di Glenn Rand."...ok, non lo metto in dubbio, ma se la macchina registra una latitudine di max 8.3 ev... rimane un delta di 3,7 che non vengono letti comunque...questo � un limite fisico imprescindibile mi sembra.

Ciao Max



F.Giuffra
Ma se mettessimo in borsa uno di quei costosissimi cartoncini grigi al 18% aiuterebbe?

hmmm.gif
giannizadra
QUOTE(Alessio Manes @ Jun 3 2009, 07:12 PM) *



QUOTE(VenerabileJorge @ Jun 5 2009, 10:53 AM) *
nelle foto segnalate quale sarebbe il tono medio?


Se ti riferisci alle foto postate da Alessio, per esempio in quella che ho quotato (� la prima), il tono "medio" � collocato nel primo contrafforte della seconda fra le tre montagne (da sx.).
Se scarichi le foto e hai un software che ti legge i valori RGB scorrendo col mouse sull'immagine aperta, magari anche indicandoli nell'istogramma, lo puoi vedere di volta in volta da te.
PS. Naturalmente, si tratta del tono medio nella foto, che non necessariamente coincide con quello della scena inquadrata: dipende anche da misurazione esposimetrica, impostazioni di ripresa e PP.


QUOTE(F.Giuffra @ Jun 5 2009, 01:31 PM) *
Ma se mettessimo in borsa uno di quei costosissimi cartoncini grigi al 18% aiuterebbe?

hmmm.gif


All'inizio s�, purch� tu riesca a disporlo in modo che riceva la stessa luce del soggetto.
Ma non � indispensabile: il "tono medio" lo trovi in qualunque paesaggio inquadrato.
cuomonat
QUOTE(F.Giuffra @ Jun 5 2009, 01:31 PM) *
Ma se mettessimo in borsa uno di quei costosissimi cartoncini grigi al 18% aiuterebbe?

hmmm.gif

Io l'ho fatto.

Poi mi sono ricordato del metodo in uso ai tempi della pellicola, quindi ho misurato sul palmo della mano e... sapete una cosa? D� lo stesso valore messicano.gif

A volte uso ancora il "cartoncino" (un pannellino ripiegabile Lastolight) per il WB.

Massimo.Novi
QUOTE(Fabio Blanco @ Jun 4 2009, 11:32 AM) *
....L'impostazione a +1.7 non � un valore arbitrale, ma corrisponde al limite della pelatura del bianco: vale a dire che una superficie misurata in spot e sovraesposta di 1.7 risulter� sempre bianca senza essere peraltro pelata. In alcune macchine la latitudine di posa estesa permette anche sovraesposizioni di +2, ma ci� � il limite ed � valido solo per la D700 e la D3.
....


Ciao

Mi permetto una serie di domande:

Se questo "1.7" � un valore "sicuro" che, eccetto D700 e D3, � "globale" nel non fornire clipping:

1) Vale per TUTTI i convertitori RAW?

2) Vale per TUTTI gli spazi colore di output?

3) Presuppone che l'esposimetro delle singole fotocamere esponga SEMPRE allo stesso modo anche in spot?

4) E se il convertitore RAW andasse PRIMA regolato in base all'esposimetro della fotocamera?

Sono certo che nella discussione con Marianna Santoni e altri Adobe Guru si sono chiariti tali quesiti perch� dovrebbero essere piuttosto importanti.

Mi chiedevo anche: il fatto che una nuvola ci appaia "bianca" significa che la sua chiarezza � sempre la medesima per il sensore? Immagino che dobbiamo stimare noi stessi la chiarezza (che come sai � un fattore non lineare).

Mi spiego: in condizioni di bassa luce un'oggetto pi� scuro ci appare pi� "brillante" dello stesso oggetto in condizione di alta luce. Per questo, in effetti, alla nostra vista, la medesima emissione di luce (ad es. della nuvola) appare minore ad es. di un muro bianco se siamo in presenza di una bella luce solare, mentre la medesima nuvola, pur emettendo la medesima luce, appare solitamente pi� brillante se osservata in presenza di cielo coperto che fa ombra sulla terra (la nuvola in questione rimane illuminata dal sole ovviamente).

Per questo mi pare che vi sia un certo legame della brillanza complessiva della scena rispetto alle sue parti. Ovverossia: se uso la medesima nuvola ma la maggior parte della scena � in ombra, avr� la medesima "spalla" di cattura rispetto ad usare quella nuvola come limite in caso di una scena completamente al sole?

Il dubbio �: se si usa l'oggetto "bianco" che ci appare pi� "brillante", siamo sicuri che la differenza di brillanza tra quell'oggetto e il resto della scena sia sempre omogenea? Nel senso che se tutto il resto della scena � molto pi� scuro potremmo avere un "gap" di lettura superiore a 1,7 tra la zona "media" e quella "nuvola" che ci fa da limite. Ovvero potremmo di fatto "sottoesporre" la zona principale della scena.

Spero di essermi spiegato nel dubbio.

Sono concorde nel cercare un'esposizione conservativa verso le alte luci (i sensori hanno un modo di leggere la luce purtroppo non omogeneo) ma mi chiedo infine che tale tipo di esposizione richiede poi sempre un "recupero" alle luci oppure se SENZA recupero il margine di 1.7 � comunque "contenuto" nella dinamica del sensore.

Saluti
VenerabileJorge
QUOTE(giannizadra @ Jun 5 2009, 02:55 PM) *
Se ti riferisci alle foto postate da Alessio, per esempio in quella che ho quotato (� la prima), il tono "medio" � collocato nel primo contrafforte della seconda fra le tre montagne (da sx.).
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Grazie GianniZadra, certo che ci vuole un p� di allenamento per percepirlo rapidamente.......
torno sul cartoncino grigio18% per chiederne l'utilit� di fronte ad un paesaggio ampio come quello proposto......dove dovrei metterlo.....sulle montagne? tongue.gif sulla riva del lago vicino al punto di ripresa?

Ciao...
giannizadra
QUOTE(VenerabileJorge @ Jun 5 2009, 04:01 PM) *
torno sul cartoncino grigio18% per chiederne l'utilit� di fronte ad un paesaggio ampio come quello proposto......dove dovrei metterlo.....sulle montagne? tongue.gif sulla riva del lago vicino al punto di ripresa?

Ciao...


Di fronte a te, magari reggendolo con una mano (la sx, se non sei mancino; con la dx sorreggi la fotocamera) purch� la luce sia la stessa che colpisce il paesaggio lontano.
Effettuerai la misurazione spot sul cartoncino.
Cero che se tu stai in zona d'ombra e il paesaggio da ritrarre invece � in luce, il cartoncino serve a poco... wink.gif
F.Giuffra
Ho trovato un foglio da stampare con la stampante non a colori, un grigio 18%... verr� 18%? Visto che quelli originali sono difficili da trovare, pi� spessi e costosi, potrei provare. Come fare a sapere se � venuto veramente 18%? Ma basta misurare con l'esposimetro esterno la luce che riflette e quella incidente... o no?

hmmm.gif
Fabio Blanco
QUOTE(manovi @ Jun 5 2009, 03:35 PM) *
Ciao

Mi permetto una serie di domande:

Se questo "1.7" � un valore "sicuro" che, eccetto D700 e D3, � "globale" nel non fornire clipping:

1) Vale per TUTTI i convertitori RAW?

2) Vale per TUTTI gli spazi colore di output?

3) Presuppone che l'esposimetro delle singole fotocamere esponga SEMPRE allo stesso modo anche in spot?

4) E se il convertitore RAW andasse PRIMA regolato in base all'esposimetro della fotocamera?
Ciao Manovi,
Le quattro domande su indicate sono interessanti, e certo sono domande che hanno una logicit� che va al di la della ricerca del punto di bianco: sono valide per qualsiasi tipo di metodo di esposizione.

Intanto faccio subito una premessa: il ragionamento che si fa in fase di scatto � fatto per lavorare con il limite del sensore, non con il gusto del fotografo: vale a dire che se io voglio i cieli che in alcune zone sono bruciati potr� lavorare con altri metodi o con il metodo indicato mantenendo un semplice +2.3 di sovraesposizione.

1) se il limite � quello del sensore ovviamente vale per i convertitori RAW pi� comuni, (se tutti i tre canali danno una saturazione dei livelli non esiste software che possa tirare fuori dei contrasti non registrati dal sensore.

2) Non sono un Guru Adobe, Marianna o Gianluca Catzeddu potrebbero risponderti sicuramente in maniera pi� esaustiva, ma credo che la mia risposta possa essere comunque corretta. Ci� dipende solo dall'intento di conversione che si utilizza nell'attribuire il profilo. Se si usasse un intento Colorimetrico Assoluto, probabilmente si rischierebbe di pelare comunque, se si usa un intento di conversione Percettivo non vi saranno problemi. Ma questo � un problema di post produzione, l'immagine salvata nel raw conterr� comunque le potenzialit� massime assunte in fase di scatto.
Se poi parliamo di spazi colore di stampa ovviamente la risposta diventa impossibile da sviluppare in un Forum, ma occorrerebbe una giornata intera di spiegazione (troppe variabili: carta, inchiostri, rip di conversione, ecc).

3) Forse la domanda non mi � chiara, quindi spero che la risposta sia a tono con il tuo quesito.
Lo spot � il metodo sicuramente pi� oggettivo di misurazione, in quanto prende in considerazione solo una piccola porzione e non implica "l'arbitrariet�" del sistema Valutativo del Matrix.
Ovviamente ogni macchina "dovrebbe" avere l'esposimetro tarato in maniera corretta, se cos� non fosse va portata in assistenza, perch� sbaglierebbe tutte le foto, indifferentemente dal metodo adottato.

4) Il convertitore RAW non deve essere tarato sull'esposimetro della Fotocamera, ma � la fotocamera che deve avere l'esposimetro tarato correttamente, altrimenti (mi ripeto) va portata in assistenza.

Il metodo che spesso uso e che ho suggerito ha la caratteristica di essere oggettivo (se il fotografo non fa errori grossolani) e di esporre per portare al limite le alte luci. Si basa su una realt� della post produzione (che non tutti sanno o applicano, ma che � una realt�): si hanno risultati pi� buoni a recuperare una foto mediamente sovraesposta (ma non bruciata) che recuperare una foto mediamente sottoesposta.
La presenza di zone fortemente sottoesposte non cambia la regola dell'esposizione, in questi casi si preferisce fare una silhouette, ma si salva il bianco, indifferentemente dal metodo usato.
Sono solito a dare una spiegazione a ci�: il nostro cervello � abituato a pensare che nelle zone di luce si riescono a percepire i dettagli, mentre nel buio non si vede, di conseguenza al nostro cervello sembrer� pi� naturale una foto con zone d'ombra molto scure e pochi dettagli, ma con zone luminose leggibili... piuttosto che zone d'ombra ben leggibili e cieli o muri completamente "pelati".
Pensa un p� se questa immagine di John Shaw avesse le nuvole bruciate o la neve delle montagne piatta e sparaflesciata cerotto.gif
mariomc2
Grazie Fabio, le tue indicazioni mi sembrano decisamente valide, e altrettanto per le spiegazioni che le accompagnano. Questo tuo sistema di misurazione mi incuriosisce credo che, tempo permettendo, lo prover� nel WE.
Ciao
SiDiQ
Da progettista hardware/firmware una piccola nota che forse potr� essere utile.

Se i sensori digitali sono lineari come dicono, e lo sono, e se i convertitori AD mediamente disponibili nelle fotocamere sono da 12 bit questo significa un raddoppio di luminosit� per ogni elevamento della potenza di due e quindi 12 EV.

Putroppo come tutti sappiamo la matematica binaria lavora in esp di 2 e quindi i primi step EV hanno a disposizione: 1, 2, 4, 8, 16, 32 bit fino ai cosueti 2048 per ogni step EV, il che sta a significare che su 12 step EV a disposizione, quelli realmente utili non saranno pi� di 8-9, dopo di che il rapporto SNR sar� talmente piccolo da non distinguere il rumore dal dato.

Diversa la situazione nei sistemi con AD a 14 bit in cui, avendo miglior convertitori AD con minor rumore si otterrano maggior step EV.

Potrei anche sbagliare qualcosa, in tal caso correggetemi.

Per i paesaggi ho sempre usato la tecnica dell'allineamento istogramma a destra, ovvero puntare la zona pi� luminosa della scena in spot, e compensare l'esposimetro di 2 e1/2 step EV (nella mia D80) al fine di piazzare quel punto tutto a destra. Poi volendo sacrificare qualcosina a vantaggio delle ombre bastava limitare un po la compensazione. Ovviamente il tutto necessita quasi sempre di post-elaborazione per riposizionare meglio i toni in scatti che possono risultare spesso e volentieri sbilanciati, ma con la massima quantit� di dettagli registrata.

In molti utilizzano questa soluzione (Right Exposure) ma sono pronto a provare anche quella suggerita dal buon Gianni anche se dovr� cercare un po di documentazione da lui citata.

Ho il libro di Jown Snaw, Nature Photography, Field Guide ma avevo tralasciato il capitolo esposizione perch� mi sembrava legato al mondo del film e quindi non totalmente portabile al comportamento dei sensori. Ora vado a leggermelo con calma.

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