Ho letto che il Purple fringing a parità di ottica è tanto maggiore quanto è maggiore la dimensione dei pixel del sensore.
Questo vuol dire che a parità di Mpixel un sensore Fx è più "sensibile" al problema di un sensore Dx di pari Mpixel?
Grazie
Gianluca
Questo vuol dire che a parità di Mpixel un sensore Fx è più "sensibile" al problema di un sensore Dx di pari Mpixel?
Grazie
Gianluca
Non credo: il purple fringing è legato soprattutto al tipo di trattamento antiriflesso della lente posteriore dell'obiettivo, dalla sua forma/curvatura, dalla sua posizione (più arretrata o meno) e dalla sua dimensione. Ma anche da come è trattata la superficie del filtro low-pass.
Potenzialmente invece la dimensione del sensore e dei suoi elementi sensibili può influire sull'aberrazione cromatica (quella verde/rossa), ma non dimentichiamo che la nuova nata D3 implementa già in firmware accorgimenti software per correggere tale disturbo. Un po' come finora si è fatto a posteriori con Capture, con la differenza che adesso viene fatto on-camera.
Non confondiamo quindi purple fringing con aberrazione cromatica, perchè sono due fenomeni distinti.
Potenzialmente invece la dimensione del sensore e dei suoi elementi sensibili può influire sull'aberrazione cromatica (quella verde/rossa), ma non dimentichiamo che la nuova nata D3 implementa già in firmware accorgimenti software per correggere tale disturbo. Un po' come finora si è fatto a posteriori con Capture, con la differenza che adesso viene fatto on-camera.
Non confondiamo quindi purple fringing con aberrazione cromatica, perchè sono due fenomeni distinti.
Non credo: il purple fringing è legato soprattutto al tipo di trattamento antiriflesso della lente posteriore dell'obiettivo, dalla sua forma/curvatura, dalla sua posizione (più arretrata o meno) e dalla sua dimensione. Ma anche da come è trattata la superficie del filtro low-pass.
Potenzialmente invece la dimensione del sensore e dei suoi elementi sensibili può influire sull'aberrazione cromatica (quella verde/rossa), ma non dimentichiamo che la nuova nata D3 implementa già in firmware accorgimenti software per correggere tale disturbo. Un po' come finora si è fatto a posteriori con Capture, con la differenza che adesso viene fatto on-camera.
Non confondiamo quindi purple fringing con aberrazione cromatica, perchè sono due fenomeni distinti.
Potenzialmente invece la dimensione del sensore e dei suoi elementi sensibili può influire sull'aberrazione cromatica (quella verde/rossa), ma non dimentichiamo che la nuova nata D3 implementa già in firmware accorgimenti software per correggere tale disturbo. Un po' come finora si è fatto a posteriori con Capture, con la differenza che adesso viene fatto on-camera.
Non confondiamo quindi purple fringing con aberrazione cromatica, perchè sono due fenomeni distinti.
Ciao
Nota: il PF dipende anche dalla distanza dei fotoelementi tra loro sul sensore. In realtà è un debordamento di fotoni in situazioni di elevata saturazione dei livelli. A causa della conformazione dei filtri Bayer il colore risultante è di solito blu-magenta e questo spiega il nome. Vi sono diversi accorgimenti per ridurlo in acquisizione o per trattarlo a posteriori. La dimensione dei fotoelementi ha una certa importanza ma appunto solo in base alla distanza tra loro ed a certi accorgimenti costruttivi. Un sensore più grande ha (a parità di fotoelementi) solitamente meno problemi di PF.
L'aberrazione cromatica (di fatto il diverso allineamento dei colori sul piano del sensore, verde-rossa e/o blu-gialla) è influenzata fortemente dall'ottica e dall'architettura del gruppo lenti (oltre che in alcuni casi dal trattamento delle lenti), in special modo risulta visibile ai bordi.
Saluti
Messaggio modificato da manovi il Oct 15 2007, 09:01 AM
Ma allora perchè a parità di lente il PF non è presente su pellicola?
Ciao
Gianluca
Ciao
Gianluca
Ciao
Nota: il PF dipende anche dalla distanza dei fotoelementi tra loro sul sensore. In realtà è un debordamento di fotoni in situazioni di elevata saturazione dei livelli. A causa della conformazione dei filtri Bayer il colore risultante è di solito blu-magenta e questo spiega il nome. Vi sono diversi accorgimenti per ridurlo in acquisizione o per trattarlo a posteriori. La dimensione dei fotoelementi ha una certa importanza ma appunto solo in base alla distanza tra loro ed a certi accorgimenti costruttivi. Un sensore più grande ha (a parità di fotoelementi) solitamente meno problemi di PF.
L'aberrazione cromatica (di fatto il diverso allineamento dei colori sul piano del sensore, verde-rossa e/o blu-gialla) è influenzata fortemente dall'ottica e dall'architettura del gruppo lenti (oltre che in alcuni casi dal trattamento delle lenti), in special modo risulta visibile ai bordi.
Saluti
Nota: il PF dipende anche dalla distanza dei fotoelementi tra loro sul sensore. In realtà è un debordamento di fotoni in situazioni di elevata saturazione dei livelli. A causa della conformazione dei filtri Bayer il colore risultante è di solito blu-magenta e questo spiega il nome. Vi sono diversi accorgimenti per ridurlo in acquisizione o per trattarlo a posteriori. La dimensione dei fotoelementi ha una certa importanza ma appunto solo in base alla distanza tra loro ed a certi accorgimenti costruttivi. Un sensore più grande ha (a parità di fotoelementi) solitamente meno problemi di PF.
L'aberrazione cromatica (di fatto il diverso allineamento dei colori sul piano del sensore, verde-rossa e/o blu-gialla) è influenzata fortemente dall'ottica e dall'architettura del gruppo lenti (oltre che in alcuni casi dal trattamento delle lenti), in special modo risulta visibile ai bordi.
Saluti
Non mi è chiaro.
Se il Pf "dipende anche dalla distanza dei fotoelementi tra loro sul sensore".
Un sensore di dimensioni maggiore che ha lo stesso numero di fotoelementi dovrebbe avere una distanza maggiore tra gli stessi e quindi maggior PF.
Dove sbaglio
Gianluca
Non mi è chiaro.
Se il Pf "dipende anche dalla distanza dei fotoelementi tra loro sul sensore".
Un sensore di dimensioni maggiore che ha lo stesso numero di fotoelementi dovrebbe avere una distanza maggiore tra gli stessi e quindi maggior PF.
Dove sbaglio
Gianluca
Se il Pf "dipende anche dalla distanza dei fotoelementi tra loro sul sensore".
Un sensore di dimensioni maggiore che ha lo stesso numero di fotoelementi dovrebbe avere una distanza maggiore tra gli stessi e quindi maggior PF.
Dove sbaglio
Gianluca
Probabilmente manovi voleva dire che l'entità del problema è inversamente proporzionale alla distanza tra i fotoelementi...
Per la verità è presente anche su pellicola. Solo che la si ingrandisce molto meno, di solito, di quanto sia necessario per vederlo.
Ciao, Andrea
Ciao, Andrea
Per la verità è presente anche su pellicola. Solo che la si ingrandisce molto meno, di solito, di quanto sia necessario per vederlo.
Ciao, Andrea
Ciao, Andrea
Su pellicola non l'ho mai visto, pur avendo stampato colore in C.O. anche in formati molto grandi.
Quello che hai postato è dovuto alla scansione, secondo me, non alla pellicola...
Messaggio modificato da giannizadra il Oct 15 2007, 09:20 PM
Piccolo esempio (80-200 f2.8, il bighiera, F100, Fuji Astia 100F).
Ciao, Andre
Ciao, Andre
Ho seri dubbi (ma accetto smentite) che quell'effetto sia presente sulla pellicola.
Più probabile invece che sia stato generato dalla scansione.
Il purple fringing vero e proprio su pellicola non può esistere, mentre invece è naturalmente presente l'aberrazione cromatica, che però è un fenomeno totalmente diverso, come ben spiegato da manovi.
Mai osservato niente del genere su pellicola. E si che dia ne ho fatte parecchie... può essere stata la scansione?
Scusa Kefren sono scansioni da pellicola o da stampe?
Negative o diapo?
Negative o diapo?
Tutte Astia 100F, scansionate con Coolscan 5000.
Scanner impostato tutto a 0. Tutte perfettamente esposte in origine (nessuna recuperata durante, o dopo, la scansione). Diverse condizioni di scatto, diversi obiettivi.
Garantisco che anche quella in cui non lo vedete raggiunge la stessa trasparenza dell'altra, nella parte più chiara.
Ciao, Andre
Scanner impostato tutto a 0. Tutte perfettamente esposte in origine (nessuna recuperata durante, o dopo, la scansione). Diverse condizioni di scatto, diversi obiettivi.
Garantisco che anche quella in cui non lo vedete raggiunge la stessa trasparenza dell'altra, nella parte più chiara.
Ciao, Andre
Ultima domanda:
le hai proiettate belle grandi?
Si vede nella proiezione?
Perchè continuo a pensare che sia colpa dello scanner.
le hai proiettate belle grandi?
Si vede nella proiezione?
Perchè continuo a pensare che sia colpa dello scanner.
Garantisco che, se lo vai a cercare, nelle foto in cui si vede in scansione, lo osservi anche a occhio, se usi una buona lente. Il motivo per cui non lo abbiamo mai notato è che la scansione vista al 100% è come guardare la dia sotto al microscopio.
Ciao, Andre
Ciao, Andre
Perchè continuo a pensare che sia colpa dello scanner.
Pure io, non fosse altro perchè ho il Coolscan 5000 pure io e so bene che in rare condizioni di forte contrasto fa cose come quella... e pure altre ben peggiori:
http://www.photoactivity.com/Pagine/Artico...e%20Scanner.asp
Tanto che più di un anno fa avevo pure aperto una discussione dedicata nella sezione Scanner...
Nei casi in cui a me è successo, in proiezione non c'era alcuna traccia dell'effetto indicato.
Messaggio modificato da Lucabeer il Oct 15 2007, 09:57 PM
Ok, non sono del tutto convinto perchè in vent'anni di diapositive non ho mai visto niente del genere (e in passato ho usato certi vetracci... )
Ma non ho nemmeno motivo per dubitare delle tue parole.
Ma non ho nemmeno motivo per dubitare delle tue parole.
Quello è tutto un altro effetto. E lo avevo notato anche io (se fai una ricerca c'è pure un mio post, nella sezione). Ma gli aloni li fa in tutte le foto, indipendentemente dall'obiettivo utilizzato. Le frange viola invece le vedo solo nelle foto fatte con alcuini obiettivi. E le vedo anche se non scansiono le foto, garantisco. Vi dovete fidare di me, per questo. Se volete, si intende...
Ciao, Andre
Ciao, Andre
Quello è tutto un altro effetto. E lo avevo notato anche io (se fai una ricerca c'è pure un mio post, nella sezione). Ma gli aloni li fa in tutte le foto, indipendentemente dall'obiettivo utilizzato. Le frange viola invece le vedo solo nelle foto fatte con alcuini obiettivi. E le vedo anche se non scansiono le foto, garantisco. Vi dovete fidare di me, per questo. Se volete, si intende...
No, mi fido eccome! Però ho l'impressione che in questo caso sia più un effetto dell'aberrazione cromatica residua che del purple fringing vero e proprio.
Insomma, secondo me:
aberrazione cromatica residua (magenta/verde) = effetto dovuto al leggero disallineamento delle varie lunghezze d'onda/componenti cromatiche che compongono l'immagine. Presente sia su pellicola che in digitale se l'obiettivo non è ben corretto, esasperata in digitale anche su obiettivi ben corretti a causa della struttura geometrica dei fotositi del sensore. Si manifesta tanto più quanto ci si sposta verso i bordi (sia su pellicola che in digitale), ed è un fenomeno direzionale. Pienamente correggibile in Capture.
purple fringing = presente solo in digitale. Dovuto a strane e ancora non completamente chiarite riflessioni fra lente posteriore, filtro passabasso del sensore, sensore stesso. Si verifica anche al centro dell'immagine, soprattutto su obiettivi molto luminosi usati a grandi aperture. La sua entità in termini di "pixel coinvolti" è superiore a quella dell'aberrazione (che si limita a 1-2 pixel max). Non è un fenomeno direzionale, nel senso che l'alone colorato circonda i contorni da ogni lato. Non si corregge con Capture: richiede un ritocco a mano delle zone coinvolte. Attenzione che si chiama "purple", ma a volte è più un azzurrino lattiginoso che effettivamente un porpora/viola. Un effetto simile a quello degli aloni nelle scansioni da diapo, anche se cause e aspetto del difetto sono leggermente diversi.
Messaggio modificato da Lucabeer il Oct 16 2007, 08:15 AM