Anche a me non piace questo nomignolo..è per Biaggi..
..i lamenti di Vale.. che cosa dovrebbe affermare "stiamo lavorando.." come la maggior parte dei piloti afferma quando qualcosa non va???
..i lamenti di Vale.. che cosa dovrebbe affermare "stiamo lavorando.." come la maggior parte dei piloti afferma quando qualcosa non va???
E' tutta colpa di Mauro,e' stato lui a mettermi nelle orecchie quel nomignolo!
Casey Stoner....e 10!
Si e' proprio "bravino"............
Al 2008 !!!!
Messaggio modificato da alcarbo il Oct 21 2007, 09:47 AM
Messaggio modificato da alcarbo il Oct 21 2007, 09:47 AM
e 10, Grazie Ducati per questo sogno.
10 compresa quella di Capirossi ???
Questa non vale Diego, non l'hai fatta tu.
Giornata conclusa alla grande con Raikkonen campione del mondo di F1, e poi dicono che la giustizia diivina non esiste
Giornata conclusa alla grande con Raikkonen campione del mondo di F1, e poi dicono che la giustizia diivina non esiste
Alfredo in castigo
Ride bene chi ride ultimo (.....alla fine dei tempi......)
================================
Ora che ha perso (per ora....) Hamilton mi fa un pò pena !!!
Non è niente male (come Stoner). Il suo problema è Ron Dennis !!!
Facciamo una Ferrari con 4 piloti come i moschettieri ...... i primi 4 della classifica.
Sulla McLaren ci corre Ron Dennis direttamente !
E lasciamo a Vale la giusta e legittima possibilità di usare sia Michelin che Bridgestone durante tutto il campionato a sua scelta. Magari anche di usare altre moto ........
Tanto vincerebbe (vincerà) anche con un monopattino.
Messaggio modificato da alcarbo il Oct 22 2007, 07:38 AM
bravino quello Stoner.. 10 vittorie sono tante..mi sa che uguaglierà le 11 vittorie di Rossi fatte nel 2005
Non sarà mai !
Vincerà una Ducati (magari senza pilota come succede a Siena al palio con i cavalli "scossi", senza fantino) ma non Stoner
Messaggio modificato da alcarbo il Oct 22 2007, 12:42 PM
Vincerà una Ducati (magari senza pilota come succede a Siena al palio con i cavalli "scossi", senza fantino) ma non Stoner
Messaggio modificato da alcarbo il Oct 22 2007, 12:42 PM
..penso che il record di vittorie in un campionato di Doohan rimarrà imbattuto ancora a lungo, se non ricordo male, 12 vittorie in 14 gare!!
Rossi a 12 vittorie c'è già arrivato, ma su un n° di gare maggiore..
Messaggio modificato da stefanocucco il Oct 22 2007, 12:51 PM
Rossi a 12 vittorie c'è già arrivato, ma su un n° di gare maggiore..
Messaggio modificato da stefanocucco il Oct 22 2007, 12:51 PM
E quindi ...
Biaggi con la Ducati nel mondiale Superbike
Max Biaggi correrà ancora nel mondiale Superbike il prossimo anno. Il pilota romano, che al suo esordio nel mondiale delle derivate di serie ha vinto tre gare, collezionando 17 podi, sarà in sella ad una Ducati 1198 R nel 2008.
La sua squadra sarà il team britannico GSE di Darrel Healey. La stessa squadra che ha fatto debuttare in SBK, nel 1998, Troy Bayliss, Neil Hodgson e James Toseland.
L’attuale manager di Troy Bayliss, proprietario del team, Darrell Healey, assieme alla FGSport è alla ricerca di finanziamenti per l’operazione che dovrebbe vedere il pilota romano al fianco dell’inglese Leon Camier, un ventenne di Asford, nel
Kent che l’anno passato ha corso nella British Superbike con la Honda
e che nel 2003, a 17 anni, prese parte al mondiale della 125.
La Ducati, dunque, come la Honda, il prossimo anno appoggerà tre piloti.
Checa, Sofuoglu e Kyonari per “Big Redâ€, Bayliss, Fabrizio e Biaggi per la Rossa, semplicemente.
Il team GSE è stato richiamato all’azione dalla FGSport, dopo che questa aveva abbandonato l’idea di schierarsi nel mondiale Superbike per mancanza di finanziatori. Grazie a Biaggi, però, come aveva giustamente immaginato Fausto Gresini che avrebbe voluto affiancare al romano Alex De Angelis in MotoGP, è stato possibile mettere in piedi una cordata in grado di finanziare il suo secondo assalto al mondiale delle derivate di serie.
Fonte GPone 23/10/2007
Sono mooolto contento e sono sicuro farà bene!!
Messaggio modificato da dario- il Oct 24 2007, 12:39 PM
Biaggi con la Ducati nel mondiale Superbike
Max Biaggi correrà ancora nel mondiale Superbike il prossimo anno. Il pilota romano, che al suo esordio nel mondiale delle derivate di serie ha vinto tre gare, collezionando 17 podi, sarà in sella ad una Ducati 1198 R nel 2008.
La sua squadra sarà il team britannico GSE di Darrel Healey. La stessa squadra che ha fatto debuttare in SBK, nel 1998, Troy Bayliss, Neil Hodgson e James Toseland.
L’attuale manager di Troy Bayliss, proprietario del team, Darrell Healey, assieme alla FGSport è alla ricerca di finanziamenti per l’operazione che dovrebbe vedere il pilota romano al fianco dell’inglese Leon Camier, un ventenne di Asford, nel
Kent che l’anno passato ha corso nella British Superbike con la Honda
e che nel 2003, a 17 anni, prese parte al mondiale della 125.
La Ducati, dunque, come la Honda, il prossimo anno appoggerà tre piloti.
Checa, Sofuoglu e Kyonari per “Big Redâ€, Bayliss, Fabrizio e Biaggi per la Rossa, semplicemente.
Il team GSE è stato richiamato all’azione dalla FGSport, dopo che questa aveva abbandonato l’idea di schierarsi nel mondiale Superbike per mancanza di finanziatori. Grazie a Biaggi, però, come aveva giustamente immaginato Fausto Gresini che avrebbe voluto affiancare al romano Alex De Angelis in MotoGP, è stato possibile mettere in piedi una cordata in grado di finanziare il suo secondo assalto al mondiale delle derivate di serie.
Fonte GPone 23/10/2007
Sono mooolto contento e sono sicuro farà bene!!
Messaggio modificato da dario- il Oct 24 2007, 12:39 PM
e Nakano con Gresini/Bridgestone....
..ad essere sincero un max di nuovo in motoGP mi sarebbe "gustato" di +.. rivedere qualche sorpasso tra lui e il suo carissimo amico Rossi non sarebbe stato male
riporto in prima pagina il mondo moto.. spero in un bel duello tra casey e il vale, voglio una lotta all'ultima staccata!
Messaggio modificato da stefanocucco il Nov 2 2007, 11:55 AM
Messaggio modificato da stefanocucco il Nov 2 2007, 11:55 AM
...Valentino a chiuso proprio bene questo campionato.. mano rotta, va in gara e gira su tempi dei primi e poi si rompe la moto.. e dice addio anche al secondo posto in campionato...bè questa è proprio Sfiga!
Messaggio modificato da stefanocucco il Nov 4 2007, 07:00 PM
Messaggio modificato da stefanocucco il Nov 4 2007, 07:00 PM
...Valentino a chiuso proprio bene questo campionato.. mano rotta, va in gara e gira su tempi dei primi e poi si rompe la moto.. e dice addio anche al secondo posto in campionato...bè questa è proprio Sfiga!
Concordo con te e mi dispiace perchè il secondo posto era meritatamente suo...
Grande bagarre tra Melandri e Hayden
L'unica nota positiva della fine del campionato è che posso dedicare più tempo alle foto
SABATO, 03 NOVEMBRE 2007
Pagina 28 Repubblica - Sport
Da star mondiale a maxi evasore fiscale, da campione venerato a nemico pubblico. Rossi accetta per la prima volta di parlare della sua crisi
"Sulle tasse ho sbagliato"
BENEDETTO FERRARA
--------------------------------------------------------------------------------
dal nostro inviato
VALENCIA
La porta del camper che si apre, lui che sorride, saluta, ti dice «dai, siediti» e poi inizia a battere la mano destra sul tavolino di legno, come a segnare il ritmo del suo ritorno, della sua voglia di parlare e di raccontare gli errori suoi e quelli degli altri, le luci basse di un passaggio della vita che è una tempesta, le sue verità su un´estate che gli ha lasciato addosso segni profondi, una pista che non sembra amarlo più come lo amava un tempo. Qui, a Valencia, domani si corre l´ultima gara del mondiale. Rossi, il potere assoluto del motociclismo, per la seconda stagione di fila è scivolato un passo indietro. Valentino secondo è quello che dice la classifica. Il secondo Valentino, invece, è quello che lui racconta per dire che gli errori costano ma anche che gli errori insegnano e ti cambiano. E così la storia ricomincia. Adesso.
Rossi, ha mai rivisto la cassetta del suo monologo estivo che lei ha inviato ai tg a metà agosto?
«Sì, certo che l´ho rivista quella cassetta».
E cosa ha pensato, col senno di poi, davanti alla sua autodifesa con telecamera fissa?
«Che quello era davvero un brutto momento e che di sicuro oggi una cosa così non la rifarei. Non in quel modo».
In effetti, non era una trovata alla Rossi.
«Era la trovata di uno che aveva molta pressione addosso. Avrei voluto farmi intervistare ma in quel momento non trovavo le persone di cui mi fidavo e, comunque, dovevo reagire perché i media mi stavano massacrando».
Le tasse sono un tema molto caro alla gente.
«Ho la coscienza a posto. E se ho commesso qualche piccolo errore è solo per superficialità o perché ho trascurato alcuni aspetti della mia vita».
Al di là delle sue ragioni, crede che questa vicenda le abbia insegnato qualcosa di importante?«Quello che è accaduto è stata una vera e propria lezione di vita».
Una sola?
«No, in effetti le lezioni sono tante».
La prima?
«Immaginavo che il gioco del "prima ti mitizzo e poi ti stronco" fosse un gioco duro, però non credevo che fosse così spietato. E poi c´è chi gode come un matto a insistere nel fare di tutto per screditarti».
Rossi solo vittima dell´invidia?
«Ma no, non dico questo, certo però che gli invidiosi, se possono, ti fanno male davvero e pur di farlo sono disposti a dire o scrivere un sacco di bugie».
L´indagine della Finanza non era una bugia, però.
«Certo, ma dipingermi come uno che fa la vita del miliardario e nuota nei soldi è una falsità. Chi mi conosce sa bene che ho solo una passione costosa: le automobili, per il resto faccio una vita normale, anche se non sono così stupido da non sapere di essere un privilegiato».
In effetti, l´accusano di passare più tempo a Tavullia che a Londra. E Tavullia, con tutto il rispetto, non è Nassau. E neanche Londra.
«Io vivo in Inghilterra dal Duemila. E siccome la legge mi permetteva di poter passare anche del tempo nel mio paese, coi miei amici e la mia famiglia, io l´ho fatto, dal mio punto di vista senza violare le regole. Ma su questa storia le risposte prima o poi arriveranno, la cosa che mi ha dato davvero fastidio è che abbiano voluto farmi passare come un nababbo furbetto, uno che gira addobbato d´oro massiccio neanche fosse Snoop Dogg (noto rapper e produttore americano ndr)».
Rossi, cosa ha pensato in quei giorni così tosti uno abituato a essere un mito intoccabile?
«Che era davvero dura perché non potevo neanche rispondere in pista, e questo rendeva tutto molto frustrante. Per il resto c´era poco da fare: mi sono protetto evitando di leggere i giornali».
Nemmeno un po´?
«Solo qualche volta. Ma ho preferito distrarmi con i libri».
Un titolo?
«Un libro che mi è piaciuto tantissimo è "Questa storia" di Baricco. Me lo hanno regalato perché c´era una dedica per me e io l´ho subito letto. Davvero bello, e ringrazio di cuore Baricco per quella dedica».
Altri titoli?
«Beh, "La casta". L´ho appena finito. Mamma mia».
Sorpreso?
«Questo è un libro che dovrebbero leggere tutti. E non a caso è diventato un best seller. Ognuno di noi ha il diritto di sapere come funzionano certe cose».
E Rossi come giudica il funzionamento di certe cose?
«Io preferisco non fare la morale a chi ha fatto la morale a me. E comunque è facile capire cosa può pensare uno che ha letto quel libro».
Prossima lettura?
«Oceano mare».
Sempre Baricco.
«Mi piace la sua scrittura».
Valentino, lo sa che lei sembra cresciuto davvero?
«Se me lo dicono sono contento. Ma credo che sia normale. Un po´ le storie della vita, un po´ l´età, visto che i trent´anni non sono poi così lontani. E così si cambia. In meglio, spero».
E si cambia anche il manager, giusto?
«Preferisco parlare di queste cose a mondiale finito. Cioè dalle tre in poi di domenica prossima».
E allora torniamo per un attimo al discorso dei media cattivi. Perché, oltre al discorso delle tasse, lei si era anche arrabbiato molto per quella faccenda del suo presunto flirt con Elisabetta Canalis.
«Un attimo, dire che mi ero arrabbiato molto non basta a spiegare il mio stato d´animo di fronte a certe falsità».
Ecco, ma al di là del giudizio che ognuno di noi può avere sul gossip giornalistico, non crede che un personaggio come lei sia comunque destinato a essere preso di mira dalla stampa scandalistica?
«Beh, io per la verità ho sempre fatto di tutto per evitarlo, ma non è questo il punto».
E allora dove sta il problema?
«Chiariamo una cosa: il problema non sta nelle voci di una mia presunta relazione con Elisabetta Canalis, cosa che comunque non sta in cielo né in terra. Ciò che trovo orribile è che abbiano scritto che io avevo lasciato la mia fidanzata Arianna per via di questa relazione. Una bugia vergognosa, giocata sulla pelle di una ragazza con cui sono stato due anni e mezzo. E una relazione così lunga lascia sempre dietro di sé delle sofferenze. Ecco perché mi sono ribellato. E comunque io continuo a pensare che tra questa storia e quella delle tasse ci sia un legame. Ma lasciamo stare. Meglio parlare d´altro».
Di moto, per esempio.
«Sono pronto».
Cominciamo così: Rossi è sempre Rossi?
«Sì».
E Stoner è più o meno forte di Rossi?
«Stoner è molto forte».
Non ha risposto.
«Un pilota davvero forte è anche convinto di essere il più forte di tutti. Quindi.».
Sì, però qualcuno ha detto che lei ha iniziato a lamentarsi: la moto che non va, le gomme che non funzionano. Rossi un po´ come il suo antico rivale Biaggi, possibile?
«No, non è proprio possibile. Mi sarebbe piaciuto vedere cosa avrebbero detto altri piloti dopo aver visto, come è successo in Cina e in Qatar, la Ducati andare venti chilometri più forte della loro moto».
D´accordo, ma due mondiali persi per uno come lei sono un doppio cazzotto nello stomaco.
«Perdere non fa piacere, ma forse sarebbe anche giusto ricordare che da quando sono arrivato nella top class ho vinto cinque mondiali di fila».
Fa l´orgoglioso?
«Era giusto per dire che almeno posso dire di essere entrato nell´olimpo del motociclismo».
Però adesso tutti si aspettano la grande rivincità. Gomme nuove, le Bridgestone, e una Yamaha all´altezza. Lei sembra avere le idee molto chiare.
«E´ normale cercare di ottenere il meglio, dal punto di vista tecnico».
Ma le Bridgestone sono una certezza?
«Stanno ancora discutendo, lo sapremo lunedì».
Lei ripete spesso che se laYamaha la deluderà di nuovo potrebbe cambiare a fine stagione. Le cose stanno davvero così?
«Io vorrei chiudere la carriera su questa moto ma mi piacerebbe anche avere a disposizione i mezzi per combattere per il titolo».
In caso contrario, addio Yamaha.
«Sì, ma intanto voglio pensare al mio 2008 sulla M1».
Lei che ne pensa del divorzio Alonso-Mclaren?
«Quando senti che un team non lavora più per te al cento per cento è l´ora di cambiare casa».
Rossi, oltre a pretendere una moto competitiva c´è anche qualcosa che lei adesso pretende da se stesso?
«Sì, e vorrei tornare alla storia delle lezioni della vita. Non so bene perché, ma tutto quello che è successo mi ha convinto del fatto che nessuno può vivere bene se non riesce a mettere davanti a tutto i rapporti umani. A volte ti trovi a sottovalutare questo aspetto senza volerlo, per superficialità o per distrazione. E poi paghi il prezzo».
Meglio crescere, no?
«E´ quello che sto cercando di fare, anche perché non riesco a stare fermo».
E allora ben vengano le lezioni.
«Già, e tra le lezioni metterei anche un bel pensiero: tra un mito indistruttibile e un mostro sbattuto in prima pagina c´è un ragazzo che ama correre in moto. Ecco, quello sono io».
Pagina 28 Repubblica - Sport
Da star mondiale a maxi evasore fiscale, da campione venerato a nemico pubblico. Rossi accetta per la prima volta di parlare della sua crisi
"Sulle tasse ho sbagliato"
BENEDETTO FERRARA
--------------------------------------------------------------------------------
dal nostro inviato
VALENCIA
La porta del camper che si apre, lui che sorride, saluta, ti dice «dai, siediti» e poi inizia a battere la mano destra sul tavolino di legno, come a segnare il ritmo del suo ritorno, della sua voglia di parlare e di raccontare gli errori suoi e quelli degli altri, le luci basse di un passaggio della vita che è una tempesta, le sue verità su un´estate che gli ha lasciato addosso segni profondi, una pista che non sembra amarlo più come lo amava un tempo. Qui, a Valencia, domani si corre l´ultima gara del mondiale. Rossi, il potere assoluto del motociclismo, per la seconda stagione di fila è scivolato un passo indietro. Valentino secondo è quello che dice la classifica. Il secondo Valentino, invece, è quello che lui racconta per dire che gli errori costano ma anche che gli errori insegnano e ti cambiano. E così la storia ricomincia. Adesso.
Rossi, ha mai rivisto la cassetta del suo monologo estivo che lei ha inviato ai tg a metà agosto?
«Sì, certo che l´ho rivista quella cassetta».
E cosa ha pensato, col senno di poi, davanti alla sua autodifesa con telecamera fissa?
«Che quello era davvero un brutto momento e che di sicuro oggi una cosa così non la rifarei. Non in quel modo».
In effetti, non era una trovata alla Rossi.
«Era la trovata di uno che aveva molta pressione addosso. Avrei voluto farmi intervistare ma in quel momento non trovavo le persone di cui mi fidavo e, comunque, dovevo reagire perché i media mi stavano massacrando».
Le tasse sono un tema molto caro alla gente.
«Ho la coscienza a posto. E se ho commesso qualche piccolo errore è solo per superficialità o perché ho trascurato alcuni aspetti della mia vita».
Al di là delle sue ragioni, crede che questa vicenda le abbia insegnato qualcosa di importante?«Quello che è accaduto è stata una vera e propria lezione di vita».
Una sola?
«No, in effetti le lezioni sono tante».
La prima?
«Immaginavo che il gioco del "prima ti mitizzo e poi ti stronco" fosse un gioco duro, però non credevo che fosse così spietato. E poi c´è chi gode come un matto a insistere nel fare di tutto per screditarti».
Rossi solo vittima dell´invidia?
«Ma no, non dico questo, certo però che gli invidiosi, se possono, ti fanno male davvero e pur di farlo sono disposti a dire o scrivere un sacco di bugie».
L´indagine della Finanza non era una bugia, però.
«Certo, ma dipingermi come uno che fa la vita del miliardario e nuota nei soldi è una falsità. Chi mi conosce sa bene che ho solo una passione costosa: le automobili, per il resto faccio una vita normale, anche se non sono così stupido da non sapere di essere un privilegiato».
In effetti, l´accusano di passare più tempo a Tavullia che a Londra. E Tavullia, con tutto il rispetto, non è Nassau. E neanche Londra.
«Io vivo in Inghilterra dal Duemila. E siccome la legge mi permetteva di poter passare anche del tempo nel mio paese, coi miei amici e la mia famiglia, io l´ho fatto, dal mio punto di vista senza violare le regole. Ma su questa storia le risposte prima o poi arriveranno, la cosa che mi ha dato davvero fastidio è che abbiano voluto farmi passare come un nababbo furbetto, uno che gira addobbato d´oro massiccio neanche fosse Snoop Dogg (noto rapper e produttore americano ndr)».
Rossi, cosa ha pensato in quei giorni così tosti uno abituato a essere un mito intoccabile?
«Che era davvero dura perché non potevo neanche rispondere in pista, e questo rendeva tutto molto frustrante. Per il resto c´era poco da fare: mi sono protetto evitando di leggere i giornali».
Nemmeno un po´?
«Solo qualche volta. Ma ho preferito distrarmi con i libri».
Un titolo?
«Un libro che mi è piaciuto tantissimo è "Questa storia" di Baricco. Me lo hanno regalato perché c´era una dedica per me e io l´ho subito letto. Davvero bello, e ringrazio di cuore Baricco per quella dedica».
Altri titoli?
«Beh, "La casta". L´ho appena finito. Mamma mia».
Sorpreso?
«Questo è un libro che dovrebbero leggere tutti. E non a caso è diventato un best seller. Ognuno di noi ha il diritto di sapere come funzionano certe cose».
E Rossi come giudica il funzionamento di certe cose?
«Io preferisco non fare la morale a chi ha fatto la morale a me. E comunque è facile capire cosa può pensare uno che ha letto quel libro».
Prossima lettura?
«Oceano mare».
Sempre Baricco.
«Mi piace la sua scrittura».
Valentino, lo sa che lei sembra cresciuto davvero?
«Se me lo dicono sono contento. Ma credo che sia normale. Un po´ le storie della vita, un po´ l´età, visto che i trent´anni non sono poi così lontani. E così si cambia. In meglio, spero».
E si cambia anche il manager, giusto?
«Preferisco parlare di queste cose a mondiale finito. Cioè dalle tre in poi di domenica prossima».
E allora torniamo per un attimo al discorso dei media cattivi. Perché, oltre al discorso delle tasse, lei si era anche arrabbiato molto per quella faccenda del suo presunto flirt con Elisabetta Canalis.
«Un attimo, dire che mi ero arrabbiato molto non basta a spiegare il mio stato d´animo di fronte a certe falsità».
Ecco, ma al di là del giudizio che ognuno di noi può avere sul gossip giornalistico, non crede che un personaggio come lei sia comunque destinato a essere preso di mira dalla stampa scandalistica?
«Beh, io per la verità ho sempre fatto di tutto per evitarlo, ma non è questo il punto».
E allora dove sta il problema?
«Chiariamo una cosa: il problema non sta nelle voci di una mia presunta relazione con Elisabetta Canalis, cosa che comunque non sta in cielo né in terra. Ciò che trovo orribile è che abbiano scritto che io avevo lasciato la mia fidanzata Arianna per via di questa relazione. Una bugia vergognosa, giocata sulla pelle di una ragazza con cui sono stato due anni e mezzo. E una relazione così lunga lascia sempre dietro di sé delle sofferenze. Ecco perché mi sono ribellato. E comunque io continuo a pensare che tra questa storia e quella delle tasse ci sia un legame. Ma lasciamo stare. Meglio parlare d´altro».
Di moto, per esempio.
«Sono pronto».
Cominciamo così: Rossi è sempre Rossi?
«Sì».
E Stoner è più o meno forte di Rossi?
«Stoner è molto forte».
Non ha risposto.
«Un pilota davvero forte è anche convinto di essere il più forte di tutti. Quindi.».
Sì, però qualcuno ha detto che lei ha iniziato a lamentarsi: la moto che non va, le gomme che non funzionano. Rossi un po´ come il suo antico rivale Biaggi, possibile?
«No, non è proprio possibile. Mi sarebbe piaciuto vedere cosa avrebbero detto altri piloti dopo aver visto, come è successo in Cina e in Qatar, la Ducati andare venti chilometri più forte della loro moto».
D´accordo, ma due mondiali persi per uno come lei sono un doppio cazzotto nello stomaco.
«Perdere non fa piacere, ma forse sarebbe anche giusto ricordare che da quando sono arrivato nella top class ho vinto cinque mondiali di fila».
Fa l´orgoglioso?
«Era giusto per dire che almeno posso dire di essere entrato nell´olimpo del motociclismo».
Però adesso tutti si aspettano la grande rivincità. Gomme nuove, le Bridgestone, e una Yamaha all´altezza. Lei sembra avere le idee molto chiare.
«E´ normale cercare di ottenere il meglio, dal punto di vista tecnico».
Ma le Bridgestone sono una certezza?
«Stanno ancora discutendo, lo sapremo lunedì».
Lei ripete spesso che se laYamaha la deluderà di nuovo potrebbe cambiare a fine stagione. Le cose stanno davvero così?
«Io vorrei chiudere la carriera su questa moto ma mi piacerebbe anche avere a disposizione i mezzi per combattere per il titolo».
In caso contrario, addio Yamaha.
«Sì, ma intanto voglio pensare al mio 2008 sulla M1».
Lei che ne pensa del divorzio Alonso-Mclaren?
«Quando senti che un team non lavora più per te al cento per cento è l´ora di cambiare casa».
Rossi, oltre a pretendere una moto competitiva c´è anche qualcosa che lei adesso pretende da se stesso?
«Sì, e vorrei tornare alla storia delle lezioni della vita. Non so bene perché, ma tutto quello che è successo mi ha convinto del fatto che nessuno può vivere bene se non riesce a mettere davanti a tutto i rapporti umani. A volte ti trovi a sottovalutare questo aspetto senza volerlo, per superficialità o per distrazione. E poi paghi il prezzo».
Meglio crescere, no?
«E´ quello che sto cercando di fare, anche perché non riesco a stare fermo».
E allora ben vengano le lezioni.
«Già, e tra le lezioni metterei anche un bel pensiero: tra un mito indistruttibile e un mostro sbattuto in prima pagina c´è un ragazzo che ama correre in moto. Ecco, quello sono io».
grazie per averla postata qui..una bella intervista di un insolito Rossi
Sto seguendo i test di Valencia e tutto quello che succede in questi giorni finito il mondiale MotoGp 2007.
Schumacher gira con la Desmosedici in 1.37.900. NON CI CREDO!!!!!!!
Il mio non è stupore per un gran tempo ma la considerazione che se anche uno si chiama Shumacher non può fare i tempi che sta facendo un certo Dovizioso in sella alla Honda RC212V.
Se poi qualcuno è stato testimone della cosa con cronometro alla mano mi rimangerò tutto ma non capisco perchè si debba attribuire certi tempi a gente che con le gp ci fa un giretto all'anno.
I piloti di moto sono su un'altro pianeta e anche se sotto il xxx ho la GP7 per limare secondi ce ne vuole.
Anche al Mugello gli avevano attribuito gran tempi ma da quel poco che ho visto su YouTube etc vi dico che giro più veloce io col mio Suzuki RGV250
Scusate lo sfogo
I tempi della prima giornata Valencia (ufficiosi)
Casey Stoner (Ducati) – 1’32”393 Nicky
Hayden (Honda) – 1’33”176
Chris Vermeulen (Suzuki) – 1’33”634
Loris Capirossi (Suzuki) – 1’33”669
Toni Elias (Ducati) – 1’33”911
Shinya Nakano (Honda) – 1’34”561
Randy De Puniet (Honda) – 1’34”804
Dani Pedrosa (Honda) – 1’34”926
John Hopkins (Kawasaki) – 1’35”128
Marco Melandri (Ducati) - 1’35”267
Sylvain Guintoli (Ducati) – 1’35”695
Olivier Jacque (Kawasaki) – 1’36”034
Nobuatsu Aoki (Suzuki) – 1’36”826
Alex De Angelis (Honda) – 1’36”934
Jorge Lorenzo (Yamaha) – 1’37”115
Andrea Dovizioso (Honda) – 1’37”255
Schumacher gira con la Desmosedici in 1.37.900. NON CI CREDO!!!!!!!
Il mio non è stupore per un gran tempo ma la considerazione che se anche uno si chiama Shumacher non può fare i tempi che sta facendo un certo Dovizioso in sella alla Honda RC212V.
Se poi qualcuno è stato testimone della cosa con cronometro alla mano mi rimangerò tutto ma non capisco perchè si debba attribuire certi tempi a gente che con le gp ci fa un giretto all'anno.
I piloti di moto sono su un'altro pianeta e anche se sotto il xxx ho la GP7 per limare secondi ce ne vuole.
Anche al Mugello gli avevano attribuito gran tempi ma da quel poco che ho visto su YouTube etc vi dico che giro più veloce io col mio Suzuki RGV250
Scusate lo sfogo
I tempi della prima giornata Valencia (ufficiosi)
Casey Stoner (Ducati) – 1’32”393 Nicky
Hayden (Honda) – 1’33”176
Chris Vermeulen (Suzuki) – 1’33”634
Loris Capirossi (Suzuki) – 1’33”669
Toni Elias (Ducati) – 1’33”911
Shinya Nakano (Honda) – 1’34”561
Randy De Puniet (Honda) – 1’34”804
Dani Pedrosa (Honda) – 1’34”926
John Hopkins (Kawasaki) – 1’35”128
Marco Melandri (Ducati) - 1’35”267
Sylvain Guintoli (Ducati) – 1’35”695
Olivier Jacque (Kawasaki) – 1’36”034
Nobuatsu Aoki (Suzuki) – 1’36”826
Alex De Angelis (Honda) – 1’36”934
Jorge Lorenzo (Yamaha) – 1’37”115
Andrea Dovizioso (Honda) – 1’37”255