cof..cofff...Lambretta, proprio tu!!!
Rileggi bene cosa hai scritto!!
Non è che sulla neve o in caso di soggetti bianchi è il contrario?
Una tirata di orecchie
Stefano Z.
Rileggi bene cosa hai scritto!!
QUOTE |
in ogni caso con tutta quella illuminazione specialmente in digitale ma ricordo andava bene anche con le dia conviene avere la macchina già impostata con la correzione esposimetrica di - 1 diaframma... con la pellicola bastava impostare una sensibilità doppia... |
Non è che sulla neve o in caso di soggetti bianchi è il contrario?
Una tirata di orecchie
Stefano Z.
Che vuol dire sulla neve o in caso di soggetti bianchi...
L'esposimetro è tarato sul grigio 18% se fai una lettura esposimetrica sul cartoncino otterrai una esposizione corretta sia per i bianchi che per i neri sempre tenendo conto della latitudine di posa della pellicola maggiore nei negativi... minore nelle diapositive...
Nella foto postata da Felice è evidente una sovrasposizione marcata del lato superiore dell'immagine... nello specifico per diminuire l'eccesso di luce in genere si chiude il diaframma di uno o due stop...
Diverso è se la lettura esposimetrica viene fatta su un soggetto bianco a esempio il cigno, l'esposimetro tarato sul grigio renderà il cigno invece che bianco bensì grigio... in quel caso si consiglia di correggere l'esposizione di 1 o 1,5 stop più aperto per mantenere appunto il soggetto bianco... è ovvio però che se la pellicola ha scarsa latitudine di posa (come il sensore CCD) le zone più illuminate saranno sovraespoeste... va considerato poi che in digitale è possibile recuperare le zone sottoesposte mentre è impossibile recuperare quelle sovraesposte...
L'esposimetro è tarato sul grigio 18% se fai una lettura esposimetrica sul cartoncino otterrai una esposizione corretta sia per i bianchi che per i neri sempre tenendo conto della latitudine di posa della pellicola maggiore nei negativi... minore nelle diapositive...
Nella foto postata da Felice è evidente una sovrasposizione marcata del lato superiore dell'immagine... nello specifico per diminuire l'eccesso di luce in genere si chiude il diaframma di uno o due stop...
Diverso è se la lettura esposimetrica viene fatta su un soggetto bianco a esempio il cigno, l'esposimetro tarato sul grigio renderà il cigno invece che bianco bensì grigio... in quel caso si consiglia di correggere l'esposizione di 1 o 1,5 stop più aperto per mantenere appunto il soggetto bianco... è ovvio però che se la pellicola ha scarsa latitudine di posa (come il sensore CCD) le zone più illuminate saranno sovraespoeste... va considerato poi che in digitale è possibile recuperare le zone sottoesposte mentre è impossibile recuperare quelle sovraesposte...
Infatti, scusa se mi sono permesso, non avevo dubbi sulle tue conoscenze è solo che da come avevi risposto sembrava una regola da usare in situazioni simili e non specificatamente per la foto di Felice.
Ps. La sovraesposizione nella foto di Felice denota un comportamento della D100 un tantino differente l'uso delle dia, ho notato anch'io qualche difficoltà in condizione di alte luci. Una "caratteristica" che devo ancora conoscere.
Ciao
Stefano Z.
Ps. La sovraesposizione nella foto di Felice denota un comportamento della D100 un tantino differente l'uso delle dia, ho notato anch'io qualche difficoltà in condizione di alte luci. Una "caratteristica" che devo ancora conoscere.
Ciao
Stefano Z.
Non c'è problema non ti preoccupare... ci mancherebbe altro... siamo qui per cercare tutti di capirci qualcosa in più... poi sai incombono tanti fattori il lavoro, stress, traffico... e un inevitabile declino sinaptico è fisiologico quindi ci può scappare qualche inesattezza, solo chi non fa o non dice non sbaglia (o no?)...
Vorrei sottolineare nella fattispecie la lettura esposimetrica sul palmo della mano che grosso modo corrisponde al grigio Kodak 18% permette di uscire bene da parecchie situazioni di luce estrema... provare per credere d'altra parte il cartoncino ce l'ho e non lo porto mai appresso mentre le mani bisogna portarle per forza...
Vorrei sottolineare nella fattispecie la lettura esposimetrica sul palmo della mano che grosso modo corrisponde al grigio Kodak 18% permette di uscire bene da parecchie situazioni di luce estrema... provare per credere d'altra parte il cartoncino ce l'ho e non lo porto mai appresso mentre le mani bisogna portarle per forza...
QUOTE (zalacchia @ Jan 23 2004, 11:51 PM) |
Ps. La sovraesposizione nella foto di Felice denota un comportamento della D100 un tantino differente l'uso delle dia, ho notato anch'io qualche difficoltà in condizione di alte luci. Una "caratteristica" che devo ancora conoscere. |
Le digitali sono simili alle dia per quanto concerne la ridotta latitudine di posa... fatte salve le considerazioni relative alle varie tipologie di supporto sensibile... in condizioni di illuminazione estrema oltre i 4, 5 stop di differenza tra zone d'ombra e alte luci dobbiamo privilegiare l'esposizione di quest'ultime... che tradotto in soldoni significa evitare le sovraesposizioni irrecuperabili anche nelle elaborazioni software post ripresa... il DEE di Capture sebbene farraginoso e senz'altro migliorabile, è un ottimo strumento in tal senso... sicuramente il più utile della suite peccato che nella pratica comporti molti problemi d'utilizzo... permette di recuperare agevolmente le zone d'ombra sottoesposte invero è meno efficace nelle zone di alte luci estremamente sovraesposte...
Una riflessione sull'argomento sarebbe molto utile... noto che argomenti banali sono più seguiti o creano più interesse di quelli relativi alla corretta esposizione sono contento vuol dire che ormai è chiara a tutti la teoria della luce in fotografia... (sich... o no?)...
Per quanto concerne le dia aggiungerei per completezza delle considerazioni valide per una pellicola semisconosciuta ai più la Velvia non so se ne avete mai sentito parlare o avete avuto occasione di provarla... come quasi nessuno saprà la pellicolaccia in questione viene venduta con la sensibilità iso 50 dichiarata... se non andiamo a rompere le scatole alla nostra macchinetta pornografica l'esposimetro ci consiglierà o imposterà il tempo o il diaframma giusto per il valore nominale... sicuramente nessuno saprà (il segreto di pulcinella) che la Velvia in realtà è una 40 iso a questo punto il furbacchione di turno o imposta manualmente la sensibilità a questo valore o imposta sulla fotostanzetta una sovraesposizione di un terzo di stop... va buo... de quo otterremo una dia esposta correttamente (fatta salva la latitudine di posa e le considerazione di cui sopra circa la differenza in stop tra luci e ombre) nelle diapositive la sovraesposizione rende le immagini più scure e la sottoesposizione più chiare... ma com'è sto fenomeno... in sostanza se entra meno luce l'immagine latente è più scura di conseguenza con l'inversione (da cui il famoso detto pellicola invertibile) che avviene in fase di sviluppo della pellicola l'immagine risultante sarà più chiara e viceversa... esattamente il contrario di ciò che avviene nel digitale dove meno luce sul sensore significa immagine più scura... de quo i dubbi giustamente espressi dall'illustrissimo Cavalier Zalacchia da Premana...
Spero che questa mia sia valsa a sfrizzolare i vostri pruriti fotografici, al fine di aprire un dibattito sulla questione, che ritengo fondamentizia per l'accrescimento culturale fotografico della nostra bella comunità...
Spero che questa mia sia valsa a sfrizzolare i vostri pruriti fotografici, al fine di aprire un dibattito sulla questione, che ritengo fondamentizia per l'accrescimento culturale fotografico della nostra bella comunità...
QUOTE |
Una riflessione sull'argomento sarebbe molto utile... noto che argomenti banali sono più seguiti o creano più interesse di quelli relativi alla corretta esposizione sono contento vuol dire che ormai è chiara a tutti la teoria della luce in fotografia... (sich... o no?)... |
Se ti dovessi paragonare ad un calciatore ti paragonerei a Di Stefano.....sai giocare di fino tu.
OK.....scusami se non sono intervenuto prima ma ho l'abitudine di non iscrivermi mai alle discussioni quindi a volte capita che arrivo in ritardo .
Oltre a ringraziarti per tutto questo po' po' di cose che hai scritto, che servono eccome, volevo renderti noto come ho eseguito la foto in questione: priorita' di diaframma, 1/180sec., f9, esposizione multi-pattern e flash in D-TTL +1 ev......tutto questo nello spazio di qualche secondo. La luce era davvero tanta e contro che ho provato la lettura esposimetrica su di essa con l'intendo di far venire il meno sovraesposto possibile, perche' come giustamente dici, in post-produzione avrei potuto riprendere in parte le zone sottoesposte con il DEE. Anche se il motivo di aver usato il flash e' stato proprio quello di compensare le zone sottoesposte. Credo che l'errore sia stato nella lettura esposimetrica impostata sul multi-pattern, se avessi usato un semi-spot sarebbe sata piu' precisa.
Che pensi?
Felice
Ciao Lambretta, vedrei con piacere le tur foto, ma quando entro nel link vado diritto alla mia galleria, il che mi deprime. Hai sbgliato il link, o sono io che sbaglio qualche manovra? Sergio
QUOTE (sergiobutta @ Jan 24 2004, 09:30 PM) |
Ciao Lambretta, vedrei con piacere le tur foto, ma quando entro nel link vado diritto alla mia galleria, il che mi deprime. Hai sbgliato il link, o sono io che sbaglio qualche manovra? Sergio |
C'è stato un qui... quo... qua... riprova ora... forse sarai più fortunato (beh non lo so quanto fortunato! Dipende dai tuoi gusti... eh... eh... speriamo bene... tutti quelle che hanno avuto la fortuna o la disgrazia di vedere qualche mia foto dicono che sono piacevoli da guardare... voi che dite hanno ragione o non ci capiscono una mazza di fotografia?) non ve ne approfittate sono un dilettante allo sbaraglio niente campanacci per favore...
QUOTE (Felice @ Jan 24 2004, 06:18 PM) |
OK.....scusami se non sono intervenuto prima ma ho l'abitudine di non iscrivermi mai alle discussioni quindi a volte capita che arrivo in ritardo . Credo che l'errore sia stato nella lettura esposimetrica impostata sul multi-pattern, se avessi usato un semi-spot sarebbe sata piu' precisa. |
Ma secondo me anche usando lo spot il risultato non sarebbe cambiato...
Se vuoi veramente toglierti ogni dubbio devi rimediare un cartoncino grigio al 18% e fare un prova di lettura alternando i tre sistemi esposimetrici Matrix, Medio compensato al centro e Spot se è tutto a posto (e perché non dovrebbe poi!) la quantità di luce letta sarà la stessa e quindi i valori tempo/diaframma impostati o consigliati saranno gli stessi... una volta afferrato questo meccanismo diventa tutto più semplice... poiché l'esposimetro tende a riportare tutto al grigio 18% in caso di soggetti bianchi tenderà a sottoesporre in caso di soggetti scuri a sovraesporre... per chiarire il concetto sottoesporre significa operare in modo che entri meno luce di quella necessaria invero sovraesporre operare in modo che entri più luce di quella necessaria... ovvero se chiudiamo il diaframma di uno stop entrerà la meta della luce di due stop la metà della metà cioè un quarto e così via... nelle diapositive una sottoesposizione crea un'immagine finale più chiara... in digitale come dicono al paese di Felice tutto o'cuntrario... va buo'!... Di conseguenza per le ragioni sopradescritte il circuito esposimetrico qualsiasi sia la tipologia di lettura utilizzata tenderà a uniformare la scena al grigio 18% (le differenze sono minime difficilmente si andrà nella pratica oltre uno stop... invero solo in presenza di forti controluce (sole alle spalle del soggetto ndr.) avremo anche due o tre stop di differenza, nel qual caso la latitudine di posa può non essere sufficente a compensare questa differenza estrema e bisogna intervenire con il lampo di schiarita o con pannelli riflettenti ed effettuando nel contempo la lettura esposimetrica sullo sfondo) pertanto al contrario di quanto abbiamo fatto finora con le dia in caso di forte illuminazione conviene sottoesporre di uno o due stop dopo alcune prove pratiche la correzione diventa un fatto istintivo... la D100 usata in manuale ha nel mirino una scala che riporta le sotto/sovraesposizioni fino a + o - 2 stop agendo sui selettori tempo e diaframma si riesce senza togliere lo sguardo dal mirino a effettuare le opportune regolazioni... questo non vuol dire che in manuale si lavora meglio... se c'è tempo per pensare (che non fa mai male) si può agire così... oppure per velocizzare il tutto in caso di necessità... si può impostare automaticamente una sovra/sottoesposizione di 1 o più stop a seconda delle condizioni di illuminazione e fino a che queste non cambiano lavorare in automatismo... in sostanza siamo noi che decidiamo il risultato da ottenere...
Boh mi sembra di essere stato chiaro ho provato a rileggere quello che ho scritto e l'ho capito pure io... se ci fosse qualche altro dubbio cercheremo di chiarirlo insieme...
...e va buo' l'ho detta e l'ho detta pure grossa... .
.......ma toglimi na curiosita'......ma comme' che saje tutte 'sti cose e nun faje e meglio .
...... e' tardi e il tasso alcolico e' molto alto, rimandiamo a momenti migliori.
Felice
.......ma toglimi na curiosita'......ma comme' che saje tutte 'sti cose e nun faje e meglio .
...... e' tardi e il tasso alcolico e' molto alto, rimandiamo a momenti migliori.
Felice
Buongiorno e buona domenica,
Stamattina mi sono svegliato illuminato , la notte porta sempre dei bei consigli ed ho risolto il problema della mia foto (spero). Non avevo ancora notato che il tempo d’esposizione per una situazione di quel tipo e’ molto ma molto basso solo 1/180sec……quindi ne deduco che ci e’ stata un’errata lettura esposimetrica naturalmente per colpa mia, ….vabbe’ diciamo per colpa della fretta . E’ probabile che ho mirato sulle uniche zone d’ombra cioe’ su i cigni in controluce quindi di conseguenza il tempo si e’ abbassato incredibilmente….e penso ancora, correggimi se sbaglio che se non avessi avuto il multi-pattern che mi da una media della lettura della luce ma bensi’ un semi-spot o spot la foto sarebbe venuta ancora piu’ sottoesposta (ho detto bene? ).
....adesso scappo perche' e' una giornata fantastica e da queste parti queste occasioni non bisogna mai lasciarsele scappare .
Felice
Stamattina mi sono svegliato illuminato , la notte porta sempre dei bei consigli ed ho risolto il problema della mia foto (spero). Non avevo ancora notato che il tempo d’esposizione per una situazione di quel tipo e’ molto ma molto basso solo 1/180sec……quindi ne deduco che ci e’ stata un’errata lettura esposimetrica naturalmente per colpa mia, ….vabbe’ diciamo per colpa della fretta . E’ probabile che ho mirato sulle uniche zone d’ombra cioe’ su i cigni in controluce quindi di conseguenza il tempo si e’ abbassato incredibilmente….e penso ancora, correggimi se sbaglio che se non avessi avuto il multi-pattern che mi da una media della lettura della luce ma bensi’ un semi-spot o spot la foto sarebbe venuta ancora piu’ sottoesposta (ho detto bene? ).
....adesso scappo perche' e' una giornata fantastica e da queste parti queste occasioni non bisogna mai lasciarsele scappare .
Felice
QUOTE (Felice @ Jan 25 2004, 10:36 AM) |
E’ probabile che ho mirato sulle uniche zone d’ombra cioe’ su i cigni in controluce quindi di conseguenza il tempo si e’ abbassato incredibilmente… e penso ancora, correggimi se sbaglio che se non avessi avuto il multi-pattern che mi da una media della lettura della luce ma bensi’ un semi-spot o spot la foto sarebbe venuta ancora piu’ sottoesposta |
Per intenderci la tua immagine è sovraesposta non sottoesposta... in soldoni è entrata più luce del necessario tant'è che i cigni sono candidi nella realtà il piumaggio non è mai così pulito... in sostanza la prossima volta che ti trovi in condizioni di luce simile chiudi uno o due stop dal valore rilevato... praticamente a esempio la lettura esposimetrica ti da come coppia tempo/diaframma 1/250 sec f/8.0 tu scatta a 1/500 f/11 oppure 1/250 f/16 oppure 1/1000 f/8.0 alla faccia di chi dice che la D100 sottoespone di suo (bah) (in sostanza si vuole trasformare in un difetto uno dei pregi della fotocamera anzidetta)...
Ripeto in digitale le sottoesposizioni sono più facili da gestire delle sovraesposposizioni...
QUOTE |
con le dia in caso di forte illuminazione conviene sottoesporre di uno o due stop dopo alcune prove pratiche la correzione diventa un fatto istintivo... |
Quindi ill.mo Sig. Lambretta in questo caso sottoesporre (con le Dia) significa, in pratica, sovraesporre cioè aprire il diaframma di uno o due stop? se non ho capito evidentemente è per l'ora tarda quindi perchè non aprire una nuova discussione sull'esposizione delle dia?
Grazie Lorenzo
Allora lasciamo stare un attimo le diapositive... il discorso lo riprendiamo poi...
Per intenderci sottoesporre significa fare entrare meno luce di quella suggerita dall'esposimetro in automatico questo vale sia per i negativi le diapositive e i sensori delle macchine digitali...
Ipotesi lettura esposimetrica in automatico 1/125 di sec. f/5,6 sottoesposizione di uno stop impostare in manuale 1/125 sec. f/8,0 oppure 1/250 sec. f/5,6 sottoesposizione di due stop impostare in manuale 1/125 sec. f/11 oppure 1/500 sec. f/5,6...
Per intenderci sovraesporre significa fare entrare più luce di quella suggerita dall'esposimetro in automatico questo vale sia per i negativi le diapositive e i sensori delle macchine digitali...
Ipotesi lettura esposimetrica in automatico 1/125 di sec. f/5,6 sovraesposizione di uno stop impostare in manuale 1/125 sec. f/4,0 oppure 1/60 sec. f/5,6 sovraesposizione di due stop impostare in manuale 1/125 sec. f/2,8 oppure 1/30 sec. f/5,6...
Riprendiamo ora il discorso sulle diapositive poiché queste nel procedimento di sviluppo subiscono una inversione (da cui la definizione pellicola invertibile) si comportano in modo esattamente contrario del sensore digitale...
Per capire meglio vediamo in modo semplificato il processo di sviluppo di una dia positiva... la pellicola esposta subisce un trattamento di primo sviluppo che serve a creare una prima immagine latente (il negativo insomma) successivamente la pellicola viene esposta a una forte luce (per i trattamenti caserecci si utilizzava una lampada da 500 watt) pertanto le zone scure sull'immagine latente si invertono invero le zone chiare si scuriscono... dopo il processo di inversione l'immagine viene fissata e abbiamo la nostra diapositiva... quindi se facciamo entrare meno luce l'immagine latente risulta più scura conseguentemente dopo il processo di inversione risulta più chiara... in casi di forte illuminazione quindi si potrebbero vericare delle sovraesposizioni cioè entra più luce del necessario quindi l'immagine latente potrebbe risultare troppo scura quindi dopo il processo di inversione risultare troppo chiara... le diapositive e i sensori delle macchine digitali hanno in comune una ridotta latitudine di posa, in sostanza mal sopportano condizioni estreme di illuminazione... nelle diapositive conviene sovraesporre per avere risultati cromaticamente più saturi e densi... nelle immagini digitali conviene sottoesporre in quanto le sottoesposizioni sono più facilmente gestibili delle sovraesposizioni...
Il discorso sopra vale in condizioni di luce esasperate... là dove queste dovessero essere favorevoli cioè rientranti nella latitudine di posa della pellicola o del sensore... ci si può tranquillamente affidare alla lettura esposimetrica Matrix (multizona) efficace nel 99% delle situazioni fotografiche...
Una prova pratica per comprendere meglio quello che ho scritto sopra potrebbe essere quella di leggere in condizioni estreme di illuminazione la luce sul palmo della propria mano senza curare la messa a fuoco anzi più è sfocata e meglio è! Potrete così riscontrare che la lettura esposimetrica risultante vi darà dei valori più chiusi di almeno uno o due stop se non di più...
Per intenderci sottoesporre significa fare entrare meno luce di quella suggerita dall'esposimetro in automatico questo vale sia per i negativi le diapositive e i sensori delle macchine digitali...
Ipotesi lettura esposimetrica in automatico 1/125 di sec. f/5,6 sottoesposizione di uno stop impostare in manuale 1/125 sec. f/8,0 oppure 1/250 sec. f/5,6 sottoesposizione di due stop impostare in manuale 1/125 sec. f/11 oppure 1/500 sec. f/5,6...
Per intenderci sovraesporre significa fare entrare più luce di quella suggerita dall'esposimetro in automatico questo vale sia per i negativi le diapositive e i sensori delle macchine digitali...
Ipotesi lettura esposimetrica in automatico 1/125 di sec. f/5,6 sovraesposizione di uno stop impostare in manuale 1/125 sec. f/4,0 oppure 1/60 sec. f/5,6 sovraesposizione di due stop impostare in manuale 1/125 sec. f/2,8 oppure 1/30 sec. f/5,6...
Riprendiamo ora il discorso sulle diapositive poiché queste nel procedimento di sviluppo subiscono una inversione (da cui la definizione pellicola invertibile) si comportano in modo esattamente contrario del sensore digitale...
Per capire meglio vediamo in modo semplificato il processo di sviluppo di una dia positiva... la pellicola esposta subisce un trattamento di primo sviluppo che serve a creare una prima immagine latente (il negativo insomma) successivamente la pellicola viene esposta a una forte luce (per i trattamenti caserecci si utilizzava una lampada da 500 watt) pertanto le zone scure sull'immagine latente si invertono invero le zone chiare si scuriscono... dopo il processo di inversione l'immagine viene fissata e abbiamo la nostra diapositiva... quindi se facciamo entrare meno luce l'immagine latente risulta più scura conseguentemente dopo il processo di inversione risulta più chiara... in casi di forte illuminazione quindi si potrebbero vericare delle sovraesposizioni cioè entra più luce del necessario quindi l'immagine latente potrebbe risultare troppo scura quindi dopo il processo di inversione risultare troppo chiara... le diapositive e i sensori delle macchine digitali hanno in comune una ridotta latitudine di posa, in sostanza mal sopportano condizioni estreme di illuminazione... nelle diapositive conviene sovraesporre per avere risultati cromaticamente più saturi e densi... nelle immagini digitali conviene sottoesporre in quanto le sottoesposizioni sono più facilmente gestibili delle sovraesposizioni...
Il discorso sopra vale in condizioni di luce esasperate... là dove queste dovessero essere favorevoli cioè rientranti nella latitudine di posa della pellicola o del sensore... ci si può tranquillamente affidare alla lettura esposimetrica Matrix (multizona) efficace nel 99% delle situazioni fotografiche...
Una prova pratica per comprendere meglio quello che ho scritto sopra potrebbe essere quella di leggere in condizioni estreme di illuminazione la luce sul palmo della propria mano senza curare la messa a fuoco anzi più è sfocata e meglio è! Potrete così riscontrare che la lettura esposimetrica risultante vi darà dei valori più chiusi di almeno uno o due stop se non di più...
QUOTE (lambretta @ Jan 26 2004, 09:31 AM) |
nelle diapositive conviene sovraesporre per avere risultati cromaticamente più saturi e densi |
Scusa Lambretta, ma per la prima volta credo di non essere d'accordo, premetto che la mia osservazione viene dalla pratica e che comunque ritengo utile la tua spiegazione sullo sviluppo delle diapositive.
Dunque io ho sempre saputo invece e l'ho constatato personalmente, che per avere più saturi i colori devo SOTTOESPORRE, cioè se l'esposimetro mi indica 1/125 a f/8, per saturare i colori io dovrò dare 1/125 a f/11, sottoespongo quindi di uno stop. Sempre pronto però a ricredermi. Ma l'esperienza sul campo finora questo mi ha insegnato.
Mo' mi stai facendo venire qualche dubbio pure a me...
Proviamo ad arrivarci per logica se sottoesponiamo entra meno luce quindi l'immagine latente dovrebbe risultare più scura ergo invertendola diventa più chiara... tipo la Velvia che invece di essere 50 iso in effetti è una 40 iso quindi se impostiamo la sensibilità iso a 40 (di solito si consiglia di impostare manualmente questa sensibilità proprio per avere dia più sature) di conseguenza l'esposimetro dovrebbe consigliare 1/3 di diaframma in più per compensare la minore sensibilità cioè sovraesporre...
Boh... vediamo se qualcun riesce a dipanare la matassa...
Proviamo ad arrivarci per logica se sottoesponiamo entra meno luce quindi l'immagine latente dovrebbe risultare più scura ergo invertendola diventa più chiara... tipo la Velvia che invece di essere 50 iso in effetti è una 40 iso quindi se impostiamo la sensibilità iso a 40 (di solito si consiglia di impostare manualmente questa sensibilità proprio per avere dia più sature) di conseguenza l'esposimetro dovrebbe consigliare 1/3 di diaframma in più per compensare la minore sensibilità cioè sovraesporre...
Boh... vediamo se qualcun riesce a dipanare la matassa...
Infatti è proprio così nel caso della Velvia. Ma la Velvia è una pellicola del tutto particolare...il fatto che si consiglia di sovraesporla di 1/3 di stop è proprio perchè questa leggera sovraesposizione riporta i suoi colori alla normalità della scena, togliendole quel terzo di sottoesposizione "imposta" dalla casa giapponese, proprio per avere quei colori talvolta irreali che ha se esposta alla sensibilità nominale! Un po' farraginoso, ma se non sono chiaro dimmi pure!
Comunque, non ci sono dubbi, per non perdere i particolari e preferibile una leggera sotto-esposizione !
QUOTE (Claudio Orlando @ Jan 26 2004, 11:15 AM) |
Infatti è proprio così nel caso della Velvia. Ma la Velvia è una pellicola del tutto particolare...il fatto che si consiglia di sovraesporla di 1/3 di stop è proprio perchè questa leggera sovraesposizione riporta i suoi colori alla normalità della scena, togliendole quel terzo di sottoesposizione "imposta" dalla casa giapponese, proprio per avere quei colori talvolta irreali che ha se esposta alla sensibilità nominale! Un po' farraginoso, ma se non sono chiaro dimmi pure! |
In sostanza sottoesponendo l'immagine latente della dia dovrebbe essere più chiara (così mi state dicendo) nel qual caso con l'inversione risulterebbe più scura/satura... o mi sono perso qualcosa per strada?
Eh sì, è proprio quello che penso! Entrando meno luce l'immagine latente risulterà più chiara, poi per inversione...ma sarebbe il caso che qualche esperto ci aiutasse a ridimere la questione, anche per il bene di tutti gli altri.
Per logica a questo punto è così... anche perché è risaputo che la dia si comporta al contrario del negativo quindi se due più due fa cinque boh...
QUOTE (Claudio Orlando @ Jan 26 2004, 11:41 AM) |
Eh sì, è proprio quello che penso! Entrando meno luce l'immagine latente risulterà più chiara, poi per inversione...ma sarebbe il caso che qualche esperto ci aiutasse a ridimere la questione, anche per il bene di tutti gli altri. |
A questo punto si possono sfruttare le conoscenze maturate in ambito tradizionale per quanto concerne le riprese con pellicola invertibile, anche in ambito digitale... visto che sostanzialmente abbiamo caratteristiche analoghe quali la ridotta latitudine di posa e immagini più sature in caso di sottoesposizione...
QUOTE |
A questo punto si possono sfruttare le conoscenze maturate in ambito tradizionale per quanto concerne le riprese con pellicola invertibile, anche in ambito digitale... visto che sostanzialmente abbiamo caratteristiche analoghe quali la ridotta latitudine di posa e immagini più sature in caso di sottoesposizione |
Infatti ... senza contare che poi con il software CAPTURE partendo da una immagine leggermente sotto esposta si può ottenere tutto ciò che si vuole !
QUOTE (Clik102 @ Jan 26 2004, 12:34 PM) |
Infatti ... senza contare che poi con il software CAPTURE partendo da una immagine leggermente sotto esposta si può ottenere tutto ciò che si vuole ! |
E qui sta l'errore... ! Non me ne volere clik, non ce l'ho con te ma non devi pensare agli aggiustamenti poi...devi riflettere sul come scattare al meglio PRIMA