Il 14 agosto 2018 crolla il ponte Morandi a Genova, una tragedia che causa 43 vittime, e divide in due una città. Problemi logistici (si pensi ai trasporti, al porto), organizzativi, psicologici ed emotivi, questa tragedia ha segnato la vita di tanti genovesi che hanno dovuto chiudere le proprie attività o lasciare le proprie abitazioni, quelle abitazioni sotto al ponte in via Porro, la via dietro la ferrovia, la via dei ferrovieri. I due monconi del ponte devono essere fatti brillare per consentire la ricostruzione del nuovo ponte, il ponte San Giorgio, e quindi alcune abitazioni sotto il ponte vengono fatte evacuare e gli sfollati avranno l'opportunità di rientrare per quattro volte, in date prestabilite e con un limite di 4 ore, nei loro appartamenti per portar via le cose più utili e più care. Sono riuscita ad avere un contatto e quindi a fotografare l'ultimo rientro in via Porro, 16, dove la proprietaria e la sua famiglia hanno svuotato la loro casa portando via le ultime cose. E' stata una esperienza molto struggente e al tempo stesso costruttiva, mi ha dato la possibilità di conoscere questa persona con la quale sono rimasta in contatto e alla quale ho lasciato i miei scatti come ricordo di quei momenti.
Categoria: Raccontare il Sociale con un reportage
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