1/14
Sono passati quattro giorni ed ho vinto la titubanza... provo a scrivere questo life per condividere virtualmente con voi l'esperienza che mi travolto nel ponte pasquale.
Si tratta di una pratica millenaria, tradizioni, gesti e scenari che scivolano a ritroso nel tempo: la vela.
Un modo di navigare che porta con se un concetto di spostamento tutto da reinterpretare. Una filosofia di mobilità che mi ha profondamente colpito; magnifica rilettura della parola “viaggio”.
2/14
E' mattina presto: carico le borse in macchina, controllando che ci sia tutto... NO! Stavo dimenticando lo zaino con l'attrezzatura fotografica... incredibile... mai successo prima. L'emozione e la fretta combinano brutti scherzi.
Il tempo è brutto, maledettamente in linea con le previsioni meteo. Comunque: partenza in auto da Mestre, direzione Pirano (Croazia) dove ormeggiata ci attende l'imbarcazione.
Arrivo a Pirano ed immediata sistemazione dei bagagli in coperta.
Sono colpito: la barca è splendida e l'emozione di salirci comincia a definirsi in modo più netto... è la prima volta... davvero inebriante salirci a bordo.
Non c'è tempo per chiedere cosa sia questo o quello; lo skipper Alberto (amico anche nella vita) avvia il motore e da il via alle manovre per portare l'imbarcazione fuori dalla marina di Pirano... il tempo di impugnare la D200 con annesso 12-24 Nik. E parte il primo click: mi sento in vacanza.
3/14
Usciti dal porto gli esperti del gruppo spiegano le vele (genoa e randa) seguendo precise e perentorie istruzioni impartite dallo skipper.
Il motore si spegne e ... meraviglia... si naviga a vela.
Da subito qualcosa non mi torna... una sensazione strana... il rumore! Non c'è il rumore.
Il vento sibila tra le vele e l'acqua si infrange contro la prua restituendo un meraviglioso sciabordio... non c'è altro rumore, nessun pistone che ci spinge avanti... solo la forza degli elementi.
Divento piccolo, schiacciato tra cielo e mare, non mi resta che collaborare alla pari con l'immensità che mi sta attorno per raggiungere il mio scopo.
4/14
La destinazione è Humago (Croazia) ed il viaggio si preannuncia breve: un bel vento ci permette di filare veloci sul mare.
Altri regatanti si divertono a “gareggiare” con noi. Ci spiega il nostro Alberto che le vele della loro imbarcazione sono nere perché costruite in carbonio.
Il vento continua a spirare con decisione e inclina naturalmente la barca da un lato... la sensazione è un mix tra la preoccupazione e l'esaltazione. L'equipaggio è invitato a sedersi dalla parte opposta della piega, per compensarne il peso... azz!
...
5/14
Adesso ho il tempo di guardarmi meglio attorno e scopro un'infinità di “aggeggi” di cui ignoro completamente l'utilizzo.
Un complesso circuito di cime corre lungo tutta la barca
Tutti si devono rendere utili alla conduzione del mezzo e nessuno è esentato da queste attività.
Massimo rilascia la scotta (cima) dal winch:
6/14
Tale strumento:
Serve per cazzare (Tendere) o rilasciare la cima e quindi regolare la posizione delle vele (in particolare la randa, quella vela triangolare che si trova a poppa della barca)
...
7/14
Una volta approdati ad Humago si attende l'ora della cena passeggiando per questo paese di pescatori.
Un cormorano spiega le ali
8/14
Ad onor del vero il paese non è particolarmente affascinante. Offre comunque degli scorci di tradizione marinaresca
...
affiancati ad elementi di modernità... de gustibus...
Messaggio modificato da MarcoPagin il Apr 20 2006, 11:50 PM
affiancati ad elementi di modernità... de gustibus...
Messaggio modificato da MarcoPagin il Apr 20 2006, 11:50 PM
9/14
I gabbiani non possono mancare... quel che mancava era la luce che ormai volgeva al tramonto; mi sono arrogato qualche licenza poetica ed ho riscritto questi scatti esasperando la postroduzione; anche qui: de gustibus...
Di certo ad Humago il pesce lo sanno cucinare:
Antipasto di canestrelli e baccalà mantecato; seguono branzino e scorfano al forno con patate. Della cena non ho ricordi fotografici.. e stata consumata troppo in fretta.. . Deliziosa.
10/14
Giorno di Pasquetta: si salpa da Humago per compiere la traversata dell'alto Adriatico e giungere a P.to S.Margherita (VE). Sfruttiamo la “termica” cioè quella brezza che si crea per effetto delle differenti temperature tra acqua e terra, per allontanarci dalla costa croata.
11/14
Finito l'effetto della brezza di terra l'aria subisce una fase di quiete pressoché totale: è bonaccia.
Anche in questo caso ci si adegua al volere degli elementi; si procede a motore e si effettuano altre operazioni come il controllo dei cartigli
12/14
La sistemazione di alcune cime: Alberto utilizza una particolare imbragatura
Regola: “una mano a te ed una alla barca”. Significa che bisogna sempre restare ben saldi all'imbarcazione, almeno con una mano. In questi casi il vertical grip è una manna dal cielo. L'MBD200 insisto nel dire che completa in modo eccellente il corpo macchina.
Il vento è ancora latitante e possiamo fare un po di “scuola guida”. Mi sono cimentato in qualche operazione di virata e strambata (virata con il vento in poppa)... bellissimo.
13/14
La giornata volge al termine ed il sole si abbassa sul mare. Ancora il tempo di qualche scatto che coinvolge l'equipaggio composto da amici che compiono le operazioni prime di entrare nel porto di destinazione
...
14/14
Si guarda al porto con grande senso di appagamento
nonostante questi due giorni siano stati provanti ci si scambia degli sguardi e battute sincere.
Posso garantirvi che un'esperienza come questa salda maggiormente i legami con le persone e con il creato.
Marco
Da velista che sono...rimango doppiamente affascinato dalle tue foto
sono molto belle e trasmettono emozioni
i colori sono fantastici
ho ancora un pò di paura a portare la mia D50 a bordo, ma spero di vincerla presto per cimentarmi nel relizzare foto belle come le tue.......
sono molto belle e trasmettono emozioni
i colori sono fantastici
ho ancora un pò di paura a portare la mia D50 a bordo, ma spero di vincerla presto per cimentarmi nel relizzare foto belle come le tue.......
Mi hai fatto rivivere quella che è stata, pochi anni fa, una delle esperienze più esaltanti della mia vita, una giornata in barca a vela.
Con i tuoi scatti hai saputo interpretare alla grande la sensazione di libertà, di collaborazione e di entusiasmo che la vela da.
Inutile dire che i miei scatti preferiti sono quelli in barca, raffiguranti i gesti, i particolari e le geometrie che questo splendido sport regala.
Quando non avrò più l'età per dedicarmi agli sport che ora pratica, in cima alla liste delle cose che farò c'è proprio la barca a vela.
Con i tuoi scatti hai saputo interpretare alla grande la sensazione di libertà, di collaborazione e di entusiasmo che la vela da.
Inutile dire che i miei scatti preferiti sono quelli in barca, raffiguranti i gesti, i particolari e le geometrie che questo splendido sport regala.
Quando non avrò più l'età per dedicarmi agli sport che ora pratica, in cima alla liste delle cose che farò c'è proprio la barca a vela.
Complimenti Marco, hai realizzato un'ottima sequenza di immagini, dove portano l'osservatore al centro della scena
Sembra quasi di stare sulla barca in mezzo al mare
Ciao
Sembra quasi di stare sulla barca in mezzo al mare
Ciao
Ah, ecco finalmente cominciano a spuntare fuori i velisti.
Ne ho scoperti 3 in tre giorni.
Devo cominciare a frequentare di più la sezione giusta, sperando di vedere i vostri scatti.
Fatevi coraggio con le vostre fotocamere, io ho cominciato a portarmela dietro anche sul Meteor (per i profani è una "marinissima" barchetta di 6 mt).
Con le barche da crociera è un sacrilegio non portarsela dietro.
Buon vento a tutti.
Ne ho scoperti 3 in tre giorni.
Devo cominciare a frequentare di più la sezione giusta, sperando di vedere i vostri scatti.
Fatevi coraggio con le vostre fotocamere, io ho cominciato a portarmela dietro anche sul Meteor (per i profani è una "marinissima" barchetta di 6 mt).
Con le barche da crociera è un sacrilegio non portarsela dietro.
Buon vento a tutti.
Complimenti Marco, non ho mai passato neppure una giornata intera in barca a vela, ma il tuo racconto e le ottime foto mi hanno fatto vivere le sensazioni che si provano.
...Marco... che dire... non so veramente decidermi su quali siano le mie preferite! quelle in barca hanno una marcia in più (specialmente quelle dei particolari)... ottimo Life
Complimenti!
Stefano
Messaggio modificato da elwood67 il Apr 21 2006, 02:02 PM
Complimenti!
Stefano
Messaggio modificato da elwood67 il Apr 21 2006, 02:02 PM
Bellissime le foto e tutto il reportage.
Bei colori, le mie preferite sono quella seppiata (la 4) e quelle mosse che trasmettono la frenesia del lavoro a bordo.
Ancora complimenti
Messaggio modificato da Davide_C il Apr 21 2006, 02:05 PM
Bei colori, le mie preferite sono quella seppiata (la 4) e quelle mosse che trasmettono la frenesia del lavoro a bordo.
Ancora complimenti
Messaggio modificato da Davide_C il Apr 21 2006, 02:05 PM