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Sono passati quattro giorni ed ho vinto la titubanza... provo a scrivere questo life per condividere virtualmente con voi l'esperienza che mi travolto nel ponte pasquale.

Si tratta di una pratica millenaria, tradizioni, gesti e scenari che scivolano a ritroso nel tempo: la vela.

Un modo di navigare che porta con se un concetto di spostamento tutto da reinterpretare. Una filosofia di mobilità che mi ha profondamente colpito; magnifica rilettura della parola “viaggio”.

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E' mattina presto: carico le borse in macchina, controllando che ci sia tutto... NO! Stavo dimenticando lo zaino con l'attrezzatura fotografica... incredibile... mai successo prima. L'emozione e la fretta combinano brutti scherzi.
Il tempo è brutto, maledettamente in linea con le previsioni meteo. Comunque: partenza in auto da Mestre, direzione Pirano (Croazia) dove ormeggiata ci attende l'imbarcazione.

Arrivo a Pirano ed immediata sistemazione dei bagagli in coperta.

Sono colpito: la barca è splendida e l'emozione di salirci comincia a definirsi in modo più netto... è la prima volta... davvero inebriante salirci a bordo.

Non c'è tempo per chiedere cosa sia questo o quello; lo skipper Alberto (amico anche nella vita) avvia il motore e da il via alle manovre per portare l'imbarcazione fuori dalla marina di Pirano... il tempo di impugnare la D200 con annesso 12-24 Nik. E parte il primo click: mi sento in vacanza.

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Usciti dal porto gli esperti del gruppo spiegano le vele (genoa e randa) seguendo precise e perentorie istruzioni impartite dallo skipper.





Il motore si spegne e ... meraviglia... si naviga a vela.
Da subito qualcosa non mi torna... una sensazione strana... il rumore! Non c'è il rumore.

Il vento sibila tra le vele e l'acqua si infrange contro la prua restituendo un meraviglioso sciabordio... non c'è altro rumore, nessun pistone che ci spinge avanti... solo la forza degli elementi.
Divento piccolo, schiacciato tra cielo e mare, non mi resta che collaborare alla pari con l'immensità che mi sta attorno per raggiungere il mio scopo.

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La destinazione è Humago (Croazia) ed il viaggio si preannuncia breve: un bel vento ci permette di filare veloci sul mare.



Altri regatanti si divertono a “gareggiare” con noi. Ci spiega il nostro Alberto che le vele della loro imbarcazione sono nere perché costruite in carbonio.



Il vento continua a spirare con decisione e inclina naturalmente la barca da un lato... la sensazione è un mix tra la preoccupazione e l'esaltazione. L'equipaggio è invitato a sedersi dalla parte opposta della piega, per compensarne il peso... azz!

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Adesso ho il tempo di guardarmi meglio attorno e scopro un'infinità di “aggeggi” di cui ignoro completamente l'utilizzo.

Un complesso circuito di cime corre lungo tutta la barca



Tutti si devono rendere utili alla conduzione del mezzo e nessuno è esentato da queste attività.
Massimo rilascia la scotta (cima) dal winch:

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Tale strumento:



Serve per cazzare (Tendere) o rilasciare la cima e quindi regolare la posizione delle vele (in particolare la randa, quella vela triangolare che si trova a poppa della barca)

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Una volta approdati ad Humago si attende l'ora della cena passeggiando per questo paese di pescatori.

Un cormorano spiega le ali

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Ad onor del vero il paese non è particolarmente affascinante. Offre comunque degli scorci di tradizione marinaresca

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affiancati ad elementi di modernità... de gustibus...

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I gabbiani non possono mancare... quel che mancava era la luce che ormai volgeva al tramonto; mi sono arrogato qualche licenza poetica ed ho riscritto questi scatti esasperando la postroduzione; anche qui: de gustibus...







Di certo ad Humago il pesce lo sanno cucinare:
Antipasto di canestrelli e baccalà mantecato; seguono branzino e scorfano al forno con patate. Della cena non ho ricordi fotografici.. e stata consumata troppo in fretta.. . Deliziosa.

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Giorno di Pasquetta: si salpa da Humago per compiere la traversata dell'alto Adriatico e giungere a P.to S.Margherita (VE). Sfruttiamo la “termica” cioè quella brezza che si crea per effetto delle differenti temperature tra acqua e terra, per allontanarci dalla costa croata.

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Finito l'effetto della brezza di terra l'aria subisce una fase di quiete pressoché totale: è bonaccia.



Anche in questo caso ci si adegua al volere degli elementi; si procede a motore e si effettuano altre operazioni come il controllo dei cartigli

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La sistemazione di alcune cime: Alberto utilizza una particolare imbragatura




Regola: “una mano a te ed una alla barca”. Significa che bisogna sempre restare ben saldi all'imbarcazione, almeno con una mano. In questi casi il vertical grip è una manna dal cielo. L'MBD200 insisto nel dire che completa in modo eccellente il corpo macchina.

Il vento è ancora latitante e possiamo fare un po di “scuola guida”. Mi sono cimentato in qualche operazione di virata e strambata (virata con il vento in poppa)... bellissimo.

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La giornata volge al termine ed il sole si abbassa sul mare. Ancora il tempo di qualche scatto che coinvolge l'equipaggio composto da amici che compiono le operazioni prime di entrare nel porto di destinazione




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Si guarda al porto con grande senso di appagamento



nonostante questi due giorni siano stati provanti ci si scambia degli sguardi e battute sincere.
Posso garantirvi che un'esperienza come questa salda maggiormente i legami con le persone e con il creato.

Marco

Da velista che sono...rimango doppiamente affascinato dalle tue foto
sono molto belle e trasmettono emozioni
i colori sono fantastici
ho ancora un pò di paura a portare la mia D50 a bordo, ma spero di vincerla presto per cimentarmi nel relizzare foto belle come le tue.......

Mi hai fatto rivivere quella che è stata, pochi anni fa, una delle esperienze più esaltanti della mia vita, una giornata in barca a vela.

Con i tuoi scatti hai saputo interpretare alla grande la sensazione di libertà, di collaborazione e di entusiasmo che la vela da.

Inutile dire che i miei scatti preferiti sono quelli in barca, raffiguranti i gesti, i particolari e le geometrie che questo splendido sport regala.
Quando non avrò più l'età per dedicarmi agli sport che ora pratica, in cima alla liste delle cose che farò c'è proprio la barca a vela.

Complimenti Marco, hai realizzato un'ottima sequenza di immagini, dove portano l'osservatore al centro della scena

Sembra quasi di stare sulla barca in mezzo al mare
Ciao

Ah, ecco finalmente cominciano a spuntare fuori i velisti.
Ne ho scoperti 3 in tre giorni.

Devo cominciare a frequentare di più la sezione giusta, sperando di vedere i vostri scatti.
Fatevi coraggio con le vostre fotocamere, io ho cominciato a portarmela dietro anche sul Meteor (per i profani è una "marinissima" barchetta di 6 mt).

Con le barche da crociera è un sacrilegio non portarsela dietro.

Buon vento a tutti.

Complimenti Marco, non ho mai passato neppure una giornata intera in barca a vela, ma il tuo racconto e le ottime foto mi hanno fatto vivere le sensazioni che si provano.

...Marco... che dire... non so veramente decidermi su quali siano le mie preferite! quelle in barca hanno una marcia in più (specialmente quelle dei particolari)... ottimo Life

Complimenti!

Stefano

Bellissime le foto e tutto il reportage.
Bei colori, le mie preferite sono quella seppiata (la 4) e quelle mosse che trasmettono la frenesia del lavoro a bordo.
Ancora complimenti

Un life spettacolare... con delle foto altrettanto spettacolari.
Mi piace la scorrevolezza del testo che ben trasmette le tue emozioni e sensazioni del momento...ed ho apprezzato in particolar modo le foto ai dettagli dell'imbarcazione...

...complimenti!

Ottimo reportage ,con delle ottime immagini ,scattate in condizioni non sempre favorevoli ,proprio un bel life

ciao Danny

Molto intenso questo life, Marco!
Immagini molto belle e un racconto ricco di emozioni!
Sarebbe un'esperienza da provare almeno una volta nella vita....la barca a vela!

ciaooo
Anna

Vramente molto bello,ricco nel racconto e le immagini di classe

che emozione questo life... la vela era la passione di mio padre oltre la fotografia...
che dirti.. senza parole x tutto
Laura

Grazie di cuore. Le vostre parole mi onorano.

Marco

Andare in barca è una esperienza meravigliosa che hai descritto con immagini meravigliose.

Marco!
Gio

Complimenti Marco!
Veramente delle ottime foto unite ad un bel racconto!

Che bella esperienza che hai fatto!


Ciao
Anna

Compliment Marco! Belle foto, accompagnate da un racconto che "fila liscio" come la vostra barca a vela.

Esperienza da provare sicuramente.

Bruno.

Complimenti Marco
Davvero bellissime fotografie che formano un life ottimo

Un saluto, Andrea

Molto, molto, molto bello. Come già notato da molti, insuperabili gli scatti di dettagli. Gran lavoro Marco!
Aspetto volentieri la tua prossima uscita in barca. Niente male la D200, eh?
Apeiron

proprio ieri leggevo degli articoli dedicati ai grandangoli e le foto a commento di uno in particolare erano ambientate proprio su di una barca a vela!

il 12-24 lì sopra sembra essere a casa sua!

Marco complimenti sinceri; nonostante la luce non certo ideale hai tirato fuori degli scatti eccellenti! molto ispirati, molto comunicativi, molto curati;

in particolare, secondo me, sei riuscito a "piegare" quella luce così neutra e diffusa al tuo intento, regalando romanticismo alla scena;

ancora complimenti, bravo, bravo davvero!

(sto 12-24 quasi quasi... )

un gran lavorone!

Bellissime, alcune con dei particolari davvero notevoli!

Mi piace molto come hai bloccato i gesti dei marinai... i particolari sulle corde..

ciao!

Complimenti davvero, l'emozione di essere li con voi c'era tutta...
Un'esperienza che mi manca e che vorrei fare...
se non fosse per la paura del mal di mare...
Una curiosita': come hai protetto (se lo hai fatto) la tua macchina dagli
eventuali schizzi di acqua e salsedine...?!

Bellisimo racconto fotografico. Da grande appassionato di vela e di regate so quanto è difficile cogliere il momento quando si è in barca. Ma le immagini trasmettono benissimo le tue emozioni. Bellissime davvero. Magari un giorno farò anche io foto così... e tu avrai un po' più di miglia nella scia.
Bravo Marco!

Diego

Inannzi tutto... un enorme grazie a tutti... siete troppo buoni! Lo dico sempre...

...per rispondere a Silvio: non ho usato alcuna accortezza se non quella operativa. Mi fido della tropicalizzazione, seppur non ai livelli della D2x, e la solidità delle lenti che ho usato (12-24;28-70;80-200) peraltro senza alcun filtro. Una volta tornato casa ho fatto qualche controllo ed annessa pulizia con pompetta, pennellino e panno in microfibra... ma era tutto in ordine.

Capisco la titubanza di portare in luoghi così "particolari" l'attrezzatura, ma preferisco rischiare un pochino... avrei rosicato troppo non averla con me.

Marco

Complimenti Marco per questo bel racconto illustrato con delle immagini bellissime, ricercate e sopratutto volute, tecnicamente perfette.......per quanto possa contare il mio giudizio, ovviamente.

....molto bravo.

ciao

complimenti. molto buone quelle in cui "fermi" i movimenti dei marinai, cosa per altro non facile su di una barca in movimento.


gigiodvd

Molto bravo Marco, complimenti.
Belle foto: pulite e inquadrature curate.

Mi piace particolarmente quella della bonaccia: rende perfettamente l'idea.
Peccato non poter vedere le foto più grandi ...

Semplicemente coinvolgenti, bellissime inquadrature che rendono partecipi del momento, sembra di essere stati a bordo con voi, complimenti per lo splendido life

Sono 16 anni che navigo, tra vacanze e regate (mentre voi sarete in Toscana, io sarò in mare...ma se porto la D70 in regata, l'armatore mi fucila )...e quando vedo che qualcuno prova l'esperienza della barca a vela e se ne innamora, beh, sono veramente felice!
Hai scritto un bel Life, affiancato da belle foto...continua a a veleggiare, lo spirito che hai è quello giusto e vedrai che il mare ti saprà ricambiare...

Eli
P.S. Visto che nel forum ci sono altri velisti...perchè non organizzare un charter e far appassionare alla vela altri nikonisti? Ovviamente le macchine fotografiche sono d'obbligo

non male questa idea!
complimenti a marco per il life, molto piacevole e con immagini altrettanto piacevoli e ben fatte...
ciao
simone cesana

Racconto poeticamente intenso e passionale!
ben fatto.
Complimenti