RANDAGI SI MUORE
23 03 2015
Non ho scelto io di venire al mondo e di imparare solamente ad amare! Antonella, Lorenzo, Fabio, Etta, Rosita, Fabiana, Marino tutte persone apparentemente comuni, invece no. Loro sono “angeli” che dedicano gran parte della loro vita ad amare, salvare, nutrire tutti quei cani che, non per scelta ma per volere altrui, sono condannati a nascere, vivere, a volte, morire come randagi. In alcuni casi il brutale destino per loro è in agguato. Può nascondersi dentro un sacchetto di plastica capace di contenerli tutti assieme pronti per un volo dal finestrino di un auto in corsa; altre volte è lo stesso essere umano che lui aveva deciso di amare per tutta la vita e che ricambia il suo affetto incondizionato con una bastonata che ha compromesso per sempre la sua vista. RANDAGI SI MUORE documenta le due facce della stessa medaglia: il fenomeno dell’abbandono e del randagismo dal punto di vista dei volontari e di tutte quelle persone che cercano, alcune volte senza riuscirci, di contrastarlo e le manifestazioni canine che rappresentano l’alta borghesia del mondo animale dove l’unico requisito necessario a prendervi parte è la “RAZZA”.