Al mio amico merlo
10 04 2013
Non sono bravo a fotografare, sono un fotoamatore e come tale quello che domina è l\'istinto. In natura non puoi sperare che un animale si metta in posa, non puoi preparare lo scenario, non puoi aspettare che la luce sia quella ottimale. A differenza di me, un fotografo è un artista e la fotografia è arte. Ecco perchè dico che non so fotografare. Devi accontentarti di quello che la natura stessa ti offre. A volte la natura è talmente bella che anche uno scatto venuto per caso si trasforma in una bella foto. Fare un reportage è una bella sfida. Perchè si deve mettere assieme lo scrivere con la fotografia. E\' la prima volta che mi cimento in un reportage e lo dedico al mio amico merlo. Perchè a lui? Perchè mi fa compagnia quando lavoro. Perchè mentre io sono in gabbia, in una gabbia bella, ma sempre una gabbia, lui canta alla primavera e va libero con il suo istinto. A lui in onore della sua semplice bellezza e di tutti i merli che quando ero piccolo ho mangiato perchè mio padre amava l\'orrenda passione per la caccia con il fucile e finiva a \"polenta e osei\". A lui perché mi ricorda i sogni di adolescente in cui mi vedevo volare, al solo aprir le braccia, sopra la città di Roma che in quegli anni si espandeva con i suoi tentacoli di cemento sopra i campi e le valli di una splendida campagna. Grazie merlo!