Io credo, come dice anche Pegaso, che dentro di noi esista una sorta di "bios", un "software" che abbiamo sin dalla nascita, che ci fa percepire le immagini ed apprezzarle secondo canoni prestabiliti (leggere ad esempio la discussione La sezione aurea), quindi le regole di composizione, bilanciamento dei colori, cromatismi, anche senza saperlo, inconsciamente le abbiamo dentro.
Personalmente una foto, come qualsiasi opera d'arte, deve colpire uno dei miei sensi, solo dopo che ho ricevuto il colpo mi fermo ad osservare i particolari ed a cercare il perchè quell'immagine mi ha colpito. Poi, come dicono, "la bellezza sta negli occhi di chi guarda", quindi la solita immagine può produrre in persone diverse diverse sensazioni, a seconda del background che ognuno di noi si porta dietro...
Non è detto che tutti ricevano lo stesso messaggio dalla stessa foto, a meno che tale messaggio non sia talmente chiaro da sfondare tutte le nostre sovrastrutture e colpirci direttamente dove siamo più sensibili... Questo lo riescono a fare solo i grandi. E Salgado, come dice Matteo, è sicuramente uno di loro, ma anche McCullin e lo stesso Capa e molti altri che mano a mano mi vengono in mente e non sto qui a citare....
Personalmente una foto, come qualsiasi opera d'arte, deve colpire uno dei miei sensi, solo dopo che ho ricevuto il colpo mi fermo ad osservare i particolari ed a cercare il perchè quell'immagine mi ha colpito. Poi, come dicono, "la bellezza sta negli occhi di chi guarda", quindi la solita immagine può produrre in persone diverse diverse sensazioni, a seconda del background che ognuno di noi si porta dietro...
Non è detto che tutti ricevano lo stesso messaggio dalla stessa foto, a meno che tale messaggio non sia talmente chiaro da sfondare tutte le nostre sovrastrutture e colpirci direttamente dove siamo più sensibili... Questo lo riescono a fare solo i grandi. E Salgado, come dice Matteo, è sicuramente uno di loro, ma anche McCullin e lo stesso Capa e molti altri che mano a mano mi vengono in mente e non sto qui a citare....
QUOTE
Io credo, come dice anche Pegaso, che dentro di noi esista una sorta di "bios", un "software" che abbiamo sin dalla nascita, che ci fa percepire le immagini ed apprezzarle secondo canoni prestabiliti (leggere ad esempio la discussione La sezione aurea),
Non sono assolutamente d'accordo...esistono migliaia di opere d'arte che ( ad esempio...) non rispettano affatto la regola della sezione aurea...
Esiste un linguaggio abbastanza universale all'interno di noi...inconscio diciamo.
Ma si tratta di un linguaggio inconscio e simbolico...abbastanza "limitato" perlomeno rispetto all'argomento in ballo...
Non credo proprio possano esistere "canoni prestabiliti"..
Un'altra dimostrazione stà in tutti quegli artisti di rottura che hanno riscritto le regole...di una determinata arte in un determinato periodo storico.. o nel fatto che anche i geni possono non piacere...
Non potete capire quanta gente che conosco alla quale Bresson non piace assolutamente...
Ci sono troppe variazioni possibili da individuo a individuo perchè sia realisticamente possibile un "software" , anche piuttosto elastico, innato per di più, che ci guidi secondo determinati canoni...
Se un "software" di questo tipo esistesse, e fosse innato, all'interno di una comunità abbastanza circoscritta, culturalmente omogenea e "standardizzata" si dovrebbero riscontrare differenze minime di gusto estetico-artistico...
La cosa non si verifica praticamente mai.
(Ci sono stati studi psicologici a riguardo)
E aggiungerei...per fortuna!
Buone foto!
Ciao!
Federico.
QUOTE
Non sono assolutamente d'accordo...esistono migliaia di opere d'arte che ( ad esempio...) non rispettano affatto la regola della sezione aurea...
Esiste un linguaggio abbastanza universale all'interno di noi...inconscio diciamo.
Ma si tratta di un linguaggio inconscio e simbolico...abbastanza "limitato" perlomeno rispetto all'argomento in ballo...
Non credo proprio possano esistere "canoni prestabiliti"..
Esiste un linguaggio abbastanza universale all'interno di noi...inconscio diciamo.
Ma si tratta di un linguaggio inconscio e simbolico...abbastanza "limitato" perlomeno rispetto all'argomento in ballo...
Non credo proprio possano esistere "canoni prestabiliti"..
Forse non mi sono spiegato bene, ma dal seguito del mio messaggio si capiva chiaramente che le regole ed i canoni servono per non essere rispettati e che sono diversi a seconda del nostro background, della nostra cultura e della parte del mondo dove viviamo...
Il discorso del "software" è riferito al fatto che le regole di composizione non ce le siamo inventati a piè pari, nessuno in nessuna epoca storica ha detto "Da oggi si dipinge così!!"... Sono invece emerse da secoli di studi sulle opere d'arte e sui simbolismi.
D'altra parte nessuno di noi (spero ) quando scatta una foto pensa: Questo lo metto nel terzo superiore, questo nel terzo inferiore, questo lo giro di là così dà spazio alla figura eccetera.... Sono costruzioni che vengono spontanee e sono dettate dal nostro modo di vedere...
Poi ci sono le foto immediate, quelle che colgono davvero l'attimo fuggente, quelle che documentano l'evento irripetibile ed entrano nella storia, ma lì forse conta di più il culo che la tecnica......
QUOTE(FZFZ @ May 13 2005, 04:26 PM)
QUOTE
Io credo, come dice anche Pegaso, che dentro di noi esista una sorta di "bios", un "software" che abbiamo sin dalla nascita, che ci fa percepire le immagini ed apprezzarle secondo canoni prestabiliti (leggere ad esempio la discussione La sezione aurea),
Non sono assolutamente d'accordo...esistono migliaia di opere d'arte che ( ad esempio...) non rispettano affatto la regola della sezione aurea...
Attenzione, forse non sono stato chiaro.
Quello che intendevo dire io è che l'esperienza (o la cultura) ci permettono di identificare subito se una "variazione" rispetto a quelli che ognuno di noi, nella sua percorso personale, ha acquisito come "canoni di bellezza", è un errore o è voluta.
Penso che ognuno di voi sarebbe in grado di discernere (ad es.) uno sfuocato errato e uno voluto, semplicemente per il fatto che quello "voluto" in qualche modo aggiunge qualcosa all'immagine mentre l'errore ne toglie (eliminiamo per ora le classiche "botte di c..o " ).
QUOTE(FZFZ @ May 13 2005, 04:26 PM)
Esiste un linguaggio abbastanza universale all'interno di noi...inconscio diciamo.
Ma si tratta di un linguaggio inconscio e simbolico...abbastanza "limitato" perlomeno rispetto all'argomento in ballo...
Ma si tratta di un linguaggio inconscio e simbolico...abbastanza "limitato" perlomeno rispetto all'argomento in ballo...
E' limitato nella misura in cui la nostra esperienza-cultira-conoscenza è limitata.
QUOTE(FZFZ @ May 13 2005, 04:26 PM)
Ci credo, eccome !!!
Quando si va "molto avanti" con i gusti, tutto ciò che è "classico" o "ordinario" comincia a risultare insufficiente, emotivamente parlando, e quindi non più apprezzato.
Chi è che non ha cominciato a scattare ai fiorellini o alla luna per poi ritrovarsi a fare ben altro ed inorridirsi, simpaticamente, di fronte agli stessi soggetti ?
I nostri gusti, in fotografia come in tutto ciò che ci appassiona, evolvono di continuo e tendiamo a ricercare sempre "di più", lasciando spesso per strda ciò che ci aveva indotto ad intraprendere questo cammino ...
Spero di essere stato chiaro questa volta.
Ciao
Angelo
QUOTE(nuvolarossa @ May 13 2005, 04:50 PM)
QUOTE(Pegaso @ May 13 2005, 04:59 PM)
, Stefano, vedo che per entrambi la nostra "seduta" fa parte integrante dell'"attrezzatura" da portarsi sempre dietro ... .. giuro, questa frase mi è venuta spontanea e la lascio lì così, troppo precisa !!!!
Ciao
Angelo
QUOTE(Pegaso @ May 13 2005, 06:03 PM)
QUOTE(nuvolarossa @ May 13 2005, 04:50 PM)
QUOTE(Pegaso @ May 13 2005, 04:59 PM)
, Stefano, vedo che per entrambi la nostra "seduta" fa parte integrante dell'"attrezzatura" da portarsi sempre dietro ... .. giuro, questa frase mi è venuta spontanea e la lascio lì così, troppo precisa !!!!
Ciao
Angelo
per quanto mi riguarda, quando mi ritrovo davanti a un immagine (grafica o fotografica) le cose che possono accadere sono 2:
1 - non mi trasmette nulla: inizio (quasi incosciamente) a giudicarne la tecnica e l'estetica.
2 - mi emoziona da subito, appena la vedo (non esiste che mi trasmette qualcosa solo dopo averla analizzata), la guardo e la riguardo e sempre ci trovo qualcosa, fino a che, riesco a distaccarmi e a vederne (se ci sono) gli errori compositivi, di sfocato ecc...
poi dico che secondo me ci si emoziona per quelle immagini che ci riportano alla mente qualcosa che già esiste in noi.. e che l'autore mette il suo messaggio e poi noi, se non è proprio esplicito, ci vediamo quello che vogliamo.
questo è il mio modo personale di "vedere" le immagini.
ciau
1 - non mi trasmette nulla: inizio (quasi incosciamente) a giudicarne la tecnica e l'estetica.
2 - mi emoziona da subito, appena la vedo (non esiste che mi trasmette qualcosa solo dopo averla analizzata), la guardo e la riguardo e sempre ci trovo qualcosa, fino a che, riesco a distaccarmi e a vederne (se ci sono) gli errori compositivi, di sfocato ecc...
poi dico che secondo me ci si emoziona per quelle immagini che ci riportano alla mente qualcosa che già esiste in noi.. e che l'autore mette il suo messaggio e poi noi, se non è proprio esplicito, ci vediamo quello che vogliamo.
questo è il mio modo personale di "vedere" le immagini.
ciau
In effetti è difficile separare le prime sensazioni a pelle, il coinvolgimento emotivo e l'aspetto tecnico compositivo. Direi che sono un tutt'uno e a tratti ci lasciamo prendere dall'uno o dall'altro, senza una gerarchia precisa. A volte, per esempio, anche una finezza tecnica, una sfumatura di luce, un effetto particolare, può suscitare una grande emozione.
QUOTE
Forse non mi sono spiegato bene, ma dal seguito del mio messaggio si capiva chiaramente che le regole ed i canoni servono per non essere rispettati e che sono diversi a seconda del nostro background, della nostra cultura e della parte del mondo dove viviamo...
Il discorso del "software" è riferito al fatto che le regole di composizione non ce le siamo inventati a piè pari, nessuno in nessuna epoca storica ha detto "Da oggi si dipinge così!!"... Sono invece emerse da secoli di studi sulle opere d'arte e sui simbolismi.
Il discorso del "software" è riferito al fatto che le regole di composizione non ce le siamo inventati a piè pari, nessuno in nessuna epoca storica ha detto "Da oggi si dipinge così!!"... Sono invece emerse da secoli di studi sulle opere d'arte e sui simbolismi.
Partiamo dal fondo...
Io del "software" contestavo innanzitutto il carattere innato...
In secondo luogo i "caratteri prestabiliti"
Sul carattere innato credo di essermi spiegato circa la mia dissertazione...
Sui "caratteri prestabiliti" posso essere d'accordo , grazie a questa tua seconda spiegazione che rende un pò più chiara la cosa...
Tuttavia ritengo che la grandezza del genio sia proprio quella di andare oltre questi confini...di slancio...dopodichè quelli un pò meno geni lo seguono subito...
QUOTE
Quello che intendevo dire io è che l'esperienza (o la cultura) ci permettono di identificare subito se una "variazione" rispetto a quelli che ognuno di noi, nella sua percorso personale, ha acquisito come "canoni di bellezza", è un errore o è voluta.
Sono d'accordo....a meno che l'autore non si chiami Gastone....
QUOTE
Esiste un linguaggio abbastanza universale all'interno di noi...inconscio diciamo.
Ma si tratta di un linguaggio inconscio e simbolico...abbastanza "limitato" perlomeno rispetto all'argomento in ballo...
E' limitato nella misura in cui la nostra esperienza-cultira-conoscenza è limitata.
Ma si tratta di un linguaggio inconscio e simbolico...abbastanza "limitato" perlomeno rispetto all'argomento in ballo...
E' limitato nella misura in cui la nostra esperienza-cultira-conoscenza è limitata.
Sù questo...almeno parzialmente dissento.
Per certi versi è più limitato...per altri non ha limiti....
Solo questo punto potrebbe diventare una discussione eterna....
Può diventare talmente vasto da perdere qualunque riferimento all'argomento qui trattato...
Per esempio , citando Jung, si potrebbe parlare di una cultura umana che automaticamente si trasmette attraverso le varie generazioni, arricchendo sempre più la conoscenza collettiva, della realtà..in tutte le sue sfaccettature...arte e ,sopratutto, simbolismi ( leggi Freud...) compresi...
Personalmente credo parzialmente in questo...indubbiamente esiste un "arrichimento culturale di massa" che và al di là delle migliorate condizioni storiche- sociali-economiche in cui la massa si ritrova oggi...perlomeno rispetto ad un secolo fà...ma anche meno!
Per non parlare del passato più remoto!
Però noto con dispiacere che se il livello medio si alza quello più elevato si abbassa...nonostante il fatto che se potessimo effettuare un "calcolo statistico-economico" su un dato del genere dovremmo aspettarci un miglioramento a tutti i livelli...
Da qui parte il mio punto di vista...cioè che la cultura , la genialità personale è assolutamente distinta da questa cultura "allargata"...anzi che addirittura ne potrebbe risentire...(forse...non ho la presunzione di dirlo...)
E da qui, ancora, mi chiedo che senso ha questo patrimonio inconscio?
Rendere più semplice la comunicazione artistica?
Non credo visto quello che afferma anche Pegaso successivamente in seguito al mio precedente intervento...
QUOTE
QUOTE(FZFZ @ May 13 2005, 04:26 PM)
Non potete capire quanta gente che conosco alla quale Bresson non piace assolutamente...
Ci credo, eccome !!!
Quando si va "molto avanti" con i gusti, tutto ciò che è "classico" o "ordinario" comincia a risultare insufficiente, emotivamente parlando, e quindi non più apprezzato.
Non potete capire quanta gente che conosco alla quale Bresson non piace assolutamente...
Ci credo, eccome !!!
Quando si va "molto avanti" con i gusti, tutto ciò che è "classico" o "ordinario" comincia a risultare insufficiente, emotivamente parlando, e quindi non più apprezzato.
Ed ancora...
QUOTE
I nostri gusti, in fotografia come in tutto ciò che ci appassiona, evolvono di continuo e tendiamo a ricercare sempre "di più", lasciando spesso per strda ciò che ci aveva indotto ad intraprendere questo cammino ...
Per cui la "conoscenza collettiva" è sempre in ritardo...sopratutto oggi!
L'unica via è ovviamente la cultura personale...assolutamente personale...
A maggior ragione oggi!
Quanti possono dire di essere in gradi di capire, interpretare ed apprezzare l'arte moderna?
Pochi....è la mia risposta...
Solo l'individualità può trovare la chiave di interpretazione effettiva...
Solo l' Individuo Singolo può trovare la genialità...può vedere il fotografo nella creazione fotografica....attraverso se stesso rispecchiato nell'opera proposta...
Il simbolismo collettivo è un abbaglio...un'allucinazione deviante....
Non esiste, ne esisterà un'opera letta da 2 persone dello stesso popolo( stessa cultura) allo stesso modo
Figuriamoci tra 2 popolazioni diverse!!
Non esiste un linguaggio universale dell'immagine...esistono canoni standardizzati sulla creazione dell'imagine...ma questo con la creazione di un'OPERA D' ARTE ha ben poco da spartire....
Ma quanto mi piace 'stò post...scusate per la lunghezza....
Buone foto!
Ciao!
Federico.
Ps:
QUOTE
(non esiste che mi trasmette qualcosa solo dopo averla analizzata),
A me capita...mi capita di non capire subito chessò...un quadro...e dopo averlo
visto e studiato meglio, mi può succedere di avere un altro impatto con quell'opera...