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Pellicola/sensore
contrapposti o complementari
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marcofranceschini
Messaggio: #1
Fotografia analogica e digitale
Saluti a tutti gli utenti del forum
In questo intervento faccio riferimento alla discussione comparsa nella sezione Digital Reflex.
Ho inserito questo mio intervento nell’ambito delle tecniche fotografiche perché intendo continuare la nostra analisi spostando il punto di attenzione dalla fotocamera al supporto , preparando il terreno ad argomenti sicuramente più tecnici.
Innanzi tutto un ringraziamento a tutti coloro che si stanno cimentando nell’ ardua impresa di mettere un po’ di ordine,almeno tra di noi ,per ciò che riguarda la semantica degli argomenti che in questo momento più ci stanno a cuore, chissà che alla fine non ne esca un bel libello o un articolo , magari approvato e sponsorizzato dalla Nital, firmato FORUM Nital.
Devo spezzare una lancia a favore di Stefano alias Lambretta ,per quanto riguarda l’improprio uso (comune) che fino ad oggi abbiamo fatto del termine analogico riferito alla fotografia. Infatti anche se il vocabolario effettivamente definisce il termine “analogico” contrapponendolo a “digitale” lo fa in ambito elettronico ed informatico.Quindi è senz’altro da escludere l’ambito fotografico, da considerare chimico-fisico.
Leggendo con più attenzione i vostri interventi ho notato una tendenza, involontaria e devo dire molto rispettosa, a considerare due categorie ben distinte tra di loro: la categoria pellicola e la categoria sensore.
In qualche caso qualcuno ha provato a renderle indistinte.
Altri molto giustamente ha fatto notare come la diapositiva o il file digitale possano essere utilizzati per la visione dell’immagine proiettata su uno schermo o su un monitor ,ma altri hanno ricordato come l’essenza della fotografia sia il pezzetto di carta fotosensibile che noi chiamiamo “la fotografia”.
A questo punto mi chiedo se ha un senso considerare le due categorie (pellicola/sensore) per ottenere lo stesso risultato:”la fotografia”.
L’errore sta ,ma mi piacerebbe sicuramente ascoltare il vostro parere, nel considerare la pellicola in un’unica categoria, quando in realtà è composta almeno da due (negativa e diapositiva).Quindi se per contrapporre la pellicola al sensore ,si considera la pellicola una categoria unica ,risolvendo così la contrapposizione negativa/diapositiva, si fa un grossolano errore essendo i due processi differenti, sia come processo chimico di sviluppo che come risultato finale di stampa.
Ecco quindi che l’eventuale contrapposizione dovrebbe essere tra due processi chimici ed un processo digitale…ma perché contrapporre dei processi che danno dei risultati differenti,a meno che uno non restituisca sempre dei risultati in stampa sbagliati o migliori,che senso ha contrapporre?
Nessun senso…è semplicemente sbagliato!
Chi sceglie una strada piuttosto che un’altra (in questo caso “piuttosto che” è corretto!!!),lo fa o per necessità o perché non ha capito che non esiste una categoria che possa comprendere le altre due,sono tutte e tre distinte ,hanno tutte e tre i loro punti di forza e i loro punti deboli.
Vorrei iniziare insieme a voi ad analizzare i campi di utilizzo dei tre supporti indicati e verificare i vari punti a favore o a sfavore di un supporto rispetto agli altri.
Gli ambiti dovrebbero essere prevalentemente tecnici e quindi riguardanti aspetti tipo il contrasto,i colori,la grana,l’ambito di utilizzo, gli ambienti (esterno,interno) , la luce (artificiale,diurna,flash) ed infine un riferimento al Bianco e Nero….
Ci accorgeremo (spero !!) della complementarietà dei tre supporti .
Se l’argomento vi interessa…a voi la parola io la teoria credo di averla compresa ,ma la tecnica non la controllo al punto da poterne parlare con competenza.

Grazie a tutti
Marco


Felix B.
Nikonista
Messaggio: #2
...molto saggio......e' stato quello di consultare il vocabolario, finalmente ti e' chiaro il concetto analogico. biggrin.gif biggrin.gif biggrin.gif

ciao.gif Felice
Clik102
Messaggio: #3
Sarò brevissimo per motivi di tempo, poi magari tornerò con più calma sull'argomento !

Personalmente uso tutti e tre i materiali !

Per foto sportive e quando in genere prevedo la necessità di scattare velocemente prediligo il digitale (con raw .. ovviamente).

In studio uso il digitale con acquisizione diretta sul PC, ne più ne meno di come una volta usavo il dorso Polaroid, poi scatto con dia 6 x 6.

Per le macro fotografie in esterni il digitale per i motivi di cui sopra !

Per il B/N preferisco pellicola 35 mm.

Per stampe, quando non ho urgenza ...... preferisco il passaggio dalle dia 6 x 6 !

Comunque .... anche se può non sembrare ..... il digitale lo uso spessissimo !

DIMENTICAVO ... sono un dilettante, non un professionista !

ciao.gif
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #4
Per la precisione il processo di ripresa è chimico e anche fisico... lo sviluppo e la stampa sono procedimenti chimico fisici... il risultato la stampa presa come immagine fine a se stessa può filosoficamente essere definita analogica... nel senso che è una rappresentazione della realtà per analogia... come lo sono le lancette dell'orologio... per semplificare basta guardarne la posizione che per analogia si ricava un dato e cioè l'orario... mentre è digitale l'orologio al quarzo che da della stessa informazione una rappresentazione numerica a cui si associa il dato orario... laugh.gif laugh.gif laugh.gif

Quindi osservando una fotografia per analogia si associa il dato visivo a un dato noto... la foto della propria fidanzata a esempio... mentre tutto il processo chimico fisico relativo alla ripresa tradizionale non permette di associare alcunchè per analogia a un dato noto... se vogliamo la fotografia cosiddetta digitale che è digitale solo per quanto attiene la memorizzazione dei dati di ripresa può diventare a suo volta analogica nel momento della stampa su carta con conseguente conversione digitale analogica dei dati... in sostanza la stampa qualsiasi sia la provenienza è sicuramente più analogica che digitale... laugh.gif laugh.gif laugh.gif

Questa diatriba sull'analogico digitale si trascina ormai da ere tecnologiche... se vogliamo la conversione analogico digitale comporta una perdita di informazioni nella misura in cui si utilizzano fattori di digitalizzazione più o meno esasperati... fino ad arrivare all'ipotesi di memorizzare più dati di quelli effettivamente presenti in natura... la famosa codifica superbit dei super audio cd ridondante oltre ogni ragionevole limite ne è un esempio... cioè è più precisa della realtà... pertanto i limiti conseguenti sono esclusivamente riconducibili al supporto di memorizzazione in sostanza si potrebbero registrare numericamente più informazioni di quelle effettivamente presenti in natura... però le conseguenze sarebbero dei file di dimensioni ingestibili dalle moderne apparecchiature... laugh.gif laugh.gif laugh.gif

La sfida al sensore con più megapixel ha ragione di esistere se nel contempo la medesima evoluzione sia riscontrabile sui supporti di memorizzazione... cioè se un'immagine occupa 512 megabyte la memoria di massa deve essere in grado di contenerla ed essere rapida nei trasferimenti da e per le periferiche d'utilizzo... laugh.gif laugh.gif laugh.gif
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #5
QUOTE (mmfr @ Feb 2 2004, 11:08 AM)
Vorrei iniziare insieme a voi ad analizzare i campi di utilizzo dei tre supporti indicati e verificare i vari punti a favore o a sfavore di un supporto rispetto agli altri.
Gli ambiti dovrebbero essere prevalentemente tecnici e quindi riguardanti aspetti tipo il contrasto,i colori,la grana,l’ambito di utilizzo, gli ambienti (esterno,interno) , la luce (artificiale,diurna,flash) ed infine un riferimento al Bianco e Nero….
Ci accorgeremo (spero !!) della complementarietà dei tre supporti .

La complementarietà dei procedimenti a livello teorico è scontata... ribadisco il concetto sono procedimenti Analoghi non Uguali finalizzati tutti alla produzione di un'immagine che deve fornire una rappresentazione della realtà secondo certi canoni di fedelta e precisione che via, via si sono affinati nel corso degli anni... cioè aumentando le conoscenze e i mezzi tecnologici aumenta di conseguenza l'aspettiva di qualità da parte dell'utente fruitore... laugh.gif laugh.gif laugh.gif

Le uniche differenze sono solo a livello soggettivo, nella misura in cui si sceglie il modo con cui arrivare a un medesimo risultato... ed eventualmente che cosa soggettivamente si reputa fondamentale per la riuscita del procedimento stesso... della serie chi vuole utilizzare il metodo tradizionale è libero di farlo nella stessa misura di chi, invece protende per la cosiddetta fotografia digitale... o per chi meglio ancora utilizza entrambe le forme di ripresa... laugh.gif laugh.gif laugh.gif

Quindi nel momento in cui si entra nel campo della soggettività va bene tutto e il contrario di tutto... mentre per quanto riguarda l'oggettività dobbiamo prenderne atto e regolarci di conseguenza... anche se ciò può darci fastidio... laugh.gif laugh.gif laugh.gif
marcofranceschini
Messaggio: #6
QUOTE (lambretta @ Feb 2 2004, 01:02 PM)
mentre per quanto riguarda l'oggettività dobbiamo prenderne atto e regolarci di conseguenza

Ciao Stefano
...sì decisamente bisogna rimanere nel campo dell'oggettività ,altrimenti il discorso non è più tecnico.Quando si afferma che in un ambito qualcosa è migliore rispetto ad un altro ,bisogna specificare il perchè,riportando dei dati oggettivi,verificabili.

Marco

Clik102
Messaggio: #7
QUOTE (mmfr @ Feb 2 2004, 01:18 PM)
QUOTE (lambretta @ Feb 2 2004, 01:02 PM)
mentre per quanto riguarda l'oggettività dobbiamo prenderne atto e regolarci di conseguenza

Ciao Stefano
...sì decisamente bisogna rimanere nel campo dell'oggettività ,altrimenti il discorso non è più tecnico.Quando si afferma che in un ambito qualcosa è migliore rispetto ad un altro ,bisogna specificare il perchè,riportando dei dati oggettivi,verificabili.

Marco

Credevo di aver capito che desiderassi informazioni pratiche sul come e quando vengono usati i vari supporti da chi ne usa più di uno !

Evidentemente non avevo capito bene !


ciao.gif
zalacchia
Messaggio: #8
Copio e incollo un mio post precedente


Personalmente uso tranquillamente sia pellicola che digitale, come già detto altre volte ritengo le due tecnologie qualitativamente molto simili.
Per me esistono 3 supporti: il negativo, la dia e il digitale, uso quella più appropriata all'esigenza del momento anche se devo dire che il digitale ha soppiantato alla grande l'uso del negativo colore in quanto non trovo più nessun vantaggio nell'emulsione se non sulle alte sensibilità.

Discorso differente per la dia in quanto usando il digitale ho qualche piccolo problema con i bianchi (anche quì discorso ampliamente discusso) dovendo spesso fotografare sulla neve (a Premana ce nè tanta) preferisco usare la dia, probabilmente perchè conosco bene il comportamento di quest'ultima rispetto alla mia poca esperienza in digitale, anche se in quest'ultimo si ha un maggiore controllo delle dominanti fotografando in ombra con file NEF.




Ciao
Stefano Z.
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #9
QUOTE
Vorrei iniziare insieme a voi ad analizzare i campi di utilizzo dei tre supporti indicati e verificare i vari punti a favore o a sfavore di un supporto rispetto agli altri.
Gli ambiti dovrebbero essere prevalentemente tecnici e quindi riguardanti aspetti tipo il contrasto,i colori,la grana,l’ambito di utilizzo, gli ambienti (esterno,interno) , la luce (artificiale,diurna,flash) ed infine un riferimento al Bianco e Nero….
Ci accorgeremo (spero !!) della complementarietà dei tre supporti .


Mah, premesso che uso due dei tre supporti (ho fatto un rullo di Dia un mese fa e temo sarà l'ultimo...) trovo il digitale molto "controllabile" a livello di tonalità colore e in caso di illuminazioni, magari artificiali, esasperate.
Se c'è una cosa che ho sempre odiato è dover montare i filtri di correzione in base alla luce biggrin.gif biggrin.gif
Se quello che cerco è una definizione, i dettagli, la correttezza cromatica, trovo questo mezzo insuperabile...

Nel bianconero, ahimè, non sono riuscito a trovare effetti nemmeno lontanamente paragonabili a quelli delle emulsioni....ho provato anche tramite i guru di Photonet ad ottenere info, ma continuo ad ottenere dei file che assomigliano alle scansioni di T-MAX 100 asa: grana fine, passaggi graduali...e anche calibrando il tutto in post-elaborazione, non ritrovo le immagini grezze e particolari della Delta o della TRI-X o della HP5..

Questa è la "MIA" distinzione nella scelta del mezzo, dopodichè ci sono i motivi di feeling, che ora vogliamo lasciare fuori, giusto?

ciao!!
marcofranceschini
Messaggio: #10
Saluti a tutti…
Sinceramente sono un po’ preoccupato...nonostante l’argomento ritengo sia molto stimolante, non ho notato una partecipazione attiva se non da parte di pochi utenti. In particolare sia Stefano che Gabriele hanno spostato la loro preferenza nei confronti del digitale con delle piccole eccezioni in ambiti specifici (alte sensibilità,fotografia con la neve,bianco e nero).E’stata rimarcata come principale pregio del digitale la “controllabilità” delle tonalità del colore in caso di illuminazione complicata.
Se questa analisi fosse condivisa da tutti potremmo tranquillamente decretare la fine della fotografia chimica, lasciando esclusivamente per gli scatti in B/N la possibilità di usufruire di quella tecnologia.
Lancio una piccola provocazione… smile.gif non è che l’argomento spostato in un ambito oggettivo è diventato troppo complesso e che quindi nessuno è in grado di spiegare il perché di una scelta?ed ancora …non è che questa ignoranza sta trasformando tutti noi (ignoranti nella materia!!!) in dei “mezzi” fotografi? sad.gif
La fotografia è emozione, è comunicazione, è arte, ma principalmente è tecnica…se non conosciamo gli strumenti necessari per mettere in pratica le nostre idee,la nostra ispirazione come possiamo sperare di raggiungere il massimo?
Ansel Adams ha scritto tre libri:la fotocamera,il negativo,la stampa.
Ha studiato perfettamente tutto il processo ed ha ottenuto il massimo dalla sua creatività.(per il buon AC non molta!!!) smile.gif
…credo che per fare una scelta “fondamentalista” vendendo corpi macchina inutilizzati ,si debba prima studiare capire e poi scegliere,oppure come credo io... non scegliere ma aggiungere delle variabili al proprio processo creativo.
ciao.gif
Marco
Clik102
Messaggio: #11
La verità credo che sia un'altra e cioè che di OGGETTIVO nella scelta tra pellicola negativa, diapositiva o digitale ci sia MOLTO POCO.

Ogni tecnica ha i suoi vantaggi e gli svantaggi:

Una dia 35mm o ancor peggio una 6x6, al momento attuale, non è certamente paragonabile ad uno scatto digitale ma ..... solo se è perfetta dal punto di vista tecnico. Se inizia a presentare zone sovra o sotto esposte .... od altro ... tanti saluti ... e con una dia, anche lavorando a forcella, il risultato lo si vede solo dopo. Da qui a parte) il vecchio uso dei dorsi intercambiabili polaroid !

In realtà la scelta, comodità a parte (o comprese), è un puro insieme di preferenze SOGGETTIVE che ci portano a preferise una determinata tecnica ... sempre ... o in certe occasioni.

Io preferisco la pellicola per il B/N ma non è una scelta OGGETTIVA ..... magari la resa (ed in certi casi la grana) che mi da il B/N con pellicola ad un'altro non piace !

UNICO DATO OGGETTIVO è la superiorità, come detto, incontrovertibile del 6x6 ma .. anche qui .. in tante occasioni in cui lo scatto deve essere istantaneo o non ripetibile è preferibile rinunciare a qualcosa da un lato per avere TANTI VANTAGGI DALL'ALTRO !

Io continuo ad usare tutti e tre i "supporti" e sinceramente, oggi come oggi, non mi sentirei, di rinunciare a nessuno dei tre.

ciao.gif
Clik102
Messaggio: #12
QUOTE
Da qui a parte) il vecchio uso dei dorsi intercambiabili polaroid !


DOVEVA ESSERE: Da qui, costi a parte, il vecchio uso dei dorsi intercambiabili polaroid !

marcofranceschini
Messaggio: #13
Carissimo Giancarlo...proprio non ci siamo... smile.gif

QUOTE
Per foto sportive e quando in genere prevedo la necessità di scattare velocemente prediligo il digitale (con raw .. ovviamente).

vorrei sapere cosa intendi per scattare velocemente...intendi forse non dover sostituire la pellicola...io sto provando a fare un'analisi tecnica del risultato dello scatto finalzzato ad un'idea...

QUOTE
Una dia 35mm o ancor peggio una 6x6, al momento attuale, non è certamente paragonabile ad uno scatto digitale ma ..... solo se è perfetta dal punto di vista tecnico.

...perchè?... qual'è l'utilizzo che devi fare dello scatto...?

QUOTE
cioè che di OGGETTIVO nella scelta tra pellicola negativa, diapositiva o digitale ci sia MOLTO POCO.

quando mi riferisco a delle scelte oggettive,mi riferisco a delle scelte finalizzate ad un risultato...ed il risultato è possibile prevederlo conoscendo quello che possiamo utilizzare .
QUOTE
Ogni tecnica ha i suoi vantaggi e gli svantaggi:

no ... ogni tecnica da dei risultati differenti ma misurabili,che possono essere più o meno vicini alle nostre esigenze e in funzione di quello che una può essere ideale o no ...in questo caso soggettivamente smile.gif

Aggiungo che la comodità d'uso non deve essere un obiettivo....
il fotografo non dovrebbe conoscere le comodità...fare foto è facile,fare buone foto è piuttosto semplice...fare con uno scatto esattamente quello che ci si aspetta e quello che si vuole è la cosa più difficile di questo mondo e tu ...vorresti farla comodamente ....controllare tutte ,dico tutte le variabili ti sembra semplice...?
...no bisogna studiare ,bisogna capire il perchè delle cose, bisogna sperimentare e soprattutto dopo aver capito non si deve dimenticare...il mestiere del fotografo non è comodo...macchine,obiettivi,camminare,di giorno, di notte,e poi il laboratorio,e il computer....no non è mai comodo!!!
...che ne pensi

Un abbraccio smile.gif
Marco

n.b: intorno a noi...vedo...il deserto wink.gif




Clik102
Messaggio: #14
Anche se non è il mio lavoro, qualche volta, per mia moglie, mi capita di fare foto d'interni che vengono poi pubblicate a tutta pagina su riviste di architettura ! Forse sarà un mio limite ma non ci provo neppure ad usare il digitale ..... uso il 6x6 previ provini col dorso polaroid.

Se le foto sono destinate a pubblicazioni sul WEB è pacifico e scontato che sia preferibile il digitale.

Per foto in B/N, a mio avviso, e qui siamo nel campo puramente soggettivo, rende meglio la pellicola, per la sua grana, per la sua pastosità ecc..........

In tutti gli altri casi, sia in cui la foto è una vera e propria arte od anche un semplice lavoro in cui è necessaria la velocità e la tempestività (foto sportive ecc...) preferisco il digitale ..... e qui ..... il soggettivo si fonde con l'oggettivo ! (Preferenza/velocità).

Comunque W LE FOTO !!!!!!!!!



Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #15
QUOTE
Aggiungo che la comodità d'uso non deve essere un obiettivo....
il fotografo non dovrebbe conoscere le comodità...fare foto è facile,fare buone foto è piuttosto semplice...fare con uno scatto esattamente quello che ci si aspetta e quello che si vuole è la cosa più difficile di questo mondo e tu ...vorresti farla comodamente ....controllare tutte ,dico tutte le variabili ti sembra semplice...?
...no bisogna studiare ,bisogna capire il perchè delle cose, bisogna sperimentare e soprattutto dopo aver capito non si deve dimenticare...il mestiere del fotografo non è comodo...macchine,obiettivi,camminare,di giorno, di notte,e poi il laboratorio,e il computer....no non è mai comodo!!!


Ciao di nuovo.

Trovo questo un parere molto soggettivo.

Da anni a questa parte sto cercando di mettere nel cassetto troppe nozioni tecniche che ritengo non servano. O meglio, servano (a me, si intende) uno scatto ogni 50.
Ecco. per quell'occasione lascio da parte la comodità e penso ed uso tutto ciò che penso mi serva, nonostante sia scomodo.
Ma se posso usare un mezzo che mi permetta di "prendermela comoda" senza rinunciare ai risultati che ho in mente...non vedo il problema.
In tanti mi rimproverano amichevolmente perchè non porto mai una seconda ottica quando esco a fare fotografie.... ohmy.gif
Cambiare le ottiche mi annoia, perdo più foto cambiando l'ottica che fotografando con quello che ho. Il treppiede mi RIFIUTO di usarlo e soprattutto di portarlo in giro (lo uso in casa per le riproduzioni) e dopotutto me ne infischio di chi mi dice che la reflex ha senso se cambi l'ottica, che la fatica viene premiata dalle foto che ottieni, eccetera.
Se mi mettessi uno zaino con dentro 10 ottiche in spalla probabilmente non fotograferei affatto..

Questa divagazione serve a spiegarti il perchè del mio amichevole disaccordo..credo anche io che il digitale permetta maggiore controllo, diamine se non è così!! E se viene recepito come comodità dalla gente, ben venga! Questo non vuol certo dire che si sia portati a fotografare senza saperne nulla poichè trovo che sbagliare in digitale è molto più facile che con la pellicola, per non parlare poi del post-scatto...Il lavoro col digitale aumenta, non diminuisce, perchè sei fotografo e laboratorio insieme.

PER ME PERSONALMENTE, le emulsioni a colore 35mm non hanno più nessun senso e come ho detto all'inizio ho usato il mio ultimo rullo di dia (tranne in caso di esigenze improvvise...), invece se voglio usare dei mezzi che non fanno rima con "computer" ho le mie fidate emulsioni bianconero.

E qui si entra in tutt'altro mondo.

Spiacente ma non ci vedo altro da aggiungere per ora..

Ciao e grazie!
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #16
Secondo me... quello che si fa con la pellicola si può fare anche con il digitale... gli scopi sono gli stessi... le tecniche per ottenerli sono però differenti... con la pellicola per esempio le doppie esposizioni si fanno in sede di ripresa... con il digitale si fanno in post produzione... con il bianco e nero le correzioni si fanno in camera oscura in digitale si fanno con il photoshop... non mi vorrei sbagliare ma forse esiste anche un plug-in per potoschioppe che simula la granulosità delle pellicole b/n (se tanto mi da tanto)... pertanto non chiederti quello che il digitale o la pellicola può fare per te... ma bensì tu che cosa puoi fare per la pellicola o il digitale... praticamente le differenze si sono appiattite molto e le eventuali discrasie sono più a livello filosofico che pratico... della serie per quello è meglio quello... per quell'altro è meglio questo e altre pi**e mentali del genere... siccome esistono più mezzi di ripresa per ottenere gli stessi risultati diventa un discorso soggettivo io utilizzo quello perché mi ci trovo meglio e non mi va di imparare la tecnica della camera oscura che fra parentesi è difficile come imparare a usare un computer... (sich quando uno è capace dice e che ci vuole! Nella realtà non è poi tutto così scontato)... wink.gif

Per Marco il deserto come dici tu è un'ottima situazione fotografica che useresti tu per fotografarlo l'analogico o il digitale (buah... laugh.gif laugh.gif laugh.gif )

Clik102
Messaggio: #17
QUOTE
con la pellicola per esempio le doppie esposizioni si fanno in sede di ripresa


Anche in camera oscura !!!!

E ..... delle dia 6x6 cosa mi dici ?

Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #18
E delle dia 5pollicix7pollici che mi dici? Che me frega so cavoli mia... aho e dei dorsi digitali per il seo perseo che me dici... costano un botto! E allora un te li accatta che voi da me mica li vendo io... laugh.gif laugh.gif laugh.gif
marcofranceschini
Messaggio: #19
QUOTE (Gabriele Lopez @ Feb 3 2004, 06:34 PM)
O meglio, servano (a me, si intende) uno scatto ogni 50.
Ecco. per quell'occasione lascio da parte la comodità e penso ed uso tutto ciò che penso mi serva, nonostante sia scomodo.

Ciao Gabriele...
è proprio questo il punto...sono perfettamente d'accordo con te nel voler semplificare al massimo l'attività e quindi anche a me capita spesso di uscire solo con il 50mm, non ho portato mai con me un cavalletto,al limite un monopiede quando ho ripreso lo sport,non mi piace sostituire le ottiche ,preferirei avere più corpi con più ottiche...ma la tasca ne soffrirebbe troppo,scatto spesso in program (ma adesso con il digtale un po'meno) per non dover pensare neanche all'esposizione...ma rimane quello scatto ogni 50 a cui hai fatto riferimento nel tuo intervento...quello scatto da cui tu ed io e tutti noi vogliamo tirare fuori il massimo...
e allora ribadendo che non ho le competenze tecniche per interpretare e quindi spiegare certi dati ti dico che sicuramente le differenze anche per formati 30x40 o superiori, operando a 300 dpi per i file,non sono percepibili neanche al microscopio,allo stesso modo una scansione di una dia o di una negativa permette di ottenere una profondità di colore superiore a quella ottenibile con una macchina digitale. Inoltre le migliori pellicole negative a colori hanno sicuramente una finezza di grana ed un microcontrasto superiore e comunque restituiscono fedelmente i colori.
Allora io mi chiedo e ti chiedo...la semplice conoscenza di questi aspetti tecnici e quindi la possibilità di avere delle alternative e la necessità di doversi impegnare al massimo per ottenere il massimo anche uno scatto ogni 100 o ogni 500...non dovrebbe spingerci a mettere nella nostra borsa anche un corpo macchina non digitale e qualche pellicola...
un'ultima considerazione
QUOTE
Il lavoro col digitale aumenta, non diminuisce, perchè sei fotografo e laboratorio insieme.

...secondo me un rischio (ma questo è un altro discorso che niente ha a che vedere con la discussione in corso) reale e che la possibilità di operare pesantemente post-scatto, impoverisca tecnicamente la stragrande maggioranza dei fotografi...una volta c'era il fotografo e lo stampatore ,oggi sono tutti e due compresi in un'unica persona...ma davanti ad una bellissima stampa chi dei due sarà stato più bravo?

Ciao
Marco
Clik102
Messaggio: #20
mmfr
QUOTE
...secondo me un rischio (ma questo è un altro discorso che niente ha a che vedere con la discussione in corso) reale e che la possibilità di operare pesantemente post-scatto, impoverisca tecnicamente la stragrande maggioranza dei fotografi...una volta c'era il fotografo e lo stampatore ,oggi sono tutti e due compresi in un'unica persona...ma davanti ad una bellissima stampa chi dei due sarà stato più bravo?


Perchè intravedi questo dualismo ? ? ?

Io veramente le stampe, anche a colori (esclusi i formati cartolina o più piccoli !!! (che ho sempre considerato solo dei PROVINI!) me le sono sempre fatte da solo in casa !!!!!!!


Oggi posso, invece, col digitale, preparare TUTTo e poi, per i grandi formati (superiori al A4 - anche se qulche rara volta mi stampo anche il A3+ da solo) rivolgermi al laboratorio per la stampa !
marcofranceschini
Messaggio: #21
QUOTE (lambretta @ Feb 3 2004, 07:12 PM)
Per Marco il deserto come dici tu è un'ottima situazione fotografica che useresti tu per fotografarlo l'analogico o il digitale

Stefano...proprio tu...mi parli di analogico facendo riferimento al chimico...ma come io mi sforzo di correggere i miei errori riconoscendo la bontà delle tue tesi e poi....
torniamo alla tua bonaria domanda...dipende dall'utilizzo che dovrei fare delle immagini ,dipende dalla situazione di illuminazione...dipende anche dall'ottica che vorrei utilizzare (ma questo non è un aspetto tecnico ,ma economico).
Ti faccio qualche esempio in cui credo che sia preferibile utilizzare una pellicola negativa piuttosto che una diapositiva o il digitale:un bosco fitto con ampia differenza tra alte luci e basse luci...credo che sia una di quelle condizioni in cui le caratteritiche della pellicola negativa risolvano problemi irrisolvibili sia per una diapositiva che per il digitale...insomma in tutte le situazioni di contrasto molto elevato.

Ciao
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #22
QUOTE (mmfr @ Feb 4 2004, 11:41 AM)

...secondo me un rischio (ma questo è un altro discorso che niente ha a che vedere con la discussione in corso) reale e che la possibilità di operare pesantemente post-scatto, impoverisca tecnicamente la stragrande maggioranza dei fotografi...una volta c'era il fotografo e lo stampatore ,oggi sono tutti e due compresi in un'unica persona...ma davanti ad una bellissima stampa chi dei due sarà stato più bravo?

Ciao
Marco

Ciao Marco, vorrei riallacciarmi per un attimo a queste tue ultime considerazioni per dire che io, a parte le scanzioni fatte con uno scassatissimo scanner piano al fine di poter poi postare le stampe B.N., non conosco affatto le potenzialità dei programmi di fotoritocco anche se mi piacerebbe provarne qualcuno per pura curiosità. Detto questo credo che chiunque stampi in casa le proprie foto racchiuda in sé, anche se a livello dilettantistico, sia il fotografo che lo stampatore. Non so come si possa operare in digitale dopo lo scatto per riportare nella sua interezza la sensazione che si è avuta prima dello scatto, quello che so è che scattando una foto in B.N. su pellicola si cerca di trovare l'esposizione ottimale del negativo in modo da avere in sede di stampa il maggior numero di informazioni possibili da poter poi riportare sulla stampa finale. Questo lavoro, che si concretizza nel processo di mascheratura e bruciatura di alcune parti della foto e serve sostanzialmente non a cambiare nulla nella stampa, ma proprio a tirar fuori dal negativo tutte le informazioni che contiene e che non verrebbero registrate vista la ridottissima latitudine di posa della carta da stampa. Credo quindi che chi stampa in proprio, non pensi mai (o quasi) alle operazioni post scatto ma si concentri molto sull'esposizione proprio per i motivi espressi in precedenza. Infine per rispondere alla tua domanda, credo che nel digitale siano più concreti i rischi di impoverimento tecnico (non per tutti ovviamente) dati proprio dalla possibilità di intervento post scatto. Chi dei due è più bravo? Non lo so e alla fine non è neanche importante se il risultato è all'altezza delle aspettative! Ma il rischio purtroppo esiste. Ciao,
Clik102
Messaggio: #23
QUOTE (mmfr @ Feb 4 2004, 12:22 PM)
QUOTE (lambretta @ Feb 3 2004, 07:12 PM)
Per Marco il deserto come dici tu è un'ottima situazione fotografica che useresti tu per fotografarlo l'analogico o il digitale

Stefano...proprio tu...mi parli di analogico facendo riferimento al chimico...ma come io mi sforzo di correggere i miei errori riconoscendo la bontà delle tue tesi e poi....
torniamo alla tua bonaria domanda...dipende dall'utilizzo che dovrei fare delle immagini ,dipende dalla situazione di illuminazione...dipende anche dall'ottica che vorrei utilizzare (ma questo non è un aspetto tecnico ,ma economico).
Ti faccio qualche esempio in cui credo che sia preferibile utilizzare una pellicola negativa piuttosto che una diapositiva o il digitale:un bosco fitto con ampia differenza tra alte luci e basse luci...credo che sia una di quelle condizioni in cui le caratteritiche della pellicola negativa risolvano problemi irrisolvibili sia per una diapositiva che per il digitale...insomma in tutte le situazioni di contrasto molto elevato.

Ciao

Forse non tieni presente le possibilità di intervenire con CAPTURE 4 sulle basse luci per aumentare il livello solo di quelle !!!!!!

Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #24
QUOTE (mmfr @ Feb 4 2004, 12:22 PM)
QUOTE (lambretta @ Feb 3 2004, 07:12 PM)
Per Marco il deserto come dici tu è un'ottima situazione fotografica che useresti tu per fotografarlo l'analogico o il digitale

Stefano...proprio tu...mi parli di analogico facendo riferimento al chimico...ma come io mi sforzo di correggere i miei errori riconoscendo la bontà delle tue tesi e poi....
torniamo alla tua bonaria domanda...dipende dall'utilizzo che dovrei fare delle immagini ,dipende dalla situazione di illuminazione...dipende anche dall'ottica che vorrei utilizzare (ma questo non è un aspetto tecnico ,ma economico).
Ti faccio qualche esempio in cui credo che sia preferibile utilizzare una pellicola negativa piuttosto che una diapositiva o il digitale:un bosco fitto con ampia differenza tra alte luci e basse luci...credo che sia una di quelle condizioni in cui le caratteritiche della pellicola negativa risolvano problemi irrisolvibili sia per una diapositiva che per il digitale...insomma in tutte le situazioni di contrasto molto elevato.

Ciao

Guarda che c'è qualcuno che ha detto che la fotografia tradizionale è sicuramente analogica... io leggo il ciuccio dove vuole il padrone... hai visto mai che qualcuno si incacchia... laugh.gif laugh.gif laugh.gif

La domanda non era seria... ma più che altro una provocazione... poiché a tuo modo di vedere nessuno ti risponde (intorno a noi il deserto) poteva servire di stimolo alla conversazione... comunque per me la fotografia tradizionale è chimica e non analogica la stampa sia da digitale che da tradizionale è analogica... laugh.gif laugh.gif laugh.gif
marcofranceschini
Messaggio: #25
QUOTE (lambretta @ Feb 4 2004, 02:05 PM)
la fotografia tradizionale

hi steve,
vogliamo aprire una discussione pure sul termine "tradizionale"...io lo vedrei più adatto ad uno stile che a un mezzo e cioè ad un modo classico di ripresa ,quindi di inquadratura, di posa,di luci... indipendente quindi dal mezzo utilizzato per scattare...il vocabolario alla pagina...(OK basta con il vocabolario!!! ph34r.gif )

Sì avevo capito il tuo riferimento alla mia provocazione...mi sa tanto che mi toccherà navigare un po' su internet per cercare qualche informazione .
La cosa strana e che nonostante la mia tesi sulla complementarietà dei supporti sia condivisa formalmente da tutti ...non viene messa realmente in pratica da nessuno...o quasi per ora me compreso...
poi ti (vi) farò sapere se trovo qualcosa ,per il momento ho trovato un interessante articolo sul concetto di "Contrasto e trasferimento del contrasto" ...studiamo e scattiamo ...scattiamo e studiamo...così va la vita!!!!
Ciao
Marco
 
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