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Nuova Sezione: Sala Posa?
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F.Giuffra
Messaggio: #1
A mio modesto parere in questo bellissimo forum manca uno spazio dedicato a quel mondo fantastico che è la sala posa dove poter raggruppare tutti gli argomenti di interesse per coloro che vogliono conoscerla o che già la frequentano.

La sala posa è un luogo unico perché permette di fotografare a qualunque ora o con qualunque condizione atmosferica, di fare qualunque tipo di foto senza nessuno che venga a disturbare, ma sopratutto di capire veramente come funziona l'illuminazione perché tutto viene costruito attivamente, non bisogna mai subire la luce, gli oggetti, le persone e lo sfondo che il caso ci fa trovare, e queste conoscenze che acquisiamo diventano utilissime in ogni occasione nel mondo esterno (ad esempio sfruttando le enormi potenzialità dell'illuminazione creativa dei flash Nikon). Stimola la creatività perché non si riprende la realtà ma la si deve costruire attivamente. Si può avere uno sfondo pulito perfettamente in modo che tutta l'attenzione sia sul soggetto, la differenza con gli altri ambienti è la stessa che si avrebbe ascoltando la stessa musica in una stanza senza alcun rumore che disturbi oppure in mezzo al traffico.

Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.

Farsi una piccola sala posa non è difficile e la spesa può essere inferiore a quella di una delle ottiche che avete in borsa. Basta un porta fondale, in pratica due stativi uniti in alto da una barra, una stoffa bianca, nera o colorata, e un paio di illuminatori flash o a luce continua. Questi si costruire ottenere con delle lampade da muratore e della carta da forno ma ormai ci sono tantissime offerte nei siti di fotografia per ogni tasca.

Se si è appassionati di still life, di soggetti immobili, si può utilizzare qualunque lampada, anche con luce non bianchissima, tanto poi la macchina fotografica o il pc possono ri bilanciare tutto, e giocando con il tempo si può esporre perfettamente l'immagine. Invece con i soggetti viventi è meglio avere abbastanza luce da evitare il mosso. Si possono utilizzare luci fisse oppure flash. Le prime hanno il problema che in genere scaldano molto, quindi tendono a sciogliere il trucco delle modelle, consumano molta corrente sprecandola in calore. I flash invece hanno molta più luce, consumano meno, non scaldano, hanno una luce più bianca che quindi non c'è bisogno di correggere dominanti di colori amplificando un canale rgb e quindi pure il rumore. In genere quelli da studio hanno una piccola lampada pilota che serve a prevedere l'effetto che il lampo avrà prima ancora di scattare. La velocità del lampo in genere impedisce di avere (micro) mosso nelle fotografie.

Come locale si può utilizzare il salotto di casa, ma alla lunga questa soluzione si presenta in tutta la sua scomodità, dovendo montare e smontare tutto ogni volta che si vuole scattare. Il vantaggio è che si possono usare tutti i mobili e gli accessori che si hanno in casa, come sedie, poltrone, cappelli, vestiti, ecc. Oppure si può usare un garage, togliendo ogni volta eventuali automobili, si può cercare un fotoclub vicino o addirittura metterne su uno insieme uno con gli amici per dividersi l'affitto di una sede. Qualcuno affitta la sala di qualche professionista quando non la usa, cioè la sera o nei fine settimana, quando gli amatori possono dedicarsi alla loro passione e i professionisti riposano.

In pratica più la sala è grande e meglio è, per diversi motivi. Intanto se è piccola dovrete stare, sopratutto per le foto a figura intera, vicini ai soggetti usando un grandangolare e avrete una brutta deformazione prospettica, inoltre il grandangolare facilmente prenderà tutta la stanza andando fuori dal fondale che praticamente diverrà piccolo, ancora con poco spazio la luce del soggetto inquinerà lo sfondo e viceversa e sarà più difficile mascherare con bandiere e pannelli. Infine, con poco spazio le luci saranno troppo vicine ai soggetti che si ritroveranno delle parti buie e delle altre bruciate, ma lo vedremo più avanti.
La sala non deve disporre necessariamente di una grande illuminazione perché tanto poi dovrete usare la vostra ma deve essere riscaldata adeguatamente d'inverno.

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Le luci

La prima cosa da sapere è che la luce può essere dura o morbida, cioè dare ombre dure, in cui non si riesce a vedere alcun dettaglio, un po' come in una giornata di sole senza nubi, oppure può essere morbida, soffusa, con ombre sfuocate e appena accennate. E ovviamente tutte le possibili vie di mezzo. La durezza della luce dipende solo dalla grandezza e dalla distanza della luce. Se avete una luce piccola, come un flash nudo, e molto lontana la luce sarà dura, invece sarà morbida se avete un grande diffusore, come un ombrello o un soft box, che dovrebbe essere grande come il soggetto da illuminare e non più distante della grandezza stessa. Se le pareti sono bianche potete usarle come un grande diffusore, ma avrete difficoltà invece a impedire che la luce vada dovunque togliendo ogni ombra e tridimensionalità. Infatti, anche se il nome fotografia significa disegnare con la luce, è l'ombra che disegna la scena e dà tridimensionalità. Per questo si usano delle alette intorno alle parabole delle luci, per impedire che la luce impazzi dovunque. Per lo stesso motivo si deve fare attenzione all'uso degli specchi, che se da una parte aiutano i modelli a mettersi in posa, dall'altra fanno rimbalzare la luce dovunque con effetti imprevedibili.
Esiste una infinità di parabole e accessori per modulare la luce dei flash da studio: gli ombrelli sono leggeri, pieghevoli, trasportabili, facili da montare, fanno una luce molto diffusa ma difficile da contenere, da delimitare, sotto questo aspetto di soft box sono meglio ma costano di più e sono più scomodi. Ci sono parabole poi di diverse misure e conicità per ottenere gli effetti più svariati sino agli snoot, degli imbuti che fanno una macchia molto stretta.

Altri oggetti.

Un utile ed economico accessorio sono dei pannelli di polistirolo con un lato dipinto di nero che serve per dare contrasto impedendo che la luce sbavi dovunque e l'altro bianco per ammorbidire le ombre quando serve.
Dei teli colorati servono sempre, per coprire sedie o poltrone e farne oggetti sempre diverse, per staccare i soggetti e dare contrasto, per vestire e scoprire le persone ritratte.
Un oggetto veramente utile sono le cassette delle bottiglie dell'acqua, quelle da sei, di plastica. Si reperiscono praticamente gratis dovunque e possono fungere da sedie e sgabelli, zavorrati con bottiglie possono reggere in piedi dei pannelli di polistirolo, se coperte da un lenzuolo diventano degli oggetti da scena dove far sedere le persone ritratte. Impilate diventano una scaletta d'emergenza, ma è meglio avere una scala che vi potrà servire anche per fare foto da una prospettiva insolita.
Delle pinze con la molla, si trovano dai ferramenta, possono servire per stringere dei vestiti troppo larghi, per fissare i pannelli di polistirolo, ecc.
E poi raccogliete tutti quegli oggetti che possano dare un tono alle persone ritratte che spesso non sanno dove mettere le mani, cappelli, ventagli, e poi pettini e trucchi, fazzoletti, ciabatte, accappatoi, nastro adesivo, filo di ferro, cacciavite e tutto quello che può aiutare per ogni emergenza, in sala posa bisogna sempre saper improvvisare. Se fotografate piccoli oggetti raccogliete cartoncini bianchi, neri, colorati e di alluminio per riflettere la luce.
Tenete sempre un piccolo frigo o almeno un armadietto con acqua o qualche genere di ristoro per cortesia. Una radio può alleggerire la sedute.

Un oggetto che rende più professionale il lavoro è un esposimetro esterno per flash, permette non solo di regolare con precisione il diaframma da settare in macchina ma pure da regolare le varie luci in modo che abbiano un gradiente ben predefinito. Ad esempio per bruciare il fondale senza che la luce comprometta il soggetto come in un controluce, lo sfondo deve ricevere al massimo due stop di luce in più.

IPB Immagine

Le persone

Quando invitate qualcuno per fare delle foto ricordate sempre loro di portare diversi vestiti di diverso genere, uno serio, sobrio, uno sportivo, uno casual, uno allegro, un costume, eventualmente uno spiritoso, un pigiama, se fanno uno sport o una attività particolare qualcosa che richiami in modo da avere tante foto diverse, non tutte quasi uguali, da usare nelle diverse occasioni per fare un book in cui mostrano che sono in grado di figurare per ogni necessità. L'abito fa il monaco, almeno in sala posa.

Potete reclutare amici e parenti ma con una modella professionista che sa come posare e ha un fisico adatto sarà più facile iniziare e farsi un portfolio tale da attrarre sempre più persone. Cercate sempre di spiegare chiaramente cosa volete ottenere, se chiamate degli amici fate sempre prima loro un po' di foto con gli schemi di illuminazione che conoscete meglio, in modo da consegnare loro comunque un po' di scatti belli che li gratifichino, prima di usarli come cavie umane per provare situazioni nuove.

Ricordatevi di far firmare sempre la liberatoria per poter mettere sul vostro sito le vostre foto, ne trovate molte sul web.

Tecnica coi flash

Non comprate due illuminatori con la stessa potenza perché di solito si usa una luce principale, più forte, e una secondaria più debole. È vero che di solito si possono regolare, ma una delle due sarebbe sempre surriscaldata e l'altra quasi inutilizzata, inoltre non potreste giocare molto con i diaframmi se una è già al massimo e l'altra al minimo.
Se scegliete di usare dei lampeggiatori ricordatevi che il tempo di un lampo si misura in millesimi di secondi, non decimi, quindi variare il tempo nella fotocamera non cambierà l'esposizione come avviene sotto il sole o le luci continue. Invece per variare l'esposizione dovete variare la potenza dei lampeggiatori, il diaframma della macchina o al peggio la sensibilità iso, cosa da evitare perché in genere si fanno le foto in sala per avere la massima qualità. In pratica si usa il tempo di sincroflash, che è il tempo più veloce possibile che la macchina può usare con i flash così da evitare che la luce ambiente possa inquinare l'immagine, cosa che potrebbe avvenire usando un tempo lungo, ammesso che nella stanza ci siamo lampade o finestre. L'ideale sarebbe essere al buio, non tanto perché una luce debole possa influenzare il risultato ma perché così è possibile usare le flebili luci pilota dei flash da studio per prevedere l'effetto che avremo.

Se viceversa volete fare le foto estreme con solo una candela accesa procuratevi un bel cavalletto, una ottica super luminosa, una macchina che vada su di iso impunemente e una modella coi nervi di ghiaccio per evitare una foto mossa, problema praticamente inesistente con i flash.

IPB Immagine

Gli schemi di luce

La tridimensionalità massima è data da una luce laterale, radente, si ha un lato chiaro uno in ombra, tutti i particolari vengono sottolineati da una ombra nera, evidente sopratutto se è una luce dura. Ovviamente non va molto bene con una donna di una certa età perché evidenzia rughe ed imperfezioni, va bene con un uomo rude o per mostrare la trama di una stoffa. Dal lato opposto abbiamo la luce frontale, come quella del flash sulla fotocamera, che appiattisce tutto perché non fa ombre, spariscono tutte dietro al soggetto, è la luce glamour tipica delle riviste patinate, spariscono nasoni, rughe, brufoli. Una via di mezzo è una lampada a 45° da un lato.

Per schiarire un po' le ombre senza togliere troppo la tridimensionalità si può mettere dal lato opposto una altra luce che deve essere più soffusa per non creare una doppia ombra innaturale. Un pannello bianco può fare questa funzione ma è più difficile da gestire, perché se lo allontano la luce diminuisce ma diventa più dura, come dicevamo sopra.

In genere la luce dovrebbe essere un po' più alta perché in natura il nostro occhio è abituato così, ma facciamo attenzione alla caduta di luminosità nelle gambe: la luce, come il suono, cade col quadrato della distanza; il sole è distante dalla testa ai piedi delle persone praticamente nello stesso modo mentre una torcia sopra le teste, in una sala non tanto alta, rischia di “bruciare”, nel senso di sbiancare troppo, la faccia e lasciare le gambe nere. Si può ovviare eventualmente mettendo un pannellino bianco, anche solo un cartoncino, in basso che rifletta un po' di luce sulle gambe.

Altre luci

Se ne può mettere una da dietro in alto che accenda i capelli, utile sopratutto con le bionde ricce, provoca un piacevole effetto xxx di Fatima, a qualcuno piacciono proprio bruciati, bianchi, ad altri meno, ma va a gusti. Con lo sfondo bianco si possono usare due torce a 45° di lato per bruciarlo e far galleggiare le persone nel bianco. Quando il fondo è nero una si può piazzare su uno snoot, cioè su una parabola molto stretta che fa una macchia di luce sullo sfondo, simile ad una aureola dietro al soggetto, la luce fa un disegno grigio, quasi bianco, che va sfumando. Una altra si può piazzare dietro ai soggetti dall'angolo opposto alla luce principale per evitare, sopratutto quando sono vestiti di scuro, che il lato meno illuminato sparisca nel buio, schiarendo il bordino.

Esempi

Vediamo adesso qualche foto:
Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.
Questa è una luce dura, molto tridimensionale ma dura, va bene con una modella molto giovane perché evidenzia ogni imperfezione, le ombre sono chiuse, non permettono cioè di vedere alcun dettaglio, la persona si perde nel nero totale. Ovviamente è stato usato un solo flash molto laterale.

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Qui vediamo l'effetto di più luci, alla nostra sinistra, la destra del modello, vi è una luce principale, più forte, dall'altro lato una più soffusa e debole permette di avere un ombra che rende la tridimensionalità ma non è nera, si vedono i dettagli. Dalla parte opposta poi c'è ancora un bordino schiarito da un'altra luce posteriore, un controluce. Ed infine, se guardiamo bene, vediamo che lo sfondo non è nero ma con un gradiente di grigio perché una luce bianca sul nero produce un grigio.

Un vecchio trucco: per capire che tipo di luci siano state piazzate davanti ai soggetti basta guardarne il riflesso negli occhi, se non sono stati ritoccati.

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Questa è una silhouette, ma non è completamente piatta come un'ombra sul muro, ha una certa tridimensionalità che si può ottenere e regolare variando l'intensità della luce, il diaframma, la distanza del soggetto dallo sfondo. Qui ovviamente lo sfondo deve essere molto più illuminato delle persone, parecchi stop di più.

Questi sono solo dei consigli teorici ma basta spostare di pochissimo una luce e cambia la personalità dei soggetti, la drammaticità, l'atmosfera; l'importante è fare pratica, arruolare tutti i conoscenti e scattare... e avere degli amici con cui scambiare impressioni, trucchi, idee, anche solo via internet, magari sfruttando questo grandissimo forum. Se vi piace la fotografia lanciatevi in questo mondo e avrete grandi soddisfazioni: coraggio, divertiamoci!

Fabriziogiuffra(CHIOCCIOLA)alice.it – Skype: Fabritius38 – Messenger: fabrizione@live.it
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Risposte (250 - 274)
buzz
Staff
Messaggio: #251
le orecchie non spariscono nella prima perchè il controulce è ben dosato. il trucco sta lì.
Alessandro Castagnini
Staff
Messaggio: #252
Vero...la terza, essendo un frontale, mi ha un pò fregato....
F.Giuffra
Messaggio: #253
Che dire? Intanto per evitare che parti nere e molto assorbenti spariscano nello sfondo nero ci vuole un controluce che ne illumini il bordo esterno, però se vuoi vendere questi oggetti per bambini vedrei meglio uno sfondo chiaro, un colore tenue, delicato, rassicurante, pastello, non un nero tenebroso.

Forse qui più che sala posa si tratta di Still Life, non abbiamo il problema dei riflessi sulla pelle, le pieghe, le posizioni, l'espressione del volto e la posizione del corpo, un'ombra che esalti la tridimensionalità e il lati migliori coprendo i difetti, qui serve solo una luce morbida, descrittiva, che non bruci la trama della stoffa, non abbiamo neppure riflessi e trasparenze che rendono complicata la vita a chi fa still life. Non credo tu voglia rendere bui, tenebrosi questi soggetti con ombre particolari.

Sbagliata sezione? Chissà perché ne abbiamo una Still life e non una sala posa... :(
pql89
Messaggio: #254
non esiste un tutorial come quello proposto in prima pagina in pdf o magari un libro che spiega un po' le luci ecc??
Imac
Messaggio: #255
Ciao a tutti. Ho letto con molto interesse tutto il 3D, dato che da pochi giorni anch'io ho allestito un piccolo set fotografico a casa. La mia intenzione è incominciare a capire in che modo funzionano le luci, come è possibile dare più energia ad una foto etc etc e migliorare la mia tecnica e conoscenza. Per lo più utilizzerò il set per fotografare oggetti, still-life, bonsai e piante. Anche se il mio kit non è di marca, desidero incominciare a sperimentare tanto e capire e imparare. Poi i passi successivi. Posso dichiarare con entusiamo che ho trovato qui molti spsunti interessanti, che non appena avrò un minuto libero sperimenterò. Voglio rischiare, come qualcuno invitava a farlo,subito pubblicando le prime foto fatto con questo set. Sono rimasto abbastanza contento dei risultati ottenuti perchè sono riuscito, finalmente, ad ottenere foto non piatte con una certa tridimensionalità.
Desideri ringraziarvi in anticipo per i sufferimenti e critiche che vogliate darmi. Sono pronto a tutto.

Grazie a tutti.
Enzo


Ecco le primissime foto che ho scattato. Desidero premettere che sono autoscatti, non ho basato all'inquadratura ma solo al risultato della luce.

Immagine Allegata



Immagine Allegata



Immagine Allegata



F.Giuffra
Messaggio: #256
Benvenuti a tutti i novizi che si buttano in questa meravigliosa avventura che vi aiuterà a capire come funziona la luce anche fuori dalla sala posa.

ciao Pql89, questo ti piace? Pagina nel mio sito

Ciao Enzo,
anche se l'attrezzatura, la tecnica, la sala è molto simile per fotografare gli oggetti c'è una sezione apposita mentre qui siamo relegati in un semplice post in una diversa sezione, se passi di li troverai spunti interessanti.

La tua foto di ritratto mi sembra decisamente sotto esposta, non so se regoli l'esposizione con una fotocellula esterna o con l'istogramma della Nikon ma devi rivedere meglio i parametri.

Un benvenuto a bordo a tutti.
dariorubeo
Messaggio: #257
ciao come mi hai consigliato al sushi bar eccomi qua ...ho letto tutte le pagine e le ho trovate interessanti tanto e' che mi sono permesso di farmene fil pde da rileggere con comodo...ho iniziato subito a scattare con il nuovo softbox 60x60 ed ho provato varie posizioni e mi sembra di avere capito qualcosina in piu'.
l'unica cosa e' che se provo a scattare nel buio assoluto la macchina poi non riesce a mettere a fuoco(d3100) allora ho provato a mettere a fuoco con la luce accesa e utilizzare un diaframma un po' chiuso(per avere una pdc piu estesa in modo da tenere il soggetto a fuoco) poi ho messo in manuale la maf ed ho scattato...pero' se volessi lavorare con un diaframma un po piu aperto 2.8-1.8 come posso fare ? lo so sono domande da pivello pero' inizio ora...grazie..
buzz
Staff
Messaggio: #258
Usa una luce normale accesa per mettere a fuoco, poi scatta.
Il flash. essendo numerose volte più potente, neutralizza la luce ambiente. L'importante è non scendere sotto 1/125 e non tenere iso troppo alti. Ma col flash di solito questo non si fa.
F.Giuffra
Messaggio: #259
QUOTE(dariorubeo @ Nov 20 2011, 08:16 PM) *
l'unica cosa e' che se provo a scattare nel buio assoluto la macchina poi non riesce a mettere a fuoco(d3100) allora ho provato a mettere a fuoco con la luce accesa e utilizzare un diaframma un po' chiuso(per avere una pdc piu estesa in modo da tenere il soggetto a fuoco) poi ho messo in manuale la maf ed ho scattato...pero' se volessi lavorare con un diaframma un po piu aperto 2.8-1.8 come posso fare ? lo so sono domande da pivello pero' inizio ora...grazie..

Ciao Dario,
ben arrivato in questo magico mondo.

Intanto di solito i flash da studio hanno una luce pilota che può essere regolata, puoi tenerla proporzionale alla flashata per poter prevedere come verrà la foto, come quando usi delle luci continue, ma se vuoi puoi metterle alla massima potenza per focheggiare meglio. Ovviamente si spengono quando scatti e si riaccendono quando il lampeggiatore è di nuovo pronto per un altro lampo.

Tieni conto che in esterno si ha spesso bisogno di sfocare perché lo sfondo è brutto, ma qui no, qui lo sfondo non c'è, ovvero non c'è bisogno di sfocarlo, è il tuo telo. Se apri troppo il diaframma fai fatica a tenere il soggetto a fuoco, rischi di avere le orecchie sfuocate senza alcun vantaggio. Il vantaggio di avere ottiche più luminose qui è di una messa a fuoco più rapida.

Se ci posti qualcosa è più facile capire ed aiutarti.
dariorubeo
Messaggio: #260
QUOTE(F.Giuffra @ Nov 21 2011, 10:05 AM) *
Ciao Dario,
ben arrivato in questo magico mondo.

Intanto di solito i flash da studio hanno una luce pilota che può essere regolata, puoi tenerla proporzionale alla flashata per poter prevedere come verrà la foto, come quando usi delle luci continue, ma se vuoi puoi metterle alla massima potenza per focheggiare meglio. Ovviamente si spengono quando scatti e si riaccendono quando il lampeggiatore è di nuovo pronto per un altro lampo.

Tieni conto che in esterno si ha spesso bisogno di sfocare perché lo sfondo è brutto, ma qui no, qui lo sfondo non c'è, ovvero non c'è bisogno di sfocarlo, è il tuo telo. Se apri troppo il diaframma fai fatica a tenere il soggetto a fuoco, rischi di avere le orecchie sfuocate senza alcun vantaggio. Il vantaggio di avere ottiche più luminose qui è di una messa a fuoco più rapida.

Se ci posti qualcosa è più facile capire ed aiutarti.

Ciao io per il momento uso un metz 50af e la luce pilota non so impostarla ammesso che ci sia....consigli?

Con quale diaframma e con quale tempi mi consigliate di lavorare e perché?
pql89
Messaggio: #261
QUOTE(F.Giuffra @ Nov 20 2011, 07:14 PM) *
ciao Pql89, questo ti piace? Pagina nel mio sito


grazie mille biggrin.gif
è molto chiaro e piuttosto completo (per chi deve ancora iniziare!)
ora spero mi arrivino presto le luci ed i diffusori che ho ordinato e così provo a provare!
buzz
Staff
Messaggio: #262
QUOTE(dariorubeo @ Nov 21 2011, 12:59 PM) *
Ciao io per il momento uso un metz 50af e la luce pilota non so impostarla ammesso che ci sia....consigli?

Con quale diaframma e con quale tempi mi consigliate di lavorare e perché?



Non al di sopra di 1/200 se no esci fuori sync con l'otturatore, meglio 1/125-
il diaframma regolalo di conseguenza alla quantità di luce che hai
dariorubeo
Messaggio: #263
QUOTE(buzz @ Nov 21 2011, 03:25 PM) *
Non al di sopra di 1/200 se no esci fuori sync con l'otturatore, meglio 1/125-
il diaframma regolalo di conseguenza alla quantità di luce che hai

infatti nelle varie prove che ho fatto ho notato che gia a 1/200 si comincia a notare la tendina che non chiude in tempo ...ed infatti con i tempi piu lenti di 1/200 non ho problemi.....e gia stamo un passo avanti......poi altre dritte? biggrin.gif
dariorubeo
Messaggio: #264
poi se ho ben capito avvicinando il softbox al soggetto la luce è più diffusa però la domanda e : quanto posso avvicinarmi al soggetto senza rischiare di bruciare lo stesso? ossia esiste una regola che lega la misura del softbox alla distanza dal soggetto
buzz
Staff
Messaggio: #265
QUOTE(dariorubeo @ Nov 22 2011, 09:30 AM) *
poi se ho ben capito avvicinando il softbox al soggetto la luce è più diffusa però la domanda e : quanto posso avvicinarmi al soggetto senza rischiare di bruciare lo stesso? ossia esiste una regola che lega la misura del softbox alla distanza dal soggetto


la regola dell'esposizione.
più ti avvicini e più chiudi il diaframma.
dariorubeo
Messaggio: #266
Pollice.gif
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #267
E' da poco tempo che ho provato insieme ad altri tre amici l'esperienza della fotografia in studio.Uno dei miei amici ha una bella attrezzatura fatta tutta da "sè".Con lampade e cavalletti da cantiere,ombrellini dei cinesi,per fondali lenzuoli 2 piazze della mamma.Insomma non avrei dato una lira e invece sono venute fuori delle foto davvero carine ad alcune delle nostre amiche,non solo,ma ci siamo divertiti un mare.
Questo tutorial,che per metà ho imparato a memoria,è veramente interessante con molte idee semplici,ma che non avrei neanche immaginato.
Con questo volevo ringraziare Giuffra in prima persona come ideatore ma anche tutti coloro che contribuiscono ad arricchire la discussione.
F.Giuffra
Messaggio: #268
QUOTE(dariorubeo @ Nov 21 2011, 12:59 PM) *
Ciao io per il momento uso un metz 50af e la luce pilota non so impostarla ammesso che ci sia....consigli?
Con quale diaframma e con quale tempi mi consigliate di lavorare e perché?

Ciao Dario,
ma hai letto almeno l'inizio della discussione? I tempi devono essere inferiori al syncroflash della tua camera, il diaframma quello che il tuo flash permette di usare. Se, come temo, è un flash cobra, quelli che si montano sulla fotocamera, non ha la luce pilota e se lo usi, come necessario, riflesso da un ombrello, la potenza sarà scarsina...

QUOTE(dariorubeo @ Nov 22 2011, 09:30 AM) *
poi se ho ben capito avvicinando il softbox al soggetto la luce è più diffusa però la domanda e : quanto posso avvicinarmi al soggetto senza rischiare di bruciare lo stesso? ossia esiste una regola che lega la misura del softbox alla distanza dal soggetto

Il problema, come aveva spiegato Lutz molti interventi più indietro, è che la luce cade col quadrato della distanza, quindi se la luce è molto lontana e la modella allarga le braccia non succede quasi nulla, se sono vicine una mano viene"bruciata" perché troppo vicina alla sorgente, l'altra viene nera perché troppo lontana.


QUOTE(Gianni Burberi @ Nov 22 2011, 05:47 PM) *
Con questo volevo ringraziare Giuffra in prima persona come ideatore ma anche tutti coloro che contribuiscono ad arricchire la discussione.

Ciao Gianni, grazie per il tuo riconoscimento al lavoro di condivisione che facciamo, serve a tutti, anche a noi, non si smette mai di imparare quando si condivide.

Ma provate, provate, provate, nessuno ha mai preso la patente senza fare pratica, e postate le foto, così possiamo darvi opinioni e consigli altrettanto necessari.
pql89
Messaggio: #269
scusate un attimo... ho un mini problema... per degli oggetti vorrei uno sfondo nero... ed il problema non è questo perché ho quello del cubelite
ma il fatto è che sono pieni di pieghe!come fate a renderli uniformi?? volevo semplicemente stirarli ma poi essendo di un tessuto tipo vellutino che mi sembra tipo riflettente o non so che avevo paura di rovinarli... ed in ogni caso portandolo a spasso non ho sempre la possibilità di usare un ferro da stiro!
dariorubeo
Messaggio: #270
QUOTE(pql89 @ Dec 3 2011, 01:31 PM) *
scusate un attimo... ho un mini problema... per degli oggetti vorrei uno sfondo nero... ed il problema non è questo perché ho quello del cubelite
ma il fatto è che sono pieni di pieghe!come fate a renderli uniformi?? volevo semplicemente stirarli ma poi essendo di un tessuto tipo vellutino che mi sembra tipo riflettente o non so che avevo paura di rovinarli... ed in ogni caso portandolo a spasso non ho sempre la possibilità di usare un ferro da stiro!

prova a bagnarlo con uno spruzzino e lascialo in tiro con dei pesetti (o qualcosa simile)sotto ..
buzz
Staff
Messaggio: #271
già il velluto, di suo, si pesta poco, se poi consideri che assorbe molta luce e che per avere lo sfondo nero questo deve riceverne il meno possibile, vedrai che le pieghe non si noteranno per niente
Utente cancellato
DEREGISTRATO
Messaggio: #272
Grazie Giuffra.
Colgo l'occasione per proporre due delle foto che facciamo nelle serate "da cantiere".
Si! "Da cantiere,nel senso che abbiamo un'attrezzatura molto rustica con luci appunto da cantiere.
I risultati saranno quello che sono ma in compenso ci divertiamo un sacco.

Guardate e commentate le foto considerando che lo "studio" è composto di:

-Due faretti da cantiere
-Due ombrellini cinesi (bianchi naturalmente)
-Telo nero come sfondo sorretto da cavalletti sempre da cantiere dell' Obi
-Un faretto puntato sullo sfondo che puntualmente spengiamo al decimo scatto

Tutto qui.

IPB Immagine Ingrandimento full detail : 244.2 KB




IPB Immagine Ingrandimento full detail : 370.2 KB
pql89
Messaggio: #273
QUOTE(buzz @ Dec 3 2011, 04:45 PM) *
già il velluto, di suo, si pesta poco, se poi consideri che assorbe molta luce e che per avere lo sfondo nero questo deve riceverne il meno possibile, vedrai che le pieghe non si noteranno per niente


scusa buzz non ho capito bene tutto... cmq con il nero ancora non ho fatto foto... con il rosso e con il blu sì... e si notano eccome le pieghe!!
F.Giuffra
Messaggio: #274
Bravo Gianni, l'importante è che vi divertiate, il resto arriverà col tempo. La prima sembra molto professionale, ora devi provare a sparare il faretto sui capelli. La seconda mi sembra che tiri al giallo, prova a calibrare la Nikon per il colore delle luci con un foglio bianco.

Pql, al peggio le pieghe sullo sfondo si tolgono in post produzione col software, ma è una seccatura.
pql89
Messaggio: #275
QUOTE(F.Giuffra @ Dec 4 2011, 08:16 AM) *
Pql, al peggio le pieghe sullo sfondo si tolgono in post produzione col software, ma è una seccatura.


sisi...ma il peggio sono quelle che si formano sul piano orizzontale che a volte riprendendo l'oggeto frontalmente vanno a coprire parte della base!
 
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